Utente:MinaKura/Sandbox4

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Disambiguazione – Se stai cercando la bandiera dello stato americano, vedi Bandiera della Georgia (Stati Uniti d'America).
საქართველოს სახელმწიფო დროშა
Sakartvelos sakhelmts'ipo drosha
საქართველოს სახელმწიფო დროშა Sakartvelos sakhelmts'ipo drosha
Soprannomeხუთჯვრიანი დროშა (Khutjvriani drosha)
Proporzioni2:3
Simbolo FIAVBandiera nazionale, civile e di stato
ColoriRGB

     (R:255 G:0 B:0)

     (R:255 G:255 B:255)

UsoBandiera civile e di Stato
Adozione26 gennaio 2004
NazioneBandiera della Georgia Georgia
Altre bandiere ufficiali
Stendardo presidenzialeStendardo presidenziale Bandiera di stato Bandiera normale o bandiera di diritto 1:1
Bandiera delle Forze armateBandiera delle Forze armate Bandiera di guerra Bandiera normale o bandiera di diritto 2:3
Bandiera dell’EsercitoBandiera dell’Esercito Bandiera di guerra Bandiera normale o bandiera di diritto 2:3
Insegna navale militareInsegna navale militare Bandiera navale militare Bandiera normale o bandiera di diritto 2:3
Bandiera dell’Aeronautica militareBandiera dell’Aeronautica militare Bandiera di guerra Bandiera normale o bandiera di diritto 2:3
Fotografia

La bandiera della Georgia, nota anche come bandiera delle cinque croci (in in georgiano ხუთჯვრიანი დროშა?, Khutjvriani drosha - translitterato ') è un rettangolo bianco con una grande croce rossa nella parte centrale che tocca tutti e quattro i lati della bandiera. Nei quattro quadranti ci sono quattro croci definite dal decreto istituivo come croci bolnur-katskhuri}, in italiano croci di Bolnisi, un'antica variante di croce cristiana, riportata come ornamento del V secolo presente nella cattedrale Bolnisi Sioni e diventato nel tempo un simbolo dello stato della Georgia.

Riportata in uso dopo circa 500 anni, era originariamente uno stendardo del Regno medievale di Georgia. Il vessillo è stato adottato nuovamente nel 2004 durante la rinascita nazionale georgiana, essendo in precedenza il simbolo ufficiale del partito politico del Movimento Nazionale Unito.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale bandiera è stata utilizzata dal movimento patriottico georgiano in seguito all'indipendenza del paese dall'Unione Sovietica nel 1991. Alla fine degli anni '90, il disegno era diventato ampiamente noto come bandiera nazionale storica georgiana, poiché i vessillologi avevano ritrovato la croce di Gerusalemme rossa su sfondo bianco disegnata come bandiera di Tbilisi in un portolano del XIV secolo di Domenico e Francesco Pizzigano.[1] Verso la fine del 2021, la scoperta di una moneta datata all'epoca del re Davide IV il costruttore e recante un'incisione della composizione a cinque croci, fa ora risalire la bandiera georgiana al XII secolo. [2] Secondo lo State Council of Heraldry, la moneta è della massima importanza ed è una prova inequivocabile della storia della bandiera nazionale georgiana utilizzata durante il regno del re Davide IV. [3]

La maggioranza dei georgiani, compreso l'influente Catholicos-Patriarca della Chiesa ortodossa georgiana, ha sostenuto il ripristino della bandiera storica e nel 1999 il Parlamento della Georgia ha approvato un disegno di legge per cambiare la bandiera. Tuttavia, la legge non venne approvata dall'allora presidente Eduard Shevardnadze . Il vessillo venne allora adottato all'inizio degli anni 2000 dal principale partito di opposizione, il Movimento nazionale unito guidato da Mikheil Saakashvili, come simbolo della resistenza popolare al governo di Shevardnadze e simbolo della Rivoluzione delle rose . [4]

