Tricloruro di cromo: differenze tra le versioni
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File:Chromium(III)-chloride-monoclinic-xtal-Cr-coordination-3D-balls.png|Coordinazione ottaedrica attorno al cromo |
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Il CrCl<sub>3</sub> anidro si può ottenere per [[alogenazione]] diretta del [[cromo]] metallico con [[cloro]], o indirettamente trattando l'[[Ossido di cromo (III)|ossido di cromo(III)]] con cloro in presenza di [[carbonio]] a 800 °C; in questo caso si forma [[monossido di carbonio]] come prodotto secondario:<ref>{{en}}{{cita libro|cognome=D. Nicholls |nome= |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=Complexes and first-row transition elements |ed= |anno=1975 |editore=Macmillan Press |città=London|lingua= |id=ISBN 0333170881 |doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}</ref> |
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Lo si può preparare anche trattando l'esaidrato con [[cloruro di tionile]]. |
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==Tricloruro di cromo esaidrato, CrCl<sub>3</sub>•6H<sub>2</sub>O== |
==Tricloruro di cromo esaidrato, CrCl<sub>3</sub>•6H<sub>2</sub>O== |
Versione delle 20:57, 29 gen 2011
Il tricloruro di cromo o cloruro di cromo(III) è il composto chimico di formula CrCl3. Esiste in forme diverse a seconda del grado di idratazione. Anidro, è un solido cristallino viola inodore, insolubile in acqua. Esiste inoltre il tricloruro di cromo esaidrato, che si può isolare in tre isomeri differenti.
Tricloruro di cromo anidro, CrCl3
Tricloruro di cromo | |
---|---|
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | CrCl3 (anidro) |
Massa molecolare (u) | 158,36 g/mol |
Aspetto | solido viola |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 233-038-3 |
PubChem | 24808 |
DrugBank | DB09129 e DBDB09129 |
SMILES | Cl[Cr](Cl)Cl |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 2,87 (25 °C) |
Solubilità in acqua | insolubile |
Temperatura di fusione | 1423 (1150 °C) |
Temperatura di ebollizione | 1573 (1300 °C) decomposizione |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi R | 22 |
Frasi S | 24/25 |
Struttura
Il CrCl3 anidro ha una struttura cristallina tipo YCl3, con un impacchettamento pseudo cubico compatto degli ioni cloruro, mentre gli ioni Cr3+ riempiono due terzi delle cavità ottaedriche disponendosi uno strato sì e uno no. L'assenza di cationi su strati alternati rende debole il legame tra strati adiacenti, e quindi i cristalli di CrCl3 si sfaldano facilmente lungo questi piani, e il solido ha un aspetto a scaglie.
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Modello space-filling dell'impacchettamento cubico compatto degli ioni cloruro nella struttura cristallina di CrCl3
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Modello ball-and-stick di parte di uno strato
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Impilamento di strati
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Coordinazione ottaedrica attorno al cromo
Sintesi
Il CrCl3 anidro si può ottenere per alogenazione diretta del cromo metallico con cloro, o indirettamente trattando l'ossido di cromo(III) con cloro in presenza di carbonio a 800 °C; in questo caso si forma monossido di carbonio come prodotto secondario:[1]
- Cr2O3 + 3C + 3Cl2 → 2CrCl3 + 3CO
Lo si può preparare anche trattando l'esaidrato con cloruro di tionile.
Tricloruro di cromo esaidrato, CrCl3•6H2O
Tricloruro di cromo | |
---|---|
Nome IUPAC | |
Tricloruro di cromo esaidrato | |
Nomi alternativi | |
Cloruro di cromo(III) esaidrato | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | CrCl3•6H2O |
Massa molecolare (u) | 266,45 g/mol |
Aspetto | solido verde scuro |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 233-038-3 |
PubChem | 24808 |
DrugBank | DB09129 e DBDB09129 |
SMILES | Cl[Cr](Cl)Cl |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,76 (20 °C) |
Solubilità in acqua | 58 g/100ml (20 °C) |
Temperatura di fusione | 356 (83 °C) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi R | 22 |
Frasi S | 24/25 |
Alla formula CrCl3•6H2O corrispondono tre diversi composti, che costituiscono un caratteristico caso di isomeria detta di idratazione, per via della diversa posizione dell'acqua dentro o fuori la sfera di coordinazione. Le formule di struttura sono:
- [Cr(H2O)4Cl2]Cl•2H2O di colore verde scuro, è la forma più comune, reperibile in commercio. I dati riportati nel riquadro a fianco si riferiscono a questo isomero.
- [Cr(H2O)5Cl]Cl2•H2O di colore verde chiaro;
- [Cr(H2O)6]Cl3 di colore violetto.
Dal punto di vista chimico le tre situazioni si possono distinguere per titolazione in soluzione acquosa con AgNO3</sub>, che provoca la precipitazione di 1, 2 o 3 ioni cloruro, rispettivamente.
L'isomero verde scuro è solubile in acqua e in alcool, insolubile in etere dietilico. Si usa come materiale di partenza per la sintesi di altri composti di cromo (anche coloranti). Viene inoltre usato come mordente nell'industria tessile. Sciolto in acqua, il catione complesso [CrCl2(H2O)4]+ reagisce lentamente: i leganti cloruro vengono sostituiti progressivamente dal solvente:
- [Cr(H2O)4Cl2]+ → [Cr(H2O)5Cl]2+ → [Cr(H2O)6]3+
Sicurezza
I composti di Cr(III) sono molto meno tossici di quelli di Cr(VI), tuttavia le varie forme di CrCl3 sono pericolose in caso di contatto con la pelle, ingestione o inalazione.[2][3]
Note
- ^ (EN) D. Nicholls, Complexes and first-row transition elements, London, Macmillan Press, 1975, ISBN 0333170881.
- ^ (EN) Scheda di sicurezza del CrCl3 anidro, su sciencelab.com. URL consultato il 29-1-2011.
- ^ (EN) Scheda di sicurezza del CrCl3 esaidrato, su sciencelab.com. URL consultato il 29-1-2011.
Bibliografia
- (EN) N. N. Greenwood, A. Earnshaw, Chemistry of the elements, 2ª ed., Oxford, Butterworth-Heinemann, 1997, ISBN 0-7506-3365-4.