Custodia di Terra Santa

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Stemma della Custodia di Terra Santa, che mette insieme l'emblema dell'ordine francescano e la croce di Gerusalemme.

La Custodia di Terra Santa (in latino: Custodia Terræ Sanctæ) è una provincia dell'ordine dei Frati Minori; essa comprende Israele, Siria, Giordania, Libano, Cipro e Rodi, e inoltre alcuni conventi in Egitto, Italia, Stati Uniti d'America e Argentina. Ha sede presso il convento di San Salvatore a Gerusalemme. Il 168º Custode di Terra Santa è, dal 20 maggio 2016, padre Francesco Patton. Per motivi storici e pastorali, il Custode è membro di diritto dell'Assemblea degli ordinari cattolici della Terra Santa.

Al 2016 offrono il proprio servizio 259 religiosi provenienti da 40 Paesi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

L'origine della Custodia di Terra Santa risale al 1217, quando nel Capitolo generale di Pentecoste convocato dallo stesso san Francesco d'Assisi, l'ordine francescano da lui fondato fu suddiviso in province, tra cui appunto quella di Terra Santa: chiamata inizialmente "Provincia d'Oltremare" o "di Siria", essa si estendeva a tutte le regioni che gravitavano attorno al bacino del Mediterraneo, dall'Egitto fino alla Grecia ed oltre.

Il primo gruppo di frati partì a seguito del Capitolo generale, sotto la guida di frate Elia da Cortona. Nel 1219 san Francesco stesso si imbarcò da Ancona per visitare la provincia di Terra Santa. Il frate di Assisi prese parte come messaggero di pace[senza fonte] alla Quinta crociata; lo sbarco in Egitto sul fronte della guerra per la conquista di Damietta, lo indusse ad ottenere il permesso dal delegato pontificio di incontrare, a suo rischio e pericolo, il sultano ayyubide al-Malik al-Kamil. L'incontro costituisce ancora oggi una della pagine più importanti della storia dell'ordine francescano e del dialogo tra cristiani e musulmani[senza fonte].

Nel 1220 Francesco fu per un breve periodo di tempo ad Acri, allora in mano cristiana. Non è certo, però, che egli abbia visitato i luoghi santi di Gerusalemme, che fu liberata solo per un breve periodo di tempo nel 1229, tre anni dopo la morte del santo. In quell'anno, grazie ad una tregua nella guerra tra musulmani e cristiani, i frati minori poterono stabilirsi presso la V Stazione della Via Dolorosa.

Nel 1291 Acri cadde sotto il dominio islamico, per restarvi fino alla conquista dei britannici, sette secoli dopo. I francescani furono costretti a ripiegare a Cipro, dove era la sede della provincia di Oriente, ma non persero mai i legami con Gerusalemme e i santuari palestinesi.

Nonostante essi fossero banditi dalla Terra Santa[senza fonte], papa Giovanni XXII autorizzò l'ordine francescano ad inviare ogni anno due suoi frati. I frati minori continuarono così ad essere presenti e ad esercitare ogni possibile forma di apostolato.

Roberto d'Angiò ed il definitivo ritorno[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa del Santo Sepolcro dove i Frati Minori rappresentano la Chiesa cattolica

Nel 1333 i frati riscattarono il Cenacolo, il luogo ove per la tradizione si svolse l'Ultima Cena, e presso di esso fondarono un convento. I musulmani, nello stesso anno, riconobbero i frati come officianti abituali della basilica del Santo Sepolcro.

Un ruolo fondamentale fu esercitato dal re di Napoli Roberto d'Angiò, terziario francescano come la moglie Sancha d'Aragona, il quale concesse la somma richiesta dal Sultano di Egitto, attraverso la mediazione di frate Ruggero Guarini, per assicurare ai francescani il diritto di vivere e svolgere le celebrazioni al Santo Sepolcro e di stabilirsi presso il Santo Cenacolo, come rappresentanti della Chiesa di Roma. I sovrani angioini ottennero anche di far erigere un convento sul monte Sion per dodici frati.

