Sud-est asiatico: differenze tra le versioni
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Il '''Sud-est asiatico''' è una [[regione geografica]] dell'[[Asia]] situata a sud della [[Cina]] e a nord dell'[[Australia]], tra l'[[Oceano Indiano]] e l'[[Oceano Pacifico]]. In base alla ripartizione del mondo effettuata dalle [[Nazioni Unite]], il Sud-est asiatico è una delle [[Regione geografica#Asia|macroregioni]] in cui è divisa l'Asia.<ref>{{Cita web |
Il '''Sud-est asiatico''' è una [[regione geografica]] dell'[[Asia]] situata a sud della [[Cina]] e a nord dell'[[Australia]], tra l'[[Oceano Indiano]] e l'[[Oceano Pacifico]]. In base alla ripartizione del mondo effettuata dalle [[Nazioni Unite]], il Sud-est asiatico è una delle [[Regione geografica#Asia|macroregioni]] in cui è divisa l'Asia.<ref>{{Cita web |
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== Popolazione e identità regionali == |
== Popolazione e identità regionali == |
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La regione costituisce una sorta di ponte tra il continente asiatico e l'Oceania ed è sempre stata anche un'area di passaggio tra India e |
La regione costituisce una sorta di ponte tra il continente asiatico e l'Oceania ed è sempre stata anche un'area di passaggio tra l'India e la Cina. Infatti le lingue parlate sono molteplici. Le religioni più diffuse sono l'[[islam]], il [[buddhismo]] e il [[cattolicesimo]]. |
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L'area ospitava nel 2010 circa 593 milioni di abitanti, raddoppiati nei 38 anni successivi al 1972 e aumentati del 48% dopo il 1985. Il 99,8% di questa popolazione risiede all'interno dell'area della ASEAN, dato che pone il Sud-est asiatico come ormai quasi completamente coincidente con il territorio dell'ASEAN.<ref name="unising">{{Cita web |
L'area ospitava nel 2010 circa 593 milioni di abitanti, raddoppiati nei 38 anni successivi al 1972 e aumentati del 48% dopo il 1985. Il 99,8% di questa popolazione risiede all'interno dell'area della ASEAN, dato che pone il Sud-est asiatico come ormai quasi completamente coincidente con il territorio dell'ASEAN.<ref name="unising">{{Cita web |
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|pagina = 3}}</ref> Le maggiori concentrazioni si hanno lungo il corso dei fiumi più importanti dove sorgono grandi villaggi agricoli dediti alla risicoltura.{{cn}} Il clima caldo, l'abbondanza di piogge e la naturale fertilità dei terreni hanno sempre favorito la crescita del riso. |
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}}</ref> Le maggiori concentrazioni si hanno lungo il corso dei fiumi più importanti dove sorgono grandi villaggi agricoli dediti alla risicoltura.{{cn}} Infatti, il clima caldo, l'abbondanza di piogge e la naturale fertilità dei terreni hanno sempre favorito la crescita del riso. La sua coltivazione intensiva nei delta dei fiumi determina la presenza di molte risaie. |
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Negli ultimi anni la regione ha subito grandi trasformazioni, anche culturali. In seguito alla crescita del turismo e al trasferimento sul suo territorio di imprese straniere contribuiscono ad innalzare il tenore di vita e i modelli di consumo occidentali. |
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=== Etnie e lingue === |
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A parte alcune eccezioni che si trovano nelle isole orientali dell'Indonesia e a Timor Est, le lingue parlate dalle popolazioni indigene della regione sono comprese in cinque [[famiglie linguistiche]]. Di seguito le principali etnie del Sud-est asiatico e l'appartenenza della loro lingua a tali famiglie: |
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La regione è generalmente arretrata in termini economici ed essenzialmente legata alla produzione agricola, principalmente destinata a soddisfare il consumo locale oltre che a costituire una delle prime voci nell'esportazione, per esempio, del riso. Proprio per regolamentare la produzione e il prezzo del cereale, nel 2008 i maggiori produttori mondiali di riso, fra cui Tailandia, Vietnam, Cambogia, Laos e Birmania hanno immaginato la creazione di una organizzazione sovranazionale chiamata [[OREC]] (''Organisation of Rice Exporting Countries'', organizzazione dei Paesi esporatoti di riso) e il cui obiettivo è il miglioramento della produzione e dell'efficienza delle piantagioni di riso.<ref>{{Cita web |
