Unione Sportiva Aosta 1911

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US Aosta 1911
Calcio
Rossoneri
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Rosso, nero
Simboli Leone rampante
Dati societari
Città Aosta
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Terza Categoria
Fondazione 1911
Rifondazione1929
Scioglimento1998
Rifondazione2021
Presidente Bandiera dell'Italia Carlo Aleramo Zanotti
Stadio Stadio Tzambarlet, Aosta
(1 500 posti)
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

L'Unione Sportiva Aosta 1911, meglio nota come Aosta, è una società calcistica italiana con sede nella città di Aosta. Milita in Terza Categoria, ultima serie del campionato italiano di calcio.

Denominata per la maggior parte della sua storia come Unione Sportiva Aosta, nonostante sostenesse di essere stato creato il 12 luglio 1911 (facendo riferimento ad una società precorritrice), la fondazione agli atti federali avvenne il 5 marzo 1929, mentre terminò la sua esistenza nel 1998, prima di essere rifondato nel 2021.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Primi passi: Augusta e Ansaldo[modifica | modifica wikitesto]

La prima squadra di calcio di cui si ha notizia ad Aosta fu la sezione football dell'Augusta Praetoria, creata nel 1908 e scioltasi nel 1910. Nel 1911, invece, sorse la prima costituzione dell'Unione Sportiva Aosta, l'Augusta Praetoria Sport, che terminò di esistere con la prima guerra mondiale. Il club seguente fu quello del Gruppo Sportivo Ansaldo, istituito nel 1919 e affiliatosi alla Confederazione Calcistica Italiana.

Dall'inizio al termine della seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

L'Aosta Sport Club, nato nel 1925, si affiliò alla FIGC nel 1927.[1] Si tratta dello stesso Aosta che nel 1929 si riaffiliò alla FIGC e al Direttorio Regionale Piemontese come Associazione Calcio Aosta, denominazione poi cambiata in Associazione Sportiva Aosta.

La prima categoria importante dell'Aosta venne raggiunta nel 1941 quando conquistò la promozione a un campionato di Serie C, campionato paragonabile ai campionati interregionali dell'inizio del XXI secolo. La permanenza in Serie C continuò anche dopo la guerra, quando la denominazione fu cambiata in Unione Sportiva Aosta.

Dopo il primo allenatore della squadra, lo juventino Domenico Donna, Angelo Tabanelli fu impegnato nel campionato piemontese di Terza Divisione della stagione 1929-1930.

Nella stagione successiva opera al suo posto Raffaele Tognoni, il primo allenatore ad essere anche direttore tecnico, mentre nella stagione 1934-1935 viene affiancato a Francesco Mattuteia il primo allenatore in seconda, Othmar Freppaz.

Con il passaggio dalla Seconda alla Divisione piemontese, Mattuteia divenne il decano degli allenatori in rossonero (dal 1933 al 1939) per poi diventare allenatore in 2ª negli anni '50 e '60. Nella stagione 1939-1940 era passato nell'altra squadra valdostana esistente in 1ª Divisione, ovvero il Dopolavoro Aziendale Cogne-Valdigna, fondato dai minatori che lavoravano a La Thuile e Morgex. Proprio in quel campionato di Prima Divisione sono questi ultimi a sopravanzare i rossoneri (ancora con maglie a strisce verticali) come nella stagione precedente, nella quale si erano aggiudicati entrambi i derby. Nel biennio 1939-1940 e 1940-1941, nel quale l'Aosta torna ad essere protagonista in ambito regionale, Vincenzo Bianchi, già buon atleta anche in altre discipline tra le quali la ginnastica, spicca fra i migliori giocatori della squadra, mentre nel settembre 1941 la stessa, dopo essersi classificata al 2º posto dopo gli spareggi per la promozione in Serie C, viene promossa in Serie C 1941-1942.

Il nuovo presidente Raffaele Tognoni, già direttore tecnico e allenatore dal 1931 al 1933 e il suo vice Giacomo Gallavrese[2] assumono in qualità di allenatore Mario Malatesta, già giocatore in Serie A col Liguria. Il campionato, che vedeva allineate le squadre di 3 regioni (Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta), venne vinto dal Cuneo con 50 punti, mentre l'Aosta con 21 si salvò classificandosi al 13º posto. Nel successivo campionato 1942-1943, vinto dalla Biellese con 37 punti davanti a Pro Vercelli (30) e Cuneo (28) l'Aosta si classificò al nono posto. La prima maglia rossonera con due bande risale al campionato di Prima Divisione 1940-1941.

