Pittsburgh Penguins

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Pittsburgh Penguins
Hockey su ghiaccio
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Trasferta
Colori sociali Nero, oro, bianco
Simboli Pinguino
Dati societari
Città Pittsburgh
Paese Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Lega National Hockey League
Conference Eastern
Division Metropolitan
Fondazione 1967
Denominazione Pittsburgh Penguins
(1967-)
Proprietario Bandiera del Canada Mario Lemieux
Bandiera degli Stati Uniti Ronald Burkle
General manager Bandiera del Canada Jim Rutherford
Allenatore Bandiera degli Stati Uniti Mike Sullivan
Capitano Bandiera del Canada Sidney Crosby
Squadre affiliate WBS Penguins (AHL)
Wheeling Nailers (ECHL)
Impianto di gioco PPG Paints Arena
(18 387 posti)
Sito web www.pittsburghpenguins.com
Palmarès
Stanley CupStanley CupStanley CupStanley CupStanley CupPresidents' Trophy
Stanley Cup 5
Presidents' Trophy 1
Titoli di Conference 6
Titoli di Division 9
Si invita a seguire lo schema del Progetto Hockey su ghiaccio

I Pittsburgh Penguins sono una squadra professionistica di hockey su ghiaccio con sede a Pittsburgh, in Pennsylvania. Iniziarono a giocare nella NHL nel 1967, quando la lega passò da sei a dodici squadre. Fanno parte della Eastern Conference NHL. Dal 1967 fino alla stagione 2009-10 hanno giocato nella Civic Arena, mentre dalla stagione 2010-11 giocano nella nuova PPG Paints Arena. Hanno vinto cinque Stanley Cup, nel 1991, nel 1992, nel 2009, nel 2016 e nel 2017.

Storia della franchigia[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni dell'espansione: 1967-1969[modifica | modifica wikitesto]

Prima dei Penguins, Pittsurgh era la sede della prima incarnazione dei Pittsburgh Pirates[1] (NHL) durante gli anni '20 e dei Pittsburgh Hornets[2] (AHL) tra gli anni '30 e gli anni '60. I Pirates si sposteranno nella stagione 1930-31 a Filadelfia e diventeranno i Philadelphia Quakers. Gli Hornets invece si sposteranno a Rochester nella stagione 1956-57 della AHL, diventando i Rochester Americans, dato che la pista utilizzata fino ad allora, il Duquesne Gardens, era troppo vecchio per continuare ad accogliere delle partite di hockey[3]. Una squadra ex novo degli Hornets giocò la AHL dal 1961 al 1967, disputando le partite di casa alla Civic Arena. Questa nuova squadra era affiliata nella NHL ai Detroit Red Wings, e cessò di esistere dopo la stagione 1966-67 per lasciare spazio ai Pittsburgh Penguins che inizieranno a giocare alla Civic Arena nella stagione 1967-68.

L'ingresso dei Penguins nella NHL avvenne quindi quando la lega raddoppiò le squadre (passando da 6 a 12) all'inizio della stagione 1967-68, e Pittsburgh fu una delle sei città ad essere scelta come team di espansione.

La Mellon Arena di Pittsburgh, nota anche come Igloo, sede degli incontri casalinghi dei Penguins

Dopo aver deciso di utilizzare il nome "Penguin" (ispirato dal fatto che la squadra gioca all'Igloo, nomignolo della Pittsburgh Civic Arena)[4], venne scelto un logo raffigurante un pinguino in primo piano, con sullo sfondo un triangolo dorato che simboleggiava il triangolo d'oro della "downtown Pittsburgh".[5]

Il primo general manager della squadra fu Jack Riley. La sua squadra (come anche gli altri team di espansione) venne ostacolata da regole restrittive che portarono un maggiore vantaggio alle squadre che originariamente facevano parte della NHL (i cosiddetti Original Six). Oltre all'attaccante Andy Bathgate ed al difensore Leo Boivin, la prima formazione era composta da ex giocatori delle leghe minori. La squadra non raggiunse i playoff, arrivando comunque a soli sei punti dalla vetta della West Division.

Anche se Bathgate segnava molti gol, sia lui che Boivin lasciarono i Penguins dopo la prima stagione. L'ex giocatore George Sullivan fu l'allenatore della squadra per le prime due stagioni, venendo successivamente rimpiazzato da Red Kelly. Nonostante alcuni buoni giocatori come Ken Schinkel, Keith McCreary, Bryan Watson, il portiere Les Binkley, la squadra non raccolse buoni risultati nelle prime stagioni. Fallì infatti l'ingresso nei playoff in cinque delle prime sette stagioni di militanza nella NHL.

1970-1979[modifica | modifica wikitesto]

Una tragedia colpì i Penguins durante la stagione 1969-70. Il promettente rookie centrale Michel Brière, terzo realizzatore della squadra, venne ferito gravemente in un incidente stradale. Briere morì dopo aver passato un anno in ospedale, e la sua maglia, la numero 21, fu la prima della franchigia ad essere ritirata. I Penguins si avvicinarono ai playoff per la prima volta nel 1970, arrivando fino alle finali di Western Conference, dove però vennero sconfitti dai St. Louis Blues. Anche durante la stagione 1971-72 raggiunsero i playoff di Conference, ma non andarono oltre. Durante la stagione 1973-74 la squadra era in lotta con i California Golden Seals nella parte bassa della classifica. Jack Riley venne quindi licenziato e rimpiazzato da Jack Button. Button fece acquistare Steve Durbano, Ab Demarco Jr., Bob "Battleship" Kelly, e Bob Paradise. I nuovi inserimenti furono vincenti e il gioco della squadra ne giovò, tanto che alla fine della stagione i Penguins sfiorarono l'ingresso nei playoff.

