Gabriella Sica: differenze tra le versioni

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Versione delle 12:16, 29 apr 2021

Gabriella Sica (Viterbo, 24 ottobre 1950) è una poetessa e scrittrice italiana.

Biografia

Nata a Viterbo, vive a Roma dall'età di dieci anni. Ha studiato al Liceo Classico "Terenzio Mamiani" e presso la Facoltà di Lettere dell'Università "Sapienza" di Roma, dove si è laureata con il prof. Walter Pedullà e dove ha insegnato Letteratura italiana.

Subito comincia a pubblicare recensioni di libri che sono anche un documento delle sue passioni letterarie, come documenta un'intervista rilasciata a Erica Bouvier per la sua tesi di Laurea nel 2020. Smette di scrivere ancora giovanissima quando inizia a pubblicare come autore in proprio, e solo saltuariamente ritornerà alla passione per i giornali che ancora continua a leggere.

A partire dagli anni '80 inizia a svolgere un'intensa e generosa attività nell'ambito della poesia contemporanea, aggregando attorno alla rivista «Prato pagano», che dirigerà dal 1980 al 1987, alcuni poeti della cosiddetta "generazione dell'80" (detta anche della "parola ritrovata"). Lei stessa racconta, nell'introduzione a un libro di Flavia Giacomozzi, Campo di battaglia. Poeti a Roma negli anni ottanta (antologia di «Prato pagano» e «Braci»), come in quegli anni ci sia stata «una postura morale acquisita dai poeti giovani, l'aggiunta di un supplemento di interiorità che rappresentò un modo per ristabilire l'autenticità e la credibilità del fare poesia». Hanno in vario modo partecipato, tra altri, Beppe Salvia, Pietro Tripodo, Valerio Magrelli, Claudio Damiani, Marco Lodoli, Arnaldo Colasanti, Antonella Anedda, Paolo Prestigiacomo, Silvia Bre, Giacomo F, Rech, Edoardo Albinati. Il 7 giugno 2018 è stata inaugurata alla Biblioteca Nazionale di Roma la mostra "Prato pagano e la poesia degli anni Ottanta" con manoscritti, disegni, fotografie e copertine della rivista, e si è conclusa l'8 ottobre 20018 con un seminario, "Parto pagano. Il futuro nell'antico".

Nel 2019 la Biblioteca Nazionale di Roma, ha acquisito per la Galleria "Spazi 900", in occasione del convegno sulla rivista "Prato pagano", un ritratto di Gabriella Sica con Beppe Salvia opera della pittrice Loretta Surico.

Inizia a pubblicare i suoi testi poetici sulla rivista «Prato pagano» nel 1980, su l'«Almanacco dello Specchio» Mondadori nel 1983, con una prefazione di Giovanni Raboni . Sue poesie appaiono ancora nell'"Almanacco dello Specchio" Mondadori nel 2007 e nel 2011. Ha pubblicato poesie su varie riviste, in particolare su "Nuovi Argomenti" fin dal 1979, in antologie e su vari giornali tra cui il "Corriere della sera", "Il Messaggero e "La Stampa - Specchio".

Nel 1986 pubblica il suo primo libro di poesie, dal titolo "La famosa vita", che esce come "Quaderno di Prato pagano) e che vince il prestigioso Premio di Poesia Brutium-Tropea. Escono poi nel 1992 "Vicolo del Bologna" (finalista vincitore al Premio "San Pellegrino), nel 1997 "Poesie bambine", nel 2001 "Poesie familiari" (Fazi Editore), che vince il Premio Internazionale di Poesia Camaiore ed è finalista vincitore al Premio Frascati di Poesia e al Premio Metauro. Nel 2009 pubblica il suo ultimo libro di poesia, "Le lacrime delle cose", vincitore del Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo per la sezione poesia nel 2010, del Premio Garessio-Ricci, finalista vincitore al Premio Internazionale Dessì e al Premio Lucia Rodacanachi-Arenzano.

Ha partecipato ai Festival Internazionali di poesia, l'ultimo a Massenzio nel 2018.

Nel settembre del 2014 Gabriella Sica ha ricevuto a Lerici il Premio Internazionale per l'opera poetica del LericiPea, con Agi Mishol (israeliana) e Amel Moussa (tunisina): tre donne di diverse sponde per la "Poesia, grande madre del Mediterraneo".

Alla poesia ha alternato libri in prosa, da Scuola di ballo (Rotundo,1988) a È nato un bimbo (Mondadori, 1990) e al volume Sia dato credito all'invisibile. Prose e saggi (Marsilio, 2000).

Partecipa all'antologia Poeti Folla & Follia, a cura di Angelo De Florio, disegni di Loretta Surico ed un discorsetto di Ruggero Jacobbi, Bari,Edizioni dal Sud, 1981,e in seconda edizione con il titolo la congiura dei Poeti, Roma, Fabio Croce editore, 2005.

Intenso il suo rapporto con l'arte contemporanea, sia sulle pagine di "Prato pagano" che per le copertine dei suoi libri o per le poesie ispirate ad opere d'arte antiche e contemporanee.

Ha curato un convegno nel 1993 con poeti e critici i cui interventi sono stati raccolti a cura sua e di Maria Ida Gaeta ne La parola ritrovata. Ultime tendenze della poesia italiana (Marsilio, 1995) e scritto un insolito libro sulla metrica come risorsa tecnica e umana della poesia, Scrivere in versi. Metrica e poesia (Pratiche 1996; nuova edizione aggiornata e ampliata, il Saggiatore 2003, ora 2011, con l'aggiunta di una nuova Lettera sulla poesia). Sempre nel 1995, presso Fazi editore, ha partecipato con un suo intervento, Amo il mio tempo, al volume Orazio. Arte poetica, a cura di Claudio Damiani, traduzione e note di Giacomo F. Rech, con interventi di autori contemporanei.