L'intensificarsi della guerra portava all'inattività per le stagioni 1943-1944 e 1944-1945. A ostilità terminate, la società si riaffiliava alla FIGC con denominazione U.S. Aosta, denominazione rimasta invariata fino allo scioglimento avvenuto nel campionato di Promozione 1997-1998.

Dal dopoguerra fino agli anni cinquanta[modifica | modifica wikitesto]

Una formazione dell'Aosta nella stagione 1953-1954

Tra 1945 ed il 1948 la neonata U.S. Aosta disputa tre campionati di Serie C sotto la guida di Pino Casana, Gino Rossetti e Giovanni Berrone. Nel 1948 la squadra retrocede in Promozione e nella stagione successiva l'allenatore Vittorio Faroppa viene esonerato per lasciare spazio a una commissione tecnica formata da Giovanni Marchese, Giacomo Gallavrese, Atair Bosonetto.

La stagione 1950-1951 è quella dell'ultima promozione in C sotto la guida di Gino Rossetti giunse nel 1951, ma durò per una sola stagione.

In quel periodo elemento di spicco della squadra fu Dal Monte II (Giorgio Dal Monte), centravanti proveniente dal settore giovanile il quale, esordiente a 16 anni, arrivò ad essere cannoniere nelle stagioni 1949-1950 (32 reti) e 1950-1951 (30 reti), per poi essere ceduto al Genoa nel 1952 per appianare tutti i debiti societari.

Dal 1959 al 1962, l'U.S. Aosta partecipa al campionato di serie D Semiprofessionisti. Retrocede in Prima Categoria Piemontese nel 1962/63.

Una formazione dell'Aosta nella stagione 1970-1971

Dopo questo periodo ci furono segnali di ripresa con la conquista delle partecipazioni alla Serie D Semiprofessionisti (quarto livello Nazionale) alla fine degli anni '70 derivate dalle vittorie dei campionati di Promozione ottenute negli anni 1968/1969, 1973/1974 e 1976/1977.

Dalla fine degli anni '70 agli '80[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 1977-1978 la squadra rimase stabilmente nel campionato di Serie D, grazie ad una politica accorta rivolta nella seconda parte del decennio (dalla stagione 1977-78 alla 1980-81 compresa) a prelevare numerosi elementi dalla forte squadra Berretti[3][4]; mentre nelle stagioni 1983-84 e 1984-85 si effettuarono scelte di investimento risultanti poi fasulle nei confronti dei risultati ambiti, nonché tali da costituire i prodromi per un nuovo periodo nebuloso sia per i bilanci societari oltreché seguiti da un progressivo decadimento tecnico.

Da un punto di vista gestionale, vi furono delle forti difficoltà economiche. A queste stagioni seguì un periodo di salvezze in extremis (nei campionati 1985-1986 e 1986-1987) fino alla retrocessione in Promozione nella stagione 1987-1988, mentre era presidente Emilio Bertona. La società venne ripescata nell'Interregionale per la stagione 1988-1989 e rinominata come Aosta-Leasing, dal nome dello sponsor[5][6]. Nel 1990-1991, la squadra conquistò la promozione in Serie C2 Professionisti, nonché il titolo di Vicecampione d'Italia Interregionale battendo il Cerveteri Roma (2-1), la Pistoiese (1-6) e cedendo in finale davanti al Matera (1-0).

Anni novanta: la serie C2 e il dissesto finanziario[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 1991-1992, per i rossoneri la prima delle quattro consecutive in serie C2 Professionisti, si salvò arrivando al tredicesimo posto. Nel successivo campionato 1992-1993, la squadra riuscì ancora ad evitare la retrocessione terminando al quartultimo posto.

Nel 1993-1994, la società retrocedette dalla C2 perdendo ai rigori lo spareggio ai play-out del 26 giugno 1994 con il Trento. Nel 1994-1995 la squadra venne ripescata per meriti sportivi, ma il forte indebitamento e il cambio di tre allenatori durante la stagione, la portarono nuovamente alla retrocessione nel nuovo Campionato Nazionale Dilettanti.