Verso la metà degli anni '70 Pittsburgh inserì in rosa diversi attaccanti come Syl Apps Jr., Lowell MacDonald, e Jean Pronovost. Nella stagione 1974-75 arrivarono quasi alle semifinali della Stanley Cup, venendo eliminati dai New York Islanders in una delle sole tre serie "al meglio delle 7 partite" della storia degli sport professionali dove una squadra che sta perdendo per 3-0, rimonta fino a vincere la serie per 3-4. Sempre in questi anni vennero inseriti in squadra attaccanti come Rick Kehoe, Pierre Larouche, e Ron Schock, oltre a difensori come Ron Stackhouse e Dave Burrows. I successi dei Penguins dopo la stagione regolare venivano però sempre vanificati da una mediocre difesa. Nonostante questo, il portiere Denis Herron, conquistò il Vezina Trophy nel 1981 insieme a Michel Larocque e Richard Sevigny dei Montreal Canadiens

Nel 1975, i creditori dei Penguins chiesero il pagamento dei debiti pregressi, forzando la società a dichiarare bancarotta. Gli uffici della società vennero sigillati, e si pensò che la squadra sarebbe andata in fallimento. La lega prese il controllo della squadra tra giugno e luglio, prima di lasciare la direzione ad un gruppo composto da Wren Blair, Al Savill e Otto Frenzel[6].

Un periodo di declino iniziò quando Baz Bastien, ex allenatore e general manager dei Pittsburgh Hornets (AHL), diventò general manager. I Penguins fallirono l'ingresso ai playoff nel 1977-78, a causa del deficit realizzativo degli attaccanti. Pierre Larouche venne scambiato con Pete Mahovlich e Peter Lee. Bastien fece le prime scelte ai draft per molti giocatori che avevano già passato i loro migliori anni agonistici, come Orest Kindrachuk, Tom Bladon, e Rick MacLeish. La squadra risentì di questi acquisti nei primi anni '80. Il decennio si chiuse con un'apparizione nei playoff del 1979, con una entusiasmante serie iniziale contro Buffalo, vanificata però dalla sconfitta nel turno successivo contro i Boston Bruins.

1980-1984[modifica | modifica wikitesto]

I Penguins iniziano il decennio cambiando i colori sociali. Nel gennaio 1980, la squadra cambiò i colori blu e bianco negli attuali nero e oro per rispecchiare i colori utilizzati dalle altre squadre sportive di Pittsburgh, i Pirates (MLB) e gli Steelers (NFL), e anche quelli della bandiera di Pittsburgh. Sia i Pirates che gli Steelers hanno utilizzato i colori nero e oro per decenni. I Boston Bruins protestarono contro questo cambiamento di colori, identificando in questa situazione un monopolio sui suddetti colori. I Penguins difesero la loro scelta affermando che anche la squadra NHL dei Pirates avevano già utilizzato questi colori, aggiungendo che questi sono i colori tradizionalmente utilizzati dalle squadre sportive di Pittsburgh. La NHL acconsentì, e ai Penguins venne accordato il permesso di utilizzare il nero e l'oro, colori utilizzati anche dagli Anaheim Ducks quando la squadra cambiò le proprie uniformi nel 2006.

Gli anni '80 iniziano con gli acquisti del difensore Randy Carlyle e dei prolifici attaccanti Paul Gardner e Mike Bullard. In questa prima parte del decennio, i Penguins creeranno non pochi problemi alle squadre che incontreranno nei playoff, riuscendo a tenere in equilibrio fino alla fine le varie serie di partite al meglio delle cinque. Nel 1980, qualificati ai playoff in posizione 13 porteranno i Boston Bruins a giocare la quinta partita, perdendola. Nella stagione seguente, qualificatisi alla posizione 15 persero la partita decisiva ai supplementari contro i favoriti St. Louis Blues. Nei playoff del 1982 andarono in vantaggio per 3-1 nella quinta e decisiva partita contro i vincitori della Stanley Cup della stagione precedente, i New York Islanders. Nonostante il vantaggio, gli Islanders riuscirono a pareggiare e a portare la partita ai supplementari, vincendola con un gol di John Tonelli. Questa sarà anche l'ultima apparizione dei Penguins nei playoff fino al 1989.

La squadra realizzò i peggiori risultati nelle stagioni 1983 e 1984, risultati che uniti ai problemi finanziari fecero pensare alla chiusura della franchigia. Ma la ricompensa per il pessimo campionato 1983-84 fu il diritto all'acquisto ai draft del giocatore franco-canadese Mario Lemieux. Altre squadre offrirono scambi sostanziali, ma i Penguins non cedettero alle offerte.

1984-2005: il periodo Lemieux[modifica | modifica wikitesto]

1984-1996[modifica | modifica wikitesto]

Mario Lemieux nel 1984, anno in cui giocava con i Laval Voisins della Quebec Major Junior Hockey League

Grazie alla prima scelta assoluta ai National Hockey League Entry Draft 1984 i Penguins selezionarono la superstar della Quebec Major Junior Hockey League Mario Lemieux. La classe del giocatore emerse subito, dato che segnò il suo primo gol con il primo tiro nella sua prima partita nella NHL.

Pittsburgh restò fuori dai playoff fino alla stagione 1988-89. In quel periodo i Penguins fornirono a Lemieux una forte rosa di giocatori, inserendo il difensore Paul Coffey degli Edmonton Oilers (vincitori della Stanley Cup del 1987) e giovani talenti provenienti dalle leghe minori come Kevin Stevens, Rob Brown, e John Cullen. Gli acquisti si conclusero con l'inserimento nella rosa del portiere Tom Barrasso dei Buffalo Sabres. I Penguins arrivarono ai playoff nel 1989, ma perderanno al secondo turno contro i Philadelphia Flyers. Nonostante l'accumulo di 123 punti, Lemieux non giocò 21 partite nella stagione 1989-90 a causa di un'ernia del disco, e i Penguins non arrivarono a qualificarsi per i playoff.