Papa Clemente VI, con la bolla Gratias Agimus e Nuper Carissimae nel 1342, approvò l'operato dei Reali di Napoli, riconoscendo ai frati il diritto di rappresentare la Chiesa di Roma, sancendo la Costituzione giuridica della “Custodia di Terra Santa”:

«Ai diletti figli, il Ministro Generale e il Ministro Provinciale della Terra di Lavoro dell’Ordine dei Frati Minori, salute e Apostolica Benedizione

  1. Rendiamo grazie al Dispensatore di tutte le grazie innalzandogli degne lodi, perché accese tale fervoroso zelo di devozione e di fede nei nostri carissimi figli in Cristo, il re Roberto e Sancia regina di Sicilia illustri nell’onorare il Redentore e Signor Nostro Gesù Cristo, che non cessano di operare con instancabile amore ciò che conviene a lode e gloria di Dio e a venerazione ed onore del Santo Sepolcro del Signore e di altri Luoghi (Santi) d’Oltremare.
  2. È da poco tempo che al nostro soglio apostolico giunse la gradita notificazione del re e della regina, come essi con grandi spese e faticose trattative ottennero dal sultano di Babilonia[1] (che occupa il Sepolcro del Signore ed altri Luoghi Santi d’Oltremare, santificati dal sangue dello stesso Redentore, con grave vergogna dei Cristiani), che i frati del vostro Ordine possano dimorare continuamente nella chiesa del detto Sepolcro, e celebrare pure solennemente là dentro Messe cantate e Divini Uffici, come già si trovano in quel posto alcuni frati del detto Ordine; e oltre ciò il medesimo sultano concesse al re e alla regina il Cenacolo del Signore, la cappella dove lo Spirito Santo apparve agli Apostoli, e l’altra cappella dove Cristo dopo la sua risurrezione si manifestò agli Apostoli, presente il beato Tommaso; e come la regina costruì un luogo sul Monte Sion, nel cui ambito, come si sa, vi sono il Cenacolo e le due dette cappelle; poiché da parecchio tempo ella ha inteso mantenervi continuamente a sue spese dodici frati del vostro Ordine per compiere la Divina Ufficiatura nel Sepolcro, insieme a tre persone secolari a servizio degli stessi frati e per il disbrigo delle loro necessità.
  3. Perciò la summenzionata regina, in adempimento alla sua pia devozione e a quella del re in tale faccenda, ci supplicò umilmente d’intervenire con la nostra autorità apostolica al fine di provvedere a quei medesimi Santi Luoghi con frati devoti e domestici idonei fino al predetto numero.
  4. Noi quindi, approvando il pio e lodevole proposito del detto re e regina, e la loro devota intenzione degna della benedizione divina, e volendo assecondare in maniera favorevole i loro voti e desideri, nei sensi della presente (Bolla) concediamo a tutti e a ciascuno di voi piena e libera facoltà di chiamare, ora e in avvenire, alla vostra presenza, per autorità apostolica e per richiesta dei surricordati re e regina, o di uno di loro, ovvero dei loro successori, dopo aver sentito il parere dei consiglieri del vostro Ordine, quei frati idonei e devoti (presi) da tutto l’Ordine fi no al detto numero.
  5. E, considerata l’importanza di quest’affare, pensino a mandare quelli che sono destinati al servizio di Dio tanto nella chiesa del Sepolcro del Signore che nel Santo Cenacolo e sunnominate cappelle; e ciò dopo essersi informati circa le attitudini di quei frati, che chiamerete, dai loro Ministri Provinciali del vostro Ordine, da dove verranno presi temporaneamente quei frati designati e destinati a quelle regioni; e nel caso che qualcuno di essi venga a mancare, si dia pure licenza ogni volta che vi sarà bisogno, a quegli altri frati che li sostituiranno, di dimorare in quelle parti.
  6. Vi concediamo ancora la facoltà di costringere, dopo un richiamo, i contestatori per mezzo di censure ecclesiastiche (nonostante qualsiasi proibizione apostolica o contrari statuti del medesimo Ordine rafforzati da solenne attestazione, da conferma apostolica o da qualsiasi altra convenzione, ossia se dalla Sede Apostolica fu concesso ad alcuni in generale o in particolare l’esenzione di essere interdetti, sospesi o scomunicati per lettera apostolica che non faccia menzione in modo pieno, espresso e letterale d’un simile indulto).
  7. Noi vogliamo che, quando i medesimi frati in tal maniera designati, saranno d’Oltremare, stiano sotto l’obbedienza e il governo del Guardiano dei frati del vostro Ordine in tutto ciò che è di sua competenza e del Ministro Provinciale della Terra Santa.»