La bandiera venne in seguito isitutita dal Parlamento il 14 gennaio 2004 come bandiera nazionale. [5] Saakashvili approvò la adozione formalmente con il decreto presidenziale n. 31 firmato il 25 gennaio, dopo la sua elezione a presidente. Nel 2012 Il 14 gennaio è stato costituito come [[festa nazionale della bandiera. [5]

Colori e schema[modifica | modifica wikitesto]

La bandiera nazionale della Georgia, come descritta nel decreto:

La bandiera nazionale georgiana è un rettangolo bianco, con una grande croce rossa nella parte centrale che tocca tutti e quattro i lati della bandiera. Ai quattro angoli ci sono quattro croci bolnur-katskhuri (chiamate anche croce georgiana o croce della vite ) dello stesso colore della croce grande.

schema Rosso Bianco
RGB 255-0-0 255-255-255
CMYK 0-100-100-0 0-0-0-0
Pantoni 485 c Sicuro
ragnatela #FF0000 #FFFFFF
Schema descrittivo della bandiera
Le cinque croci sull'attuale bandiera georgiana sono talvolta interpretate come rappresentative delle Cinque Sante Piaghe o, in alternativa, di Cristo e dei Quattro Evangelisti . [6]

  Il primo disegno della bandiera georgiana è nato all'epoca del primo stato georgiano, il Principato di Iberia, che aveva un vessillo con croce rossa su sfondo bianco, simile alla bandiera dell'Inghilterra. Il successivo Principato di Tao-Klarjeti condivise la stessa bandiera.

Bandiera di comodo[modifica | modifica wikitesto]

La bandiera della Georgia è rilasciata da uno degli enti di registro navale che rientrano nella lista pubblicata dall'International Transport Workers' Federation (ITF) [2] e relativo alle bandiere da considerarsi bandiere di comodo, in inglese flags of convenience (FOC).[7] Nel redigere l'elenco, l'ITF considera la "capacità e volontà dello Stato di bandiera di far rispettare le norme sociali minime internazionali sulle sue navi"[8] il "grado di ratifica e applicazione delle Convenzioni e Raccomandazioni dell'ILO" e "documentazione ambientale e di sicurezza".

Bandiere precedenti[modifica | modifica wikitesto]

I primi stati georgiani[modifica | modifica wikitesto]

Il primo esempio di bandiera georgiana nasce durante l'era del primo stato georgiano, il Principato d'Iberia. La bandiera riportava una croce rossa su sfondo bianco, simile alla bandiera dell'Inghilterra. La stessa bandiera venne poi adottata dal successivo Principato di Tao-Klarjeti.

Bandiere georgiane medievali[modifica | modifica wikitesto]

La bandiera bianca con l'unica croce rossa di San Giorgio sarebbe stata usata dal re Vakhtang I nel V secolo.[9] Secondo la tradizione, invece, la regina Tamara († 1213) usava una bandiera con una croce rosso scuro e una stella in campo bianco. [10] Nel portolano del 1367 di Domenico e Francesco Pizzigano, la bandiera di Tifilis (Tbilisi) è raffigurata come una croce di Gerusalemme (una grande croce con croci più piccole in ogni quadrante). Secondo D. Kldiashvili (1997), la croce di Gerusalemme potrebbe essere stata adottata durante il regno di re Giorgio V [11]

Bandiere dopo il crollo del Regno di Georgia[modifica | modifica wikitesto]

Repubblica Democratica di Georgia (1918–1921)[modifica | modifica wikitesto]

Durante la breve esistenza della Georgia come stato indipendente con il nome di Repubblica Democratica di Georgia dal 1918 al 1921, fu adottata una bandiera composta da un campo rosso scuro con bande bianche e nere; in ciò richiamando per coincidenza a causa delle bande bianche e nere, sia la bandiera civile della Prussia (utilizzata fino al 1933) sia soprattutto la bandiera del Cantone di Friburgo. Il disegno fu il risultato di un concorso nazionale per il disegno della bandiera vinto dal pittore Iakob Nikoladze. Il vessillo fu abolito dall'Unione Sovietica in seguito all'incorporazione della Georgia nell'URSS nel 1921. Dopo il crollo dell'URSS, la Georgia adottò una versione modificata della bandiera nazionale con le barre bianche e nere estese.