In seguito, con Ferruccio Mazzola allenatore la squadra retrocesse, per giocare in Eccellenza nel 1996-1997 e poi in Promozione nel 1997-1998, fino alla definitiva chiusura per mancato pagamento dei debiti nel 1998, mentre era presidente Massimo Pavan con delega a Walter Barbero[7].

La rifondazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2021, il commercialista Paolo Laurencet annuncia che la squadra verrà rifondata con i colori sociali tradizionali ma con matricola e simbolo non originari e che parteciperà al campionato di Terza Categoria[8].

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell'Unione Sportiva Aosta 1911
  • 1911 - Fondazione dell'Augusta Praetoria Sports[9]. Ad allenarla è Domenico Donna, ex giocatore della Juventus.[10]
  • 1911/15 - Attività sportiva a livello locale.
  • 1915/19 - Inattivo per motivi bellici.
  • 1919 - La Società è ricostituita con la denominazione G.S. Ansaldo.[11]
  • 1920 - il 20 giugno viene inaugurato il campo sportivo.

  • 1921 - L'Ansaldo di Aosta si affilia alla C.C.I. Direttorio Regionale Piemontese.
  • 1921-22 - 6º nella 2ª Divisione Piemontese C.C.I. Non si iscrive al campionato successivo.
  • 1924 - Nasce l'Aosta Sport Club, ma non partecipa ad alcun campionato ufficiale.
  • 1927 - L'Aosta Sport Club viene affiliato alla F.I.G.C. (sede: Via Circonvallazione, Aosta).[12]
  • 1928 - La denominazione viene italianizzata in Associazione Sportiva Aosta.
  • 1929 - Con comunicato ufficiale n. 11 del 5 marzo 1929 il Direttorio Regionale Piemontese rende nota l'affiliazione dell'Associazione Calcio Aosta presso Guglielmo Rossi, in via Édouard Aubert 13, a Aosta. Non partecipa al campionato piemontese di Terza Divisione 1928-29.
  • 1929-30 - 6º nel girone B della 3ª Divisione Piemontese.

  • 1930-31 - 6º nel girone B della 3ª Divisione Piemontese.
  • 1931 - Rimane affiliata ma inattiva. Cambia denominazione in A.S. Aosta.[13]
  • 1932-33 - 5º nel girone D della 3ª Divisione Piemontese. Promossa in Seconda Divisione Piemontese.
  • 1933-34 - 5º nel girone unico della 2ª Divisione Piemontese.
  • 1934-35 - 1º nella 2ª Divisione Piemontese, ribattezzata Prima Divisione.
  • 1935-36 - 7º nel girone C della 1ª Divisione Piemontese.
  • 1936-37 - 3º nel girone B della 1ª Divisione Piemontese.
  • 1937-38 - 8º nel girone C della 1ª Divisione Piemontese.
  • 1938-39 - 4º nel girone E della 1ª Divisione Piemontese.
  • 1939-40 - 9º nel girone B della 1ª Divisione Piemontese.

  • 1940-41 - 2º nel girone C della 1ª Divisione Piemontese. Promosso in Serie C dopo le finali piemontesi.
  • 1941-42 - 13º nel girone D della Serie C, per peggiore quoziente reti rispetto al Savigliano.
  • 1942-43 - 9º nel girone E della Serie C.
  • 1943/1945 - Inattivo per motivi bellici. Si riaffilia alla F.I.G.C. con la denominazione U.S. Aosta.
  • 1945-46 - 10º nel girone D della Serie C (Lega Naz. Alta Italia).
  • 1946-47 - 8º nel girone B della Serie C (Lega Interregionale Nord).
  • 1947-48 - 15º nel girone C della Serie C (Lega Interregionale Nord). Retrocesso in Promozione.
  • 1948-49 - 11º nel girone A della Promozione.
  • 1949-50 - 2º nel girone E della Promozione.