Nella stagione 1990-91 i Penguins conquistarono le vette delle classifiche. Ai National Hockey League Entry Draft 1990 venne acquisita l'ala destra della Repubblica Ceca Jaromír Jágr[7], che insieme a Mario Lemieux formerà una coppia di realizzatori simile a quella Gretzky-Kurri degli Edmonton Oilers negli anni '80. Mark Recchi arrivò dalle leghe minori, e Bryan Trottier venne ingaggiato in qualità di agente libero per fornire esperienza ad una squadra giovane. Joe Mullen venne acquisito in una transazione minore, mentre delle transazioni maggiori comportarono l'acquisizione di Larry Murphy, Ron Francis e Ulf Samuelsson. I Penguins diventeranno la migliore squadra della lega, battendo i Minnesota North Stars nelle finali di Stanley Cup in sei partite[8]. Dopo questa vittoria, la squadra venne ricevuta il 24 giugno alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush, la prima squadra della NHL a essere ricevuta alla Casa Bianca[9]. Nella seguente stagione la squadra perse l'allenatore Bob Johnson a causa del cancro[10], rimpiazzato da Scotty Bowman. Sotto la guida di Bowman i Penguins conquisteranno la loro seconda Stanley Cup battendo i Chicago Blackhawks per quattro partite a zero[11].

Dopo la morte di Bob Johnson, nel 1993 venne diagnosticato a Mario Lemieux il linfoma di Hodgkin. Dopo soli due mesi dalla diagnosi, Lemieux ritornò a giocare disputando 60 delle 84 partite in programma nella stagione, vincendo il suo quarto Art Ross Trophy grazie ai 160 punti realizzati battendo Pat LaFontaine e Adam Oates[12]. I Penguins conclusero la stagione con un record di 56-21-7[13], vincendo anche il primo Presidents' Trophy della propria storia, risultando la squadra che realizzò il maggior numero di punti nella stagione regolare, 119, record attuale della franchigia. Dopo il ritorno di Lemieux, la squadra giocò meglio di quanto mai avesse fatto prima, realizzando un record di lega con 17 vittorie consecutive, record fermato solo dal pareggio con i New Jersey Devils nell'ultima partita della stagione. Nonostante tutti questi successi, la squadra venne eliminata nel secondo turno dei playoff dai New York Islanders nei tempi supplementari della partita 7[14].

1997-2005[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la conquista delle due Stanley Cup all'inizio degli anni '90, i giocatori facenti parte di quelle squadre vennero integrati da attaccanti come Alexei Kovalev, Martin Straka, Aleksey Morozov, Robert Lang e Petr Nedvěd, e difensori come Sergei Zubov, Darius Kasparaitis e Kevin Hatcher. Lemieux si ritirò nel 1997 e passò in maniera formale il testimone a Jaromir Jagr come miglior realizzatore della lega. Per le successive quattro stagioni Jagr, capitano della squadra, vinse quattro Art Ross Trophy di seguito. In base ai risultati ottenuti durante la carriera, che lo fecero diventare una leggenda dell'hockey, Lemieux venne proposto per essere inserito nella Hockey Hall of Fame nello stesso anno in cui si ritirò, senza attendere i tre canonici anni dal ritiro del giocatore.

Nonostante gli ottimi risultati sul campo, i Penguins si ritrovarono ad avere dei grossi problemi finanziari. Le spese effettuate all'inizio del decennio portarono la società sull'orlo del fallimento, e i proprietari della franchigia al tempo (Howard Baldwin e Morris Belzberg, che l'acquistarono dopo la vittoria della prima Stanley Cup) chiesero ai giocatori un taglio dei salari. Questi problemi, sommati ad altri sempre di natura finanziaria, portarono la società ad essere forzata a riorganizzarsi secondo la legge denominata Chapter 11 bancruptcy dello United States Code nel novembre 1998. La situazione stava portando la società a soluzioni drastiche, come spostarsi dalla sede di Pittsburgh e cambiare nome, o chiudere definitivamente. Mario Lemieux si fece avanti con una proposta senza precedenti. Essendo diventato uno dei principali creditori della società a causa degli anni di salari diminuiti, ed avendo così accumulato crediti per milioni di dollari, propose di convertire i suoi crediti in capitale societario e di acquistare la società. La corte acconsentì, e Lemieux divenne proprietario della franchigia il 3 settembre 1999.

Successivamente Lemieux decise di tornare a cimentarsi come giocatore. Ritornò sul ghiaccio il 27 dicembre 2000, diventando il primo giocatore-proprietario della storia della NHL. L'apporto di Lemieux al raggiungimento dei playoff fu fondamentale, apporto che si evidenziò nella vittoria ai supplementari contro i Buffalo Sabres nella partita 7 del secondo turno di playoff. Kasparaitis segnò il gol decisivo per passare alle finali di Eastern Conference, finali perse in 5 partite contro i New Jersey Devils.

Comunque i Penguins avevano bisogno di tagliare i costi. Vennero venduti Jagr e František Kučera ai Washington Capitals in cambio di Kris Beech, Michal Sivek e Ross Lupaschuk[15], oltre a 4,9 milioni di dollari nell'estate del 2001. L'assenza di Jagr sarà devastante per i Penguins, e nel 2002 la squadra non si qualificò per i playoff, la prima volta da 12 anni. Altre difficoltà finanziarie porteranno al trasferimento di Alexei Kovalev ai New York Rangers la stagione successiva, subito seguito dalla partenza di Robert Lang. Sfortunatamente per la franchigia, nessuno dei nuovi acquisti si rivelerà essere all'altezza dei giocatori ceduti, e a causa di questo i Penguins passeranno le successive stagioni nelle parti basse della classifica.

