Lou Diamond Phillips

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Lou Diamond Phillips al GalaxyCon nel 2024

Lou Diamond Phillips, nato Lou Diamond Upchurch[1] (Baia di Subic, 17 febbraio 1962), è un attore statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce nella base della marina statunitense di Baia di Subic, nelle Filippine, il 17 febbraio del 1962, figlio di Gerald Amon Upchurch, un ufficiale statunitense di origini nordirlandesi e cherokee[2][3], e di Lucita Umayam Aranas, una casalinga filippina[4]. Dopo la morte del padre nel 1963, adottò legalmente il nome del patrigno, George Phillips, anch'egli ufficiale della marina.[4][5][6] Cresce in Texas, dove si diploma al Flour Bluff High School di Corpus Christi nel 1980 ed ottiene un BFA in arti drammatiche all'Università del Texas ad Arlington nel 1985[7].

Debutta nel 1986 al cinema in Trespasses, un film a basso costo, ed è coprotagonista in una puntata della terza stagione di Miami Vice, ma la popolarità arriva l'anno seguente con il ruolo da protagonista in La Bamba, dove interpreta il rocker Ritchie Valens. Altro ruolo degno di nota degli anni seguenti è quello che ottiene nel western Young Guns - Giovani pistole e nel suo sequel Young Guns II - La leggenda di Billy the Kid, al fianco di Emilio Estevez e Kiefer Sutherland.

Nel 1989 partecipa al video del singolo Liberian Girl di Michael Jackson, insieme a numerose altre celebrità hollywoodiane. Nel 1996 Phillips debutta a Broadway nel ruolo del protagonista nell'adattamento teatrale di Il re ed io. Grazie alla sua interpretazione vince un Theatre World Award e viene nominato anche ai Tony Award ed ai Drama Desk Award[8]. Nel 1998 interpreta il ruolo di Cisco, la controparte del protagonista Melvin Smiley (interpretato da Mark Wahlberg) nella pellicola Il grande colpo.

Nel 2007 Phillips prende parte al musical Camelot nel ruolo di Re Artù[9]. Nello stesso anno prende parte anche alla popolare serie televisiva 24. Nel 2010 appare nel video del singolo Radioactive degli Imagine Dragons. Dal 2005 al 2010 Phillips ha preso parte anche alla serie TV Numb3rs nel ruolo dell'agente Ian Edgerton, e ha partecipato in diverse puntate al telefilm di fantascienza Stargate Universe nel ruolo del colonnello David Telford. Nel 2011 partecipa a un episodio della quarta stagione di Chuck nella parte del boss criminale Augusto Gaez.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Lou Diamond Phillips è stato sposato dal 1987 al 1990 con l'aiuto regista Julie Cypher. In seguito il suo nome è stato sentimentalmente associato a quello di Melissa Etheridge e di Jennifer Tilly. Solo in seguito si sposerà di nuovo con la modella Kelly Preston (da non confondere con l'attrice dallo stesso nome moglie di John Travolta) da cui ha tre figlie. Dopo aver divorziato nel 2006, l'attore si è risposato nel 2007 con l'attrice Yvonne Marie Boismier, dalla quale nell'ottobre dello stesso anno ha avuto una figlia.

L'11 agosto 2006, Lou Diamond Phillips è stato denunciato dalla moglie per violenza domestica[10]. La corte si è espressa a suo sfavore, condannandolo a 200 ore di servizio per la comunità.

Attivismo[modifica | modifica wikitesto]

Lou Diamond Phillips parla ai filippini all'American Library Spirit Awards con cena di gala, Los Angeles, California nell'ottobre 2006

Phillips è anche un attivista[11][12] per il riconoscimento della legge HR 4574[13], relativo all'atto di equità dei veterani filippini, una legislazione che onorerebbe il servizio dei veterani filippini della seconda guerra mondiale, garantendo loro gli stessi benefici che adesso sono concessi agli altri veterani americani.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Regia[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Lou Diamond Philips è stato doppiato da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Lou Diamond Phillips to Serve as VFW National Spokesperson, su VFW, 2 ottobre 2013. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  2. ^ (EN) Lou Diamond Phillips - C&I Magazine, su Cowboys and Indians Magazine, 1º settembre 2012. URL consultato il 14 maggio 2021.
  3. ^ (EN) Kevin Noble Maillard, What's So Hard About Casting Indian Actors in Indian Roles?, in The New York Times, 1º agosto 2017, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 14 maggio 2021.
  4. ^ a b (EN) Michele Wojciechowski, Lou Diamond Phillips Has Worked His Whole Life to Play a Filipino-American Character, su Esquire, 8 luglio 2021. URL consultato il 26 agosto 2021.
  5. ^ Lou Diamond Phillips Biography (1962-), su FilmReference. URL consultato il 21 ottobre 2016.
  6. ^ (EN) Lou Diamond Phillips, Actually, you are correct. Gerald Upchurch, my biological father, died when I was very young. George Phillips became my step-father and is the only dad I've ever known. Both served in the navy. (Guess Lucy liked a man in uniform!), su Twitter, 30 agosto 2019. URL consultato il 14 maggio 2021.
  7. ^ (EN) Our Alumni Make History - Lou Diamond Phillips '85 Actor, su uta.edu. URL consultato il 21 agosto 2020.
  8. ^ (EN) Lou Diamond Phillips, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
  9. ^ (EN) BWW News Desk, Lou Diamond Phillips to Succeed York in Camelot Tour, su BroadwayWorld.com, 14 maggio 2007. URL consultato il 18 aprile 2020.
  10. ^ (EN) Andrew Blankstein, Actor Phillips Suspected of Abusing Girlfriend, su Los Angeles Times, 12 agosto 2006. URL consultato il 18 aprile 2020.
  11. ^ (EN) Subcommittee on Health of the Committee on Veterans' Affairs House of Representatives, Health Care of Filipino World War II Veterans Within the Department of Veterans Affairs (PDF), su GPO.gov, U.S. Government Publishing Office, 13 giugno 2002. URL consultato il 18 aprile 2020.
  12. ^ (EN) Phillips' congressional testimony, su House.gov, 13 giugno 2002. URL consultato il 26 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2007).
  13. ^ (EN) Legislation Clears One Hurdle, su FilAmVets.com, 27 giugno 2007. URL consultato il 18 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2008).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN44505774 · ISNI (EN0000 0001 1568 719X · LCCN (ENno97045955 · GND (DE135022479 · BNE (ESXX4940830 (data) · BNF (FRcb14093317v (data) · J9U (ENHE987007324748305171 · CONOR.SI (SL33329507 · WorldCat Identities (ENlccn-no97045955