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* [[Lingue austroasiatiche]] |
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** [[Mon (gruppo etnico)|Mon]], in Birmania e Thailandia |
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** [[Khmer (popolo)|Khmer]], in Cambogia, Thailandia e Vietnam |
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** [[Việt]], in Vietnam, Laos e Cambogia |
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* [[Lingue austronesiane]] |
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** [[Giavanesi]] e [[sundanesi]], in Indonesia |
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** [[Malesi]], in Malesia, [[Thailandia del Sud]], [[Indonesia]], [[Singapore]] e [[Brunei]] |
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** [[Bisaya]] e [[Tagalog]], nelle Filippine |
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* [[Lingue tai]] |
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** [[Thai]], in Thailandia |
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** [[Lao (etnia)|Lao]], in Laos e Thailandia |
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** [[Tai yuan]], in [[Thailandia del Nord]] |
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** [[Shan]], in Birmania e Thailandia |
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* [[Lingue sinotibetane]] |
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** [[Birmani]], in Birmania |
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** [[Karen (etnia)|Karen]], in Birmania e Thailandia |
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* [[Lingue hmong-mien]] |
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** [[Hmong]], in Vietnam, Laos e Thailandia |
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Imponente è stata nella regione negli ultimi secoli l'immigrazione dei cinesi, molti dei quali si sono inseriti ai vertici delle economie nazionali in quasi tutti i Paesi del Sud-est asiatico. I residenti di Singapore di origine cinese erano il 74,1% della popolazione nel censimento del 2010.<ref>{{cita web|url= http://www.singstat.gov.sg/pubn/popn/c2010acr.pdf|urlarchivio= http://www.webcitation.org/68v15isAU|dataarchivio= 5 luglio 2012|titolo =Census of population |pagine= 13-16|editore=Singapore Department of Statistics|anno =2010|lingua=en}}</ref> |
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== Economia == |
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Dalla seconda metà del XX secolo, la regione ha subito grandi trasformazioni, anche culturali. La crescita del turismo e il trasferimento sul suo territorio di imprese straniere contribuiscono ad innalzare il tenore di vita e i modelli di consumo occidentali. La regione è stata storicamente arretrata in termini economici ed essenzialmente legata alla produzione agricola, che è principalmente destinata a soddisfare il consumo locale e costituisce una delle prime voci nell'esportazione. Il riso è una delle colture di primaria importanza e per regolamentarne la produzione e il prezzo, nel 2008 Thailandia, Vietnam, Cambogia, Laos e Birmania hanno programmato la creazione dell'organizzazione sovranazionale OREC (''Organisation of Rice Exporting Countries'', organizzazione dei Paesi esporatori di riso), il cui obiettivo è il miglioramento della produzione e delle piantagioni.<ref>{{Cita web |
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|accesso = 25 maggio 2015}}</ref> Monopolizzato a proprio vantaggio da Thailandia e Vietnam, il progetto OREC è stato subito abbandonato per le proteste degli altri Paesi e dell'[[Asian Development Bank]].<ref>{{Cita libro|url = https://books.google.co.jp/books?id=RTXtAwAAQBAJ&pg=PA107|titolo = Comparing Institution-Building in East Asia: Power Politics, Governance, and Critical Junctures|autore = Yoshimatsu, Hidetaka|editore = Palgrave Macmillan| anno= 2014 | ISBN =1137370556 |lingua = en|pagina = 107}}</ref> |