Il 2003 era atteso come l'anno della ricostruzione per i Penguins, con l'acquisto come prima scelta assoluta ai National Hockey League Entry Draft 2003 del portiere Marc-André Fleury e con l'inserimento del nuovo allenatore (ex giocatore e commentatore) Eddie Olczyk. Il budget ristretto della società fece risultare l'acquisto di Fleury piuttosto teso, ma il giocatore ripagherà successivamente il suo acquisto disputando un buon campionato. Lemieux venne ferito ad un'anca all'inizio della stagione, stagione che quindi passerà per la maggior parte senza giocare per recuperare l'infortunio. Martin Straka venne ceduto ai Los Angeles Kings, mentre Fleury venne mandato nel team affiliato della AHL a causa dei problemi finanziari. La squadra terminerà la stagione con il peggiore record nella NHL, vincendo solo 23 partite, e perderà anche la lotteria del National Hockey League Entry Draft 2004 a favore dei Washington Capitals.

Con la cancellazione della stagione 2004-05 a causa del lockout, molti dei giocatori dei Penguins firmarono con la squadra affiliata della AHL, i Wilkes-Barre/Scranton Penguins, mentre altri, come Aleksey Morozov e Milan Kraft ritornarono a giocare in squadre europee, rimanendovi anche dopo il lockout.

2008-2009[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2008-2009, dopo diciassette anni dall'ultimo successo, grazie soprattutto all'apporto della coppia Crosby-Malkin i Penguins conquistarono il loro terzo titolo, battendo in sette gare i Detroit Red Wings nella serie finale dei playoff. Sidney Crosby è diventato così il più giovane capitano di sempre di una squadra NHL ad alzare la Stanley Cup.

2014-15[modifica | modifica wikitesto]

A seguito dell'eliminazione dai play-off ad opera dei New York Rangers, Ray Shero viene licenziato come Genaral Manager, e sostituito dall'ex GM dei Carolina Hurricanes Jim Rutherford, il quale provvederà a sostituire l'allenatore Dan Bylsma con Mike Johnston proveniente dai Portland Winterhawks della WHL.

Il nuovo GM Rutherford cerca di aggiustare il roster con diverse mosse, tra cui l'acquisizione di Patric Hornqvist dai Nashville Predators, di David Perron dagli Edmonton Oilers e la controversa transazione che ha riportato a Pittsburgh Ben Lovejoy in cambio di Simon Despres.

La prima stagione di Mike Johnston termina con l'eliminazione al primo turno nuovamente contro i New York Rangers, dopo che i Penguins si erano qualificati all'ultimo posto utile per i play-off nell'ultima giornata della regular season.

2015-16[modifica | modifica wikitesto]

I Penguins iniziano la stagione 2015-16 con l'acquisizione dai Toronto Maple Leafs del forte attaccante Phil Kessel, l'ala che da tanti anni mancava al duo Crosby-Malkin.

Franchigie associate[modifica | modifica wikitesto]

Tutte le franchigie della NHL hanno delle franchigie associate delle leghe minori. Queste franchigie sono un vivaio per le squadre NHL e vengono spesso chiamate "club-scuola". Di seguito le varie franchigie associate ai Penguins nei diversi campionati[16]:

Attualmente le squadre associate ai Pittsburgh Penguins sono le seguenti:

Roster 2015-16[modifica | modifica wikitesto]

  • Posizione: P=portiere; D=difensore C=centro; AS=ala sinistra; AD=ala destra;
  • Presa/Tiro: SX=sinistra; DX=destra;
  • (C)=capitano; (A)=capitano alternativo;
Numero Nazionalità Nome Posizione Presa/Tiro Acquisito Luogo di nascita
29 Bandiera del Canada Marc-André Fleury P SX 2003 Sorel-Tracy (Québec)
37 Bandiera degli Stati Uniti Jeff Zatkoff P SX 2012 Detroit (Michigan)
2 Bandiera degli Stati Uniti Adam Clendening D DX 2015 Niagara Falls (New York)
3 Bandiera della Finlandia Olli Määttä D SX 2012 Jyväskylä (Finlandia)
4 Bandiera degli Stati Uniti Rob Scuderi D SX 2013 Syosset (New York)
8 Bandiera degli Stati Uniti Brian Dumoulin D SX 2012 Biddeford (Maine)
12 Bandiera degli Stati Uniti Ben Lovejoy D DX 2015 Concord (New Hampshire)
28 Bandiera degli Stati Uniti Ian Cole D SX 2015 Ann Arbor (Michigan)
58 Bandiera del Canada Kristopher Letang D DX 2005 Montréal (Québec)
7 Bandiera degli Stati Uniti Matt Cullen C SX 2015 Virginia (Minnesota)
9 Bandiera del Canada Pascal Dupuis AS SX 2008 Laval (Québec)
13 Bandiera degli Stati Uniti Nick Bonino C SX 2015 Hartford (Connecticut)
14 Bandiera del Canada Chris Kunitz (A) AS SX 2009 Regina (Saskatchewan)
16 Bandiera del Canada Eric Fehr C/A RX 2015 Winkler (Manitoba)
19 Bandiera degli Stati Uniti Beau Bennett AS DX 2010 Gardena (California)
41 Bandiera dei Paesi Bassi Daniel Sprong AD DX 2015 Amsterdam (Paesi Bassi)
57 Bandiera del Canada David Perron AS DX 2015 Sherbrooke (Québec)
61 Bandiera della Russia Sergei Plotnikov AS SX 2015 Komsomol'sk-na-Amure (Unione Sovietica)
71 Bandiera della Russia Evgeni Malkin (A) C SX 2004 Magnitogorsk (Unione Sovietica)
72 Bandiera della Svezia Patric Hornqvist AD DX 2014 Sollentuna (Svezia)
81 Bandiera degli Stati Uniti Phil Kessel AD DX 2015 Madison (Wisconsin)
87 Bandiera del Canada Sidney Crosby (C) C SX 2005 Cole Harbour (Nuova Scozia)

