Auto Technisches Spezialzubehör: differenze tra le versioni
m typo |
varie correzioni ortografiche e non solo |
||
Riga 37: | Riga 37: | ||
Essa prendeva il nome dal marchio di ruote in lega ('''Auto Technisches Spezialzubehör'''), di proprietà dell'imprenditore tedesco [[Günther Schmidt]]. |
Essa prendeva il nome dal marchio di ruote in lega ('''Auto Technisches Spezialzubehör'''), di proprietà dell'imprenditore tedesco [[Günther Schmidt]]. |
||
La compagnia aveva sede a [[Bad Dürkheim]] vicino all'[[Hockenheimring]], ed aveva creato alcune tipologie rivoluzionare di ruota leggera per [[Porsche]] |
La compagnia aveva sede a [[Bad Dürkheim]] vicino all'[[Hockenheimring]], ed aveva creato alcune tipologie rivoluzionare di ruota leggera per [[Porsche]] e [[Volkswagen]]. Inoltre costruiva speciali ruote in alluminio per [[Mercedes-AMG|AMG]], il preparatore di vetture speciali [[Mercedes-Benz]], negli [[Anni 1970|anni '70]] e [[Anni 1980|'80]]. Inoltre ATS aveva sponsorizzato molti eventi sportivi per promuovere il suo marchio. Fu naturale dunque la creazione di un proprio team, anche se il difficile carattere del titolare rese travagliata la vita del team con continui cambiamenti nell'organigramma. |
||
== Anni 70 == |
== Anni 70 == |
||
Riga 46: | Riga 46: | ||
L'[[Formula 1 stagione 1978|anno successivo]], fu [[Robin Herd]] della [[March]] ad essere incaricato di progettare la prima vera ATS, la [[ATS HS1|HS1]] che fu guidata da Jarier e [[Jochen Mass]]. Jarier arrivò 8° nel [[Gran Premio del Sud Africa 1978|Gran premio del Sud Africa]], ma venne licenziato dopo un litigio con Schmidt, sostituito da [[Alberto Colombo]] nel [[Gran Premio del Belgio 1978|Gran premio del Belgio]]. Dopo due qualificazioni fallite, Colombò lasciò il posto a [[Keke Rosberg]] fino al ritorno di Jarier solo per una gara in Germania. Successivamente si alternarono al volante di nuovo Binder e [[Michael Bleekemolen]]. |
L'[[Formula 1 stagione 1978|anno successivo]], fu [[Robin Herd]] della [[March]] ad essere incaricato di progettare la prima vera ATS, la [[ATS HS1|HS1]] che fu guidata da Jarier e [[Jochen Mass]]. Jarier arrivò 8° nel [[Gran Premio del Sud Africa 1978|Gran premio del Sud Africa]], ma venne licenziato dopo un litigio con Schmidt, sostituito da [[Alberto Colombo]] nel [[Gran Premio del Belgio 1978|Gran premio del Belgio]]. Dopo due qualificazioni fallite, Colombò lasciò il posto a [[Keke Rosberg]] fino al ritorno di Jarier solo per una gara in Germania. Successivamente si alternarono al volante di nuovo Binder e [[Michael Bleekemolen]]. |
||
Anche Mass lasciò |
Anche Mass lasciò, dopo un incidente che gli procurò una gamba fratturata durante un test. Dopo un tentativo di qualifica con [[Harald Ertl]], sulla vettura di Mass tornò Rosberg. |
||
Malgrado l'arrivo della nuova vettura la D1, mancarono completamente i risultati. |
Malgrado l'arrivo della nuova vettura, la [[ATS D1|D1]], mancarono completamente i risultati. |
||
Il [[Formula 1 stagione 1979|1979]] vide l'arrivo di [[Hans-Joachim Stuck]] per guidare |
Il [[Formula 1 stagione 1979|1979]] vide l'arrivo di [[Hans-Joachim Stuck]] per guidare una vettura progettata da [[Giacomo Caliri]], ma l'unico piazzamento a punti, un 5° posto, arrivò solo nel [[Gran Premio degli Stati Uniti-Est 1979|Gran Premio degli USA-Est]] e con la nuova vettura, la [[ATS D3|D3]], progettata da [[Nigel Stroud]]. |
||
== Anni 80 == |
== Anni 80 == |
||
