Wind of Change (Scorpions)

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Wind of Change
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaScorpions
Pubblicazione21 gennaio 1991
Durata5:12
Album di provenienzaCrazy World
GenerePower ballad
EtichettaMercury
ProduttoreKeith Olsen
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera dell'Australia Australia[2]
(vendite: 35 000+)
Bandiera del Brasile Brasile[3]
(vendite: 20 000+)
Bandiera della Francia Francia[4]
(vendite: 400 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[5]
(vendite: 400 000+)
Bandiera della Russia Russia[6]
(vendite: 100 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[7]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Austria Austria[8]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[9]
(vendite: 90 000+)
Bandiera della Germania Germania[10]
(vendite: 500 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[1]
(vendite: 70 000+)
Scorpions - cronologia
Singolo precedente
(1990)
Singolo successivo
(1991)

Wind of Change è una ballata della rock band tedesca Scorpions. Composta nel 1989 dal cantante Klaus Meine, ispirato dai cambiamenti politici che si stavano allora verificando nell'Europa dell'Est, è riconosciuta come uno dei simboli della riunificazione della Germania. Nonostante ciò, Meine ha sostenuto che in realtà il brano è stato scritto prima della caduta del Muro di Berlino.[11]

La canzone è inserita nell'album Crazy World, ma compare anche in versione dal vivo in Live Bites (1995), con la Berliner Philharmoniker in Moment of Glory (2000), e in versione unplugged in Acoustica (2001). Si tratta di uno dei singoli di maggior successo di tutti i tempi, con un totale di circa 14 milioni di copie vendute nel mondo.[12][13][14] Nel proprio paese, in Germania, è il singolo più venduto di tutti i tempi, davanti a Yes Sir, I Can Boogie delle Baccara.

Genesi e contesto[modifica | modifica wikitesto]

Klaus Meine trovò l'ispirazione per comporre Wind Of Change durante il soggiorno degli Scorpions in Unione Sovietica nel 1989
Il fiume Moskva, citato nel testo

Nell'aprile del 1988 gli Scorpions pubblicarono il loro decimo album in studio, Savage Amusement. Seguì un tour mondiale di due anni, a supporto del disco, che prevedeva, tra le altre, dieci date a Leningrado, nell'allora URSS. In totale, più di 350.000 fan sovietici assistettero ai concerti degli Scorpions, e ciò permise loro di diventare il primo gruppo rock capace di penetrare nella "cortina di ferro".[15], anche se ci fu un precedente: il Live Magic dei Queen nel luglio del 1986 a Budapest.

Gli Scorpions si presentarono come resistenti passivi di fronte alla censura politica e agli ostacoli posti dal KGB alla libertà artistica. Durante uno di questi concerti, Klaus Meine si rivolse ironicamente al pubblico russo affermando: «Noi tedeschi, prima siamo venuti qui [in URSS] con i carri armati, ora con le chitarre, questa è la nuova Germania!»[16]

Tale successo indusse le autorità sovietiche ad organizzare, assieme agli Scorpions, un festival per celebrare la caduta del regime comunista nel paese. Nell'agosto del 1989 fu dunque organizzato il Moscow Music Peace Festival[Cronologicamente e logicamente insensato] allo Stadio Lenin di Mosca, dove gli Scorpions condivisero il palco con Bon Jovi, Ozzy Osbourne, Mötley Crüe ed altri, davanti a un pubblico di oltre 250.000 sovietici.[17][18]

Fu proprio il soggiorno in URSS a far venire a Klaus Meine la prima ispirazione per comporre Wind of Change. Il cantante cominciò a pensare al nuovo brano solo poche settimane dopo gli eventi menzionati. Anni dopo, dichiarò:[19]

«Durante il nostro soggiorno a Mosca si sentiva una nuova energia nei giovani sovietici, volevano essere parte del resto del mondo, e questo mi ha motivato a comporre la canzone nel settembre del 1989.»

Durante l'esibizione allo Stadio Lenin, Meine sosterrà di aver visto i soldati dell'Armata Rossa piangere alle note di Holiday.[20]

Significato[modifica | modifica wikitesto]

La canzone celebra i cambiamenti politici in atto a quei tempi nell'Europa dell'Est - come la caduta del Muro di Berlino, l'aumento della libertà nel blocco comunista (che avrebbe presto portato alla distruzione dell'URSS), e la chiara imminente fine della guerra fredda.