Hockey Hall of Fame[modifica | modifica wikitesto]

Giocatori
Allenatori
  • Scotty Bowman, direttore del Player Development e allenatore, (1990-93) inserito nel 1991
  • Bob Johnson, allenatore, (1990-91) inserito nel 1992
  • Craig Patrick, general manager e allenatore, (1989-2006) inserito nel 2001
  • Herb Brooks, allenatore, (1999-2000) inserito nel 2006
Altri

Capitani[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Nome del/i giocatore/i
1967-1968 Ab McDonald
1968-1969 Keith McCreary
1969-1973 nessun capitano
1973-1977 Ron Schock
1977-1978 Jean Pronovost
1978-1981 Orest Kindrachuk
1981-1984 Randy Carlyle
1984-1986 Mike Bullard
1986-1987 Mike Bullard e Terry Ruskowski
1987-1988 Dan Frawley e Mario Lemieux
1988-1990 Mario Lemieux
1990-1991 Mario Lemieux, Paul Coffey, John Cullen e Randy Hillier
1991-1994 Mario Lemieux
1994-1995 Ron Francis
1995-1997 Mario Lemieux
1997-1998 Ron Francis
1998-2000 Jaromír Jágr
2000-2001 Jaromír Jágr e Martin Straka
2001-gennaio 2006 Mario Lemieux e Steve McKenna[20]
gennaio 2006-2007 nessun capitano[21]
dal 2007 Sidney Crosby

Record della franchigia[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore PG G A PT
Mario Lemieux 915 690 1.033 1.723
Jaromír Jágr 806 439 640 1.079
Rick Kehoe 722 312 324 636
Ron Francis 533 144 449 613
Jean Pronovost 753 316 287 603
Kevin Stevens 522 260 295 555
Sylvanus Apps, Jr. 495 151 349 500
Martin Straka 560 165 277 442
Paul Coffey 331 108 332 440
Ron Schock 619 124 280 404
Playoff
Giocatore Posizione PG G A PT PT/PG
Mario Lemieux C 107 76 96 172 1,61
Jaromír Jágr AD 140 65 82 147 1,05

Di seguito i record della squadra in una sola stagione[22][23]:

Stagione regolare
  • Numero di gol: Mario Lemieux con 85 gol nella stagione 1988-89.
  • Numero di assist: Mario Lemieux con 114 assist nella stagione 1988-89.
  • Numero di punti: Mario Lemieux con 199 punti nel 1988-89. Per i difensori, Paul Coffey detiene il record con 113 punti nello stesso anno (1988-89). Il miglior rookie è invece Sidney Crosby con 102 punti nel 2005-06.
  • Numero di penalità: Paul Baxter è rimasto sulla panca delle penalità per 409 minuti nel 1981-82.
  • Numero di vittorie: Tom Barrasso ha giocato 43 partite vittoriose nel 1992-93.
Playoff[24]
  • Numero di gol: Kevin Stevens con 17 gol nel 1991.
  • Numero di assist: Mario Lemieux con 28 assist nel 1991.
  • Numero di punti: Mario Lemieux con 44 punti. Larry Murphy detiene il record per i difensori con 23 punti.
  • Numero di stoppate: Tom Barrasso ha stoppato 578 tiri nel 1991.

Stagione per stagione[modifica | modifica wikitesto]

Stagione PG V S P OTS Pt GF GS PIM Posizione finale Playoff
1967-68 74 27 34 13 67 195 216 554 5ª West division non qualificata
1968-69 76 20 45 11 51 189 252 677 5ª West division non qualificata
1969-70 76 26 38 12 64 182 238 1038 2ª West division 4-0 Seals
2-4 Blues
1970-71 78 21 37 20 62 221 240 1079 6ª West division non qualificata
1971-72 78 26 38 14 66 220 258 978 4ª West division 0-4 Blackhawks
1972-73 78 32 37 9 73 257 265 866 5ª West division non qualificata
1973-74 78 28 41 9 65 242 273 950 5ª West division non qualificata
1974-75 80 37 28 15 89 326 289 1119 3ª Norris division 2-0 Blues
3-4 Islanders
1975-76 80 35 33 12 82 339 303 1004 3ª Norris division 1-2 Maple Leafs
1976-77 80 34 33 13 81 240 252 669 3ª Norris division 1-2 Maple Leafs
1977-78 80 25 37 18 68 254 321 1300 4ª Norris division non qualificata
1978-79 80 36 31 13 85 281 279 1039 2ª Norris division 2-1 Sabres
0-4 Bruins
1979-80 80 30 37 13 73 251 303 1038 3ª Norris division 2-3 Bruins
1980-81 80 30 37 13 73 302 345 1807 4ª Norris division 2-3 Blues
1981-82 80 31 36 13 75 310 337 2212 4ª Patrick division 2-3 Islanders
1982-83 80 18 53 9 45 257 394 1859 6ª Patrick division non qualificata
1983-84 80 16 58 6 38 254 390 1695 6ª Patrick division non qualificata
1984-85 80 24 51 5 53 276 385 1493 6ª Patrick division non qualificata
1985-86 80 34 38 8 76 313 305 1538 5ª Patrick division non qualificata
1986-87 80 30 38 12 72 297 290 1693 5ª Patrick division non qualificata
1987-88 80 36 35 9 81 319 316 2211 6ª Patrick division non qualificata
1988-89 80 40 33 7 87 347 349 2670 2ª Patrick division 4-0 Rangers
3-4 Flyers
1989-90 80 32 40 8 72 318 359 2132 5ª Patrick division non qualificata
1990-91 80 41 33 6 88 342 305 1641 1ª Patrick division 4-3 Devils
4-1 Capitals
4-2 Bruins
vincitori della Stanley Cup 4-2 North Stars
1991-92 80 39 32 9 87 343 308 1907 3ª Patrick division 4-3 Capitals
4-2 Rangers
4-0 Bruins
vincitori della Stanley Cup 4-0 Blackhawks
1992-93 84 56 21 7 119 367 268 1776 1ª Patrick division 4-1 Devils
3-4 Islanders
1993-94 84 44 27 13 101 299 285 1624 1ª Northeast division 2-4 Capitals
1994-95 48 29 16 3 61 181 158 1036 2ª Northeast division 4-3 Capitals
1-4 Devils
1995-96 82 49 29 4 102 362 284 1623 1ª Northeast division 4-2 Capitals
4-1 Rangers
3-4 Panthers
1996-97 82 38 36 8 84 285 280 1498 2ª Northeast division 1-4 Flyers
1997-98 82 40 24 18 98 228 188 1225 1ª Northeast division 2-4 Canadiens
1998-99 82 38 30 14 90 242 225 977 3ª Atlantic division 4-3 Devils
2-4 Maple Leafs
1999-00 82 37 31 8 6 88 241 236 1221 3ª Atlantic division 4-1 Capitals
2-4 Flyers
2000-01 82 42 28 9 3 96 281 256 1585 3ª Atlantic division 4-2 Capitals
4-3 Sabres
1-4 Devils
2001-02 82 28 41 8 5 69 198 249 1248 5ª Atlantic division non qualificata
2002-03 82 27 44 6 5 65 189 255 1125 5ª Atlantic division non qualificata
2003-04 82 23 47 8 4 58 190 303 1270 5ª Atlantic division non qualificata
2004-05 stagione annullata
2005-06 82 22 46 14 58 244 316 1539 5ª Atlantic division non qualificata
2006-07 82 47 24 11 105 277 246 1211 2ª Atlantic division 1-4 Ottawa
2007-08 82 47 27 8 102 247 216 1155 1ª Atlantic division

