Pernod Ricard

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Pernod Ricard
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StatoBandiera della Francia Francia
Forma societariasociété anonyme
Borse valoriEuronext: RI
ISINFR0000120693
Fondazione1975: fusione tra Pernod e Ricard
Fondata daPaul Ricard e Jean Hémard
Sede principaleParigi
Persone chiave
SettoreAlimentare
Prodottibevande alcoliche
Fatturato€9,182 miliardi[1] (2019)
Utile netto€2,581 miliardi (2019)
Dipendenti19.140 (2019)
Slogan«Racines locales, extension globale (Radici locali, estensione globale)»
Sito webpernod-ricard.com/

Pernod Ricard è una multinazionale francese specializzata nella fabbricazione e la distribuzione di vini ed alcolici. Ha 350 marchi: i principali sono nello champagne Mumm e Perrier Jouet, nel cognac Martell, nel whisky Jameson, Chivas Regal, Ballantine's, nella vodka Absolut, negli amari Amaro Ramazzotti.

È quotata dal marzo 2017 alla Borsa di Parigi nell'indice CAC 40.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo Pernod Ricard nasce nel dicembre 1975 dalla fusione di due società francesi, Pernod (creata nel 1805 e con sede a Créteil) e Ricard (fondata nel 1932 e con sede a Marsiglia), due marchi famosi di aperitivi all'anice. Il gruppo ha una forte crescita in cui la tappa più significativa è l'acquisizione nel 2001 della produzione di vino e alcolici del gruppo canadese Seagram, messo in vendita da parte di Vivendi Universal a seguito della fusione tra Vivendi e Seagram nel 2000. Nel 2003 il fatturato tocca i 3,4 miliardi di euro diventando il terzo gruppo al mondo nel settore degli alcolici.

Nel 2005 Pernod Ricard rileva insieme al suo alleato statunitense Fortune Brands il numero due del settore, il concorrente britannico Allied Domecq, un conglomerato poco dinamico sorto nel 1994 da fusioni multiple, ma che detiene marchi importanti come la tequila Sauza, il rum Malibu, Canadian Club, il cognac Martell, Kahlua, e whisky come Ballantine's, Aberlour, Long John e Chivas Regal. Quest'acquisizione fa di Pernod Ricard il secondo gruppo mondiale di vini ed alcolici[2], (dopo Diageo), con un fatturato di 5,6 miliardi di euro.

Nel marzo 2008 Pernod Ricard acquisisce per 5,626 miliardi di euro il gruppo svedese "Vin & Sprit" che possiede tra gli altri marchi la vodka Absolut Vodka.[3] Quell'anno i ricavi di Pernod Ricard ammontano a 6,5 miliardi di euro, con un utile netto di 840 milioni e poco più di 12.000 dipendenti. E diventa il numero uno nel settore degli alcolici in Europa, Giappone, Messico, Brasile, Cina e Russia.

Nell'aprile 2014 il gruppo francese rileva la società americana specializzata nel vino Kenwood Vineyards. Quattro mesi più tardi, nell'agosto 2014 Pernod Ricard avvia una ristrutturazione del gruppo in seguito ai risultati inferiori registrati con la crisi mondiale che inizia nel 2008. Durante questa ristrutturazione, le attività situate a Créteil vengono trasferite a Marsiglia.

Nel marzo 2016 la società acquisisce una partecipazione di maggioranza in Monkey 47, il produttore tedesco di gin.[4] In dicembre annuncia invece la vendita dei vini Domecq e dei marchi messicani del brandy Don Pedro, Presidente e Azteca de Oro e dell'unità di produzione vinicola messicana di Ensenada.

Situazione attuale[modifica | modifica wikitesto]

Lo scontro con Elliott[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 2018 il fondo attivista americano Elliott di Paul Singer annuncia di avere acquisito una partecipazione di oltre il 2,5% del capitale di Pernod Ricard con un investimento di 930 milioni di euro e di voler presentare proposte per migliorare la performance operativa e la governance del gruppo.[5] All'inizio del 2019 la famiglia Ricard risponde comprando azioni del gruppo per 200 milioni di euro e creando la funzione di "amministratrice referente" affidata a Patricia Barbizet, nome noto nel mondo degli affari francese, entrata nel cda del gruppo nel novembre 2018.[6]

Settori e marchi di Pernod Ricard[modifica | modifica wikitesto]

Anised Pastis 51, Ricard, Sambuca Ramazzotti
Aperitivi Italicus, Dubonnet
Bourbon Rabbit Hole
Champagne Mumm, Perrier-Jouët
Cognac & Brandy Ararat, Martell
Gin Beefeater, Monkey 47, Malfy, Plymouth, Ki No Bi
Liquori e Amari Amaro Ramazzotti, Kahlùa, Lillet
Rum Havana Club, Malibu
Scotch Whisky Ballantine's, Chivas Regal, Clan Campbell, Imperial, Passport Scotch, Royal Salute, The Glenlivet
Tequila Avión, Olmeca
Vino Brancott Estate, Campo Viejo, Jacob's Creek, Kenwood
Vodka Absolut, Wyborowa
Whisky Canadesi J.P. Wiser's
Whisky Indiani 100 Pipers, Blender's Pride, Imperial, Royal Stag
Whiskey Irlandesi Irish Distillers (Jameson, Midleton, Powers, Redbreast)

Azionariato[modifica | modifica wikitesto]

In aprile 2020: Pernod Ricard SA (FRA) [7]

  • Famiglia Ricard 15.5%
  • Groupe Bruxelles Lambert SA (Investment Company) 7.49%
  • Capital Research & Management Co. (World Investors) 3.31%
  • Capital Research & Management Co. (Global Investors) 2.53%
  • The Vanguard Group, Inc. 2.37%
  • MFS International (UK) Ltd. 2.17%
  • Massachusetts Financial Services Co. 2.17%
  • Gardner Russo & Gardner LLC 1.83%
  • Norges Bank Investment Management 1.62%
  • Caisse Des Dépôts & Consignations (Investment Management) 1.49%

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pernod Ricard 2019 Full Year results, su businesswire.com.
  2. ^ (FR) Pernod-Ricard: "Notre ambition est de devenir un jour le leader mondial", in Le Figaro, 12 febbraio 2015.
  3. ^ (EN) Pernod wins auction for Vin & Sprit, in The Local, 31 marzo 2008. URL consultato il 31 marzo 2008.
  4. ^ (EN) Pernod Ricard acquires majority share in Monkey 47 gin, su beveragedaily.com, 29 gennaio 2016. URL consultato il 28 ottobre 2023.
  5. ^ (FR) Le fonds activiste américain Elliott s'attaque à Pernod Ricard, in Reuters, 12 dicembre 2018. URL consultato il 12 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2018).
  6. ^ (FR) Pernod Ricard nomme Patricia Barbizet au poste d'"administratrice référente", su capital.fr, 24 gennaio 2019. URL consultato il 24 gennaio 2019.
  7. ^ Pernord Ricard SA shareholders, su marketscreener.com.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN155389035 · ISNI (EN0000 0001 2337 4222 · LCCN (ENn2006006553 · GND (DE7550321-9 · BNF (FRcb119986698 (data)