Nel [[Formula 1 stagione 1980|1980]] il team tornò a schierare due vetture con [[Marc Surer]] e [[Jan Lammers]] come piloti. Surer giunse 7° nel [[Gran Premio del Brasile 1980|GP del Brasile]], mentre Lammers ottene il 4° tempo in prova prima di ritirarsi in gara nel [[Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest 1980|Gp di Long Beach]]. Fu un fuoco di paglia e il team finì presto in posizioni arretrate malgrado l'arrivo della nuova vettura, la [[ATS D4|D4]], progettata da [[Gustav Brunner]]. Dopo un infortunio a Surer, il team rimase in corsa con una sola vettura. Surer tornò al GP di Francia, quando Lammers passò alla [[Ensign]]. Il team non conquistò punti. |
Nel [[Formula 1 stagione 1980|1980]] il team tornò a schierare due vetture con [[Marc Surer]] e [[Jan Lammers]] come piloti. Surer giunse 7° nel [[Gran Premio del Brasile 1980|GP del Brasile]], mentre Lammers ottene il 4° tempo in prova prima di ritirarsi in gara nel [[Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest 1980|Gp di Long Beach]]. Fu un fuoco di paglia e il team finì presto in posizioni arretrate malgrado l'arrivo della nuova vettura, la [[ATS D4|D4]], progettata da [[Gustav Brunner]]. Dopo un infortunio a Surer, il team rimase in corsa con una sola vettura. Surer tornò al GP di Francia, quando Lammers passò alla [[Ensign]]. Il team non conquistò punti. |
||
Nel [[Formula 1 stagione 1981|1981]], Lammers e Surer si scambiarono il sedile e Lammers tornò per guidare l'unica vettura (ancora la D4). Al [[Gran Premio di San Marino 1981|GP di San Marino]] |
Nel [[Formula 1 stagione 1981|1981]], Lammers e Surer si scambiarono il sedile e Lammers tornò per guidare l'unica vettura (ancora la D4). Al [[Gran Premio di San Marino 1981|GP di San Marino]] venne schierata una seconda vettura per il pilota svedese [[Slim Borgudd]]. Questi, rimasto unico pilota della scuderia, conquistò un rocambolesco sesto posto al [[Gran Premio di Gran Bretagna 1981|Gran premio di Gran Bretagna]] con la nuova vettura, la HGS1, disegnata da [[Hervé Guilpin]]. Seguirono pochi risultati e molte non qualificazioni. La vettura era sponsorizzata dal gruppo musicale [[ABBA]] di cui Slim Borgudd era stato batterista. |
||
Nel 1982 si tornò alle due vetture in pista. La nuova vettura, la D5, era una evoluzione della HGS1 (Guilpin era passato all'[[Osella]]) e fu affidata a [[Manfred Winkelhock]] e [[Eliseo Salazar]]. I migliori risultati furono due |
Nel 1982 si tornò alle due vetture in pista. La nuova vettura, la D5, era una evoluzione della HGS1 (Guilpin era passato all'[[Osella]]) e fu affidata a [[Manfred Winkelhock]] e [[Eliseo Salazar]]. I migliori risultati furono due quinti posti, uno per ciascuno dei piloti (oltre ad un sesto posto per Winlkhelock revocato perché la vettura venne trovata sottopeso). |
||
== 1983-84 Motori BMW == |
== 1983-84 Motori BMW == |
||
[[ |
[[File:Winkelhock ATS D7 1984 Dallas F1.jpg|250px|right|thumb|[[Manfred Winkelhock]] con la ATS D7 al [[Gran Premio degli Stati Uniti]], [[1984]]]] |
||
Nel 1983 Schmidt sfruttò le sue conoscenze nell'industria automobilistica per ottenere dalla [[BMW Motorsport|BMW]] i potenti motori turbo della casa bavarese. La vettura per il solo pilota |
Nel 1983 Schmidt sfruttò le sue conoscenze nell'industria automobilistica per ottenere dalla [[BMW Motorsport|BMW]] i potenti motori turbo della casa bavarese. La vettura, per il solo pilota Winkelhock, era ancora opera di [[Gustav Brunner]]. La D6 era assai innovativa con il telaio avente funzioni anche di carrozzeria. Vi furono eccellenti risultati in prova, ma i continui cambiamenti di staff non permisero di raggiungere l'affidabilità necessaria e il miglior risultato fu un quarto posto al [[Gran Premio d'Europa 1983|GP d'Europa]]. |
||
