Gran Premio di Las Vegas 1982

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Bandiera degli Stati Uniti Gran Premio di Las Vegas 1982
373º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 16 di 16 del Campionato 1982
Data 25 settembre 1982
Nome ufficiale II Caesars Palace Grand Prix
Luogo Circuito del Caesars Palace
Percorso 3,650 km / 2,268 US mi
Circuito cittadino
Distanza 75 giri, 273,750 km/ 170,100 US mi
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera della Francia Alain Prost Bandiera dell'Italia Michele Alboreto
Renault in 1'16"356 Tyrrell-Ford Cosworth in 1'19"639
(nel giro 59)
Podio
1. Bandiera dell'Italia Michele Alboreto
Tyrrell-Ford Cosworth
2. Bandiera del Regno Unito John Watson
McLaren-Ford Cosworth
3. Bandiera degli Stati Uniti Eddie Cheever
Ligier-Matra

Il Gran Premio di Las Vegas 1982 è stata la sedicesima, e ultima, prova della stagione 1982 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa sabato 25 settembre 1982 sul Circuito del Caesars Palace di Las Vegas. La gara è stata vinta dall'italiano Michele Alboreto su Tyrrell-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò del primo successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo il britannico John Watson su McLaren-Ford Cosworth e lo statunitense Eddie Cheever su Ligier-Matra.

Grazie ai risultati del gran premio Keke Rosberg si aggiudicò il suo unico Campionato mondiale di F1, mentre la Scuderia Ferrari vinse il campionato riservato ai costruttori per la settima volta. È la seconda e ultima volta fino al 2023 che la Formula 1 si è svolto a Las Vegas.

Vigilia[modifica | modifica wikitesto]

Sviluppi futuri[modifica | modifica wikitesto]

L'Alfa Romeo mise in dubbio la prosecuzione del suo impegno in F1, almeno come costruttore, per la stagione 1983. La casa italiana era infatti propensa solo a rifornire i propri motori, a scuderie quali Ligier, Tyrrell o Williams.[1]

Eddie Cheever, pilota statunitense della Ligier, sarebbe passato, per la stagione 1983, alla Renault, per fare coppia con Alain Prost.[2]

Analisi per il campionato piloti[modifica | modifica wikitesto]

Il pilota della Williams Keke Rosberg comandava la classifica con 3 punti di margine su Didier Pironi, che però era infortunato e non avrebbe preso parte alla gara, e 9 su John Watson. Quest'ultimo aveva vinto, nel corso del campionato in due occasioni, contro l'unico successo di Rosberg. L'unica ipotesi che poteva dare la vittoria, nel campionato, al pilota della McLaren, era un suo successo, con Rosberg che non avrebbe dovuto raccogliere nessun punto: in tale caso i due si sarebbero trovati a pari punti e avrebbe prevalso Watson per il più alto numero di primi posti.[3]

Sulla classifica pendeva però ancora il ricorso in merito alla squalifica inflitta a Niki Lauda nel Gran Premio del Belgio: in quella gara l'austriaco, giunto terzo (dietro proprio a Watson e Rosberg), era stato escluso dalla classifica in quanto la sua vettura era stata trovata di due chili al di sotto del peso minimo.[4] Il giudizio finale sarebbe stato emesso il 28 settembre. Il ricorso della McLaren si basava sul fatto che il certificato di omologazione della bilancia che aveva pesato la vettura era scaduto da dieci giorni.[5][6] Con 4 punti in più l'austriaco sarebbe salito a 34 punti, uno sopra Watson, e con una vittoria a Las Vegas, si sarebbe aggiudicato il titolo, con Rosberg che non avrebbe dovuto giungere meglio di sesto.

