Zdeněk Štybar
Zdeněk Štybar | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Zdeněk Štybar alla Omloop Het Nieuwsblad 2023 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Rep. Ceca | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 183 cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 68 kg | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Cross, strada | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2023 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 31 dicembre 2023 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Zdeněk Štybar (Planá, 11 dicembre 1985) è un ex ciclocrossista ed ex ciclista su strada ceco, nel ciclocross è stato campione del mondo Elite nel 2010, nel 2011 e nel 2014; su strada è stato professionista dal 2011 al 2023, e ha vinto una tappa alla Vuelta a España 2013 e una al Tour de France 2015, una E3 Harelbeke e una Strade Bianche piazzandosi inoltre due volte secondo alla Parigi-Roubaix.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Soprannominato Styby, è nato vicino a Plzeň, ma vive da molti anni in Belgio e parla fluentemente l'olandese. Nel luglio 2014, in una cerimonia tenutasi a Mladá Boleslav, ha inoltre sposato la storica fidanzata Ine Vanden Bergh, belga.[1][2]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Gli esordi
[modifica | modifica wikitesto]Talento precoce, appena sedicenne, nel 2002, è terzo al campionato del mondo Juniores di ciclocross; si ripete con un altro bronzo nella medesima categoria nel 2003. Tra gli Under-23 si laurea campione del mondo nel 2005 a St. Wendel e nel 2006 a Zeddam. Passato agli Elite nel settembre 2007, si aggiudica la medaglia d'argento iridata di categoria ai campionati del mondo 2008 di Treviso, battuto dall'olandese Lars Boom; nella stessa stagione vince la prova di Kalmthout valida per la Coppa del mondo 2007-2008 e tre tappe della TOI TOI Cup. Nell'annata 2008-2009 è terzo in Coppa del mondo e nuovamente secondo ai campionati del mondo di Hoogerheide, dietro a Niels Albert.
2009-2011: i primi due mondiali nel ciclocross
[modifica | modifica wikitesto]La stagione 2009-2010 è quella dei successi mondiali: Štybar si aggiudica infatti Coppa del mondo, campionati del mondo e Superprestige, chiudendo invece secondo nel Gazet van Antwerpen Trofee. Il 24 gennaio arriva il primo dei tre titoli: dopo aver conquistato nel corso della stagione le prove di Koksijde, Igorre e Roubaix, il ceco chiude infatti secondo nel cross di Hoogerheide, ultima prova del calendario, e nella classifica finale va a precedere di 4 lunghezze Niels Albert.[3] Una settimana dopo, il 31 gennaio a Tábor, riesce finalmente a centrare l'oro ai campionati del mondo, riportando così il suo paese alla vittoria diciannove anni dopo Radomír Šimůnek (allora, 1991, era Cecoslovacchia).[1] In una corsa caratterizzata da ghiaccio e neve, nove giri su un circuito da 3,2 chilometri, Štybar è abile a lanciare l'attacco decisivo nel corso della quarta tornata: non viene più ripreso, e taglia il traguardo con 21 secondi su Klaas Vantornout e 38 su Sven Nys.[4] Il 14 febbraio seguente vince infine a Vorselaar superando ancora Albert; la vittoria gli consente di staccare di un punto il belga (erano appaiati in classifica) e di conquistare così il Superprestige, competizione nella quale peraltro interrompe il dominio quinquennale dell'altro fiammingo Sven Nys.[5]