4-0 Senators
4-1 Rangers
4-1 Flyers
2-4 Red Wings

2008-09 82 45 28 9 99 264 239 1106 2ª Atlantic division

4-2 Flyers
4-3 Capitals
4-0 Hurricanes
vincitori della Stanley Cup 4-3 Red Wings

2009-10 82 47 28 7 101 257 237 1183 2ª Atlantic division

4-2 Senators
3-4 Canadiens

2010-11 82 49 25 8 106 238 199 1388 2ª Atlantic division

3-4 Lightning

2011-12 82 51 25 6 108 282 221 880 2ª Atlantic division

2-4 Flyers

2012-13 48 36 12 0 72 165 119 563 1ª Atlantic division

4-2 Islanders
4-1 Senators
0-4 Bruins

2013-14 82 51 24 7 109 249 207 832 1ª Metropolitan division

4-2 Blue Jackets
3-4 Rangers

2014-15 82 43 27 12 98 221 210 1123 4ª Metropolitan division

1-4 Rangers

Stagione PG V S P OTS Pt GF GS PIM Posizione finale Playoff

Numeri ritirati[modifica | modifica wikitesto]

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

I Penguins hanno avuto 24 allenatori differenti[25] dopo la loro prima stagione. Ken Schinkel, Craig Patrick e Eddie Johnston hanno allenato la squadra due volte in periodi differenti. Le sconfitte ai supplementari (colonna OTS) sono contabilizzate solo dopo la stagione 1998-99. Bob Johnson e Scotty Bowman sono stati i due allenatori con i quali la squadra ha conquistato le sue due Stanley Cup. Bob Johnson dovette lasciare il posto a Scotty Bowman poco tempo dopo aver vinto il titolo a causa di un tumore al cervello. Dopo la sua morte, la frase pronunciata da Johnson dopo la vittoria del 1991 - It's a great day for hockey! - è stata incisa alla fine della stagione 1991-92 sotto il ghiaccio della Mellon Arena. L'attuale allenatore della squadra è Mike Johnston.

# Nome Date PG V S P OTS %V
1 George Sullivan 6 giugno 1967 - 31 marzo 1969 150 47 79 24 39,3 %
2 Red Kelly 2 luglio 1969 - 13 gennaio 1973 274 90 132 52 42,3 %
3 Ken Schinkel 13 gennaio 1973 - 6 febbraio 1974 86 29 49 8 38,4 %
4 Marc Boileau 6 febbraio 1974 - 17 gennaio 1976 151 66 61 24 51,7 %
5 Ken Schinkel 17 gennaio 1976 - 19 maggio 1977 117 54 43 20 54,7 %
6 Johnny Wilson 13 giugno 1977 - 8 maggio 1980 240 91 105 44 47,1 %
7 Eddie Johnston 15 luglio 1980 - 20 luglio 1983 240 79 126 45 40,2 %
8 Lou Angotti 20 luglio 1983 - 4 giugno 1984 80 16 58 6 28,3 %
9 Bob Berry 4 giugno 1984 - 13 aprile 1987 240 88 127 25 41,9 %
10 Pierre Creamer 4 giugno 1987 - 14 giugno 1988 80 36 35 9 50,6 %
11 Gene Ubriaco 28 giugno 1988 - 5 dicembre 1989 106 50 47 9 51,4 %
12 Craig Patrick 5 dicembre 1989 - 12 giugno 1990 54 22 26 6 46,2 %
13 Bob Johnson 12 giugno 1990 - 1º ottobre 1991 80 41 33 6 55 %
14 Scotty Bowman 1º ottobre 1991 - 28 maggio 1993 164 95 53 16 62,8 %
15 Eddie Johnston 22 giugno 1993 - 3 marzo 1997 276 153 98 25 59,9 %
16 Craig Patrick 3 marzo 1997 - 26 aprile 1997 20 7 10 3 42 %
17 Kevin Constantine 14 giugno 1997 - 9 dicembre 1999 189 86 67 35 4 51 %
18 Herb Brooks 9 dicembre 1999 - 9 maggio 2000 57 29 24 5 2 57 %
19 Ivan Hlinka 21 giugno 2000 - 14 ottobre 2001 86 42 32 9 3 55,8 %
20 Rick Kehoe 14 ottobre 2001 - 15 aprile 2003 160 55 81 14 0 41,9 %
21 Ed Olczyk 11 giugno 2003 - 15 dicembre 2005 113 31 64 14 4 27, %
22 Michel Therrien 15 dicembre 2005 - 15 febbraio 2009 272 135 105 - 27 50,2%
23 Dan Bylsma 15 febbraio 2009 - 6 giugno 2014 ... ... ... ... ... ...
24 Mike Johnston 25 giugno 2014 - ... ... ... ... ... ...
# Nome Date PG V S P OTS %V

