Alessia Cara

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Alessia Cara
Alessia Cara in concerto nel 2018 Capital Pride Concert
NazionalitàBandiera del Canada Canada
GenereAlternative R&B
Pop
Periodo di attività musicale2015 – in attività
Strumentovoce, chitarra, ukulele
EtichettaDef Jam Recordings
Album pubblicati3
Studio3
Sito ufficiale

Alessia Cara, pseudonimo di Alessia Caracciolo (Brampton, 11 luglio 1996), è una cantante canadese.

È salita alla ribalta a partire dal 2015 grazie ai singoli di successo Here e Scars to Your Beautiful, i quali hanno accompagnato il suo album di debutto Know-It-All che ha riscontrato notevoli consensi in diversi paesi del mondo. Nel 2018 è stata insignita con il Grammy Award come miglior artista esordiente.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alessia nasce a Brampton, nell'Ontario, figlia primogenita di immigrati italiani (il padre è originario di Ardore, mentre la madre di Brancaleone, ambedue in provincia di Reggio Calabria[1]). Inizia a cantare fin da piccola e intorno ai dieci anni impara a suonare la chitarra. Frequenta la Cardinal Ambrozic Catholic Secondary School a Brampton, dove abita, e poi lo A.Y. Jackson High School di Toronto. All'età di 13 anni, per superare la sua timidezza, comincia a pubblicare cover su Facebook e YouTube.[2]

2015-2017: Know-It-All e il successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2015, dopo aver quasi ultimato le sue canzoni in maniera indipendente, viene scritturata dalla Def Jam Recordings, ed esordisce con il singolo Here nell'aprile dello stesso anno. Il brano, che contiene un sample tratto da Ike's Rap II di Isaac Hayes (1971), consegue un ottimo successo in Nord America, Australia, Nuova Zelanda, scalando poco a poco le classifiche fino ad arrivare al primo posto tra i singoli più trasmessi dalle radio americane, entrando inoltre nelle classifiche europee. Nell'agosto 2015 pubblica l'EP Four Pink Walls.

Il suo album di debutto viene pubblicato il 13 novembre 2015, si intitola Know-It-All e raggiunge la nona posizione nella Billboard 200 statunitense.[3]

Nel 2016 piazza sul mercato tre singoli: Wild Things, Scars to Your Beautiful e Seventeen, che ottengono un buon successo a livello globale. Nell'estate avvengono inoltre due collaborazioni: la prima con l'australiano Troye Sivan, che ripubblica il suo singolo Wild con l'aggiunta di una strofa scritta e cantata da Alessia e di cui viene pubblicato anche un video il 23 giugno, e l'altra due settimane dopo, l'8 luglio, in una nuova versione Wild Things che include il rapper italiano Fedez. Successivamente, l'artista porta avanti il Know-It-All Tour per la promozione del suo album di debutto.

Il 3 novembre successivo viene estratto direttamente dalla colonna sonora del film Disney Oceania il nuovo video del brano How Far I'll Go,[4] la cui musica è stata composta da Lin-Manuel Miranda, il testo scritto da Alessia Cara, e il video diretto da Aya Tanimura. La canzone, cantata nel film da Auliʻi Cravalho, è stata candidata alla vittoria di diversi premi, fra cui Golden Globe ed Oscar.

Il 20 gennaio 2017 viene pubblicato l'album di J-Ax e Fedez Comunisti col Rolex, in cui partecipa anche Alessia nel singolo Cuore Nerd, cantando per la prima volta in lingua italiana. Il mese successivo esce il video della canzone Stay, in collaborazione col DJ russo-tedesco Zedd: anche questo brano diventa una hit mondiale. Il 4 febbraio dello stesso anno, Alessia è ospite musicale presso il celebre show Saturday Night Live.[5] Nei mesi successivi, Alessia Cara collabora col rapper Logic e col cantante Khalid nel brano 1-800-273-8255, un inno contro il suicidio che cita il numero americano per la prevenzione a tale atto nel suo titolo.[6] Anche questo brano è un grande successo in territorio statunitense e non.