Attivo anche su strada, nella stagione 2010 si aggiudica il breve cronoprologo del Giro di Slovacchia, 1,3 km a Nitra. Nella stagione 2010-2011 di ciclocross si ripete ad alti livelli vincendo due prove di Coppa del mondo, ad Aigle e a Plzeň, ma nella graduatoria generale di Coppa conclude solo undicesimo; si piazza inoltre secondo nel Superprestige, con due vittorie parziali, e terzo nel Gazet van Antwerpen Trofee, con il successo nella gara di Namur. Il 30 gennaio 2011 a St. Wendel ottiene quindi il secondo titolo mondiale consecutivo: nell'occasione, grazie a un attacco in salita al settimo degli undici giri previsti, stacca il compagno di fuga Nys e al traguardo lo precede di 18 secondi.[6]
2011-2014: il professionismo e il terzo iride nel cross
[modifica | modifica wikitesto]Al termine dell'inverno 2011 viene messo sotto contratto dal team Quickstep, passando così al professionismo con una squadra ProTour.[7] Con la nuova squadra partecipa con regolarità a diverse gare su strada del calendario 2011, tra cui il Giro del Belgio, il Giro di Svizzera e l'Eneco Tour. Nella seguente stagione di ciclocross vince invece la gara di Coppa del mondo a Liévin e due prove di Superprestige, e conclude terzo nelle classifiche di entrambe le competizioni (è invece secondo nel Gazet van Antwerpen Trofee, pur senza vittorie parziali). Dimostra però affaticamento, anche a causa degli impegni sostenuti su strada, e ai seguenti campionati del mondo, nel gennaio 2012 a Koksijde, si classifica solo tredicesimo, lontano dai migliori.[7][8] Di concerto con il proprio team manager Wilfired Peeters, decide così di dedicarsi a tempo pieno all'attività su strada a partire dal 2012, e di gareggiare nel ciclocross solo come allenamento.[8]
Nel 2012, in maglia Omega Pharma, ottiene il primo successo da pro in maggio, alla Quatre Jours de Dunkerque, facendo sua in solitaria la quarta tappa (oltre alla piazza d'onore in classifica generale). Dopo aver corso ancora Giro del Belgio e Giro di Svizzera, in luglio vince la terza tappa del Tour de Pologne, valido per il calendario World Tour; partecipa quindi per la prima volta anche alla Vuelta a España, portandola a termine, e infine, convocato nella Nazionale su strada, alla prova in linea dei campionati del mondo di Valkenburg. Nell'autunno-inverno subito seguente è poco attivo nelle corse di cross: gareggia infatti solo per poche settimane a cavallo di Capodanno, senza particolari risultati, dedicandosi perlopiù alla preparazione per la prima parte della stagione su strada.
Nella primavera del 2013 Štybar prende così parte per la prima volta alle grandi classiche mondiali, tra cui Milano-Sanremo, E3 Harelbeke, Gand-Wevelgem, Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix. Proprio nella "classica del pavé" dimostra ottime qualità e, nonostante una collisione con uno spettatore quando era in corsa per il podio, ottiene, da debuttante, il sesto posto finale.[9] Nel prosieguo di stagione riesce ad aggiudicarsi due tappe (la seconda delle quali sul Muro di Grammont) e la classifica finale dell'Eneco Tour, nonché, in data 30 agosto, la frazione di Mairena de Aljafare alla Vuelta a España, superando al fotofinish il campione del mondo Philippe Gilbert.[10]
Dopo aver corso la prova in linea dei campionati del mondo su strada a Firenze, ritorna temporaneamente al ciclocross per partecipare ad alcune prove di secondo piano in preparazione ai campionati del mondo. Nella prova iridata, svoltasi a Hoogerheide il 1º febbraio 2014, è protagonista, e coglie un risultato in parte inatteso: si laurea infatti per la terza volta campione del mondo, staccando il "solito" rivale Sven Nys all'ultimo giro e precedendolo di 12" al traguardo.[11] Nella primavera ciclistica su strada subito seguente si piazza settimo alla Milano-Sanremo e quinto alla Parigi-Roubaix; diventa poi campione nazionale in linea, mentre nella seconda parte della stagione 2014 vince una tappa all'Eneco Tour e la Binche-Chimay-Binche.[12]
Dal 2015: le vittorie e i piazzamenti nelle classiche
