Un Natale di Maigret

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Un Natale di Maigret
Titolo originaleUn Noël de Maigret
AutoreGeorges Simenon
1ª ed. originale1951
1ª ed. italiana1953
GenereRacconto
SottogenereGiallo
Lingua originalefrancese
SerieRacconti con Maigret protagonista
Preceduto daIl cliente più ostinato del mondo
Seguito danessuno (ultimo della serie)

Un Natale di Maigret (titolo originale in francese Un Noël de Maigret) è un racconto dello scrittore belga Georges Simenon con protagonista il personaggio del commissario Maigret.

Il racconto fu scritto a Carmel-by-the-Sea (California), Stati Uniti d'America, il 20 maggio 1950.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Boulevard Richard-Lenoir

La mattina di Natale la signora Loraine Martin e la sua vicina signorina Doncoeur, che abitano sull'altro lato del boulevard Richard-Lenoir, fanno visita a Maigret, riferendogli che la nipote della Martin, una bambina di sette anni di nome Colette, immobilizzata a letto per una gamba ingessata, ha raccontato che durante la notte è venuto a trovarla Babbo Natale, che, dopo averle regalato una bambola, ha fatto un buco nel pavimento per portare regali ad altri bambini e poi è sparito.

Maigret, prendendo decisamente sul serio il racconto, inizia ad indagare e si insospettisce perché Loraine, con il pretesto di dover comprare delle vivande, si assenta per quasi tutta la mattina. Dirigendo Lucas e Torrence tramite il telefono, Maigret concluderà l'inchiesta dal suo appartamento, tra il profumo dei manicaretti preparati dalla moglie, scoprendo che la zia della piccola, prima di sposarsi, è stata l'amante del proprio datore di lavoro, sparito da diverso tempo. Maigret crede che sia proprio lui che, travestito da Babbo Natale, si è introdotto nella stanza della ragazzina cercando il frutto di un crimine lasciato in custodia a Loraine, che non vorrebbe restituirlo. La donna, incalzata da Maigret, e temendo la vendetta del suo ex amante, finirà col confessare.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

In francese fu pubblicato per la prima volta nel 1951 presso le edizioni Presses de la Cité, come primo di una breve raccolta omonima[1].

In italiano il racconto è uscito per la prima volta nel 1953 sul periodico Epoca nella traduzione di Corrado Pavolini, poi ripresa da Mondadori nel 1957 nella collana “Girasole” (nº 81) in un volume dal titolo Un Natale di Maigret. Quindi, per lo stesso editore, nella collana “Romanzi di Simenon” (nº 180) del 1961, nella collana “Pavone” (nº 394) del 1964, nella collana “Le inchieste del commissario Maigret” (nº 21) del 1966, nella collana “Primavera Gialla” del 1975 e negli “Oscar” (nº 857) nel 1978[2]. Nel 2015 è uscito come terzo e ultimo racconto della raccolta Un Natale di Maigret e altri racconti, per la traduzione di Marina Di Leo, presso Adelphi (parte della collana "gli Adelphi", al nº 476).

Film e televisione[modifica | modifica wikitesto]

Il racconto è stato adattato in televisione almeno quattro volte:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La raccolta comprendeva anche altri due racconti: Le petit restaurant des Ternes e Sept petites croix dans un carnet, in genere non considerati dei Maigret.
  2. ^ In alcune edizioni italiane vi è nella raccolta, oltre a Un Natale di Maigret il solo racconto Sette croci in un'agenda.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Un Natale di Maigret, trad. di Marina Di Leo, in Un Natale di Maigret e altri racconti, Milano, Adelphi, 2015, pp. 97–167 ISBN 9788845929816

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]