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Sono molto diffuse le piantagioni commerciali fra cui la coltura del [[caucciù]] e della [[palma da olio]]. In calo sono invece le notevoli risorse forestali, che soffrono di un'intensiva [[deforestazione]] e della conseguente conversione in aree agricole. L'area è ricca di giacimenti petroliferi, di carbone, rame e stagno. La delocalizzazione in quest'area è stata favorita dalla sua posizione strategica, e dalla presenza di una manodopera numerosa, poco costosa, disciplinata, preparata ed efficiente. Alcuni indicatori sociali del Sud-est asiatico, come le alte percentuali di mortalità infantile e di analfabetismo, mostrano però in modo inequivocabile le condizioni di arretratezza di questi Paesi. |
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=== Asean === |
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Verso la fine del XX secolo, la situazione economica del Sud-est asiatico è sensibilmente migliorata, grazie anche alla maggiore cooperazione tra i Paesi della regione dopo la creazione dell'[[Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico]] (ASEAN). Fondata nel 1967 da Singapore, Malesia, Thailandia, Indonesia e Filippine, e ingranditasi poi con l' entrata di Brunei, Vietnam, Laos, Cambogia e Birmania,<ref name=asean>{{Cita web|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/07/07/locomotive-asiatiche-avanti-da-sole.html?ref=search|titolo = Locomotive asiatiche avanti da sole||editore = repubblica.it|data = 7 luglio 2008|accesso = 29 maggio 2015}}</ref> l'associazione ha come fine lo sviluppo economico, politico e culturale della regione. Secondo gli analisti dell'agenzia austriaca di investimenti Raiffeisen Capital Management, il Sud-est asiatico era nel 2008 la regione con il più alto tasso di crescita economica, e prevedevano che le economie dell'intera Asia avranno uno sviluppo senza pari nel XXI secolo.<ref name=asean/> |
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Tra le ragioni di tale crescita vi è una maggiore flessibilità rispetto alle grandi economie delle vicine Cina e India, che permette al più ridotto Sud-est asiatico di adattarsi meglio alle esigenze dei mercati internazionali. Altri elementi che favoriscono la crescita sono l'elevato numero di abitanti, i fitti scambi commerciali che nel 2008 avevano raggiunto 1,4 trilioni di dollari, l'abbondanza di risorse naturali e il fatto che la maggior parte dell'economia ASEAN si è resa indipendente dai cicli economici del Nord America e dell' Europa. Buona parte dei prodotti regionali sono venduti a Cina e India e con l'aumento delle esportazioni è aumentata anche la domanda interna, creando di conseguenza un buon equilibrio nel [[conto delle partite correnti]].<ref name=asean/> |
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Sono molto diffuse le piantagioni commerciali fra cui la coltura del caucciù e della palme da olio. Notevoli sono le risorse forestali che vivono però una fase di continua riduzione a causa della conversione in aree agricole. Infine l'area è ricca di giacimenti petroliferi, di carbone, rame e stagno. La delocalizzazione in quest'area è stata favorita dalla sua posizione strategica, e dalla presenza di una manodopera numerosa, poco costosa, disciplinata, preparata ed efficiente. Alcuni indicatori sociali del Sud-est asiatico, come le alte percentuali di mortalità infantile e di analfabetismo, mostrano però in modo inequivocabile le condizioni di grave arretratezza di questi paesi. |
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=== Economie nazionali === |
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L'Indonesia, con i suoi 240 milioni di abitanti, è il più grande Stato del Sud-est asiatico e il più grande Paese musulmano del mondo: è stato insieme a Filippine, Tailandia, Malesia e Singapore Paese fondatore della associazione [[ASEAN]] ed è oggi mebro del [[G20]]. Protagonista di un grande processo di transizione di successo, l'Indonesia si è trasformata da Paese in grande difficoltà in seguito alla crisi finanziaria asiatica della fine degli anni '90, in una nazione stabile, con un [[PIL]] pro capite raddoppiato in sei anni e l'inserimento di diritto del Paese nel numero di Nazioni a medio reddito con un conseguente innalzamento del suo rating da parte delle |
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L'Indonesia, con i suoi 240 milioni di abitanti, è il più grande Stato del Sud-est asiatico e il più grande Paese musulmano del mondo. Insieme a Filippine, Thailandia, Malesia e Singapore ha fondato l'associazione [[ASEAN]] ed è oggi membro del [[G20]]. Protagonista di un grande processo di transizione di successo, l'Indonesia si è risollevata dalle difficoltà accentuatesi con la crisi finanziaria asiatica della fine degli anni '90. Ha ora un'economia stabile con un [[PIL]] pro capite raddoppiato in sei anni, è inserita di diritto tra i Paesi a medio reddito con un conseguente innalzamento del suo ''[[rating]]'' da parte delle principali agenzie internazionali.<ref>{{Cita web |
