Gran Premio d'Olanda 1979

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Bandiera dei Paesi Bassi Gran Premio d’Olanda 1979
325º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 12 di 15 del Campionato 1979
Data 26 agosto 1979
Nome ufficiale XXVII Grote Prijs van Nederland
Luogo Zandvoort
Percorso 4,226 km
Distanza 75 giri, 316,950 km
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera della Francia René Arnoux Bandiera del Canada Gilles Villeneuve
Renault in 1'15"461 Ferrari in 1'19"438
(nel giro 39)
Podio
1. Bandiera dell'Australia Alan Jones
Williams-Ford Cosworth
2. Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter
Ferrari
3. Bandiera della Francia Jacques Laffite
Ligier-Ford Cosworth

Il Gran Premio d'Olanda 1979 è stata la dodicesima prova della stagione 1979 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 26 agosto 1979 sul Circuito di Zandvoort. La gara è stata vinta dall'australiano Alan Jones su Williams-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò del quarto successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo il sudafricano Jody Scheckter su Ferrari e il francese Jacques Laffite su Ligier-Ford Cosworth.

Vigilia[modifica | modifica wikitesto]

Sviluppi futuri[modifica | modifica wikitesto]

La BMW negò un suo interesse ad entrare in Formula 1.[1]

In una riunione della FOCA tenuta a Zandvoort nel weekend del gran premio Bernie Ecclestone propose delle limitazioni per l'uso di motori turbo (utilizzati dalla Renault) e per quelli con l'architettura a V con 12 cilindri (proposti da Ferrari e Alfa Romeo). Ecclestone, seguendo anche un'indicazione della FIA sulla riduzione dei consumi, propose di limitare a 180 litri per gara il consumo di carburante, contro i 200-215 litri consumati dai motori turbo e V12. Il patron della Brabham propose anche di limitare la cilindrata dei motori turbo a 1.300 cm³, contro i 1.500 ammessi.[2] In risposta le tre case automobilistiche (Ferrari, Renault e Alfa Romeo) firmarono un accordo per lo sviluppo del motore turbo, per sostenere la non limitazione del numero degli pneumatici e per una comune interpretazione dei regolamenti tecnici. Le tre case inviarono una lettera verso la FISA nella quale confermavano la fiducia nei suoi confronti, rimettendo a essa il potere decisionale.[3]

Aspetti tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Nei giorni precedenti il gran premio la Brabham testò con Nelson Piquet sulla propria vettura dei motori Ford Cosworth DFV, in luogo dei Alfa Romeo utilizzati dalla casa britannica dal 1976. La scuderia confermò l'impiego dei motori italiani nella gara olandese e prospettò l'impiego dei Coswoth dalla gara del Canada.[2][4] L'Alfa, dal suo canto, dopo il doppio ritiro delle Brabham nel GP d'Austria, aveva intimato alla scuderia britannica di modificare il serbatoio dell'olio, causa del ritiro, pena la non fornitura dei motori per il gran premio d'Olanda.[5]

Il tracciato venne leggermente modificato all'altezza delle Hondenvlak, un velocissimo sinistra-destra da affrontare ad acceleratore completamente aperto che destava preoccupazioni per la sicurezza da parte degli organizzatori. I gestori del circuito, visto il brevissimo preavviso, risposero intervenendo sulla seconda Hondenvlak e realizzando una chicane temporanea. Questa nuova chicane venne criticata da molti piloti, tra cui Clay Regazzoni, che accusò Jody Scheckter, pilota a capo della commissione sicurezza, per come la stessa era stata concepita, sia perché non rallentava sufficientemente le vetture, sia per l'altezza dei cordoli, che potevano fungere da trampolino per le vetture.[3]

La Ferrari presentò una 312 T4 modificata, affidata al solo Jody Scheckter. I tubi di scarico erano stati concentrati attorno al motore: questo consentiva una maggiore pulizia della parte sottostante la vettura, che cercasse un maggiore sfruttamento dell'effetto suolo.[2] La nuova vettura venne però provata solo nelle prove libere del venerdì mattina.[3]