L'anno successivo, al vettura la D7 era una evoluzione della precedente, ma Brunner lasciò il team prima dell'inizio della stagione e i risultati mancarono a lungo. Winkelhock era in terza posizione al [[Gran Premio del Belgio 1984|GP del Belgio]] prima che un guasto elettrico lo costringesse al ritiro. Nell gare in [[Gran Premio d'Austria 1984|Austria]] e [[Gran Premio d'Italia 1984|Italia]], una seconda D7 venne schierata per |
L'anno successivo, al vettura la D7 era una evoluzione della precedente, ma Brunner lasciò il team prima dell'inizio della stagione e i risultati mancarono a lungo. Winkelhock era in terza posizione al [[Gran Premio del Belgio 1984|GP del Belgio]] prima che un guasto elettrico lo costringesse al ritiro. Nell gare in [[Gran Premio d'Austria 1984|Austria]] e [[Gran Premio d'Italia 1984|Italia]], una seconda D7 venne schierata per [[Gerhard Berger]]. Dopo l'ennesima rottura al cambio, Winkelhock lasciò il team, mentre Berger conquistava a Monza un sesto posto, ma il punto non venne assegnato al team in quanto la seconda vettura non era iscritta al campionato. |
||
Alla fine dell'anno la BMW, visti i pessimi risultati e la pessima immagine del team, non rinnovò il contratto di fornitura, preferendo la [[Arrows]]. |
Alla fine dell'anno la BMW, visti i pessimi risultati e la pessima immagine del team, non rinnovò il contratto di fornitura, preferendo la [[Arrows]]. |
Versione delle 02:57, 26 nov 2009
Auto Technisches Spezialzubehör | |
---|---|
Sede | Bad Dürkheim, Germania |
Categorie | |
Formula 1 | |
Dati generali | |
Anni di attività | dal 1977 |
Fondatore | Günther Schmidt |
Formula 1 | |
Anni partecipazione | 1978-1984 |
Miglior risultato | 11° (1979) |
Gare disputate | 90 |
Vittorie | 0 |
ATS fu un disciolto team di tedesco di Formula 1 presente nel Campionato Mondiale dal 1978 al 1984. A volte chiamata l'ATS tedesca per distinguerla dalla Automobili Turismo e Sport degli anni '60.
Essa prendeva il nome dal marchio di ruote in lega (Auto Technisches Spezialzubehör), di proprietà dell'imprenditore tedesco Günther Schmidt.
La compagnia aveva sede a Bad Dürkheim vicino all'Hockenheimring, ed aveva creato alcune tipologie rivoluzionare di ruota leggera per Porsche e Volkswagen. Inoltre costruiva speciali ruote in alluminio per AMG, il preparatore di vetture speciali Mercedes-Benz, negli anni '70 e '80. Inoltre ATS aveva sponsorizzato molti eventi sportivi per promuovere il suo marchio. Fu naturale dunque la creazione di un proprio team, anche se il difficile carattere del titolare rese travagliata la vita del team con continui cambiamenti nell'organigramma.
Anni 70
Alla fine del 1976, ATS acquistò le vetture PC4 dalla Penske. Jean-Pierre Jarier fu ingaggiato come pilota e conquistò subito il 6° posto all'esordio nel Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest 1977.
Una seconda vettura venne schierata nel Gran Premio di Germania per il pilota tedesco Hans Heyer. Heyer fallì la qualificazione, ma rimase famoso per essere partito comunque. Gli organizzatori se ne "accorsero" solo quando si ritirò per un guasto. Fu poi l'austriaco Hans Binder a guidare la vettura per il resto della stagione, anche se il team non si presentò al via nelle ultime tre gare extra-europee.
L'anno successivo, fu Robin Herd della March ad essere incaricato di progettare la prima vera ATS, la HS1 che fu guidata da Jarier e Jochen Mass. Jarier arrivò 8° nel Gran premio del Sud Africa, ma venne licenziato dopo un litigio con Schmidt, sostituito da Alberto Colombo nel Gran premio del Belgio. Dopo due qualificazioni fallite, Colombò lasciò il posto a Keke Rosberg fino al ritorno di Jarier solo per una gara in Germania. Successivamente si alternarono al volante di nuovo Binder e Michael Bleekemolen.