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Singapore, nonostante ridotte dimensioni geografiche e la mancanza di risorse naturali, è una delle quattro cosiddette "tigri dell'Asia insieme a [[Hong Kong]], [[Taiwan]] e [[Corea del Sud]],<ref>{{Treccani |
Singapore, nonostante le ridotte dimensioni geografiche e la mancanza di risorse naturali, è una delle quattro cosiddette "tigri dell'Asia insieme a [[Hong Kong]], [[Taiwan]] e [[Corea del Sud]],<ref>{{Treccani |
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|Tigri asiatiche |
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}}</ref> e un Paese fortemente sviluppato inserito fra i centri finanziari e logistici di importanza mondiale. Dotata di servizi di altissimo livello, infrastrutture modernissime e di un sistema bancario e creditizio all’avanguardia, Singapore è diventata, grazie all’elevato livello tecnologico delle proprie produzioni e alla sua posizione nodale per i traffici marittimi, il centro nevralgico per l’intera area asiatica nei settori ad alto valore aggiunto come la [[biotecnologia]], la [[chimica farmaceutica]] e l’elettronica avanzata.<ref>{{Cita web |
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Le Filippine hanno visto nel 2010 una crescita del 7,6% |
Le Filippine hanno visto nel 2010 una crescita del 7,6% del PIL, calata al 3,9% nel 2011 in seguito al crollo delle esportazioni di beni e servizi del Paese e risalita nel 2012 al 6,8% e al 7,2% nel 2013. I consumi degli abitanti dell'arcipelago, che rappresentano oltre il 70% del PIL, rimangono in crescita costante. Le esportazioni sono aumentate del 3,6% rispetto al 2013 e del 6% nel 2014-15, con una previsione di aumento intorno al 5% annuo dal 2018. |
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I salari e l'occupazione hanno avuto un aumento limitato a causa del surplus di offerta di lavoro. Con una bilancia commerciale in deficit, i forti afflussi di rimesse dei lavoratori residenti all'estero mantengono il saldo del Paese in positivo.<ref>{{Cita web |
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Il turismo è considerato un fattore chiave nello sviluppo della regione.<ref>http://pub.unwto.org:81/WebRoot/Store/Shops/Infoshop/Products/1240/1240-1.pdf Background overview of The National Seminar on Sustainable Tourism Resource Management], Phnom Penh, 9–10 giugno 2003</ref> |
Il turismo è considerato un fattore chiave nello sviluppo della regione.<ref>{{en}} [http://pub.unwto.org:81/WebRoot/Store/Shops/Infoshop/Products/1240/1240-1.pdf Background overview of The National Seminar on Sustainable Tourism Resource Management], pub.unwto.org:81. Phnom Penh, 9–10 giugno 2003</ref> Le entrate provenienti dal settore turistico nel 2014 hanno rappresentato il 9% dell'intero [[prodotto interno lordo]] thailandese,<ref>{{cita web|titolo = Travel & Tourism - Economic Impact 2014 - Thailand|url = http://www.wttc.org/-/media/files/reports/economic%20impact%20research/country%20reports/thailand2014.pdf|editore = wttc.org|lingua=en|accesso = 25 maggio 2015}}</ref> in Cambogia nel 2006 il 15%.<ref>WDI Online</ref> |
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==Note== |
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== Voci correlate == |
== Voci correlate == |
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* [[Estremo Oriente]] |
* [[Estremo Oriente]] |
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* [[Indocina]] |
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== Altri progetti == |
== Altri progetti == |
Versione delle 18:06, 29 mag 2015
Il Sud-est asiatico è una regione geografica dell'Asia situata a sud della Cina e a nord dell'Australia, tra l'Oceano Indiano e l'Oceano Pacifico. In base alla ripartizione del mondo effettuata dalle Nazioni Unite, il Sud-est asiatico è una delle macroregioni in cui è divisa l'Asia.[1]
Essa include 11 Stati:
Oltre a tali stati sono geograficamente considerate parte del sud-est asiatico anche le Isole Andamane, un gruppo di isole nel Golfo del Bengala politicamente dipendenti dall'India.