Nel 1391 furono uccisi Nicola Tavelić e altri tre francescani; canonizzati da Paolo VI sono considerati i Protomartiri della Custodia di Terra Santa.

Conventi[modifica | modifica wikitesto]

Siti supervisionati[modifica | modifica wikitesto]

Mosaico pavimentale nella chiesa della Flagellazione sulla Via Dolorosa.

I santuari affidati alla Custodia sono 82, tra cui:

Tra le principali attività vi è il coordinare e indirizzare l'accoglienza dei pellegrini che giungono in Terra Santa per visitare i luoghi sacri in cui vissero Gesù e gli apostoli, oltre ad animare la vita dei frati.

Altre attività[modifica | modifica wikitesto]

Le strutture della custodia includono lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme (istituto accademico di scienze bibliche e archeologia), una casa editrice e il Christian Information Center di Gerusalemme.

La Custodia è anche responsabile del conferimento della Croce per i pellegrini di Gerusalemme ai visitatori dei Luoghi Santi. Alla fine di ogni anno informa la Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli dell'ammontare delle donazioni che ha ricevuto dai portatori della croce pellegrina.

Le scuole Terra Sancta in Israele e Palestina e una in Giordania, Libano e Cipro sono una parte importante del lavoro della custodia. Tali scuole sono presenti a Nazareth (college), Betlemme (college per ragazzi, scuola secondaria per ragazze), Gerusalemme (scuola superiore per ragazzi, scuola secondaria per ragazze), Gerico, Jaffa (scuole separate per ragazzi e ragazze) e Ramla. Queste scuole sono aperte a bambini di tutte le religioni e classi sociali. In alcune scuole, ad esempio, ebrei israeliani, cristiani e musulmani siedono fianco a fianco in una classe. Il finanziamento è fornito principalmente dalla custodia e da donazioni, in alcuni casi anche con contributi statali o comunali. Laddove queste borse di studio sono inadeguate, vengono aumentate anche le tasse scolastiche, ma da queste sono esentate le persone socialmente svantaggiate e quindi per gran parte degli alunni dei territori palestinesi.

Istituti importanti sono il Collegio di Terra Santa a Nicosia (Cipro) e l'Istituto Magnificat a Gerusalemme.

Per alleviare in particolare la situazione dei cristiani palestinesi tra i fronti, la Custodia sta costruendo alloggi sociali per famiglie numerose a Betfage, sul monte degli Ulivi.

Soccorso della Custodia di Terra Santa[modifica | modifica wikitesto]

L'Associazione di Terra Santa - Comunità di Terra Santa è un'organizzazione umanitaria fondata dalla Custodia di Terra Santa. È responsabile delle pubbliche relazioni, della raccolta fondi e del sostegno ai progetti per la Terra Santa e i cristiani in Medio Oriente. I finanziamenti sono indirizzati in particolare:

  • alla conservazione dei luoghi cristiani del ministero di Gesù in Terra Santa;
  • a progetti sociali e caritativi per i cristiani del Medio Oriente e per i bisognosi;
  • a aiuti mirati in situazioni di emergenza.

Sostiene progetti in Palestina, Israele, Siria, Libano, Giordania, Egitto, Cipro e Rodi. L'organizzazione umanitaria offre anche l'opportunità di fare volontariato in Terra Santa o di sostenere la Terra Santa come parte di una cooperazione.