Anche Mass lasciò, dopo un incidente che gli procurò una gamba fratturata durante un test. Dopo un tentativo di qualifica con Harald Ertl, sulla vettura di Mass tornò Rosberg. Malgrado l'arrivo della nuova vettura, la D1, mancarono completamente i risultati.
Il 1979 vide l'arrivo di Hans-Joachim Stuck per guidare una vettura progettata da Giacomo Caliri, ma l'unico piazzamento a punti, un 5° posto, arrivò solo nel Gran Premio degli USA-Est e con la nuova vettura, la D3, progettata da Nigel Stroud.
Anni 80
Nel 1980 il team tornò a schierare due vetture con Marc Surer e Jan Lammers come piloti. Surer giunse 7° nel GP del Brasile, mentre Lammers ottene il 4° tempo in prova prima di ritirarsi in gara nel Gp di Long Beach. Fu un fuoco di paglia e il team finì presto in posizioni arretrate malgrado l'arrivo della nuova vettura, la D4, progettata da Gustav Brunner. Dopo un infortunio a Surer, il team rimase in corsa con una sola vettura. Surer tornò al GP di Francia, quando Lammers passò alla Ensign. Il team non conquistò punti.
Nel 1981, Lammers e Surer si scambiarono il sedile e Lammers tornò per guidare l'unica vettura (ancora la D4). Al GP di San Marino venne schierata una seconda vettura per il pilota svedese Slim Borgudd. Questi, rimasto unico pilota della scuderia, conquistò un rocambolesco sesto posto al Gran premio di Gran Bretagna con la nuova vettura, la HGS1, disegnata da Hervé Guilpin. Seguirono pochi risultati e molte non qualificazioni. La vettura era sponsorizzata dal gruppo musicale ABBA di cui Slim Borgudd era stato batterista.
Nel 1982 si tornò alle due vetture in pista. La nuova vettura, la D5, era una evoluzione della HGS1 (Guilpin era passato all'Osella) e fu affidata a Manfred Winkelhock e Eliseo Salazar. I migliori risultati furono due quinti posti, uno per ciascuno dei piloti (oltre ad un sesto posto per Winlkhelock revocato perché la vettura venne trovata sottopeso).
1983-84 Motori BMW
Nel 1983 Schmidt sfruttò le sue conoscenze nell'industria automobilistica per ottenere dalla BMW i potenti motori turbo della casa bavarese. La vettura, per il solo pilota Winkelhock, era ancora opera di Gustav Brunner. La D6 era assai innovativa con il telaio avente funzioni anche di carrozzeria. Vi furono eccellenti risultati in prova, ma i continui cambiamenti di staff non permisero di raggiungere l'affidabilità necessaria e il miglior risultato fu un quarto posto al GP d'Europa.
L'anno successivo, al vettura la D7 era una evoluzione della precedente, ma Brunner lasciò il team prima dell'inizio della stagione e i risultati mancarono a lungo. Winkelhock era in terza posizione al GP del Belgio prima che un guasto elettrico lo costringesse al ritiro. Nell gare in Austria e Italia, una seconda D7 venne schierata per Gerhard Berger. Dopo l'ennesima rottura al cambio, Winkelhock lasciò il team, mentre Berger conquistava a Monza un sesto posto, ma il punto non venne assegnato al team in quanto la seconda vettura non era iscritta al campionato.
Alla fine dell'anno la BMW, visti i pessimi risultati e la pessima immagine del team, non rinnovò il contratto di fornitura, preferendo la Arrows. Il team fu sciolto e di lì a poco Schmidt lasciò anche la ATS Wheels.
Il ritorno con la Rial
Nel 1988, Gunter Schmidt, fondata una nuova compagnia produttrice di ruote, la RIAL, rientrò con un team avente lo stesso nome. L'avventura della Rial fu però breve e durò meno di due anni.
Risultati completi in formula 1
* Partito illegamente in quanto non qualificato
† Ineleggibile per i punti.
Collegamenti esterni