Tutti gli stati sopra elencati, fatta eccezione per Timor Est, sono membri dell'ASEAN: un'organizzazione nata per promuovere la cooperazione fra gli stati membri dell'unione e per accelerare il progresso economico della regione.
Il Sud-est asiatico può essere diviso in due ulteriori regioni: l'Indocina (Birmania, Cambogia, Laos, Thailandia, Vietnam) e l'Insulindia (Brunei, Timor Est, Indonesia, Filippine, Malesia, Singapore)
Territorio e ambienti
L'Asia sudorientale si estende tra India e Cina, tra l'Oceano Indiano e quello Pacifico. La regione, composta da undici stati, è formata dalla grande penisola dell'Indocina e da una miriade di isole sparse in direzione sud est quasi fino all'Australia. La penisola Indocinese è occupata da diverse catene montuose giovani che rappresentano il prolungamento del sistema himalayano. Di esse fanno parte i monti Annamiti lungo la costa orientale, e i monti Arakan, ai margini occidentali. Da questi rilievi scendono alcuni fiumi importanti che hanno dato origine ad ampie pianure alluvionali; alcuni sfociano nell'Oceano Indiano altri nel Pacifico.
L'estremità meridionale dell'Indocina è costituita dalla Malacca. Le numerosissime isole formano degli arcipelaghi, i maggiori dei quali sono quello indonesiano e quello delle Filippine. La zona è altamente sismica, numerosi vulcani attivi sono distribuiti in gran parte delle isole. A sud e a est gli arcipelaghi sono fiancheggiati da profonde fosse oceaniche che testimoniano lo sprofondamento della crosta oceanica nello scontro tra le due placche continentali, pacifica e asiatica.
Le temperature sono elevate e le piogge abbondanti, in particolare in Indonesia e nella parte meridionale della penisola Indocinese. Altrove le piogge sono portate dal monsone estivo. Lungo le coste sono diffuse le foreste di Mangrovie.
Popolazione e identità regionali
La regione costituisce una sorta di ponte tra il continente asiatico e l'Oceania ed è sempre stata anche un'area di passaggio tra l'India e la Cina. Infatti le lingue parlate sono molteplici. Le religioni più diffuse sono l'islam, il buddhismo e il cattolicesimo.
L'area ospitava nel 2010 circa 593 milioni di abitanti, raddoppiati nei 38 anni successivi al 1972 e aumentati del 48% dopo il 1985. Il 99,8% di questa popolazione risiede all'interno dell'area della ASEAN, dato che pone il Sud-est asiatico come ormai quasi completamente coincidente con il territorio dell'ASEAN.[2] Le maggiori concentrazioni si hanno lungo il corso dei fiumi più importanti dove sorgono grandi villaggi agricoli dediti alla risicoltura.[senza fonte] Il clima caldo, l'abbondanza di piogge e la naturale fertilità dei terreni hanno sempre favorito la crescita del riso.
