Pittsburgh Pirates

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Pittsburgh Pirates
Baseball
Segni distintivi
Uniformi di gara

Casa

Trasferta

Terza

Colori sociali              
Nero, oro, bianco
Dati societari
CittàPittsburgh
NazioneBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
LegaNational League
DivisionCentral
Fondazione1882
DenominazioneAllegheny
(1882–1886)
Pittsburgh Alleghenys
(1887–1889)
Pittsburgh Infants
(1890)
Pittsburgh Pirates
(1891–presente)
ProprietarioRobert Nutting
General managerBen Cherington

President of Baseball Operations: Travis Williams

AllenatoreDerek Shelton (2020-presente)
Sito webhttps://www.mlb.com/pirates
Palmarès
World Series5 (1909, 1925, 1960, 1971, 1979)
Titoli di League9 (1901, 1902, 1903, 1909, 1925, 1927, 1960, 1971, 1979)
Titoli di Division9 (1970, 1971, 1972, 1974, 1975, 1979, 1990, 1991, 1992)
Wild card3 (2013, 2014, 2015)
Impianto di gioco
PNC Park (2001-presente)
48.747 posti

Three Rivers Stadium (1970-2000)
Forbes Field (1909-1970)
Exposition Park (III) (1891-1909)
Recreation Park (1884-1890)
Exposition Park (I/II) (1882-1883)

I Pittsburgh Pirates sono una delle 30 squadre di baseball professionistiche che prendono parte alla Major League Baseball (MLB), con sede a Pittsburgh, in Pennsylvania. Giocano nella Central Division della National League e hanno vinto per cinque volte le World Series. I giocatori sono soprannominati Bucs (dal termine buccaneer, "bucaniere").

I Pirates divennero membri dell'American Association nel 1882. Prima del 1900 ebbero diversi campi da gioco ad Allegheny City, centro allora separato, e situato, rispetto a Pittsburgh, oltre il fiume Allegheny. La squadra è riportata nelle classifiche dell'epoca come "Allegheny" o, talvolta, come "Alleghenys" (non "Alleghenies"), secondo l'usanza del giornalismo sportivo di quel periodo di scrivere i nomi delle squadre di, per esempio, Boston, New York o Chicago, come "Bostons", "New Yorks" o "Chicagos".

La società si spostò nella National League nel 1887. Già nel 1890 la squadra aveva mutato il proprio nome in "Pittsburgh" ("Pittsburgh Innocents"), anche se la città di Allegheny si unì a quella di Pittsburgh solo nel 1907.

Dopo che la ribellione dei giocatori, durata un anno e nota come Players League, fu terminata (dopo la stagione 1890), la maggior parte dei giocatori venne assegnata alle squadre delle due leghe (National League e American Association), per lo più ai loro precedenti club, a patto che i giocatori fossero stati "riservati" dai proprietari delle loro precedenti squadre. Il noto interbase Lou Bierbauer, che aveva giocato nei Philadelphia Athletics dell'American Association, venne assegnato alla squadra di Pittsburgh, anche se gli Athletics non avevano "riservato" Bierbauer a loro. Questo incidente causò diverse lamentele da parte degli Athletics, che affermarono che i pittsburghesi erano "pirati" (Pirates). L'incidente, tra l'altro, di fatto accelerò lo scisma tra le due leghe, una divisione che avrebbe portato all'estinzione dell'American Association. Il colorito epiteto di "pirati" si legò presto alla squadra di Pittsburgh, che, alla fine, decise di assumere ufficialmente quel nome. Lo ritroviamo sulle divise per la prima volta nel 1912, nonostante già nelle World Series del 1903, il termine Pirates per designare la squadra fosse già largamente usato.

Il baseball professionistico arrivò a Pittsburgh nel 1876. Le società di quell'epoca erano "indipendenti", itineranti e non affiliate ad alcuna lega, pur essendo organizzate dal punto di vista economico, tanto da retribuire degli stipendi ai propri giocatori. Nel 1882 la squadra di baseball della città si iscrisse, tra i membri fondatori, all'American Association. Dopo cinque stagioni piuttosto mediocri il team di Pittsburgh divenne il primo della A.A. ad "emigrare" nella National League (1887).

