Abbeville (Francia)
Abbeville comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | Alta Francia | |
Dipartimento | ![]() | |
Arrondissement | Abbeville | |
Cantone | Abbeville-1 Abbeville-2 | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Dumont | |
Territorio | ||
Coordinate | 50°06′N 1°50′E / 50.1°N 1.833333°E | |
Altitudine | 8 m s.l.m. | |
Superficie | 26,43 km² | |
Abitanti | 25 145[1] (2009) | |
Densità | 951,38 ab./km² | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 80100 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice INSEE | 80001 | |
Targa | 80 | |
Nome abitanti | Abbevillois/Abbevilloises | |
Cartografia | ||
Sito istituzionale | ||
Abbeville è un comune francese di 25.145 abitanti situato nel dipartimento della Somme della regione dell'Alta Francia.
Si trova sulla destra del fiume Somme e possiede un piccolo porto fluviale a circa 20 km di distanza dalla foce.
Vi nacque il letterato Charles-Hubert Millevoye.
Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]
La città ebbe questo nome in quanto fu alle dipendenze dell'Abbazia di Saint-Riquier (Abbatis villa).
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La località era già abitata in era preistorica, come dimostreranno i ritrovamenti archeologici del XIX secolo, e lo fu anche in età imperiale romana.
Ebbe la carta dei diritti cittadini nel 1130.
Durante il IX secolo il territorio appartenne all'Abbazia di Saint-Riquier; successivamente fu governata dai conti di Ponthieu.
Dopo aver subito il dominio inglese (1279-1345; 1361-1435), passò definitivamente alla corona di Francia (1477).
Durante tutto il Medioevo fu un attivo centro manifatturiero e di scambi (soprattutto stoffe di lana). Decadde rapidamente a causa dell'insabbiamento della Somme e alla revoca dell'Editto di Nantes (1685).
Nel XVIII secolo era una delle città collegate alla Lega Anseatica di Londra.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma del comune di Abbeville si blasona:
«d'azzurro a tre bande d'oro, alla bordura di rosso; al capo d'azzurro seminato di gigli d'oro. |
Il Comune utilizza questa forma che inverte volontariamente i colori dello scudo dei conti di Ponthieu che era d'oro a tre bande d'azzurro, alla bordura di rosso, dove le bande azzurre rappresentavano i fiumi Somme, Authie e Canche tra campi di grano.
Carlo V concesse ad Abbeville, con lettere patenti del 19 giugno 1369, il diritto di portare sullo stemma il capo di Francia e il motto « Fidelis », per ringraziare gli abitanti della loro lealtà alla Corona.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
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Beffroi d'Abbeville, Campanili di Belgio e Francia | |
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Tipo | Culturali |
Criterio | (ii) (iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1999 |
Scheda UNESCO | (EN) Belfries of Belgium and France (FR) Scheda |

Il centro storico, pur duramente provato dal bombardamento del 20 maggio 1940 durante la Seconda guerra mondiale e non sempre felicemente ricostruito, conserva tuttavia certe atmosfere d'epoca, complessi di antiche case del XVI secolo, numerosi e preziosi Hôtel particulier del XVII e XVIII secolo.
Fra i monumenti principali emergono:
- Collégiale Saint-Wulfran. La Collegiata di San Vulfranno è un importante edificio in stile gotico fiammeggiante eretto a partire dal 1488 e rimasta incompiuta. Presenta una notevolissima facciata a torri gemelle dalla sontuosa decorazione scultorea dell'epoca. Ricchissima nei dettagli ed estremamente pregevole nella fattura minuziosa.
- Beffroi. La Torre civica costruita a partire dal 1209. È uno dei Beffroi più antichi di Francia, e ha valso alla città il riconoscimento dell'UNESCO che la inserì nella lista dei campanili di Belgio e Francia[2] del Patrimonio mondiale dell'umanità. In francese è usato il termine beffroi, (pron. beffruà), in fiammingo belfort. Il termine deriverebbe medio alto tedesco bercvrit, che significa torre di difesa.
- Église Saint-Sépulcre. La chiesa del Santo Sepolcro è un edificio gotico fiammeggiante costruito nel XV secolo. Il pesante campanile e il transetto vennero rifatti nel 1864 in stile neogotico. All'interno, dalle belle volte a stella, un ciclo moderno di vetrate crea un sorprendente effetto lumino-cromatico. Vennero realizzate dall'artista Alfred Manessier e inaugurate nel 1993.
- Église Saint-Gilles. La chiesa di Sant'Egidio è un altro monumento gotico fiammeggiante del XV secolo. Distrutto in gran parte dal bombardamento del 20 maggio 1940, venne ricostruito dopo la guerra. Originale è il portale centrale con la sua ornamentazione fiammeggiante.
- Couvent des Ursulines. Il Convento delle Orsoline è un grande complesso costruito in stile Luigi XIII a partire dal 1642 per volere della madre superiora Anne e Saint-Paul. Scampato alla Rivoluzione francese, diviene nel 1869 Collège Saint-Stanislas fino al 1905. In seguito venne destinato a caserma, nel 1925 a collegio femminile e infine, requisito nel 1939 per ospitare l'ospedale militare, venne gravemente bombardato il 20 maggio 1940. Oggi ne restano le vestigia della facciata della Cappella e una parte delle facciate del chiostro in puro stile Luigi XIII.
- Château de Bagatelle. Bella residenza eretta in stile Rococò nel 1752 per la famiglia Van Robais. In una bella architettura tipica della Piccardia in mattoni rossi e pietra bianca, presenta un piano rialzato, con corpo centrale poligonale aggettante, aperto da vetrate alla francese. L'attico è caratterizzato da numerosi oeil-de-boeuf e sormontato da un grande tetto mansardato. Gli interni, a stucchi e boiserie, si improntano su uno squisito stile Luigi XV. Un parco di 10 ettari circonda il castello.
- Abbazia di Saint-Riquier, Sorge nei dintorni della città e rappresenta un bel complesso di stile Gotico fiammeggiante incentrato sulla ricchissima facciata del XV secolo.
- Chiesa di San Giacomo, svettante chiesa neogotica costruita nella seconda metà del XIX secolo e demolita nel 2013.
Nei pressi della città l'archeologo Jacques Boucher de Crèvecœur de Perthes, a quei tempi direttore della dogana, trovò intorno al 1830 degli attrezzi in selce usati dagli uomini primitivi, ed in seguito le prime amigdale: la scoperta diede il nome alla civiltà abbevilliana, risalente al Paleolitico.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Abbeville ha un'economia prettamente industriale: chimica, meccanica (rubinetterie), alimentare (zuccherifici), tessile (confezioni).
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
La cittadina è servita da un piccolo aerodromo, l'aeroporto di Abbeville, attivo nel traffico di aviazione generale e sportiva.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Abbeville è gemellata con le seguenti città:
Argo, dal 1993
Burgess Hill, dal 1994
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ INSEE popolazione legale totale 2009
- ^ Compare nella lista con il numero ID 943-050.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Abbeville
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (FR) Abbeville - Ufficio del Turismo di Abbeville
- (FR) CCI Abbeville, su abbeville.cci.fr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 150112668 · LCCN (EN) n81150065 · GND (DE) 4383593-4 · BNF (FR) cb15238705d (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n81150065 |
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