Giuseppe Taddei

Giuseppe Taddei (Genova, 26 giugno 1916 – Roma, 2 giugno 2010) è stato un baritono italiano, talvolta impegnato anche in ruoli di basso buffo.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Rivela fin dall'infanzia la sua attitudine al canto. Trasferitosi a Roma per studiare, a diciotto anni partecipa a un concorso bandito dal Teatro dell'Opera di Roma.[1] Due anni dopo debutta al Teatro Costanzi come Araldo in Lohengrin.
Arruolatosi nel 1942, è preso prigioniero e internato nei campi di concentramento in Germania[2]. Al termine del conflitto entra a far parte del gruppo di artisti che si esibisce negli spettacoli organizzati dallo Special Service per i soldati alleati. A Salisburgo conosce Herbert Von Karajan, con il quale inizia una lunga collaborazione.
Tornato alle scene teatrali nell'immediato dopoguerra, canta per due stagioni (1946 e 1947) alla Staatsoper di Vienna, da dove inizia la carriera internazionale. Nel 1948 debutta al Teatro alla Scala. È attivo sulle scene internazionali almeno fino al 1984, anno in cui canta in L'elisir d'amore al Teatro Comunale di Firenze.
Lavora con tutti i più grandi cantanti e direttori d'orchestra, da Tullio Serafin a Zubin Mehta, dal già citato Karajan a Claudio Abbado, con il quale esegue a Vienna nel 1991 Simon Boccanegra all'età di 75 anni.
Il repertorio è estremamente vario: da Mozart al Verdi della maturità (Macbeth, Rigoletto, Simon Boccanegra, Otello), ai più importanti personaggi del verismo, tra cui Scarpia, Tonio, Schicchi, Gérard. Inoltre Hans Sachs dei I maestri cantori di Norimberga, Olandese Volante, Il principe Igor', I pescatori di perle, Eugenio Onieghin.
Muore nel 2010, all'età di 93 anni.[3] Ha pubblicato l'autobiografia Ich, Falstaff (Amalthea, 2006), scritta insieme al genero Peter Launek.
Note vocali e artistiche[modifica | modifica wikitesto]
Scrive Enrico Stinchelli nel profilo pubblicato nel volume Le stelle della lirica:
«La voce di Giuseppe Taddei è di rara bellezza timbrica più volte paragonata alla morbida e vellutata cavata di un violoncello, una voce pastosa, calda, emessa con perizia tecnica. Inoltre Taddei possiede l’innato, e raro, gusto per la fantasia interpretativa, riuscendo a trovare per ogni personaggio l’esatta definizione espressiva, sia in termini puramente vocali (accenti, colori, inflessioni) sia con la gestualità del grande attore.»
Discografia[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Voci nella storia - Giuseppe Taddei: dal Settecento al Verismo con eleganza, su Connessi all'Opera, 21 aprile 2021. URL consultato il 4 aprile 2023.
- ^ Articolo nell'Archivio storico del Corriere della Sera.it
- ^ Notizia della morte da ADNKronos, su adnkronos.com.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Opere di Giuseppe Taddei, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- Giuseppe Taddei, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
- (EN) Giuseppe Taddei, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Giuseppe Taddei, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Giuseppe Taddei, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Giuseppe Taddei, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Giuseppe Taddei, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 88567477 · ISNI (EN) 0000 0001 1030 6263 · SBN MILV188933 · Europeana agent/base/4341 · LCCN (EN) n82099735 · GND (DE) 104176377 · BNE (ES) XX1132619 (data) · BNF (FR) cb139002569 (data) · J9U (EN, HE) 987007449096005171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n82099735 |
---|