Santuario di Betfage

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Santuario di Betfage
StatoBandiera d'Israele Israele
Bandiera della Palestina Palestina[1]
LocalitàGerusalemme
Coordinate31°46′38″N 35°15′02.8″E / 31.777222°N 35.250778°E31.777222; 35.250778
ReligioneCristiana cattolica
TitolareIngresso di Gesù a Gerusalemme, Incontro di Gesù con Marta e Maria di Betania
OrdineOrdine dei frati minori
Patriarcato Gerusalemme dei Latini
Inizio costruzione1883
Completamento1954
Sito webwww.custodia.org/it/santuari/betfage

Il santuario di Betfage è un edificio religioso cristiano in Israele.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Betfage (in aramaico בית פגי, letteralmente 'casa dei fichi verdi') è menzionata nei vangeli sinottici (Matteo 21:1; Marco 11:1; Luca 19:29). Il santuario di Betfage è situato sul versante orientale del monte degli Ulivi, sull'antica strada che conduceva a Betania.[2] Qui si commemora l'incontro di Gesù con Marta e Maria prima di resuscitare Lazzaro. In questo stesso luogo, secondo i vangeli, i discepoli inviati dal Cristo trovarono l'asina utilizzata per l'ingresso a Gerusalemme.[2][3]

L'etimologia del toponimo nome farebbe riferimento all'episodio nel quale Gesù, il giorno successivo al suo ingresso trionfale e prima di cacciare i mercanti dal Tempio, maldice una pianta di fico senza frutti alla partenza da Betania (Marco 11:12-14).

Eusebio di Cesarea localizza il sito a cui ri riferiscono i vangeli sul Monte degli Ulivi, probabilmente sul cammino che da Gerusalemme porta a Gerico poiché la distanza non supera i 2000 cubiti (circa un chilometro), la massima distanza percorribile durante lo Shabbat.[4]

Questo per i cristiani di Gerusalemme è il luogo che segna l'inizio della Settimana Santa; da qui infatti sin dal IV secolo parte la processione della Domenica delle Palme, come testimoniato dalla pellegrina Egeria.[2][3]

Nel 1876 un contadino trovò una roccia squadrata con resti di pitture medievali raffiguranti i due episodi della risurrezione di Lazzaro e dell'ingresso in Gerusalemme.[2]

La Custodia di Terra Santa acquistò il terreno e nel 1883 fece costruire un piccolo santuario che assunse la forma attuale con il restauro effettuato nel 1954 ad opera dell'architetto Antonio Barluzzi.[2][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gerusalemme Est è amministrata de facto da Israele nonostante la maggioranza degli Stati dell'ONU non la riconosca come appartenente a tale Stato.
  2. ^ a b c d e webit.it, Betfage, su Custodia Terrae Sanctae. URL consultato il 24 ottobre 2020.
  3. ^ a b c Betfage – Santuario delle palme | Pellegrinaggio in Terra Santa, su www.pellegrinaggiointerrasanta.it. URL consultato il 24 ottobre 2020.
  4. ^ Archaeological Encyclopedia of the Holy Land by Avraham Negev 2005 ISBN 0826485715 page 80

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Controllo di autoritàVIAF (EN145872739 · LCCN (ENnr2001011101 · J9U (ENHE987007487063605171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr2001011101