Seventh Son of a Seventh Son

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Seventh Son of a Seventh Son
album in studio
ArtistaIron Maiden
Pubblicazione11 aprile 1988
Durata44:14
Dischi1
Tracce8
GenereHeavy metal
EtichettaEMI
ProduttoreMartin "Disappearing Armchair" Birch
Registrazione1987, Musicland Studios, Monaco (Germania)
FormatiLP, MC, CD, 2 CD, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Germania Germania[1]
(vendite: 250 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[2]
(vendite: 100 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[3]
(vendite: 500 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[4]
(vendite: 25 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada[5]
(vendite: 100 000+)
Iron Maiden - cronologia
Album precedente
(1986)
Album successivo
(1990)
Singoli
  1. Can I Play with Madness
    Pubblicato: 20 marzo 1988
  2. The Evil That Men Do
    Pubblicato: 1º agosto 1988
  3. The Clairvoyant
    Pubblicato: 7 novembre 1988

Seventh Son of a Seventh Son è il settimo album in studio del gruppo musicale britannico Iron Maiden, pubblicato l'11 aprile 1988 dalla EMI.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di un concept album incentrato sul tema del misticismo: il settimo figlio di un settimo figlio, infatti, è una figura presente in varie leggende europee dotata, secondo il folklore, di particolari facoltà o destinata a compiere imprese epiche.[6]

Caratterizzato da sonorità vicine al rock progressivo (risulta a tal proposito evidente l'influenza dei Jethro Tull in Infinite Dreams),[7] in molti brani vengono impiegati accompagnamenti di tastiere e in generale nell'album dominano le guitar synth introdotte già nel precedente album Somewhere in Time.

Nel 1995 la EMI ripubblicò l'album con l'aggiunta di un secondo CD che racchiude le b-side dei singoli Can I Play with Madness, The Evil That Men Do e The Clairvoyant.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Moonchild – 5:43 (Adrian Smith, Bruce Dickinson)
  2. Infinite Dreams – 6:11 (Steve Harris)
  3. Can I Play with Madness – 3:35 (Adrian Smith, Bruce Dickinson, Steve Harris)
  4. The Evil That Men Do – 4:37 (Adrian Smith, Bruce Dickinson, Steve Harris)
  5. Seventh Son of a Seventh Son – 9:55 (Steve Harris)
  6. The Prophecy – 5:07 (Dave Murray, Steve Harris)
  7. The Clairvoyant – 4:29 (Steve Harris)
  8. Only the Good Die Young – 4:41 (Steve Harris, Bruce Dickinson)
CD bonus nella riedizione del 1995
  1. Black Bart Blues – 6:41 (Steve Harris, Bruce Dickinson)
  2. Massacre – 2:53 (Phil Lynott, Scott Gorham, Brian Downey)originariamente interpretata dai Thin Lizzy
  3. Prowler '88 – 4:07 (Steve Harris)
  4. Charlotte the Harlot '88 – 4:11 (Dave Murray)
  5. Infinite Dreams (Live) – 6:03 (Steve Harris)
  6. The Clairvoyant (Live) – 4:27 (Steve Harris)
  7. The Prisoner (Live) – 6:09 (Adrian Smith, Steve Harris)
  8. Killers (Live) – 5:03 (Steve Harris, Paul Di'Anno)
  9. Still Life (Live) – 4:38 (Dave Murray, Steve Harris)
Contenuto multimediale nell'edizione rimasterizzata
  1. Can I Play with Madness
  2. The Evil That Men Do
  3. Excerpt of "The Clairvoyant"
  4. Excerpt of "Infinite Dreams"

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo
Altri musicisti

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1988-2021) Posizione
massima
Austria[8] 6
Canada[9] 11
Croazia[10] 3
Finlandia[11] 1
Francia[12] 16
Germania[8] 4
Italia[13] 8
Norvegia[8] 3
Nuova Zelanda[8] 3
Paesi Bassi[8] 2
Portogallo[8] 38
Regno Unito[14] 1
Spagna[15] 14
Stati Uniti[16] 12
Svezia[8] 3
Svizzera[8] 2

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Iron Maiden – Seventh Son of a Seventh Son – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 24 maggio 2015.
  2. ^ (EN) Seventh Son of a Seventh Son, su British Phonographic Industry. URL consultato il 24 maggio 2015.
  3. ^ (EN) Iron Maiden - Seventh Son of a Seventh Son – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 24 maggio 2015.
  4. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 24 maggio 2015.
  5. ^ (EN) Seventh Son of a Seventh Son – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 24 maggio 2015.
  6. ^ (EN) Seventh Son of a Seventh Son, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 28 febbraio 2014.
  7. ^ In una delle foto contenute nel libretto del CD Steve Harris indossa una maglia con il logo di Crest of a Knave dei Jethro Tull.
  8. ^ a b c d e f g h (DE) Iron Maiden - Seventh Son of a Seventh Son, su swisscharts.com, Schweizer Hitparade. URL consultato il 19 aprile 2014.
  9. ^ (EN) Top Albums/CDs - Volume 48, No. 6, May 28 1988, su collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 19 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2015).
  10. ^ (HR) Lista prodaje 37. tjedan 2021. (06.09.2021. - 12.09.2021.), su top-lista.hr, Top Lista. URL consultato il 20 settembre 2021.
  11. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  12. ^ (FR) Le Détail des Albums de chaque Artiste, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 19 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2010). Selezionare "IRON MAIDEN" e premere "OK".
  13. ^ Gli album più venduti del 1988, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 19 aprile 2014.
  14. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 17 April 1988 - 23 April 1988, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 19 aprile 2014.
  15. ^ (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  16. ^ (EN) Iron Maiden – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 19 aprile 2014. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Heavy metal: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di heavy metal