[modifica | modifica wikitesto]Tornato a tempo pieno alla strada, nel marzo 2015 si aggiudica la Strade Bianche a Siena e conclude al secondo posto l'E3 Harelbeke, anticipato da Geraint Thomas. Il 12 aprile si classifica quindi secondo alla Parigi-Roubaix, battuto da John Degenkolb in una volata ristretta.[13] In luglio ottiene la vittoria più importante della sua carriera su strada: vince infatti la sesta tappa del Tour de France, su un arrivo in leggera salita, anticipando di 2" il gruppo dei migliori regolato da Peter Sagan grazie ad uno scatto nel finale. Nel marzo 2016 è secondo alla Strade Bianche, battuto da Fabian Cancellara, imponendosi quindi su Sagan nella tappa di Pomarance alla Tirreno-Adriatico; la campagna delle classiche non lo vede invece andare oltre un ottavo posto al Giro delle Fiandre. Nel finale di stagione, dopo aver partecipato alla prova olimpica su strada ai Giochi di Rio de Janeiro, è invece secondo alla Binche-Chimay-Binche.[14]
Nel 2017 sfiora nuovamente il successo alla Parigi-Roubaix: arrivato con il gruppo dei migliori cinque che si gioca la vittoria, tenta un allungo a poche centinaia di metri dal traguardo ma viene superato da Greg Van Avermaet e si classifica così al secondo posto.[15] È poi, come già tre anni prima, campione nazionale in linea. Nel 2018 conclude nella Top 10 tutte le principali classiche del pavé (E3 Harelbeke, Gand-Wevelgem, Dwars door Vlaanderen, Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix), vincendo inoltre, grazie a tre podi di tappa, la classifica a punti del BinckBank Tour.[16] Torna alla vittoria nella primavera 2019: si aggiudica infatti la quinta e ultima frazione della Volta ao Algarve, la Omloop Het Nieuwsblad in solitaria e l'E3 Harelbeke in volata ristretta.[17]
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Cross
[modifica | modifica wikitesto]- GP Tábor
- Cyclocross Liévin
- Campionati cechi, prova Under-23
- Campionati del mondo, prova Under-23
- Campionati del mondo, prova Under-23
- Openingsveldrit (Harderwijk)
- Kermiscross (Ardooie)
- Cyclocross Ruddervoorde Under-23, 1ª prova Superprestige Under-23 (Ruddervoorde)
- Ciclocross di Treviso Under-23, 2ª prova Coppa del mondo Under-23 (Spresiano)
- Ciclocross del Ponte (Faè di Oderzo)
- prova TOI TOI Cup (Louny)
- prova TOI TOI Cup (Plzeň)
- Vlaamse Industrieprijs Bosduin, 1ª prova Coppa del mondo (Kalmthout)
- Ciclocross del Ponte (Faè di Oderzo)
- prova TOI TOI Cup (Podbořany)
- Campionati cechi, prova Elite
- Cyclocross Diegem, 6ª prova Superprestige (Diegem)
- Azencross, 5ª prova Gazet van Antwerpen Trofee (Loenhout)
- Campionati cechi, prova Elite
- 2ª prova TOI TOI Cup (Stříbro)
- 3ª prova TOI TOI Cup (Podbořany)
- Grote Prijs van Hasselt, 3ª prova Gazet van Antwerpen Trofee (Hasselt)
- Bollekescross, 4ª prova Superprestige (Hamme-Zogge)
- Duinencross, 4ª prova Coppa del mondo (Koksijde)
- Ziklokross Igorre, 5ª prova Coppa del mondo (Igorre)
- Cyclocross Tervuren (Tervuren)
- Campionati cechi, prova Elite
- Grand Prix Lille Métropole, 8ª prova Coppa del mondo (Roubaix)
- Campionati del mondo, prova Elite
- Cyclocross Vorselaar, 8ª prova Superprestige (Vorselaar)
- Flanders Indoor Cyclocross (Hasselt)
- 1ª prova TOI TOI Cup (Stříbro)
- 2ª prova TOI TOI Cup (Louny)
- Cyclo-cross de la Citadelle, 1ª prova Gazet van Antwerpen Trofee (Namur)
- Cyclocross Ruddervoorde, 1ª prova Superprestige (Ruddervoorde)
- Kermiscross (Ardooie)
- Cyclocross d'Aigle, 1ª prova Coppa del mondo (Aigle)
- Cyklokros Plzeň, 2ª prova Coppa del mondo (Plzeň)
- Cyclocross Zonhoven, 2ª prova Superprestige (Zonhoven)
- Sylvester Cyclocross (Bredene)
- Campionati cechi, prova Elite
- Campionati del mondo, prova Elite
- Flanders Indoor Cyclocross (Hasselt)
- 1ª prova TOI TOI Cup (Stříbro)