  • 1950-51 - 1º nel girone E della Promozione dopo gli spareggi con Verbania ed Asti. Promosso in Serie C, a seguito di sorteggio.
  • 1951-52 - 11º nel girone A della Serie C. Retrocesso in IV Serie.
  • 1952-53 - 3º nel girone A della IV Serie.
  • 1953-54 - 1º nel girone A della IV Serie battendo allo spareggio la Biellese; 3º nel girone finale.
  • 1954-55 - 18º nel girone A della IV Serie. Retrocesso in Promozione Regionale.
  • 1955-56 - 3º nel girone A della Promozione Piemontese.
  • 1956-57 - 9º nel girone A della Promozione Piemontese.
  • 1957-58 - 5º nel girone B del Campionato Piemontese Dilettanti.
  • 1958-59 - 10º nel girone B del Campionato Piemontese Dilettanti. Ammesso a tavolino in Serie D da Artemio Franchi in rappresentanza della propria provincia.[14]
  • 1959-60 - 8º nel girone A della Serie D.

  • 1960-61 - 14º nel girone B della Serie D.
  • 1961-62 - 17º nel girone A della Serie D, retrocede in Prima Categoria Piemontese.
  • 1962-63 - 9º nel girone A della 1ª Categoria Piemontese.
  • 1963-64 - 7º nel girone A della 1ª Categoria Piemontese.
  • 1964-65 - 8º nel girone A della 1ª Categoria Piemontese.
  • 1965-66 - 4º nel girone A della 1ª Categoria Piemontese.
  • 1966-67 - 3º nel girone A della 1ª Categoria Piemontese.
  • 1967-68 - 3º nel girone A della 1ª Categoria Piemontese. Ammesso alla Promozione Piemontese a completamento organici.
  • 1968-69 - 1º nel girone unico della Promozione Piemontese. Promosso in Serie D.
  • 1969-70 - 9º nel girone A della Serie D.

  • 1970-71 - 18º nel girone A della Serie D, retrocede in Promozione Piemontese.
  • 1971-72 - 3º nel girone A della Promozione Piemontese.
  • 1972-73 - 6º nel girone A della Promozione Piemontese.
  • 1973-74 - 1º nel girone A della Promozione Piemontese. Promosso in Serie D.
  • 1974-75 - 16º nel girone A della Serie D. Retrocede in Promozione per la peggior differenza reti con la Cossatese.
  • 1975-76 - 2º nel girone A della Promozione Piemontese.
  • 1976-77 - 1º nel girone A della Promozione Piemontese. Promosso in Serie D.
  • 1977-78 - 9º nel girone A della Serie D.
  • 1978-79 - 14º nel girone A della Serie D, salvo grazie alla migliore differenza reti nei confronti dell'Entella.
  • 1979-80 - 8º nel girone A della Serie D.

  • 1980-81 - 15º nel girone A della Serie D. Non retrocede per ristrutturazione in Campionato Interregionale.
  • 1981-82 - 8º nel girone A dell'Interregionale.
  • 1982-83 - 9º nel girone A dell'Interregionale.
  • 1983-84 - 8º nel girone A dell'Interregionale.
  • 1984-85 - 2º nel girone A dell'Interregionale.
  • 1985-86 - 11º nel girone A dell'Interregionale.
  • 1986-87 - 6º nel girone A dell'Interregionale.
  • 1987-88 - 15º nel girone A dell'Interregionale, retrocede in Promozione Piemontese. È in seguito riammesso a completamento organici.
  • 1988-89 - 3º nel girone A dell'Interregionale.
  • 1989-90 - 6º nel girone B dell'Interregionale.

  • 1990-91 - 1º nel girone B dell'Interregionale. Promosso in Serie C2 dopo spareggio con il Brescello, vincitore nel girone C (2-2; 1-3). Trofeo Jacinto - Vicecampione d'Italia d'Interregionale, dopo semifinali con Cerveteri Roma (2-1), Pistoiese (1-6) e finalissima a Bovalino con il Matera (1-0).
  • 1991-92 - 13º nel girone A della Serie C2.
  • 1992-93 - 14º nel girone A della Serie C2.
  • 1993-94 - 16º nel girone A della Serie C2, retrocede nel Campionato Nazionale Dilettanti (C.N.D.). Riammesso alla Serie C2 a completamento organici.
  • 1994-95 - 17º nel girone A della Serie C2, retrocede nel C.N.D. dopo i play-out con la Centese (1-1 e 1-2).
  • 1995-96 - 3º nel girone A del C.N.D. Al termine della stagione la società rinuncia al successivo campionato e si iscrive in Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta per problemi finanziari.
  • 1996-97 - 15º nel girone A dell'Eccellenza Piemonte V.d'A., retrocede in Promozione.
  • 1997-98 - 2º nel girone C della Promozione Piemonte V.d'A. dietro al Mathi. Non si disputarono i play-off e la squadra guidata da Piero Ciri venne abbandonata al suo destino. Nel 1998 viene decretato il fallimento dell'U.S. Aosta 1911.