Aspetti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Jean-Pierre Jarier tornò al volante della Tyrrell dopo due gran premi d'assenza, saltati a causa dell'epatite. Derek Daly, che lo sostituì nel GP d'Austria fu vicino all'ingaggio con la Ligier.[6]

Qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima giornata di prove, caratterizzata da tempo variabile, il più rapido fu Clay Regazzoni su Williams, in 1'16"31, un centesimo più rapido del tempo ottenuto in prova da Mario Andretti l'anno precedente, ma su un circuito non ancora modificato dall'aggiunto della nuova chicane. Regazzoni precedette Jean-Pierre Jabouille e Alan Jones. Elio De Angelis, saltando sul cordolo della nuova chicane, perse il controllo della sua Shadow, ma senza conseguenze.[3]

Al sabato René Arnoux conquistò la seconda pole position consecutiva, in 1'15"461, precedendo Alan Jones. Regazzoni venne relegato in seconda fila, assieme a Jean-Pierre Jabouille. Regazzoni si lamentò per il trattamento riservatogli dalla Williams, che aveva riservato un maggior numero di gomme da tempo per Jones. La terza fila fu monopolizzata dalla Ferrari, mentre Jacques Laffite chiuse settimo. La Ligier visse delle prove difficili, tanto che dovette acquistare al sabato, da Shadow e McLaren, delle molle più dure che consentissero un maggiore carico aerodinamico sugli alettoni. La giornata fu ancora caratterizzata da tempo variabile, tanto che la pioggia arrivò sul tracciato a venti minuti dal termine delle prove. Carlos Reutemann ebbe un'uscita di pista a oltre 200 km/h, che però non provocò conseguenze al pilota.[7][8]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Nella sessione di qualifica[9] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Griglia
1 16 Bandiera della Francia René Arnoux Bandiera della Francia Renault 1'15"461 1
2 27 Bandiera dell'Australia Alan Jones Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth 1'15"646 2
3 28 Bandiera della Svizzera Clay Regazzoni Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth 1'16"228 3
4 15 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jabouille Bandiera della Francia Renault 1'16"304 4
5 11 Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter Bandiera dell'Italia Ferrari 1'16"392 5
6 12 Bandiera del Canada Gilles Villeneuve Bandiera dell'Italia Ferrari 1'16"939 6
7 26 Bandiera della Francia Jacques Laffite Bandiera della Francia Ligier-Ford Cosworth 1'17"129 7
8 20 Bandiera della Finlandia Keke Rosberg Bandiera del Canada Wolf-Ford Cosworth 1'17"280 8
9 5 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 1'17"495 9
10 3 Bandiera della Francia Didier Pironi Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 1'17"625 10
11 6 Bandiera del Brasile Nelson Piquet Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 1'17"667 11
12 7 Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'17"750 12
13 2 Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'18"001 13
14 8 Bandiera della Francia Patrick Tambay Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'18"147 14
15 9 Bandiera della Germania Hans-Joachim Stuck Bandiera della Germania ATS-Ford Cosworth 1'18"256 15
16 4 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jarier Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 1'18"430 16
17 1 Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'18"452 17
18 30 Bandiera della Germania Jochen Mass Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford Cosworth 1'18"606 18
19 29 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford Cosworth 1'18"629 19
20 25 Bandiera del Belgio Jacky Ickx Bandiera della Francia Ligier-Ford Cosworth 1'18"706 20
21 14 Bandiera del Brasile Emerson Fittipaldi Bandiera del Brasile Fittipaldi-Ford Cosworth 1'19"433 21
22 18 Bandiera dell'Italia Elio De Angelis Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 1'20"709 22
23 17 Bandiera dei Paesi Bassi Jan Lammers Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 1'21"084 23
24 31 Bandiera del Messico Héctor Rebaque Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'21"344 24
NQ 22 Bandiera della Francia Patrick Gaillard Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth 1'22"922 NQ
NQ 24 Bandiera dell'Italia Arturo Merzario Bandiera dell'Italia Merzario-Ford Cosworth 1'23"613 NQ

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Al via prese la testa del plotone Alan Jones, seguito subito da Gilles Villeneuve; René Arnoux, partito dalla pole position, venne affiancato dal compagno di scuderia Jean-Pierre Jabouille, scartò di lato e colpì la vettura di Clay Regazzoni: sia Arnoux che il ticinese finirono fuori pista e furono costretti al ritiro poco dopo. Partì male, a causa di un problema tecnico, Jody Scheckter, che si ritrovò nelle retrovie.