Analisi per il campionato costruttori[modifica | modifica wikitesto]

La Ferrari guidava con 9 punti di margine sulla McLaren e 15 sulla Renault. La Ferrari si era aggiudicata tre gare, 4 erano le vittorie per la casa inglese così come i successi di quella francese. La casa italiana si sarebbe aggiudicata, per la settima volta, la classifica riservata ai costruttori se:

  • avesse ottenuto almeno 5 punti, indipendentemente dai risultati delle altre scuderie;
  • avesse ottenuto 4 o 3 punti con la McLaren che non otteneva primo e secondo posto;
  • avesse ottenuto 2 punti con la McLaren che non finiva prima e, almeno, terza;
  • avesse ottenuto 1 punto con la McLaren che non finiva prima e, almeno, quarta;
  • non avesse ottenuto punti e la McLaren non finiva prima e, almeno, quinta o la Renault che non otteneva primo e secondo posto.

Aspetti tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Sulla vettura di Keke Rosberg venne montato un apparato radio ricetrasmittente che lo collegava coi box, già provato nel corso del fine settimana di Monza.[7]

Aspetti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Per la prima volta, una stessa nazione, gli Stati Uniti d'America, ospitavano, nella stessa stagione, tre gran premi validi come prova del campionato mondiale di Formula 1. Dopo il Gran Premio di Long Beach, corso ad aprile, e il Gran Premio di Detroit di giugno, toccava ora alla gara di Las Vegas, alla sua seconda edizione.

La permanenza del gran premio, nel calendario iridato del futuro, venne messa in dubbio dagli organizzatori, che però avevano sottoscritto un contratto fino al 1984. L'organizzazione costava 3,5 milioni di dollari, che dovevano essere recuperati con l'incasso dei biglietti.[7]

La Ferrari confermò Mario Andretti accanto a Patrick Tambay: la presenza dell'italoamericano era in dubbio per precedenti impegni sportivi. Fu la centoventottesima, e ultima, gara in F1 per Andretti.[8] Anche la presenza di Tambay in realtà era in dubbio per il riacutizzarsi del dolore che ne aveva impedito l'impiego nel Gran Premio di Svizzera.[9]

Nelle prime prove libere Patrick Tambay ottenne solo il ventiduesimo tempo, tanto che la sua continuazione per il fine settimana era messa sempre più in dubbio. Il più rapido fu Michele Alboreto della Tyrrell, che chiuse con 1'19"28, davanti a Marc Surer e le due Ligier. I tre pretendenti al titolo (vi rientrava anche Lauda visto che il risultato del gran premio del Belgio era sub judice), chiusero rispettivamente, sesto Niki Lauda, dodicesimo John Watson e ventesimo Keke Rosberg.[10]

Qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

La prima giornata di prove ufficiali vide al comando una vettura con motore turbo, la Renault di René Arnoux, che precedette, di quasi un secondo, Michele Alboreto ed Eddie Cheever. Il grande caldo che incombeva sulla zona (sulla pista vennero registrati fino a 38 °C), penalizzava le vetture a motore sovralimentato. Le nubi di calore provocate dall'afa producevano problemi al carburante.[2]Keke Rosberg chiuse quinto, precedendo Lauda, sesto e Watson, decimo.[11]

Nella seconda giornata i tempi si abbassarono notevolmente, provocando alcune modificazioni della griglia. Alain Prost sopravanzò il compagno di scuderia Arnoux, conquistando la settima pole position in carriera. Per la Renault era la decima della stagione, solo la Lotus con 12 nel 1978 aveva fatto di meglio. Arnoux difese comunque la prima fila. La seconda fila venne mantenuta da Alboreto e Cheever; Rosberg chiuse sesto, Watson nono e lauda tredicesimo. Patrick Tambay passò dal 22° all'ottavo posto, in quarta fila accanto a Mario Andretti. Nel corso della sessione Jean-Pierre Jarier perse una ruota quando stava correndo a 200 km/h: il pilota risultò incolume ma la vettura si distrusse.[12]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

I risultati delle qualifiche[13] furono i seguenti:

Pos Pilota Costruttore Tempo Griglia
1 15 Bandiera della Francia Alain Prost Bandiera della Francia Renault 1'16"356 1
2 16 Bandiera della Francia René Arnoux Bandiera della Francia Renault 1'16"786 2
3 3 Bandiera dell'Italia Michele Alboreto Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 1'17"646 3
4 25 Bandiera degli Stati Uniti Eddie Cheever Bandiera della Francia Ligier-Matra 1'17"683 4
5 2 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Bandiera del Regno Unito Brabham-BMW 1'17"772 5
6 6 Bandiera della Finlandia Keke Rosberg Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth 1'17"886 6
7 28 Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti Bandiera dell'Italia Ferrari 1'17"921 7
8 27 Bandiera della Francia Patrick Tambay Bandiera dell'Italia Ferrari 1'17"958 NP[14]
9 7 Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'17"986 9
10 35 Bandiera del Regno Unito Derek Warwick Bandiera del Regno Unito Toleman-Hart 1'18"012 10
11 26 Bandiera della Francia Jacques Laffite Bandiera della Francia Ligier-Matra 1'18"056 11
12 1 Bandiera del Brasile Nelson Piquet Bandiera del Regno Unito Brabham-BMW 1'18"275 12
13 8 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'18"333 13
14 5 Bandiera dell'Irlanda Derek Daly Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth 1'18"418 14
15 14 Bandiera della Colombia Roberto Guerrero Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth 1'18"496 NP[15]
16 23 Bandiera dell'Italia Bruno Giacomelli Bandiera dell'Italia Alfa Romeo 1'18"622 16
17 29 Bandiera della Svizzera Marc Surer Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford Cosworth 1'18"734 17
18 22 Bandiera dell'Italia Andrea De Cesaris Bandiera dell'Italia Alfa Romeo 1'18"761 18
19 4 Bandiera del Regno Unito Brian Henton Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 1'18"765 19
20 31 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jarier Bandiera dell'Italia Osella-Ford Cosworth 1'33"531 NP[16]
21 11 Bandiera dell'Italia Elio De Angelis Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'19"302 20
22 12 Bandiera del Regno Unito Nigel Mansell Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'19"439 21
23 9 Bandiera della Germania Manfred Winkelhock Bandiera della Germania ATS-Ford Cosworth 1'19"767 22
24 30 Bandiera dell'Italia Mauro Baldi Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford Cosworth 1'20"271 23
25 18 Bandiera del Brasile Raul Boesel Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 1'20"766 24
26 17 Bandiera del Regno Unito Rupert Keegan Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 1'21"180 25
NQ 33 Bandiera dell'Irlanda Tommy Byrne Theodore-Ford Cosworth 1'21"555 26[16]
NQ 36 Bandiera dell'Italia Teo Fabi Bandiera del Regno Unito Toleman-Hart 1'21"569 NQ
NQ 10 Bandiera del Cile Eliseo Salazar Bandiera della Germania ATS-Ford Cosworth 1'21"583 NQ
NQ 20 Bandiera del Brasile Chico Serra Bandiera del Brasile Fittipaldi-Ford Cosworth 1'22"387 NQ

Warm-up[modifica | modifica wikitesto]

Patrick Tambay, dolorante al braccio destro, dopo il warm up decise di non prendere parte alla gara. Questa suo forfait però non portò al recupero di nessuno dei non qualificati.[14]

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

In partenza Alain Prost mantenne il comando precedendo René Arnoux, Michele Alboreto, Riccardo Patrese, Eddie Cheever, Mario Andretti e Keke Rosberg. Già nel secondo giro Arnoux passò Prost e si trovò a condurre la gara. Il principale avversario di Rosberg al titolo, John Watson, rimasto nelle retrovie, riuscì a passare diversi piloti, tanto che all'undicesimo giro si era già posto subito dietro a Rosberg, in ottava posizione.