Repubblica Socialista Sovietica Georgiana (1921-1991)[modifica | modifica wikitesto]

Durante il periodo sovietico, la Georgia adottò diverse varianti della Bandiera dell'Unione Sovietica riportando nel cantone dapprima le iniziali del nome Repubblica Socialista Sovietica Georgiana e successivamente, sempre nel cantone, una falce e martello rossi con una stella rossa su un sole blu con una barra blu nella parte superiore della bandiera. La bandiera della repubblica socialista georgiana venne poi sostituita dalla bandiera della Repubblica Democratica di Georgia dal governo georgiano nel novembre 1990, poco prima che dichiarasse l'indipendenza dall'Unione Sovietica.

Georgia (1991-2004)[modifica | modifica wikitesto]

La precedente bandiera utilizzata dalla Repubblica Democratica della Georgia dal 1918 al 1921 fu ristabilita come bandiera della Repubblica della Georgia l'8 dicembre 1991 dal Consiglio supremo della Repubblica di Georgia. Tuttavia, il simbolo perse popolarità, poiché associato al periodo caotico e violento che seguì al crollo dell'Unione Sovietica. I favorevoli associavano per il colore rosso vino il ricordo dei bei tempi del passato e del futuro, per il nero, la memoria del dominio russo e per il bianco la speranza per la pace.[12] Questa bandiera venne comunque successivamente sostituita dall'attuale bandiera georgiana in seguito all'incruenta Rivoluzione delle rose.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "The new flag of Georgia does not seem to be related with this historical banner. The flag of the National Movement was unknown ten years ago [1993] and was called 'the Georgian historical national flag' by the opposition leaders only after publications by the Georgian vexillologist I.L. Bichikashvili." Mikhail Revnivtsev, 25 November 2003 crwflags.com
  2. ^ Georgian Journal 27 Dec, 2021 Newly-Discovered Coin Dates Georgian Five-Cross Flag Back to XII Century
  3. ^ State Council of Heraldry 24 Dec, 2021 About the new discovered coin
  4. ^ "A majority of Georgians, including the patriarch of the Georgian Orthodox Church, have long favored adopting the five-cross banner as the nation's official flag. But the outgoing president stymied all efforts to make the change. In 1999, the Georgian Parliament voted to change the flag, and all Shevardnadze had to do was issue a supportive Decree. Inexplicably, he refused to do so, instead setting up a powerless Heraldic Commission to study the matter. When Saakashvili founded the National Movement in 2001, therefore, the five-cross flag was the natural choice to illustrate his party's populist bent." Brendan Koerner, "What's With Georgia's Flags?", Slate, 25 November 2003.
  5. ^ a b agenda.ge, http://agenda.ge/news/73182/eng.
  6. ^ Michael Spilling, Winnie Wong: Georgia p. 37.
  7. ^ [1]
  8. ^ What are Flags of Convenience?, in International Transport Workers' Federation. URL consultato il 9 January 2019.
  9. ^ Theodore E. Dowling, Sketches of Georgian Church History, New York, p 54. D.M.Lang – Georgia in the Reign of Giorgi the Brilliant (1314–1346). Bulletin of the School of Oriental and African Studies, University of London, Vol. 17, No. 1 (1955), p. 84. G. Macharashwili დროშა გორგასლიანი, თბ. 2011.
  10. ^ Georgia...
  11. ^ David Kldiashvili, ქართული ჰერალდიკის ისტორია ("History of Georgian heraldry"), Parlamentis utskebani, 1997; pp. 30–35.
  12. ^ 1997, p. 281, ISBN 0-19-521367-X, https://archive.org/details/familyencycloped0000unse/page/281.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]