Al termine del primo giro, dietro ai due battistrada, vi erano Jean-Pierre Jabouille, Didier Pironi, Jacques Laffite, Niki Lauda e Keke Rosberg. Quest'ultimo passò l'austriaco al secondo giro. Lauda, a sua volta, abbandonò dopo 4 giri per un dolore al polso. Fu il suo nono abbandono consecutivo, record all'epoca nel mondiale di Formula 1.[10] Nello stesso giro Laffite venne passato sia da Rosberg che Watson. Il francese, penalizzato da problemi tecnici, uscì in pochi giri dalla zona dei punti. Anche John Watson uscì dalla zona dei punti a seguito di una lunga sosta ai box. Jody Scheckter, penalizzato da una partenza negativa, era invece in grande recupero, tanto da conquistare il sesto posto al giro 10. La classifica vedeva primo Jones, seguito da Villeneuve, Jabouille, Pironi, Rosberg, Scheckter, Jarier e Laffite.

All'undicesimo passaggio Gilles Villeneuve affiancò Jones all'esterno della Tarzan Bocht e lo superò, conquistando la vetta della gara. Simili sorpassi vennero compiuti da Rosberg e Scheckter ai danni di Didier Pironi tra il dodicesimo e diciassettesimo giro. Al giro 26 la frizione fermò Jabouille mentre Scheckter conquistò una posizione su Rosberg. La gara del pilota della Wolf terminò al giro 33 per un guasto al propulsore. Ora, dietro a Villeneuve a 12 secondi vi era Jones, seguito da Jody Scheckter, Pironi, Piquet, Mass e Laffite. Un giro dopo Jacques Laffite, complici il ritiro di Rosberg e il sorpasso su Mass, entrò in zona punti. Al giro 40 il francese passò anche Piquet.

Al quarantasettesimo giro Alan Jones, avvicinatosi a Villeneuve, lo attaccò alla nuova chicane: il canadese fu autore di un testacoda: l'australiano divenne primo e il ferrarista poté ripartire ma la sua gomma posteriore sinistra stava iniziando a sgonfiarsi. Poco dopo, Villeneuve subì il dechappamento della ruota, ma decise di proseguire, dopo un lungo alla prima curva. Percorse quasi un intero giro su tre ruote, fino a quando la ruota posteriore sinistra si strappò e, trattenuta dalle tubazioni dei freni, venne trascinata a rimorchio, dietro la vettura. Villeneuve riuscì a raggiungere il suo box, ma solo per ritirarsi, dopo aver chiesto invano ai meccanici di riparargli la monoposto. Questa sua manovra venne criticata per l'eccessiva pericolosità.[11]

Al giro 52 si ritirò anche Didier Pironi, che era terzo, per la rottura di una sospensione. A pochi giri dal termine Jacky Ickx passò Mass, conquistando la quinta posizione; il belga mise sotto pressione anche Nelson Piquet, ma senza successo.