- Süpercross Baden (Baden)
- Kermiscross (Ardooie)
- Bollekescross, 3ª prova Superprestige (Hamme-Zogge)
- Campionati cechi, prova Elite
- Cyclo-cross de Liévin, 7ª prova Coppa del mondo (Liévin)
- Noordzeecross, 8ª prova Superprestige (Middelkerke)
- Boonen & Friends Charity Cyclocross (Mol)
- Campionati cechi, prova Elite
- Boonen & Friends Charity Cyclocross (Mol)
- Sylvester Cyclocross (Bredene)
- Campionati del mondo, prova Elite
- Grand Prix Dohnany 2
Altri successi
[modifica | modifica wikitesto]- Classifica generale Coppa del mondo
- Classifica generale Superprestige
Strada
[modifica | modifica wikitesto]- 2003 (Juniores)
- 4ª tappa, 1ª semitappa Course de la Paix Juniors (Decin > Pirna)
- 5ª tappa Course de la Paix Juniors (Terezin > Terezin)
- 3ª tappa Tour du Pays de Vaud (Echallens > Losanna)
- 2005 (Fidea, una vittoria)
- Stausee-Rundfahrt Under-23
- 2006 (Fidea, due vittorie)
- 7ª tappa Volta Ciclista Internacional a Lleida (Alcarràs > Lleida)
- 3ª tappa Tour des Pyrénées (Lannemezan > Tarbes)
- 2010 (Telenet-Fidea, una vittoria)
- Prologo Okolo Slovenska (Nitra, cronometro)
- 2012 (Omega Pharma-Quickstep, due vittorie)
- 4ª tappa Quatre Jours de Dunkerque (Gravelines > Cassel)
- 3ª tappa Tour de Pologne (Kędzierzyn-Koźle > Cieszyn)
- 2013 (Omega Pharma-Quickstep, quattro vittorie)
- 3ª tappa Eneco Tour (Oosterhout > Brouwersdam)
- 7ª tappa Eneco Tour (Tienen > Geraardsbergen)
- Classifica generale Eneco Tour
- 7ª tappa Vuelta a España (Almendralejo > Mairena del Aljarafe)
- 2014 (Omega Pharma-Quickstep, tre vittorie)
- Campionati cechi, Prova in linea
- 2ª tappa Eneco Tour (Waalwijk > Vlijmen)
- Binche-Chimay-Binche
- 2015 (Etixx-Quickstep, tre vittorie)
- Strade Bianche
- 6ª tappa Tour de France (Abbeville > Le Havre)
- 4ª tappa Czech Cycling Tour (Olomouc > Dolany)
- 2016 (Etixx-Quickstep, una vittoria)
- 2ª tappa Tirreno-Adriatico (Camaiore > Pomarance)
- 2017 (Quick-Step Floors, una vittoria)
- Campionati cechi, Prova in linea
- 2019 (Deceuninck-Quick Step, tre vittorie)
- 5ª tappa Volta ao Algarve (Faro > Malhão)
- Omloop Het Nieuwsblad
- E3 Harelbeke
- 2020 (Deceuninck-Quick Step, una vittoria)
- 6ª tappa Vuelta a San Juan (San Juan > Circuito San Juan Villicum)
Altri successi
[modifica | modifica wikitesto]- 2006 (Fidea)
- Criterium Plzeň
- 2007 (Fidea)
- Criterium Plzeň
- 2011 (Telenet-Fidea)
- Skoda Cycling Challenge
- 2013 (Omega Pharma-Quickstep)
- 1ª tappa Tirreno-Adriatico (San Vincenzo > Donoratico, cronosquadre)
- 2015 (Etixx-Quickstep)
- Gala Tour de France
- Na-Tourcriterium Heist-op-den-Berg
- Dernycriterium Lombardsijde
- 1ª tappa Czech Cycling Tour (Uničov, cronosquadre)
- Classifica a punti Czech Cycling Tour
- 2018 (Quick-Step Floors)
- Classifica a punti BinckBank Tour
Piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]Grandi Giri
[modifica | modifica wikitesto]- 2018: 80º
Classiche monumento
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni mondiali
[modifica | modifica wikitesto]Ciclocross
[modifica | modifica wikitesto]- Zolder 2002 - Juniores: 3º
- Monopoli 2003 - Juniores: 3º
- Pontchâteau 2004 - Under-23: 6º
- St. Wendel 2005 - Under-23: vincitore
- Zeddam 2006 - Under-23: vincitore
- Hooglede 2007 - Under-23: 4º
- Treviso 2008 - Elite: 2º
- Hoogerheide 2009 - Elite: 2º
- Tábor 2010 - Elite: vincitore
- St. Wendel 2011 - Elite: vincitore
- Koksijde 2012 - Elite: 13º
- Hoogerheide 2014 - Elite: vincitore
- Ostenda 2021 - Elite: 18º
- 2004-2005 - Under-23: 3º
- 2006-2007 - Under-23: 4º
- 2007-2008 - Elite: 6º[19]
- 2008-2009 - Elite: 3º
- 2009-2010 - Elite: vincitore
- 2010-2011 - Elite: 11º
- 2011-2012 - Elite: 3º
- 2012-2013 - Elite: 46º
- 2013-2014 - Elite: 43º
- 2018-2019 - Elite: 66º