PG: partite giocate, V: vittorie, S: sconfitte, P: pareggi, OTS: sconfitta ai tempi supplementari, %V: percentuale di vittorie
In grassetto gli allenatori che hanno vinto la Stanley Cup

Scelte al primo turno dei draft[modifica | modifica wikitesto]

Anno Nome del giocatore Scelta Squadra (lega)   Anno Nome del giocatore Scelta Squadra (lega)
1967 Steve Rexe[26] 2a Belleville Seniors 1968 Gary Swain 4a Niagara Falls Flyers (OHA)
1969 - - Nessuna 1970 Greg Polis 7a Estevan Bruins (WHL)
1971 - - Nessuna 1972 - - Nessuna
1973 Blaine Stoughton 7a Flin Flon Bombers (WHL) 1974 Pierre Larouche 8a Sorel Blackhawks (QMJHL)
1975 Gordon Laxton 15a New Westminster Bruins (WHL) 1976 Blair Chapman 2a Saskatoon Blades (WHL)
1977 - - Nessuna 1978 - - Nessuna
1979 - - Nessuna 1980 Mike Bullard 9a Brantford Alexanders (OHL)
1981 - - Nessuna 1982 Rich Sutter 10a Lethbridge Broncos (WHL)
1983 Bob Errey 15a Peterborough Petes (OHL) 1984 Mario Lemieux 1a Laval Voisins (QMJHL)
1985 Craig Simpson 2a Michigan Wolverines (NCAA) 1986 Zarley Zalapski 4a Nazionale del Canada
1987 Chris Joseph 5a Seattle Thunderbirds (WHL) 1988 Darrin Shannon 4a Windsor Spitfires (OHL)
1989 Jamie Heward 16a Regina Pats (WHL) 1990 Jaromír Jágr 5a HC Kladno (1a lega cecoslovacca)
1991 Markus Näslund 16a MODO Hockey Örnsköldsvik (Elitserien) 1992 Martin Straka 16a HC Škoda Plzeň (1a lega)
1993 Stefan Bergkvist 26a Leksands IF (Elitserien) 1994 Chris Wells 24a Seattle Thunderbirds (WHL)
1995 Aleksey Morozov 24a Kryl'ja Sovetov Samara (Superliga) 1996 Craig Hillier[27] 23a Ottawa 67's (OHL)
1997 Robert Döme 17a Las Vegas Thunder (IHL) 1998 Milan Kraft 23a HC Keramika Plzeň (Extraliga)
1999 Konstantin Koltsov 18a Severstal Cherepovets (Superliga) 2000 Brooks Orpik 18a Boston College Eagles (NCAA)
2001 Colby Armstrong 21a Red Deer Rebels (WHL) 2002 Ryan Whitney 5a Boston University Terriers (NCAA)
2003 Marc-André Fleury 1a Cape Breton Screaming Eagles (QJMHL) 2004 Evgeni Malkin 2a Metallurg Magnitogorsk (Russia)
2005 Sidney Crosby 1a Rimouski Oceanic (QMJHL) 2006 Jordan Staal 2a Peterborough Petes (OHL)
2007 Angelo Esposito 20a Quebec Remparts (QJMHL) 2008 - - Nessuna
2009 Simon Després 30a Saint John Sea Dogs (QJMHL) 2010 Beau Bennett 20a Penticton Vees (BCHL)
2011 Joe Morrow 23a Portland Winterhawks (WHL) 2012 Derrick Pouliot 8a Portland Winterhawks (WHL)
2012 Olli Määttä 22a London Knights (OHL) 2013 - - Nessuna
2014 Kasperi Kapanen 22a KalPa (SM-liiga) 2015 - - Nessuna

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Stanley Cup: 5

Presidents' Trophy

Prince of Wales Trophy

Art Ross Trophy

Bill Masterton Memorial Trophy

Calder Memorial Trophy

Conn Smythe Trophy

Frank J. Selke Trophy

Hart Memorial Trophy

  • Mario Lemieux: 1987-88, 1992-93, 1995-96
  • Jaromir Jagr: 1998-99
  • Sidney Crosby: 2006-07, 2013-14
  • Evgeni Malkin: 2011-12

Jack Adams Award

James Norris Memorial Trophy

Lady Byng Memorial Trophy

Ted Lindsay Award

  • Mario Lemieux: 1985-86, 1987-88, 1992-93, 1995-96
  • Jaromir Jagr: 1998-99, 1999-00
  • Sidney Crosby: 2006-07, 2012-13, 2013-14
  • Evgeni Malkin: 2011-12

