Festival dei Due Mondi

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Spoleto Festival
Festival dei Due Mondi
La London Symphony Orchestra mentre si esibisce in Piazza Duomo in occasione del concerto di chiusura della cinquantunesima edizione
LuogoSpoleto
Anni1958 – in corso
Frequenzaannuale
Fondato daGian Carlo Menotti
Datedall'ultimo venerdì di giugno fino alla terza domenica successiva
Genereteatro, danza e musica
Sito ufficialewww.festivaldispoleto.com/

Il Festival dei Due Mondi, conosciuto anche con il nome di Spoleto Festival, è una manifestazione internazionale di musica, arte, cultura e spettacolo che si svolge annualmente nella città di Spoleto, dal 1958.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fondatore del Festival dei Due Mondi di Spoleto è il maestro compositore Gian Carlo Menotti (scomparso nel 2007), che istituì la manifestazione nel 1958[1]. Dalla metà degli anni novanta e fino al 2007, direttore artistico è stato il figlio adottivo Francis Menotti.[2][3] Prima di lui si ricordano le direzioni di Romolo Valli e di Raffaello De Banfield.[4][5] Dal 2007 al 2020 ci fu la direzione artistica del maestro Giorgio Ferrara.[6][7]

Menotti scelse Spoleto come sede del festival per vari motivi: dimensione di un centro storico raccolto (a misura d'uomo), la presenza dei due teatri all'italiana, la scoperta di un teatro romano e soprattutto la presenza della piazza del Duomo, architettonicamente un teatro all'aperto silenzioso e immutato nel tempo[8].

Gli artisti e personaggi che vi hanno preso parte appartengono al settore della prosa, della lirica, della danza, dell'arte marionettistica, dell'arte oratoria, della musica, del cinema e della pittura. Negli anni ottanta è stata istituita anche la rassegna medico-scientifica Spoletoscienza, ai quali congressi prendono parte scienziati e ricercatori.

Agli inizi del decennio 2000 vanno maturando attriti interni alla gestione finanziaria e amministrativa.

Il 29 giugno 2007 prese il via la cinquantesima edizione del Festival, la prima senza la presenza del fondatore Gian Carlo Menotti, scomparso pochi mesi prima: per l'occasione venne riportata in scena la sua opera Maria Golovin.

Nell'autunno del 2007 il ministro dei beni culturali in carica Francesco Rutelli, chiamato in causa a trovare soluzione agli annosi attriti interni della gestione della macchina del festival, assegna a Giorgio Ferrara l'incarico di rilanciare l'evento e lo nomina direttore artistico. Dopo, nel 2020 viene nominata per 5 anni nuova direttrice del Festival dei Due Mondi Monique Veaute, già direttrice di Palazzo Grassi.[9]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito l'elenco delle sedi in cui si svolgono le manifestazioni:

Di fatto il Festival dei Due Mondi è padre e mentore di altri due analoghi eventi che si svolgono all'estero: lo Spoleto Festival Usa (comunemente chiamato Piccolo Spoleto Festival) di Charleston (Carolina del Sud), fondato nel 1977, e l'australiano Melbourne International Arts Festival, fondato nel 1986. Ambedue gli eventi hanno visto tra i propri fondatori lo stesso maestro Gian Carlo Menotti, che ne è stato anche il direttore artistico rispettivamente per diciassette e per tre anni. Le edizioni estere non sono repliche di quelle italiane, né hanno a capo la stessa amministrazione dell'edizione italiana.

Il festival abitualmente si svolge dall'ultimo venerdì di giugno fino alla terza domenica successiva, che cade a metà del mese di luglio e si conclude con il tradizionale Concerto in Piazza del Duomo, nel quale, anno dopo anno, si esibiscono le orchestre filarmoniche più prestigiose del mondo.

La durata complessiva è di norma diciassette giorni.

Persone legate al festival[modifica | modifica wikitesto]

Era "Menotti" (1958-2007)

Uno dei primi eventi di rilievo fu la mostra Sculture nella città curata da Giovanni Carandente, in programma nell'edizione del 1962; per l'occasione vennero invitati a esporre più di cinquanta scultori. Finita la rassegna, alcune delle opere in mostra furono donate dagli autori alla città e lasciate nella loro collocazione originaria; tra loro il Teodelapio di Alexander Calder (antistante la stazione ferroviaria).