Etnie e lingue
A parte alcune eccezioni che si trovano nelle isole orientali dell'Indonesia e a Timor Est, le lingue parlate dalle popolazioni indigene della regione sono comprese in cinque famiglie linguistiche. Di seguito le principali etnie del Sud-est asiatico e l'appartenenza della loro lingua a tali famiglie:
- Lingue austroasiatiche
- Lingue austronesiane
- Lingue tai
- Thai, in Thailandia
- Lao, in Laos e Thailandia
- Tai yuan, in Thailandia del Nord
- Shan, in Birmania e Thailandia
- Lingue sinotibetane
- Lingue hmong-mien
- Hmong, in Vietnam, Laos e Thailandia
Imponente è stata nella regione negli ultimi secoli l'immigrazione dei cinesi, molti dei quali si sono inseriti ai vertici delle economie nazionali in quasi tutti i Paesi del Sud-est asiatico. I residenti di Singapore di origine cinese erano il 74,1% della popolazione nel censimento del 2010.[3]
Economia
Dalla seconda metà del XX secolo, la regione ha subito grandi trasformazioni, anche culturali. La crescita del turismo e il trasferimento sul suo territorio di imprese straniere contribuiscono ad innalzare il tenore di vita e i modelli di consumo occidentali. La regione è stata storicamente arretrata in termini economici ed essenzialmente legata alla produzione agricola, che è principalmente destinata a soddisfare il consumo locale e costituisce una delle prime voci nell'esportazione. Il riso è una delle colture di primaria importanza e per regolamentarne la produzione e il prezzo, nel 2008 Thailandia, Vietnam, Cambogia, Laos e Birmania hanno programmato la creazione dell'organizzazione sovranazionale OREC (Organisation of Rice Exporting Countries, organizzazione dei Paesi esporatori di riso), il cui obiettivo è il miglioramento della produzione e delle piantagioni.[4][5] Monopolizzato a proprio vantaggio da Thailandia e Vietnam, il progetto OREC è stato subito abbandonato per le proteste degli altri Paesi e dell'Asian Development Bank.[6]
Sono molto diffuse le piantagioni commerciali fra cui la coltura del caucciù e della palma da olio. In calo sono invece le notevoli risorse forestali, che soffrono di un'intensiva deforestazione e della conseguente conversione in aree agricole. L'area è ricca di giacimenti petroliferi, di carbone, rame e stagno. La delocalizzazione in quest'area è stata favorita dalla sua posizione strategica, e dalla presenza di una manodopera numerosa, poco costosa, disciplinata, preparata ed efficiente. Alcuni indicatori sociali del Sud-est asiatico, come le alte percentuali di mortalità infantile e di analfabetismo, mostrano però in modo inequivocabile le condizioni di arretratezza di questi Paesi.
Asean
Verso la fine del XX secolo, la situazione economica del Sud-est asiatico è sensibilmente migliorata, grazie anche alla maggiore cooperazione tra i Paesi della regione dopo la creazione dell'Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN). Fondata nel 1967 da Singapore, Malesia, Thailandia, Indonesia e Filippine, e ingranditasi poi con l' entrata di Brunei, Vietnam, Laos, Cambogia e Birmania,[7] l'associazione ha come fine lo sviluppo economico, politico e culturale della regione. Secondo gli analisti dell'agenzia austriaca di investimenti Raiffeisen Capital Management, il Sud-est asiatico era nel 2008 la regione con il più alto tasso di crescita economica, e prevedevano che le economie dell'intera Asia avranno uno sviluppo senza pari nel XXI secolo.[7]
Tra le ragioni di tale crescita vi è una maggiore flessibilità rispetto alle grandi economie delle vicine Cina e India, che permette al più ridotto Sud-est asiatico di adattarsi meglio alle esigenze dei mercati internazionali. Altri elementi che favoriscono la crescita sono l'elevato numero di abitanti, i fitti scambi commerciali che nel 2008 avevano raggiunto 1,4 trilioni di dollari, l'abbondanza di risorse naturali e il fatto che la maggior parte dell'economia ASEAN si è resa indipendente dai cicli economici del Nord America e dell' Europa. Buona parte dei prodotti regionali sono venduti a Cina e India e con l'aumento delle esportazioni è aumentata anche la domanda interna, creando di conseguenza un buon equilibrio nel conto delle partite correnti.[7]
Economie nazionali