L'Organizzazione per l'Aiuto della Custodia di Terra Santa è un'organizzazione non governativa, senza scopo di lucro, finanziata da donazioni. Ha la forma giuridica di associazione e ha sede legale a Roma e sede operativa a Gerusalemme. Il presidente dell'associazione è il custode di Terra Santa.

Cronologia della Custodia[modifica | modifica wikitesto]

La basilica dell'Annunciazione a Nazareth

Cronotassi dei custodi[modifica | modifica wikitesto]

Qui di seguito l'elenco dei padri custodi dalle origini, a partire da san Francesco d'Assisi. Francesco nel 1219 inaugura e fonda - in Cipro, Siria, Palestina ed Egitto - la Missione e Provincia di Terra Santa.[13][14]

XIII secolo

1217 - Elia da Cortona[15]
  1. 1219 - san Francesco d'Assisi
  2. 1220-1221 - Luca Apulus da Bitonto
  3. 1247 - Giacomo (Narciso?)
  4. 1266 - Giacomo da Puy
  5. ? - Vincentius de Burgundia
  6. 1270? - Giovannino da Parma
  7. 1286 - Geleberto

XIV secolo

  1. 1306 - Guido
  2. 1310 - Rogero Guarini
  3. 1328 - Nicolò da San Martino
  4. 1330 - Giovanni Fedanzola
1333 - Rogero Guarini[16]
  1. 1337 - Giovanni di Stefano
  2. 1337 - Giacomo Normanno
  3.  ? - Nicola di Giovanni
  4. 1363 - Bernardino da Padova
  5. 1372 - Antonio di Giacomo
  6. 1376 - Nicolò da Creta (o Candia)
  7. 1382 - Giovanni
  8. 1384 - Nicolò da Venezia
  9. 1388 - Gerardo Calvetti

secolo XV

  1. 1400 - Nicolò Coronario
  2. 1405 - Nicolò di Pietro
  3. 1414 - Pascutius Davini de Assisio
  4. 1421 - Giacomo di Antonio
  5. 1424 - Giovanni Belloro
  6. 1430 - Luigi da Bologna
  7. 1434 - Giacomo Delfino
  8. 1438 - Gandolfo da Sicilia
  9. 1446 - Baldassare da Santa Maria
  10. 1455 - Antonio da Mugnano
  11. 1462 - Gabriele Mezzavacca
  12. 1464 - Paolo d'Albenga
  13. 1467 - Francesco da Piacenza
  14. 1472 - Andrea da Parma
  15. 1475 - Giacomo d'Alessandria
  16. 1478 - Giovanni de Thomacellis
  17. 1481 - Paolo da Canneto
  18. 1484 - Bernardino da Parma
1487 - Francesco da Perugia[17]
  1. 1487 - Bernardino Caimo
  2. 1489 - Bartolomeo da Piacenza
  3. 1493 - Francesco Suriano
  4. 1495 - Angelo da Foligno
1496 - Bartolomeo da Piacenza[16]
  1. 1499 - Antonio Gozze de Regnis

secolo XVI

  1. 1501 - Mauro da San Bernardino
  2. 1504 - Luigi da Napoli
  3. 1507 - Bernardino del Vecchio
1512 - Francesco Suriano[16]
  1. 1514 - Nicolò da Tossignano
  2. 1517 - Zenobio da Firenze
  3. 1518 - Gabriele ?
  4. 1519 - Angelo da Ferrara
  5. 1528 - Giovanni
  6. 1532 - Mario da Messina
  7. 1532 - Battista da Macerata
  8. 1535 - Tomaso da Norcia
  9. 1541 - Dionisio da Sarcognano
  10. 1545 - Felice da Venezia
  11. 1544 - Giorgio Bosnese
1545 - Felice da Venezia[16]
  1. 1547 - Bonaventura Corsetti
  2. 1551 - Bonifacio Stefani
  3. 1559 - Antonio da Bergamo
  4. 1560 - Aurelio da Griano
1564 - Bonifacio Stefani[16]
  1. 1565 - Bernardino da Collestate
  2. 1566 - Girolamo da Fossato
  3. 1568 - Angelo da Portomaurizio
  4. 1568 - Gian Francesco d'Arsignano Vicent
  5. 1571 - Antonio da Sant'Angelo
  6. 1572 - Geremia da Brescia
  7. 1580 - Giovanni da Bergamo
  8. 1581 - Angelo Stella
  9. 1584 - Paolino Olivoli
  10. 1585 - Accursio da Quinzano
  11. 1588 - Gian Battista da Montegiano
  12. 1590 - Francesco da Spello
  13. 1593 - Felice Ranieri da Fratta
  14. 1593 - Gian Francesco da Salandra
  15. 1597 - Evangelista da Gabiano