2018-presente: The Pains Of Growing e This Summer[modifica | modifica wikitesto]

A febbraio 2018 Alessia Cara vince ai Grammy Awards nella categoria miglior artista esordiente, diventando così la prima artista canadese a riuscirci.[7] A giugno, la cantante pubblica il singolo Growing Pains come primo estratto dal suo nuovo progetto. Successivamente, interpreta una cover di I Guess That's Why They Call It the Blues di Elton John per il progetto Revamp, un disco che include soltanto cover di brani di John. A ottobre dello stesso anno viene pubblicato l'album di Eros Ramazzotti Vita ce n'è, il quale include il duetto con la cantante Vale per sempre; nello stesso periodo escono un nuovo singolo, Trust My Lonely, e una collaborazione con il rapper Kyle Babies. Il mese successivo la cantante mette in commercio il suo secondo album The Pains of Growing, il quale è stato poi promosso anche con un tour l'anno seguente.[8]

Nel 2019, oltre a portare avanti il suo The Pains Of Growing Tour, Alessia Cara apre i concerti del Shawn Mendes: The Tour di Shawn Mendes[9] e collabora con Alec Benjamin nel brano Let Me Down Slowly. Nell'estate dello stesso anno, l'artista si cimenta nella pubblicazione di vari singoli ravvicinati che verranno poi inclusi nell'EP This Summer, pubblicato il 6 settembre 2019. Negli ultimi mesi del 2019, Alessia Cara ha collaborato con i Bastille nel brano Another Place[10] e ha pubblicato il suo primo brano natalizio Make It To Christmas.[11] Nel 2021 ha pubblicato i singoli Sweet Dream e Shapeshifter per promuovere il suo terzo album in studio.[12]

Ospite in radio, 2 giugno 2015

Influenze[modifica | modifica wikitesto]

Tra le sue maggiori influenze musicali ci sono Taylor Swift, Lauryn Hill, Amy Winehouse, Pink, Fergie dei Black Eyed Peas, Drake e Ed Sheeran.[13]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia di Alessia Cara.

Tour[modifica | modifica wikitesto]

  • 2016Know-It-All Tour
  • 2019The Pains Of Growing Tour

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alessia Cara, una stella di origini calabresi. URL consultato il 22 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2017).
  2. ^ SingerSongwriter, in emaze presentations. URL consultato il 10 marzo 2017.
  3. ^ Alessia Cara - Chart history | Billboard, su billboard.com. URL consultato il 22 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2016).
  4. ^ DisneyMusicVEVO, Alessia Cara - How Far I'll Go (Official Video), 3 novembre 2016. URL consultato il 10 dicembre 2016.
  5. ^ Watch How Far Alessia Cara Did Go on 'Saturday Night Live', su Billboard, 5 febbraio 2017. URL consultato il 3 agosto 2020.
  6. ^ Kristin Salaky, Logic performed his hit song '1-800-273-8255' at the Grammys — and the title has a powerful hidden meaning, su Insider. URL consultato il 3 agosto 2020.
  7. ^ (EN) Jazz Monroe, Grammys 2018: Alessia Cara Wins Best New Artist, su Pitchfork. URL consultato il 3 agosto 2020.
  8. ^ (EN) Eric, Alessia Cara Announces The Pains of Growing Tour, su That Eric Alper, 31 gennaio 2019. URL consultato il 3 agosto 2020.
  9. ^ 25 March 2019, Alessia Cara che parla italiano durante lo show d'apertura a Shawn Mendes è adorabile, su News Mtv Italia, 25 marzo 2019. URL consultato il 3 agosto 2020.
  10. ^ I Bastille rilasciano una nuova versione del brano “Another Place” in collaborazione con Alessia Cara, su Wonder Channel, 2 novembre 2019. URL consultato il 3 agosto 2020.
  11. ^ (EN) Laura Stavropoulos, Alessia Cara Hopes Her Relationship Can ‘Make It To Christmas’ On New Holiday Track, su uDiscover Music, 8 novembre 2019. URL consultato il 3 agosto 2020.
  12. ^ Marco Agustoni, Alessia Cara: dai Metallica alla Paw Patrol, in attesa del nuovo album, su tg24.sky.it, 8 agosto 2021. URL consultato l'11 agosto 2021.
  13. ^ 2016, BBC Music Sound Of - 2nd Alessia Cara - BBC Music, su BBC. URL consultato il 1º marzo 2017.
  14. ^ Le nomination per i VMA (Video Music Awards), su Il Post, 26 luglio 2016. URL consultato il 31 dicembre 2016.
  15. ^ Brampton Guardian, Brampton's Alessia Cara wins Pop Album of Year award at Junos, su bramptonguardian.com. URL consultato il 5 aprile 2017.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN245145542564896641362 · ISNI (EN0000 0004 5550 4513 · LCCN (ENno2016006287 · GND (DE1090901038 · BNF (FRcb170497529 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2016006287