Prost tornò in vetta alla gara al giro 15 mentre, nello stesso giro, Watson passò anche Rosberg. Il nordirlandese proseguì nella rimonta superando anche Andretti e Cheever. Scalò poi un'ulteriore posizione al giro 18, dopo il ritiro di Patrese, dovuto alla rottura del motore. Tre giri dopo anche Arnoux abbandonò la gara, anch'egli per un guasto al propulsore.

La classifica, guidata da Prost, vedeva così secondo Michele Alboreto, seguito da John Watson, Eddie Cheever, Mario Andretti, Keke Rosberg e Nelson Piquet.

Al ventiseiesimo giro si ritirarono Piquet per un guasto tecnico e Andretti a causa di un testacoda, per la rottura di una sospensione posteriore che lo portò a insabbiarsi in una via di fuga. Rosberg scalava così quinto, mentre entrava in zona punti Derek Daly. L'irlandese della Williams dette vita poi a un lungo duello con Niki Lauda per la sesta posizione.

Negli ultimi giri Prost accusò delle forti vibrazioni nella vettura e venne passato da Michele Alboreto al cinquantaduesimo passaggio. Il francese cedette due posizioni, venendo superato da Watson e da Cheever.

Michele Alboreto si aggiudicò il primo gran premio di F1 della sua carriera; fu l'undicesimo pilota diverso della stagione, il terzo italiano. Per la Tyrrell fu il ritorno al successo dopo 4 anni, 4 mesi e 18 giorni, per un totale di 71 gran premi di astinenza (ultimo successo nel Gran Premio di Monaco 1978 con Patrick Depailler). Watson chiuse secondo, ciò consegnava il titolo a Keke Rosberg, che giunse quinto. Rosberg fu il primo campione del mondo di Formula 1 scandinavo, e il primo europeo dal 1977. La Scuderia Ferrari si aggiudicò per la settima volta il trofeo riservato ai costruttori.[14][17][18]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

I risultati del gran premio[19] furono i seguenti:

Pos No Pilota Team Giri Tempo Pos.Griglia Punti
1 3 Bandiera dell'Italia Michele Alboreto Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 75 1h41'56"888 3 9
2 7 Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 75 + 27"292 9 6
3 25 Bandiera degli Stati Uniti Eddie Cheever Bandiera della Francia Ligier-Matra 75 + 56"450 4 4
4 15 Bandiera della Francia Alain Prost Bandiera della Francia Renault 75 + 1'08"648 1 3
5 6 Bandiera della Finlandia Keke Rosberg Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth 75 + 1'11"375 6 2
6 5 Bandiera dell'Irlanda Derek Daly Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth 74 + 1 giro 14 1
7 29 Bandiera della Svizzera Marc Surer Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford Cosworth 74 + 1 giro 17
8 4 Bandiera del Regno Unito Brian Henton Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 74 + 1 giro 19
9 22 Bandiera dell'Italia Andrea De Cesaris Bandiera dell'Italia Alfa Romeo 73 + 2 giri 18
10 23 Bandiera dell'Italia Bruno Giacomelli Bandiera dell'Italia Alfa Romeo 73 + 2 giri 16
11 30 Bandiera dell'Italia Mauro Baldi Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford Cosworth 73 + 2 giri 23
12 17 Bandiera del Regno Unito Rupert Keegan Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 73 + 2 giri 25
13 18 Bandiera del Brasile Raul Boesel Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 69 + 6 giri 24
NC 9 Bandiera della Germania Manfred Winkelhock Bandiera della Germania ATS-Ford Cosworth 62 Non classificato 22
Rit 8 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 53 Motore 13
Rit 33 Bandiera dell'Irlanda Tommy Byrne Theodore-Ford Cosworth 39 Testacoda 26
Rit 35 Bandiera del Regno Unito Derek Warwick Bandiera del Regno Unito Toleman-Hart 32 Candele 10
Rit 11 Bandiera dell'Italia Elio De Angelis Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 28 Motore 20
Rit 28 Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti Bandiera dell'Italia Ferrari 26 Sospensione posteriore 7
Rit 1 Bandiera del Brasile Nelson Piquet Bandiera del Regno Unito Brabham-BMW 26 Candele 12
Rit 16 Bandiera della Francia René Arnoux Bandiera della Francia Renault 20 Motore 2
Rit 2 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Bandiera del Regno Unito Brabham-BMW 17 Frizione 5
Rit 12 Bandiera del Regno Unito Nigel Mansell Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 8 Collisione 21
Rit 26 Bandiera della Francia Jacques Laffite Bandiera della Francia Ligier-Matra 5 Iniezione 11
NP 27 Bandiera della Francia Patrick Tambay Bandiera dell'Italia Ferrari 0 Malattia 8
NP 14 Bandiera della Colombia Roberto Guerrero Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth 0 Motore 15
NP 31 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jarier Bandiera dell'Italia Osella-Ford Cosworth 0 Incidente 27
NQ 36 Bandiera dell'Italia Teo Fabi Bandiera del Regno Unito Toleman-Hart
NQ 10 Bandiera del Cile Eliseo Salazar Bandiera della Germania ATS-Ford Cosworth
NQ 20 Bandiera del Brasile Chico Serra Bandiera del Brasile Fittipaldi-Ford Cosworth