secolo XVII

  1. 1600 - Francesco Manerba
  2. 1603 - Cesario da Trino
  3. 1608 - Gaudenzio Saibanti
  4. 1612 - Angelo da Messina
  5. 1616 - Basilio Basili
  6. 1619 - Francesco Dulcedo
  7. 1620 - Tommaso Obicini
  8. 1621 - Ambrogio Pantoliano
  9. 1622 - Francesco Spinelli
  10. 1625 - Sante da Messina
  11. 1628 - Diego Campanile
  12. 1632 - Paolo da Lodi
  13. 1634 - Francesco da Cattaro
  14. 1637 - Andrea d'Arco
  15. 1642 - Pietro Verniero
  16. 1645 - Francesco Merisi
  17. 1648 - Antonio da Gaeta
1651 - Ambrogio Pantoliano[17]
  1. 1652 - Mariano Morone
  2. 1659 - Eusebio Valles
  3. 1664 - Francesco M. Rhini
  4. 1669 - Teofilo Testa
  5. 1673 - Claudio Gavazzi
  6. 1675 - Tomaso da Caltagirone
  7. 1675 - Giovanni Bonsignori
  8. 1678 - Pier Marino Sormani
  9. 1683 - Pier Antonio Grassi
  10. 1686 - Angelico da Milano
  11. 1689 - Gregorio da Parghelia
  12. 1691 - Gian Battista D'Atina[18]
  13. 1695 - Baldassare Caldera
  14. 1697 - Francesco da Santo Floro

secolo XVIII

  1. 1701 - Bonaventura da Majori
  2. 1704 - Benedetto da Bari
  3. 1705 - Costantino Ultorchi
  4. 1706 - Gaetano Potestà
  5. 1710 - Lorenzo Cozza
  6. 1716 - Giuseppe Maria da Perugia
  7. 1720 - Gian Filippo da Milano
  8. 1722 - Giacomo da Lucca
  9. 1730 - Andrea da Montoro
  10. 1735 - Angelico da Gazolo
  11. 1740 - Paolo da Laurino
1743 - Giacomo da Lucca[16]
  1. 1744 - Desiderio da Casabasciana
  2. 1751 - Prospero Zinelli
  3. 1754 - Pio da Mentone
  4. 1756 - Domenico da Venezia
  5. 1762 - Paolo da Piacenza
  6. 1767 - Luigi da Bastia
  7. 1773 - Valeriano Bellandi
  8. 1773 - Gian Domenico da Levigliano
  9. 1795 - Placido da Roma
  10. 1798 - Ladislao da Viterbo

secolo XIX

  1. 1801 - Zenobio Puccini
  2. 1805 - Bonaventura da Nola
  3. 1808 - Giuseppe M. Pierallini
  4. 1815 - Girolamo da Osimo
  5. 1817 - Salvatore Antonio da Malta
  6. 1820 - Ugolino Cesarini
  7. 1822 - Gian Antonio da Rogliano
  8. 1825 - Tomaso da Montasola
  9. 1831 - Francesco di S. Lorenzo alle Grotte
  10. 1835 - Francesco Saverio da Malta
  11. 1838 - Perpetuo Guasco[19][20]
  12. 1841 - Cherubino Maria da Cori
  13. 1843 - Cherubino da Civezza
  14. 1847 - Bernardino Trionfetti
  15. 1857 - Bonaventura Robotti[19]
  16. 1863 - Serafino Milani
  17. 1874 - Gaudenzio Bonfigli
  18. 1880 - Guido Corbelli
  19. 1886 - Aurelio Briante
  20. 1888 - Giacomo Ghezzi
1894 - Aurelio Briante[16]