Nell'edizione del 1969 debuttò lo spettacolo l'Orlando Furioso dell'allora emergente regista Luca Ronconi (presso la neorestaurata Chiesa di San Nicolò).

Altra mostra importante fu quella fotografica dedicata a Wilhelm von Gloeden "l'Eredità di Von Gloeden" nell'edizione del 1978.

Nelle edizioni degli anni 90, tra gli eventi di maggior rilievo vanno ricordati il debutto di Camper di e con Vittorio Gassman nel 1994, il debutto dello spettacolo Pasion Gitana del ballerino di flamenco Joaquín Cortés nel 1995, lo spettacolo di tip tap "Tap Dogs" dell'australiano Dein Perry nell'edizione del 1996, il Concerto Straordinario di Luciano Pavarotti nel 1997, lo spettacolo Eclipse del Teatro Equestre Zingarò di Bartabas presentato in esclusiva per l'Italia nel 1999 e lo spettacolo La Ruota della Fortuna[10] dei monaci guerrieri Shaolin in programma nella XLIII edizione (2000).

Era Ferrara (2008 - oggi)

Centro di documentazione del Festival[modifica | modifica wikitesto]

L'abitazione a Spoleto di Giancarlo Menotti, situata in piazza del Duomo, è stata acquistata nel 2010 dalla "Fondazione Monini", ed è diventata sede del Centro di documentazione del Festival dei Due Mondi: si tratta di un piccolo museo denominato "Casa Menotti" di circa 160 inaugurato nel giugno del 2011 e gestito dalla Fondazione Monini con la collaborazione del comune di Spoleto e della Fondazione Festival dei Due Mondi[21]. Al suo interno, oltre al pianoforte del maestro Menotti, sono conservati i manifesti, firmati da illustri artisti, che a partire dal 1958, hanno caratterizzato le varie edizioni del Festival:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A.C. Manni - R. Mencarelli (a cura di), Spoleto 1958, alle radici della storia. Il primo Festival dei Due Mondi, Spoleto 2017.
  2. ^ Lettera aperta agli Artisti, sponsor e amici dello Spoleto Festival in tutto il mondo da Francis Menotti e famiglia Menotti, su spoletofestival.it.
  3. ^ Leonetta Bentivoglio, Francis Menotti: "cari politici, non vi darò Spoleto.", su ricerca.repubblica.it, 11 lug. 1999.
  4. ^ nato 1922 morto 2008
  5. ^ È scomparso Raffaello de Banfield, protagonista della storia, artista, musicista di Trieste, su operaclick.com, 2008.
  6. ^ Chi siamo - Giorgio Ferrara, su festivaldispoleto.com. URL consultato il 16 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2015).
  7. ^ Festival dei Due Mondi: Monique Veaute nuovo direttore. Si chiude l'era Ferrara, su tuttoggi.info, 11 Feb. 2020.
  8. ^ Gianna Volpi, Spoleto Story, Rusconi, 1982, p. 13.
  9. ^ Maria Laura Giovannini, Monique Veaute direttrice Festival Due Mondi, su iodonna.it, 21 Giu. 2021.
  10. ^ Spettacolo Monaci Shaolin, su www1.adnkronos.com.
  11. ^ the old Woman, su festivaldispoleto.com (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  12. ^ Love Letters, su festivaldispoleto.com (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2014).
  13. ^ in paris, su festivaldispoleto.com (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  14. ^ Concerto per Un Amico, su festivaldispoleto.com (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
  15. ^ IO SONO MISIA, su festivaldispoleto.com. URL consultato il 6 luglio 2015 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2015).
  16. ^ SOIRÉE ROLAND PETIT, su festivaldispoleto.com. URL consultato il 6 luglio 2015 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2015).
  17. ^ Sara Baras a Spoleto, su festivaldispoleto.com (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2015).
  18. ^ Juliette Grecò, su festivaldispoleto.com (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2015).
  19. ^ I Duellanti, su festivaldispoleto.com (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2015).
  20. ^ Jeanne D'Arc Au Bucher, su festivaldispoleto.com. URL consultato il 25 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2018).
  21. ^ Spoletonline, Grazie ai Monini casa Menotti torna a essere il cuore del festival, 25-06-2011

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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