  • 2021 - Rifondazione.
  • 2021-22 - 10º nel girone di Ivrea della Terza Categoria.
  • 2022-23 - 5º nel girone di Ivrea della Terza Categoria.
  • 2023-24 - nel girone di Biella della Terza Categoria.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

I colori del club sono il rosso e il nero, presenti sul gonfalone cittadino e sulla bandiera della Valle d'Aosta.

Il simbolo è il leone rampante, presente sullo stemma della città di Aosta e che rappresenta anche la Regione.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Mario Puchoz.

L'Aosta giocava le sue partite interne allo Stadio Mario Puchoz.

L'impianto venne costruito nel 1954 con il fine di sostituire il vecchio Campo Sportivo della Gioventù Italiana del Littorio, costruito nel 1936. La sua capienza è di 2 000 spettatori. Nel 1993 ci fu una drastica riduzione degli oltre 4 000 posti disponibili.

L'Aosta rifondato nel 2021 gioca le sue partite interne allo Stadio Tzambarlet di Aosta. La capienza dell'impianto è di 1 500 posti.

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'U.S. Aosta 1911.
Allenatori
Presidenti
  • 1909-1911 Bandiera dell'Italia Avv. Giuseppe Domenico Donna
  • 1911-? Bandiera dell'Italia Gen. Francesco Gastaldi
  • 1920-? Bandiera dell'Italia ?
  • 1924-1925 Bandiera dell'Italia Mario Guerraz
  • 1925-1927 Bandiera dell'Italia Enrico Cuaz
  • 1927-1930 Bandiera dell'Italia Giovanni Battista Tubère
  • 1930-1934 Bandiera dell'Italia Commissario U.L.I.C.
  • 1934-1938 Bandiera dell'Italia Enrico Cuaz
  • 1938-1943 Bandiera dell'Italia Raffaele Tognoni
  • 1943-1945 Sospensione di ogni attività per motivi bellici
  • 1946-1948 Bandiera dell'Italia Rivella Billia
  • 1948-1952 Bandiera dell'Italia Avv. Vittorino Bondaz
  • 1952-1958 Bandiera dell'Italia Enrico Cuaz
  • 1958-1960 Bandiera dell'Italia Domenico Boley
  • 1960-1961 Bandiera dell'Italia Alfieri Ezio Tognonato
  • 1961-1962 Bandiera dell'Italia Carlo Farinet
    Bandiera dell'Italia Leo Guglielminotti (Commissario Straordinario)
  • 1962-1965 Bandiera dell'Italia Francesco Marta
  • 1964-1970 Bandiera dell'Italia Gianni Bondaz
  • 1970-1973 Bandiera dell'Italia Gino Guasti
  • 1973-1981 Bandiera dell'Italia Leo Guglielminotti
  • 1981-1983 Bandiera dell'Italia Annamaria Pugliatti
  • 1983-1984 Bandiera dell'Italia Pier Antonio Genestrone
  • 1984-1986 Bandiera dell'Italia Luciano Bolzon
  • 1986-1992 Bandiera dell'Italia Emilio Bertona
  • 1992-1997 Bandiera dell'Italia Massimo Pavan
  • 1997-1998 Bandiera dell'Italia Massimo Pavan
    Bandiera dell'Italia Walter Barbero

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'U.S. Aosta 1911.

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazione ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie C 6 1941-1942 1951-1952 6
Promozione 3 1948-1949 1950-1951 17
IV Serie 3 1952-1953 1954-1955
Serie D 7 1959-1960 1977-1978
Serie C2 4 1991-1992 1994-1995
Serie D 3 1978-1979 1980-1981 14
Campionato Interregionale 10 1981-1982 1990-1991
Campionato Nazionale Dilettanti 1 1995-1996

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1990-1991

Competizioni interregionali[modifica | modifica wikitesto]

1950-1951 (girone E), dopo spareggi e sorteggio
1953-1954 (girone A)
1990-1991 (girone B)

