Louis Gossett Jr.

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Louis Gossett Jr. nel 2008
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior attore non protagonista 1983

Louis Cameron Gossett (New York, 27 maggio 1936Santa Monica, 29 marzo 2024[1]) è stato un attore statunitense.

Ha vinto il premio Oscar al miglior attore non protagonista nel 1983 per l'interpretazione del sergente Emil Foley in Ufficiale e gentiluomo. È stato inoltre premiato con due Golden Globe e candidato a numerosi Emmy Award, vincendone uno nel 1977. Nella sua carriera ha interpretato svariati personaggi con caratteri completamente diversi in più di 200 film.

Fra i numerosi ruoli interpretati, si ricordano l'avventuriero Leo Porter in Il tempio di fuoco (1986), accanto a Chuck Norris, e l'imprenditore Calvin Bouchard in Lo squalo 3 (1983).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Louis Cameron Gossett Jr. nacque a Brooklyn, figlio di Hallen Rebecca, un'infermiera, e di Louis Gossett Sr., un facchino. Il suo debutto sul palcoscenico avvenne all'età di 17 anni, in una produzione scolastica. Dopo il diploma alla scuola Abraham Lincoln High School nel 1954, frequentò la New York University, rifiutando anche una borsa di studio.[2] La sua statura (1,93 m) gli offrì la possibilità di giocare a basket durante gli anni all'università, ma preferì dedicarsi al teatro.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Louis Gossett Jr. nel 1978

Iniziò la sua carriera nel 1961 con il film Un grappolo di sole, nel ruolo dello sceriffo George Murshinson, cui seguirono brevi apparizioni nelle serie tv Cowboy in Africa (1967), The Invaders (1968) e Daktari (1968). Nel 1969 ottenne il suo primo ruolo di successo nel film Avventura nella giungla, accanto a Margaret Brooks. Nel 1970 partecipò a un episodio del The Bill Cosby Show. Dagli anni settanta ottenne ruoli da protagonista in numerosi film come Il padrone di casa (1970), The Living End (1972), In viaggio con la zia (1973), Abissi (1976) e I ragazzi del coro (1977), tutti di buon successo. In quegli anni l'attore rimase comunque assiduo nelle serie tv, recitando in Mod Squad, i ragazzi di Greer e in Good Times. Vinse l'Emmy Award nel 1977 per la miniserie Radici. Dopo tale riconoscimento interpretò vari film e serie tv di successo. A partire dal 1978 decise di orientarsi verso interpretazioni da caratterista.[3]

Nel 1983 vinse l'Oscar al miglior attore non protagonista per il film Ufficiale e gentiluomo, nel ruolo del sergente Emil Foley. Fu il terzo interprete afroamericano della storia a vincere il premio (dopo Hattie McDaniel nel 1940 per Via col vento e Sidney Poitier nel 1964 per I gigli del campo), e il primo a vincerlo come miglior attore non protagonista.[4] Durante le riprese Gossett recitò anche nella serie di fantascienza Il principe delle stelle (1983) e nello stesso anno apparve nel film Lo squalo 3, il secondo sequel de Lo squalo di Steven Spielberg.

Nel 1986 recitò nel film L'aquila d'acciaio (1986), che inaugurò una serie di film di guerra proseguita coi due sequel Aquile d'attacco (1988) e Air Force - Aquile d'acciaio (1991). Nello stesso anno affiancò Chuck Norris nel film Il tempio di fuoco. Nel 1989 insieme a Dolph Lundgren recitò in Il vendicatore. Sempre nello stesso anno l'attore interpretò il professor Gideon Oliver, l'antropologo protagonista dell'omonima serie televisiva dell'ABC. Nel 1999 esordì dietro la macchina da presa co-dirigendo Canzoni d'amore, un film romantico girato per la televisione. Recitò in seguito nel film Terminal Countdown (1999), uno dei pochi film di fantascienza della sua carriera, di cui fu anche protagonista.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

È morto il 29 marzo 2024 all'età di 87 anni a Santa Monica, in California.[1]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposato tre volte, Gossett fu padre di due figli, di cui uno adottivo. Dopo il primo matrimonio con Hattie Glascoe, nel 1973 sposò Christin Mangosging, dalla quale l'anno dopo ebbe un figlio, Satie, e dalla quale divorziò nel 1975. Nel 1987 sposò Cindy James-Reese. La coppia adottò un figlio, Sharron, e divorziò nel 1992.[5]

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Louis Gossett Jr. nel 2017

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatore[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Louis Gossett Jr. è stato doppiato da:

Da doppiatore è stato sostituito da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Louis Gossett Jr., 1st Black man to win supporting actor Oscar, dies at 87, su AP News, 29 marzo 2024. URL consultato il 29 marzo 2024.
  2. ^ Louis Gossett Jr. to Give Shul Inaugural Ball Toast, su jewishjournal.com.
  3. ^ (EN) Television; Lou Gossett Jr. Battles the Hollywood Stereotype, su nytimes.com.
  4. ^ Oscars: A Look Back at the African-American Winners, su hollywoodreporter.com.
  5. ^ "Superior Pics biography" [collegamento interrotto], su superiorpics.com.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Oscar al miglior attore non protagonista Successore
John Gielgud
per Arturo
1983
per Ufficiale e gentiluomo
Jack Nicholson
per Voglia di tenerezza
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