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cristiano Chiavegato, F1 in coro: Alfa, resta!, in Stampa Sera, 23 settembre 1982, p. 23.
  2. ^ a b Cristiano Chiavegato, Tra i "grandi" spunta Alboreto, in Stampa Sera, 24 settembre 1982, p. 18.
  3. ^ L'ultima sfida a Las Vegas, in La Stampa, 14 settembre 1982, p. 21.
  4. ^ Per Lauda squalificato supplemento d'inchiesta, in Stampa Sera, 22 settembre 1982, p. 18.
  5. ^ (ES) En Las Vegas puede saltar la banca de la F-1, in El Mundo Deportivo, 24 settembre 1982, p. 23. URL consultato il 2 maggio 2014.
  6. ^ La bilancia era scaduta, in La Stampa, 25 settembre 1982, p. 19.
  7. ^ a b Cristiano Chiavegato, Rosberg radiocomandato verso il titolo F.1, in La Stampa, 24 settembre 1982, p. 21.
  8. ^ Andretti con la Ferrari a Las Vegas, in Stampa Sera, 20 settembre 1982, p. 18.
  9. ^ Andretti e Tambay due incertezze, in La Stampa, 17 settembre 1982, p. 27.
  10. ^ Tambay non sta ancora bene Forse rinuncerà alla corsa, in La Stampa, 24 settembre 1982, p. 21.
  11. ^ (ES) Arnoux, el mas rapido en la "premiere" de Las Vegas, in El Mundo Deportivo, 25 settembre 1982, p. 22. URL consultato il 2 maggio 2014.
  12. ^ (ES) G.P. de Las Vegas: los "Renault", en primera linea, in El Mundo Deportivo, 25 settembre 1982, p. 34. URL consultato il 2 maggio 2014.
  13. ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
  14. ^ a b c Patrick Tambay decise di non prendere parte alla gara per il riacutizzarsi dei dolori al braccio destro. Tambay ko, nell'83 Ferrari con Andretti?, in La Stampa, 26 settembre 1982, p. 20.
  15. ^ Roberto Guerrero non prese parte alla gara per un guasto al motore.
  16. ^ a b Jean-Pierre Jarier non prese parte alla gara per incidente. Tutti i piloti qualificatisi dopo di lui, scalarono di una posizione. Venne ammesso al via il primo dei non qualificati, Tommy Byrne.
  17. ^ Cristiano Chiavegato, Rosberg e Alboreto, che finale, in Stampa Sera, 27 settembre 1982, p. 19.
  18. ^ Alla Ferrari la Coppa Costruttori, in Stampa Sera, 27 settembre 1982, p. 19.
  19. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1982
 

Edizione precedente:
1981
Gran Premio di Las Vegas Edizione successiva:
2023
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