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

1968-1969, 1973-1974, 1976-1977

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Annuario FIGC 1926-1927, p. 250, dove il libro cita espressamente "Nato nel 1925".
  2. ^ Fu Presidente del Comitato Provinciale Valdostano dai primi anni '60 fino alla stagione 1976-1977.
  3. ^ Francesco Allegra, Un prof al posto di Navarrini, in Stampa Sera, 10 novembre 1980, p. V.
  4. ^ Carlo Gobbo, Dall’Aosta alla serie A (Storia di un portiere), in La Stampa, 7 febbraio 1987, p. 17.
  5. ^ Enrico Martinet, Uno sponsor per la squadra rossonera, in La Stampa, 20 luglio 1988, p. II.
  6. ^ I campioni di casa nostra, FRAGIDUE EDITRICE, p. 77.
  7. ^ Giorgio Macchiavello, L'Aosta calcio non esiste più, in La Stampa, 4 agosto 1998, p. 31.
  8. ^ Calcio: rinasce l'Aosta Calcio, punta alla Terza Categoria.
  9. ^ Il giornale La Val d'Aosta (Aosta, Biblioteca Regionale) ne dà notizia solo in data 17 luglio riferendo che "...in data 12 luglio presso il Salone Piana di Aosta ...".
  10. ^ In una delle prime gare, Augusta Praetoria-Eporediese 0-1 del 22 settembre 1912, gli aostani scesero in campo nella seguente formazione: Barathier; Perron, Rosset; Petit Gat, G. Gastaldi, Romersa; Cravero, Allara, ???, F. Gastaldi, Donna. Si giocava in Piazza d'Armi.
  11. ^ Ne dà notizia il giornale aostano Le Monde in data 9 maggio. Aosta, Biblioteca Regionale.
  12. ^ Direttorio Federale F.I.G.C. del 10 giugno 1927 pubblicato dal Corriere dello Sport di Bologna. Biblioteca Universitaria di Bologna (B.U.B.).
  13. ^ Direttorio Federale della F.I.G.C. comunicato dell'11 novembre 1932 sul Littoriale del 15 novembre 1932 pag.5.[collegamento interrotto]
  14. ^ Secondo le regole di riforma semiprofessionistica di quella stagione sportiva, ognuna delle 92 province d'Italia doveva avere almeno una squadra in una delle prime quattro serie. Si ricorda che, per l'ordinamento della FIGC, la Valle d'Aosta non costituisce una regione ma è ancora una provincia del Piemonte.
  15. ^ Commissione Tecnica.
  16. ^ Brunetto, p. 13.
  17. ^ Annuario '91 del Calcio Interregionale di Sergio Capelli, Anno I pag. 126 con foto; Edit. Publistadio '90, Modigliana (FO)
  18. ^ Mensile "In Valle" Anno II - n. 12 gennaio 1996 e "All'Ombra dei Monti Gemelli" di Cesare Balbis, Tip. Valdostana marzo 2012, pp. 161/6.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La storia dell'Aosta è stata pubblicata dal settimanale sportivo aostano Sports Valdôtains dal nº 26 del 2 settembre 1980 (anno XIII) pag. 7 al nº 4 del 1º febbraio 1983, e infine ripresa nel nº 21 del 31 maggio pag. 3 con 5 puntate suppletive fino al nº 25 del 28 giugno 1983 (anno XVI) pag. 3 in 107 dispense complessive. Raccolta dati a cura di Atair Bosonetto (1918-2006), ex-giocatore aostano degli anni '30 e decano dei giornalisti sportivi aostani (1954-2006). Aosta, Biblioteca Regionale.
  • La storia fu ripresa e pubblicata riassunta in 2 pagine (pag. 50 e 51) nel libro Almanacco Campionato Promozione Piemontese - 1976-77 compilato da Giancarlo Emanuel (giornalista de "La Stampa" e di "Tuttosport"), Edizioni GIPA - Torino 1976.
  • Gildo Brunetto, Calcio dilettanti Piemonte-Valle d'Aosta, Aosta, Supplemento al settimanale "Sports Valdotains", 28 giugno 1985, p. 13.
  • Luigi Saverio Bertazzoni (a cura di), Annuario italiano del giuoco del calcio, volume I 1926-27 e 1927-28 (1928), Modena, F.I.G.C. - Bologna, p. 250.

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