- 2019-2020 - Elite: 72º
Strada
[modifica | modifica wikitesto]- Hamilton 2003 - Cronometro Juniores: 21º
- Hamilton 2003 - In linea Juniores: 84º
- Madrid 2005 - In linea Under-23: 74º
- Limburgo 2012 - In linea Elite: 116º
- Toscana 2013 - In linea Elite: 26º
- Ponferrada 2014 - In linea Elite: 83º
- Richmond 2015 - In linea Elite: 43º
- Doha 2016 - In linea Elite: 45º
- Bergen 2017 - In linea Elite: 14º
- Innsbruck 2018 - In linea Elite: ritirato
- Yorkshire 2019 - In linea Elite: 13º
- Fiandre 2021 - In linea Elite: 7º
- Wollongong 2022 - In linea Elite: 42º
- Rio de Janeiro 2016 - In linea: ritirato
- Tokyo 2020 - In linea: ritirato
Gravel
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni europee
[modifica | modifica wikitesto]- Glasgow 2018 - In linea Elite: 24º
- Trento 2021 - In linea Elite: ritirato
- Monaco di Baviera 2022 - In linea Elite: 32º
- Tabor 2003 - Under-23: 12º
- Vossem 2004 - Under-23: 14º
- Pontchâteau 2005 - Under-23: 3º
- Huijbergen 2006 - Under-23: 2º
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Stybar ices the cake with World Championship win, su Cyclingnews.com, 31 gennaio 2010. URL consultato il 3 luglio 2010.
- ^ (EN) After the wedding back in competition, su Zdenekstybar.com, 26 luglio 2014. URL consultato il 10 aprile 2017.
- ^ (EN) Albert takes fourth World Cup win of season, in Cyclingnews.com, 24 gennaio 2010. URL consultato il 3 luglio 2010.
- ^ (EN) Stybar takes emotional home World Championship win, su Cyclingnews.com, 31 gennaio 2010. URL consultato il 3 luglio 2010.
- ^ (EN) Stybar breaks Nys' Superprestige streak, su Cyclingnews.com, 14 febbraio 2010. URL consultato il 3 luglio 2010.
- ^ (EN) Stybar wins again, su Cyclingnews.com, 31 gennaio 2011. URL consultato il 10 aprile 2017.
- ^ a b (EN) Stybar focussing on the road in 2012, su Cyclingnews.com, 28 dicembre 2011. URL consultato il 10 aprile 2017.
- ^ a b (EN) Stybar to race 'cross only as preparation for road, su Cyclingnews.com, 3 febbraio 2012. URL consultato il 10 aprile 2017.
- ^ (EN) Stybar's Paris-Roubaix ruined by collision with spectator, su Cyclingnews.com, 8 aprile 2013. URL consultato il 10 aprile 2017.
- ^ Vuelta, Stybar brucia Gilbert. Nibali mantiene il primato, su Repubblica.it, 30 agosto 2013. URL consultato il 10 aprile 2017.
- ^ (EN) Stybar tops Nys for third UCI Cyclo-cross World Championship title, su Cyclingnews.com, 2 febbraio 2014. URL consultato il 10 aprile 2017.
- ^ (EN) Zdeněk Štybar - 2014, su procyclingstats.com. URL consultato il 5 febbraio 2022.
- ^ (EN) Zdeněk Štybar - 2015, su procyclingstats.com. URL consultato il 5 febbraio 2022.
- ^ (EN) Zdeněk Štybar - 2016, su procyclingstats.com. URL consultato il 5 febbraio 2022.
- ^ Mattia Bazzoni, Parigi-Roubaix, vince Van Avermaet. Grande Moscon: è quinto, su gazzetta.it, 9 aprile 2017.
- ^ (EN) Zdeněk Štybar - 2018, su procyclingstats.com. URL consultato il 5 febbraio 2022.
- ^ (EN) Zdeněk Štybar - 2019, su procyclingstats.com. URL consultato il 5 febbraio 2022.
- ^ a b Zdenek Stybar, su cyclocross24.com. URL consultato il 5 febbraio 2022.
- ^ Classifica non ufficiale.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Zdeněk Štybar
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (CS, NL, EN) Sito ufficiale, su zdenekstybar.com.
- (EN) Zdeněk Štybar, su procyclingstats.com.
- Zdeněk Štybar, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Zdeněk Štybar, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Zdeněk Štybar, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN) Zdeněk Štybar, su CQ Ranking.
- (EN) Zdeněk Štybar, su Olympedia.
- (EN) Zdeněk Štybar, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (CS, EN) Zdeněk Štybar, su olympijskytym.cz, Český olympijský výbor.