Molti ascoltatori non particolarmente pratici ed esperti di Mosca, sono spesso confusi dal significato dei primi versi della canzone, che sono:

(EN)

«I follow the Moskva
Down to Gorky Park
Listening to the wind
of change»

(IT)

«Seguo la Moscova
Giù fino al Parco Gor'kij
Ascoltando il vento
del cambiamento»

Moskva è il nome del fiume che attraversa Mosca, e il Gorky Park è un parco verde di Mosca, situato proprio sulla sponda del fiume Moskva. Molti moscoviti amano percorrere l'esteso camminamento del parco lungo le rive del fiume. Gli Scorpions trassero ispirazione nella composizione di Wind of Change durante la loro visita a Mosca del 1989, e decisero quindi di includere nel brano i riferimenti di cui sopra.

Il testo contiene anche un riferimento alla balalaika, un popolare strumento russo a corde, simile a una chitarra. La balalaika è menzionata nel versetto seguente:

(EN)

«For peace of mind
Let your balalaika sing
what my guitar wants to say»

(IT)

«Per la pace della mente
Lasciate che sia la vostra balalaika a cantare
ciò che la mia chitarra vuole dire»

La canzone[modifica | modifica wikitesto]

Wind of Change inizia con Klaus Meine che fischia accompagnato solo dal chitarrista solista Matthias Jabs. Poi entrano Rudolf Schenker (che in questa canzone usa una chitarra acustica), insieme al bassista Francis Buchholz e al batterista Herman Rarebell. Il ritornello è piuttosto lungo e si arriva quasi subito all'assolo eseguito dal chitarrista Rudolf Schenker, Wind of Change è una delle poche canzoni dove l'assolo viene eseguito dal chitarrista ritmico Rudolf Schenker anziché Matthias Jabs. Il basso di Francis Buchholz è decisamente sonoro e si fa sentire solo al momento del ritornello, come anche la batteria di Herman Rarebell.

Il video[modifica | modifica wikitesto]

Il videoclip del brano è stato girato durante il concerto degli Scorpions al Deutschlandhalle di Berlino, nel dicembre del 1990. Alternate alle immagini del gruppo, ci sono alcuni filmati che mostrano eventi e personalità importanti di quel periodo, tra cui la caduta del Muro di Berlino, l'incidente della superpetroliera Exxon Valdez, la protesta di piazza Tienanmen e il Rivoltoso Sconosciuto, Nelson Mandela, Lech Wałęsa e Papa Giovanni Paolo II. Sono mostrati anche due importanti eventi musicali ai quali han preso parte gli Scorpions stessi: il Moscow Music Peace Festival (1989) e The Wall - Live in Berlin (1990).

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

Wind of Change è stata anche tradotta dall'inglese ad altre tre lingue, ossia in italiano (Ridi), in russo (Ветер Перемен) e in spagnolo (Vientos de Cambio). La versione russa fu eseguita dalla band davanti al segretario comunista Mikhail Gorbachev.

Tracce CD[modifica | modifica wikitesto]

  1. Wind of Change
  2. Restless Nights
  3. Big City Nights (live in Moscow)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

altri musicisti
  • Koen van Baal, Robbie Buchanan – tastiere

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1991) Posizione
Australia[38] 43
Austria[39] 1
Belgio (Fiandre)[40] 2
Canada[41] 94
Francia[42] 3
Germania[43] 1
Paesi Bassi[44] 8
Stati Uniti[45] 39
Svizzera[46] 1

Classifiche di fine decennio[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1990–1999) Posizione
Austria[47] 4
Germania[48] 1