secolo XX

  1. 1900 - Frediano Giannini
  2. 1906 - Roberto Razzoli
  3. 1914 - Onorato Carcaterra
  4. 1915 - Serafino Cimino
  5. 1918 - Ferdinando Diotallevi
  6. 1925 - Aurelio Marotta
  7. 1931 - Nazzareno Jacopozzi
  8. 1937 - Alberto Gori
  9. 1950 - Giacinto Maria Faccio
  10. 1955 - Angelico Lazzeri
  11. 1957 - Alfredo Polidori
  12. 1962 - Vincenzo Cappiello
  13. 1968 - Alfonso Calabrese
  14. 1969 - Erminio Roncari
  15. 1974 - Maurilio Sacchi
  16. 1980 - Ignazio Mancini
  17. 1986 - Carlo Cecchitelli
  18. 1992 - Giuseppe Nazzaro
  19. 1998 - Giovanni Battistelli

secolo XXI

  1. 2004 - Pierbattista Pizzaballa
  2. 2016 - Francesco Patton

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cairo
  2. ^ La chiesa attuale è del 1621.
  3. ^ La prima chiesa è del 1730.
  4. ^ L'attuale chiesa è stata eretta negli anni 1919-1924.
  5. ^ La chiesa attuale venne edificata negli anni 1938-1940.
  6. ^ La prima cappella è del 1754, la chiesa attuale venne costruita negli anni 1911-1914.
  7. ^ La prima cappella è del 1839, la chiesa attuale venne costruita negli anni 1927-1929.
  8. ^ L'attuale chiesa è del 1901.
  9. ^ La cappella è del 1880.
  10. ^ La cappella è del 1883.
  11. ^ Nel 1921 venne restaurata la sinagoga. Il Memoriale di San Pietro fu consacrato nel 1990.
  12. ^ La cappella venne eretta negli anni 1953-1954.
  13. ^ Cronotassi dei Custodi di Terra Santa, su custodia.org. URL consultato il 25 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  14. ^ Cfr. Firmani e documenti arabi inediti
  15. ^ A capo del primo gruppo di frati mandati dopo il Capitolo generale del 1217.
  16. ^ a b c d e f g Secondo mandato.
  17. ^ a b Morì prima dell'insediamento.
  18. ^ Al secolo Giovan Battista Tauleri. Cfr. Memorie istoriche dell'antica città d'Atina
  19. ^ a b Maurilio Guasco, Un Vescovo solerino in Egitto: mons. Perpetuo Guasco, su parrocchiadiquargnento.it, 6 ottobre 2009. URL consultato il 26 agosto 2016.
  20. ^ (EN) Eman Bonnici, Rev Perpetuo Guasco, su findagrave.com, 31 agosto 2012. URL consultato il 26 agosto 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bonaventura Tauleri, Memorie istoriche dell'antica città d'Atina raccolte dal P. Buonaventura Tauleri (ePub), Napoli, Michele Luigi Muzio, 1702. URL consultato il 26 agosto 2016.
  • Aurelio Marotta, Firmani e documenti arabi inediti, Appendice I, Gerusalemme. URL consultato il 26 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2016).
  • Umberto Lorenzetti e Cristina Belli Montanari, L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Tradizione e rinnovamento all'alba del Terzo Millennio, Fano, 2011.
  • Piergiorgio Pescali, Il custode di Terra Santa. Un colloquio con padre Pierbattista Pizzaballa, Torino, ADD Editore, 2014.
  • Federico Cresti, Il ristabilimento del Patriarcato latino di Gerusalemme e la Custodia di Terra Santa (1847-1872), Studi Storici, Anno 48, No. 2 (Apr. - Jun., 2007), pp. 569-579.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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