In quei primi anni la società trasse beneficio da tre diverse fusioni con altrettante squadre. Nel 1885 arrivò un buon numero di giocatori dai Buckeyes di Columbus, in Ohio. Nel 1890 si fusero con la corrispettiva franchigia di Players League (i Pittsburgh Burghers), dopo che tale lega era fallita. In quella stessa stagione fu registrato il peggiore record nelle storia della franchigia, con 23-113. Nel 1900 i Pirates presero diversi giocatori dai Louisville Colonels, squadra che si era appena sciolta, dal momento che la National League aveva deciso di ridurre il numero delle proprie squadre da 12 a 8 per la stagione 1899.

Guidati in campo da due ex colonnelli, Honus Wagner, originario della zona, e Fred Clarke (anche allenatore), i Pirates dominarono la National League tra il 1901 e il 1903, aiutati anche dal fatto che pochi giocatori della loro squadra si erano trasferiti in American League. Comunque, a causa di numerosi infortuni occorsi ai lanciatori titolari, i Pirates persero la prima World Series moderna di sempre, nel 1903, a favore dei Boston Red Sox. Deacon Phillippe fu il lanciatore per cinque interi match, di cui tre vinti, ma non fu sufficiente. Con quasi tutti gli stessi giocatori del 1901-02-03, i Pirates continuarono ad essere una delle squadre più forti, per diversi anni: nel 1909 arrivò così la prima vittoria nelle World Series, dopo aver battuto i Detroit Tigers in sette gare. Nello stesso anno venne aperto a Pittsburgh il Forbes Field.

Inizialmente i Pirates avevano giocato nel Recreation Park, nell'Union Park e nell'Exposition Park, tutti situati nell'allora Allegheny City. Allegheny City venne inglobata da Pittsburgh nel dicembre 1907. I Pirates giocarono però la loro prima gara di MLB a Pittsburgh soltanto nel 1908 – ben 25 anni dopo la fondazione.

Con il declino di Honus Wagner, considerato da molti il più grande interbase di sempre, i Pirates vissero molte stagioni negative, culminate nel 1917 con un record di 51 vittorie e 103 sconfitte. Ciononostante, il veterano esterno Max Carey e i giovani Pie Traynor e Kiki Cuyler, insieme ad un folto gruppo di lanciatori, riportò la squadra alla ribalta. Nelle World Series del 1925 i Pirates, sotto per 3-1 dopo 4 match, rimontarono e andarono a vincere in gara-7 contro i Washington Senators. Due anni dopo, nel 1927, raggiunsero nuovamente le World Series, perdendo però contro i New York Yankees, all'epoca la squadra che dominava in MLB. La stagione 1927 fu la prima con i due fratelli Lloyd e Paul Waner: insieme all'interbase Arky Vaughan furono tra i più importanti giocatori di quella squadra, molti dei quali vennero inclusi nella Hall of Fame. La sconfitta del 1927 fu assai bruciante, così come quella del 1938, in gara-7 contro i Chicago Cubs.

Il logo utilizzato dal 1997 al 2013.

Gli anni immediatamente successivi la Seconda guerra mondiale non furono molto positivi per i Pirates, nonostante la presenza di un asso come Ralph Kiner, primo nella National League per home run realizzati, in sette anni consecutivi (dal 1946 al 1952). La squadra costruita intorno a Kiner si qualificò per i playoff una sola volta — nel 1948 — realizzando nel 1952 uno dei suoi peggiori record nella lega, vincendo 42 partite, perdendone 112 (.273) e chiudendo a 54 partite dal primo posto. Nel 1946 si chiuse il lungo periodo di presidenza della famiglia di Barney Dreyfuss: in quell'anno un consorzio che includeva anche Bing Crosby comprò la squadra. Già prima del 1950 il magnate di Columbus John W. Galbreath era diventato il principale proprietario: la sua famiglia avrebbe tenuto la presidenza per altri 35 anni, portando la squadra ai vertici dell'MLB.

La prima mossa di Galbreath, la scelta di Branch Rickey come general manager, venne inizialmente fortemente disapprovata dai tifosi di Pittsburgh. Rickey aveva dato il via a delle dinastie di campioni sia con i St. Louis Cardinals che con i Los Angeles Dodgers. Una volta a Pittsburgh, però, "alleggerì" il roster da molti veterani con ingaggi elevati (incluso Ralph Kiner, ceduto nel 1953) preferendo affidarsi a giovani giocatori. Molti di questi non ebbero fortuna; nonostante ciò, quelli che ripagarono la fiducia di Rickey — i lanciatori Vern Law e Bob Friend, l'interbase Dick Groat, il seconda base Bill Mazeroski e soprattutto l'esterno Roberto Clemente, preso da Brooklyn dopo una sola stagione in Minor League (1954) — avrebbero formato il nucleo della squadra campione nel 1960. Rickey, insomma, pose le basi per una squadra che sarebbe diventata competitiva sul finire degli anni sessanta. Non si era ancora potuto apprezzare questo lungimirante programma quando lo stesso Rickey si ritirò per problemi di salute nel 1955, con i Pirates ancora impegnati nelle ultime posizioni della National League.