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Wind of Change (certificazione), su FIMI. URL consultato il 15 novembre 2021.
  2. ^ dropbox.com, https://www.dropbox.com/sh/k9o2q7p7o4awhqx/AACjuKIBKG0f_IBblLVewtKva/1991%20Accreds.pdf.
  3. ^ (PT) Scorpions – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 7 aprile 2024.
  4. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2012). Digitare "Scorpions" e premere "OK".
  5. ^ (EN) Wind of Change, su British Phonographic Industry. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  6. ^ (RU) РОССИЙСКАЯ ИНДУСТРИЯ ЗВУКОЗАПИСИ - Год 2011 (PDF), su Lenta.ru. URL consultato il 19 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2012).
  7. ^ (EN) Scorpions - Wind of Change – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 13 maggio 2015.
  8. ^ (DE) Scorpions - Wind of Change – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  9. ^ (DA) Wind of Change, su IFPI Danmark. URL consultato il 12 agosto 2023.
  10. ^ (DE) Scorpions – Wind of Change – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  11. ^ (DE) Ekkehard Kern, 1988 wurden die Scorpions noch vom KGB begleitet, su welt.de, http://www.welt.de/, 20 aprile 2011. URL consultato il 20 novembre 2014.
  12. ^ Scorpions: Wind of Change - Der Wende-Hit - Aus aller Welt - Journal - Thema - Hamburger Abendblatt
  13. ^ Rateyourmusic, 14 mio
  14. ^ Phil Brodie, 14 mio, su philbrodieband.com. URL consultato il 23 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2017).
  15. ^ Pablo Padilla, El Libro Blanco del Rock, a cura di María de los Ángeles Cerda, Santiago de Chile, RIL editores, 2009, p. 187, ISBN 978-956-284-706-3.
  16. ^ (EN) Scorpions Still Rocking in Moscow After Two Decades, su themoscowtimes.com, D. Garrison Golubock, 23 ottobre 2013. URL consultato il 20 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  17. ^ (EN) 1989 Moscow Peace Music Festival, in Rockshowvideos.com, 5 novembre 2012.
  18. ^ Herman Rarebell, And Speaking of Scorpions... Autobiography of Former Scorpions Drummer Herman "Ze German" Rarebell, CreateSpace Independent Publishing Platform, 2011, ISBN 978-1-4636-0110-2.
  19. ^ Canzoni contro la guerra - Wind Of Change
  20. ^ Sound check: Wind of change Archiviato il 2 maggio 2014 in Internet Archive.
  21. ^ (EN) Australian Charts – Scorpions – Wind of Change, su australiancharts.com.
  22. ^ (DE) Austrian Charts – Scorpions – Wind of Change, su austriancharts.at.
  23. ^ (NL) Ultratop Charts – Scorpions – Wind of Change, su ultratop.be, Ultratop.
  24. ^ (EN) Top Singles - Volume 54, No. 6, July 13 1991, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  25. ^ a b c (EN) Scorpions Wind of Change Worldwide Chart Positions (JPG), su alfa.kachi-snimka.info, Kachi-Snimka.info. URL consultato il 29 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2013).
  26. ^ a b (EN) Song Artist 650 - The Scorpions, su tsort.info. URL consultato il 29 ottobre 2014.
  27. ^ (FR) French Charts – Scorpions – Wind of Change, su lescharts.com.
  28. ^ (DE) German Charts – Scorpions – Crazy World, su offiziellecharts.de.
  29. ^ (EN) Irish Singles Chart, database, su irishcharts.ie, Irish Recorded Music Association. URL consultato il 18 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  30. ^ (EN) Norwegian Charts – Scorpions – Wind of Change, su norwegiancharts.com.
  31. ^ (EN) New Zealand Charts – Scorpions – Wind of Change, su charts.org.nz. URL consultato il 18 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2012).
  32. ^ (NL) Dutch Charts – Scorpions – Wind of Change, su dutchcharts.nl.
  33. ^ Archiwum Listy Przebojów Programu Trzeciego [1] (Consultato il 16 novembre 2014)
  34. ^ (EN) Chart Archive – Scorpions – Wind of Change, su chartarchive.org, Chart Stats. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2014).
  35. ^ a b c (EN) Scorpions – Chart History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2014).
  36. ^ (EN) Swedish Charts – Scorpions – Wind of Change, su swedishcharts.com.
  37. ^ (DE) Swiss Charts – Scorpions – Wind of Change, su hitparade.ch.
  38. ^ (EN) ARIA Charts - End Of Year Charts - Top 50 Singles 1991, su aria.com.au, ARIA Charts. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  39. ^ (DE) Austriancharts – Jahreshitparade 1991, su austriancharts.at. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  40. ^ (NL) Jaaroverzichten 1991, su Ultratop.be, ULTRATOP & Hung Medien. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  41. ^ (EN) Top Singles - Volume 55, No. 3, December 21 1991, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  42. ^ Syndicat national de l'édition phonographique, French Annual Chart, su disqueenfrance.com, Disque En France, 1991. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2009).
  43. ^ (DE) Single – Jahrescharts 1991, su offiziellecharts.de. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  44. ^ (NL) Jaaroverzichten 1991, su dutchcharts.nl. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  45. ^ Billboard Top 100 - 1991, su longboredsurfer.com. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  46. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 1991, su Hitparade.ch, Hung Medien. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  47. ^ (DE) Bestenlisten – 90er-Single, su austriancharts.at. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  48. ^ (DE) German Top 10 - Top 300 Of The Decade, The 90s, su ki.informatik.uni-wuerzburg.de. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
  49. ^ Filmato audio Clip from documentary film "YOSHIKI: Under the Sky" YOSHIKI x Scorpions - "Wind of Change", su YouTube.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]