Alan Jones vinse (terza volta consecutiva per l'australiano, quarta per la Williams) davanti a Scheckter, Laffite, Nelson Piquet che ottenne i primi punti della carriera, Ickx e Mass.[12]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

I risultati del gran premio[13] furono i seguenti:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 27 Bandiera dell'Australia Alan Jones Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth 75 1h41'19"775 2 9
2 11 Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter Bandiera dell'Italia Ferrari 75 +21"783 5 6
3 26 Bandiera della Francia Jacques Laffite Bandiera della Francia Ligier-Ford Cosworth 75 +1'03"253 7 4
4 6 Bandiera del Brasile Nelson Piquet Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 74 +1 giro 11 3
5 25 Bandiera del Belgio Jacky Ickx Bandiera della Francia Ligier-Ford Cosworth 74 +1 giro 20 2
6 30 Bandiera della Germania Jochen Mass Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford Cosworth 73 +2 giri 18 1
7 31 Bandiera del Messico Héctor Rebaque Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 73 +2 giri 24
Rit 3 Bandiera della Francia Didier Pironi Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 51 Sospensione 10
Rit 12 Bandiera del Canada Gilles Villeneuve Bandiera dell'Italia Ferrari 49 Foratura 6
Rit 18 Bandiera dell'Italia Elio De Angelis Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 40 Trasmissione 22
Rit 20 Bandiera della Finlandia Keke Rosberg Bandiera del Canada Wolf-Ford Cosworth 33 Motore 8
Rit 15 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jabouille Bandiera della Francia Renault 26 Frizione 4
Rit 7 Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 22 Motore 12
Rit 4 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jarier Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 20 Testacoda 16
Rit 9 Bandiera della Germania Hans-Joachim Stuck Bandiera della Germania ATS-Ford Cosworth 19 Trasmissione 15
Rit 17 Bandiera dei Paesi Bassi Jan Lammers Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 12 Cambio 23
Rit 1 Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 9 Sospensione 17
Rit 29 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford Cosworth 7 Freni 19
Rit 8 Bandiera della Francia Patrick Tambay Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 6 Motore 14
Rit 5 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 4 Problemi al polso 9
Rit 14 Bandiera del Brasile Emerson Fittipaldi Bandiera del Brasile Fittipaldi-Ford Cosworth 2 Problemi elettrici 21
Rit 2 Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1 Sospensione 13
Rit 16 Bandiera della Francia René Arnoux Bandiera della Francia Renault 1 Sospensione 1
Rit 28 Bandiera della Svizzera Clay Regazzoni Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth 0 Collisione con R.Arnoux 3
NQ 22 Bandiera della Francia Patrick Gaillard Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth
NQ 24 Bandiera dell'Italia Arturo Merzario Bandiera dell'Italia Merzario-Ford Cosworth

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) BMW: no a la F-1, in El Mundo Deportivo, 15-8-1979, p. 23. URL consultato il 16 ottobre 2012.
  2. ^ a b c Cristiano Chiavegato, Sorpresa della Ferrari a Zandvoort- C'è una nuova T4 per Scheckter, in La Stampa, 24-8-1979, p. 15.
  3. ^ a b c d Cristiano Chiavegato, Regazzoni è polemico, in La Stampa, 24-8-1979, p. 15.
  4. ^ Ecco la Brabham divorziata dall'Alfa, in La Stampa, 23-8-1979, p. 15.
  5. ^ (ES) Caso Jones: ¿rutina... o trampa?, in El Mundo Deportivo, 15-8-1979, p. 23. URL consultato il 16 ottobre 2012.
  6. ^ (ES) Daly, ¿sostituto de Depailler?, in El Mundo Deportivo, 22-8-1979, p. 25. URL consultato il 16 ottobre 2012.
  7. ^ Cristiano Chiavegato, Ferrari bene, Ligier in difficoltà, in La Stampa, 25-8-1979, p. 14.
  8. ^ Ercole Colombo, Arnoux va ancora in pole position, in La Stampa, 25-8-1979, p. 14.
  9. ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
  10. ^ (FR) Statistiques Pilotes -Divers-Abandon consécutif, su statsf1.com. URL consultato il 17 ottobre 2012.
  11. ^ Michele Fenu, Guidare su tre ruote, in Stampa Sera, 27-8-1979, p. 11.
  12. ^ (FR) 12. Pays-Bas 1979 XXVI Grote Prijs van Nederland, su statsf1.com. URL consultato il 17 ottobre 2012.
  13. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1979
 

Edizione precedente:
1978
Gran Premio d'Olanda Edizione successiva:
1980
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