Lester Patrick Trophy

National Hockey League Plus/Minus Award

Lou Marsh Trophy

  • Mario Lemieux: 1993
  • Sidney Crosby: 2007, 2009

Mark Messier Leadership Award

  • Sidney Crosby: 2009-10

Maurice Richard Trophy

  • Sidney Crosby: 2009-10

National Hockey League General Manager of the Year Award

NHL All-Star Game MVP

National Hockey League All-Rookie Team

Primo team All-Star

Secondo team All-Star

  • 1986: Mario Lemieux
  • 1987: Mario Lemieux
  • 1990: Paul Coffey
  • 1991: Kevin Stevens
  • 1992: Mario Lemieux
  • 1993: Tom Barrasso, Larry Murphy, Kevin Stevens
  • 1995: Larry Murphy
  • 1997: Jaromir Jagr
  • 2001: Mario Lemieux
  • 2010: Sidney Crosby
  • 2013: Kris Letang

Trofei interni[modifica | modifica wikitesto]

Come molte altre squadre della NHL, i Penguins possiedono i propri trofei interni, una sorta di propria "Hall of Fame". Alcuni dei giocatori inseriti in questa HoF sono[28]:

Questa Hall of Fame include allo stesso tempo persone che hanno gravitato attorno al mondo dei Penguins senza essere però giocatori:

  • Edward J. DeBartolo - vecchio proprietario della squadra
  • Mike Lange - commentatore delle partite dei Penguins
  • A.T. Caggiano - assistente dei manager e degli allenatori per l'abbigliamento della squadra
  • Elaine Heufelder - vecchio assistente di direzione
  • Craig Patrick - vecchio direttore generale della squadra
  • Jack Riley - vecchio direttore generale della squadra
  • Bob Johnson - allenatore della squadra durante la stagione 1990-1991

Proprietari della franchigia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la sua nascita, la franchigia ha avuto diversi proprietari[29]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Let's Go Pirates!, su letsgopens.com. URL consultato il 6 luglio 2008.
  2. ^ (EN) Pittsburgh’s First NHL Team: The Pirates, su letsgopens.com. URL consultato il 6 luglio 2008.
  3. ^ (EN) The Duquense Gardens 1896 - 1956, su pittsburghhockey.net. URL consultato il 6 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2008).
  4. ^ (EN) Why the name Pittsburgh Penguins?, su letsgopens.com. URL consultato il 6 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  5. ^ (EN) Uniform History, su penguins.nhl.com. URL consultato il 6 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2008).
  6. ^ (EN) Season Highlights, su pittsburghhockey.net. URL consultato il 5 luglio 2008 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2008).
  7. ^ (EN) 1990 NHL Entry Draft, su hockeydb.com. URL consultato il 7 luglio 2008.
  8. ^ (EN) 1990-91 NHL Playoff Results, su hockeydb.com. URL consultato il 7 luglio 2008.
  9. ^ (EN) This day in Pittsburgh Penguins history..., su letsgopens.com. URL consultato il 5 luglio 2008.
  10. ^ (EN) Legends of Hockey - The Legends - Honoured Builder - Johnson, Bob - Biography, su legendsofhockey.net:8080. URL consultato il 7 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).
  11. ^ (EN) 1991-92 NHL Playoff Results, su hockeydb.com. URL consultato il 7 luglio 2008.
  12. ^ (EN) 1992-93 NHL League Leaders, su hockeydb.com. URL consultato il 7 luglio 2008.
  13. ^ (EN) 1992-93 National Hockey League, su hockeydb.com. URL consultato il 7 luglio 2008.
  14. ^ (EN) 1992-93 NHL Playoff Results, su hockeydb.com. URL consultato il 7 luglio 2008.
  15. ^ (EN) New York Rangers - Team: Jaromir Jagr Official Player Page, su rangers.nhl.com. URL consultato il 7 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2007).
  16. ^ (EN) Pittsburgh Penguins' Minor League Farm Teams, su pittsburghhockey.net. URL consultato il 6 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2008).
  17. ^ I Wranglers d'Amarillo hanno giocato solo due stagioni nella CHL prima di fermare la propria attività. La squadra finirà la stagione 1968-69 alla quarta posizione della divisione sud e all'ultimo posto nella stagione 1970-71.
  18. ^ Queste due franchigie disputarono solo una stagione nelle rispettive leghe e finirono il campionato all'ultimo posto: risultati finali Erie Blades, risultati finali Muskegon Mohawks
  19. ^ (EN) Wheeling Nailers Affiliates, su wheelingnailers.com. URL consultato il 6 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2009).
  20. ^ Steve McKenna fu capitano della squadra per una partita il 10 gennaio 2004 contro i Montreal Canadiens
  21. ^ (EN) Nel settembre 2006, l'allenatore Michel Therrien annunciò di non volere un capitano, in rispetto a Mario Lemieux, http://www.pittsburghpenguins.com Archiviato il 2 giugno 2007 in Internet Archive..
  22. ^ (EN) LetsGoPens.com: Pittsburgh Penguin Single Season Records, su letsgopens.com. URL consultato il 7 luglio 2008.
  23. ^ (EN) LetsGoPens.com: Penguins Leaders by Season, su letsgopens.com. URL consultato il 7 luglio 2008.
  24. ^ (EN) Pittsburgh Penguins Playoff Records, su letsgopens.com. URL consultato il 7 luglio 2008.
  25. ^ (EN) Pittsburgh Penguins - Team - General Managers and Coaches, su pittsburghpenguins.com. URL consultato il 7 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2007).
  26. ^ Non ha mai giocato nella NHL con i Penguins. (EN) Carriera su hockeydb.com
  27. ^ Non ha mai giocato nella NHL. (EN) Carriera su hockeydb.com
  28. ^ (EN) Pens to Induct Coffey into Hall of Fame, su penguins.nhl.com. URL consultato il 6 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2008).
  29. ^ (EN) Pittsburgh Penguins Owners 1965 to Present, su pittsburghhockey.net. URL consultato il 6 luglio 2008 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2008).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN138312289 · ISNI (EN0000 0004 9454 5465 · LCCN (ENn88183263 · WorldCat Identities (ENviaf-138312289
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