L'Indonesia, con i suoi 240 milioni di abitanti, è il più grande Stato del Sud-est asiatico e il più grande Paese musulmano del mondo. Insieme a Filippine, Thailandia, Malesia e Singapore ha fondato l'associazione ASEAN ed è oggi membro del G20. Protagonista di un grande processo di transizione di successo, l'Indonesia si è risollevata dalle difficoltà accentuatesi con la crisi finanziaria asiatica della fine degli anni '90. Ha ora un'economia stabile con un PIL pro capite raddoppiato in sei anni, è inserita di diritto tra i Paesi a medio reddito con un conseguente innalzamento del suo rating da parte delle principali agenzie internazionali.[8]
Singapore, nonostante le ridotte dimensioni geografiche e la mancanza di risorse naturali, è una delle quattro cosiddette "tigri dell'Asia insieme a Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud,[9] e un Paese fortemente sviluppato inserito fra i centri finanziari e logistici di importanza mondiale. Dotata di servizi di altissimo livello, infrastrutture modernissime e di un sistema bancario e creditizio all’avanguardia, Singapore è diventata, grazie all’elevato livello tecnologico delle proprie produzioni e alla sua posizione nodale per i traffici marittimi, il centro nevralgico per l’intera area asiatica nei settori ad alto valore aggiunto come la biotecnologia, la chimica farmaceutica e l’elettronica avanzata.[10]
Le Filippine hanno visto nel 2010 una crescita del 7,6% del PIL, calata al 3,9% nel 2011 in seguito al crollo delle esportazioni di beni e servizi del Paese e risalita nel 2012 al 6,8% e al 7,2% nel 2013. I consumi degli abitanti dell'arcipelago, che rappresentano oltre il 70% del PIL, rimangono in crescita costante. Le esportazioni sono aumentate del 3,6% rispetto al 2013 e del 6% nel 2014-15, con una previsione di aumento intorno al 5% annuo dal 2018. I salari e l'occupazione hanno avuto un aumento limitato a causa del surplus di offerta di lavoro. Con una bilancia commerciale in deficit, i forti afflussi di rimesse dei lavoratori residenti all'estero mantengono il saldo del Paese in positivo.[11]
Il turismo è considerato un fattore chiave nello sviluppo della regione.[12] Le entrate provenienti dal settore turistico nel 2014 hanno rappresentato il 9% dell'intero prodotto interno lordo thailandese,[13] in Cambogia nel 2006 il 15%.[14]
Note
- ^ (EN) Composition of macro geographical (continental) regions, geographical sub-regions, and selected economic and other groupings, su ONU, unstats.un.org. URL consultato il maggio 2015.
- ^ (EN) Gavin W. Jones, Univeristà di Singapore, The Population of Southeast Asia (PDF), su Asia Research Institute, ari.nus.edu.sg, gennaio 2013, p. 3.
- ^ (EN) Census of population (PDF), su singstat.gov.sg, Singapore Department of Statistics, 2010, 13-16 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2012).
- ^ Riso, a Giakarta i paesi produttori cercano una strategia per evitare crisi, su web.bmti.it, maggio 2008. URL consultato il maggio 2008.
- ^ (EN) About OREC, su OREC, orecinternational.org, 2008. URL consultato il 25 maggio 2015.
- ^ (EN) Yoshimatsu, Hidetaka, Comparing Institution-Building in East Asia: Power Politics, Governance, and Critical Junctures, Palgrave Macmillan, 2014, p. 107, ISBN 1137370556.
- ^ a b c Locomotive asiatiche avanti da sole, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it, 7 luglio 2008. URL consultato il 29 maggio 2015.
- ^ AA.VV., Indonesia: mercato emergente dalle grandi prospettive (PDF), su ICE, ice.it. URL consultato il 25 maggio 2015.
- ^ Tigri asiatiche, in Dizionario di economia e finanza, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012. URL consultato il 25 maggio 2015.
- ^ QUADRO MACROECONOMICO - II SEMESTRE 2012, su Ambasciata d'Italia a Singapore, ambsingapore.esteri.it, 2012. URL consultato il 25 maggio 2015.
- ^ Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Quadro macroeconomico (FILIPPINE), su Info Mercati Esteri, infomercatiesteri.it, marzo 2014. URL consultato il 25 maggio 2015.
- ^ (EN) Background overview of The National Seminar on Sustainable Tourism Resource Management, pub.unwto.org:81. Phnom Penh, 9–10 giugno 2003
- ^ (EN) Travel & Tourism - Economic Impact 2014 - Thailand (PDF), su wttc.org. URL consultato il 25 maggio 2015.
- ^ WDI Online
Voci correlate
Altri progetti
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