Numeri ritirari

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Roster attuale

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Roster Giocatori inattivi Staff tecnico
Lanciatori
Rotazione dei partenti
31 Tyler Anderson
34 J. T. Brubaker
35 Trevor Cahill
29 Wil Crowe
23 Mitch Keller
Bullpen
51 David Bednar
30 Kyle Crick
52 Clay Holmes
54 Sam Howard
57 Luis Oviedo
62 Sean Poppen
46 Chris Stratton
56 Duane Underwood Jr.
Closer
48 Richard Rodríguez
Ricevitori
 5 Michael Pérez
58 Jacob Stallings
Interni
15 Wilmer Difo
24 Phillip Evans
26 Adam Frazier
99 Todd Frazier
 2 Erik González
19 Colin Moran
27 Kevin Newman
Esterni
25 Gregory Polanco
10 Bryan Reynolds
60 Ka'ai Tom
Lanciatori
59 Roansy Contreras
45 Michael Feliz
32 Geoff Hartlieb
- Kyle Keller
67 Max Kranick
39 Chad Kuhl
36 Nick Mears
44 Cody Ponce
73 Felipe Vázquez
89 Miguel Yajure
Interni
64 Rodolfo Castro
61 Oneil Cruz
13 Ke'Bryan Hayes
 3 Cole Tucker
Esterni
14 Jared Oliva
Manager
17 Derek Shelton
Coach
86 Heberto Andrade (assistente)
16 Tarrik Brock (prima base)
82 Jordan Comadena (ricevitore bullpen)
28 Joey Cora (terza base)
41 Rick Eckstein (battitori)
12 Don Kelly (panchina)
47 Oscar Marin (lanciatori)
88 Christian Marrero (assistente battitori)
87 Justin Meccage (bullpen)
85 Mike Rabelo (coordinatore presa)
53 Glenn Sherlock (assistente)
Lista infortunati per almeno 60 giorni
43 Steven Brault
- Blake Cederlind
- Austin Davis
72 José Soriano
Legenda

Lista infortunati a 10 giorni
Lista delle sospensioni
# Congedo personale
* Non nel 40-man roster
% Nel 40-man roster, ma non attivi

26 attivi, 14 inattivi

Roster aggiornato al 27 aprile 2021
TransazioniGrafico di profondità

Affiliate nella Minor League

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Livello Team League Città
AAA Indianapolis Indians Triple-A East Indianapolis, Indiana
AA Altoona Curve Double-A Northeast Altoona, Pennsylvania
A+ Greensboro Grasshoppers High-A East Greensboro, Nord Carolina
A- Bradenton Marauders Low-A Southeast Bradenton, Florida
Rookie FCL Pirates Black Florida Complex League Bradenton, Florida
FCL Pirates Gold
DSL Pirates 1 Dominican Summer League Boca Chica, Repubblica Dominicana
DSL Pirates 2

Record di franchigia

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N. vittorie-sconfitte

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  • +100 vittorie stagionali
1902 (103-36), allenatore Fred Clarke
1909 (110-42), allenatore Fred Clarke
  • +100 sconfitte stagionali
1890 (23-113), allenatore Guy Hecker
1917 (51-103), allenatori Jim Callahan e Honus Wagner
1952 (42-112), allenatore Billy Meyer
1953 (50-104), allenatore Fred Haney
1954 (53-101), allenatore Fred Haney
1985 (57-104), allenatore Chuck Tanner
2001 (62-100), allenatore Lloyd McClendon

Numeri ritirati

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Fra parentesi l'anno in cui il numero è stato ritirato.

Altri giocatori celebri

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Vincitori delle World Series Successore
Chicago Cubs 1909 Philadelphia Athletics I
Washington Senators 1925 St. Louis Cardinals II
Los Angeles Dodgers 1960 New York Yankees III
Baltimore Orioles 1971 Oakland Athletics IV
New York Yankees 1979 Philadelphia Phillies V
Controllo di autoritàVIAF (EN152443732 · LCCN (ENn80102229 · J9U (ENHE987007597241705171
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