La passione per l'immagine l'ha portare a ideare, sceneggiare e realizzare per la Rai (Rai Educational diretta da Renato Parascandolo) alla fine degli anni Novanta, sei docufilm, con la regia di Gianni Barcelloni, sui grandi poeti del Novecento (Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini, Umberto Saba, Sandro Penna e Giorgio Caproni), i cui primi tre sono stati pubblicati in videocassetta da Einaudi (2000 e 2001). Rai Cultura e Rai Scuola nella primavera del 2020 ha messo a disposizione gratuitamente dei suoi utenti i docufilm di Gabriella Sica “Poeti del ‘900” sulla piattaforma RaiPlay al link: https://www.raiplay.it/programmi/poetidel900.

Nel 2000 ha scritto e letto alla Radio "C'erano i contadini", testo che alterna commenti d'autore alle voci popolari della Tuscia di cui è originaria. Su questi luoghi e sui temi della natura presenti nella sua opera torna nel giugno del 2019, con un libretto, Primula Campomaggiore. Un'artista della Tuscia felice, presso l'editore Ghaleb.

Nel libro "Emily e le Altre. Con 56 poesie di Emily Dickinson" Gabriella Sica riprende un criterio di avvicinamento spazio-temporale tra alcune figure letterarie tra loro lontane (per esempio Caravaggio e Pasolini in Sia dato credito all'invisibile). In questo caso avvicina alcune figure come Charlotte ed Emily Bronte, Elizabeth Barret Browning, Elizabeth Bishop, Margherita Guidacci, Cristina Campo, Amelia Rosselli e Nadia Campana, appartenenti a luoghi e tempi diversi e lontani, e tuttavia riconducibili alla Dickinson in una immaginaria costellazione. Pubblicato nel 2010, Emily e le Altre ha avuto riconoscimenti di critica e di pubblico.

A fine 2015 è uscito Cara Europa che ci guardi 1915-2015 (Cooper editore), presentato in anteprima al "Festival della Letteratura di viaggio" a Roma, e poi a "Book city" a Milano. Libro multiforme su una mappa multiforme qual è l'Europa controversa dei nostri anni. Comprende storie alla spicciolata della famiglia d'origine, il nonno e lo zio durante la prima guerra mondiale, la madre ragazza sotto le bombe della seconda guerra mondiale, il padre in Africa e poi durante "Roma città libera" impegnato nella capitale. In 35 capitoli mescola storia privata e Storia di un secolo perché il passato aiuti a trovare il filo per uscire dal labirinto dell'Europa nei nostri complicati anni. Ricordi, riflessioni, micro-romanzi, inserti in poesia, disegni e foto compongono la mappa della terremotata Europa nel terremotato mondo globale.

Il 24 ottobre 2019 esce Tu io e Montale a cena. Poesie per Zeichen, libro in versi che segna il ritorno sulla scena poetica, a distanza di dieci anni dall’ultimo volume in versi di Gabriella Sica. Abstract di Interno Poesia Editore: "Un libro di poesie conviviali e di viaggio, di sgomento e compianto, in cui frammenti di memoria quotidiana restituiscono al lettore alcune folgorazioni, essenziali e reali, sulla figura di Valentino Zeichen. Un canzoniere in vita e in morte per ricordare un amico, per confrontarsi con l’ineluttabilità del tempo, per consegnare il ritratto di una Roma d’amore, culla di poeti e metafora di una lingua poetica viva, che dura oltre il destino di ognuno".

Nel 2011, sul n. 41 della rivista di poesia "Steve", di Carlo Alberto Sitta, è apparsa una sua autobiografia, Gabriella Sica. La sua vita per immagini.

Le poesie di Gabriella Sica sono state tradotte in francese, inglese, rumeno, turco, croato, catalano, persiano e, in particolare, in spagnolo (in alcune antologie di poesia italiana pubblicate in Spagna e con il volume "No sentirás el ruisenor que llora", nella traduzione di Mercedes Arriaga).


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Opere

In versi

  • La famosa vita (Quaderni di Prato pagano, 1986, Premio Brutium-Poesia)
  • Vicolo del Bologna (Pegaso, 1992, finalista Premio San Pellegrino)
  • Poesie bambine (Milano, La Vita Felice, 1997)
  • Poesie familiari (Roma, Fazi, 2001, Premio Camaiore, finalista Premio Metauro e Premio Frascati)
  • Le lacrime delle cose (Milano, Moretti & Vitali, 2009)
  • Tu io e Montale a cena. Poesie per Zeichen (Latiano-Milano, Interno Poesia, 2019)

In prosa

  • Scuola di ballo (Rotundo, 1988, Premio Lerici-Golfo dei poeti)
  • È nato un bimbo (Milano, Oscar Mondadori, 1990)
  • La parola ritrovata - Ultime tendenze della poesia italiana (a cura di Gabriella Sica e Maria Ida Gaeta, Marsilio, 1995)
  • Scrivere in versi - Metrica e poesia (Pratiche, 1996, ora in una edizione aggiornata e ampliata, Milano, Il Saggiatore, 2003)
  • Sia dato credito all'invisibile - Prose e saggi (Marsilio, 2000)
  • Introduzione a Campo di battaglia. Poesia a Roma negli anni ottanta di Flavia Giacomozzi (Castelvecchi, 2005)
  • Emily e le altre. Con 56 poesie di Emily Dickinson, Cooper, 2010 ISBN 978-88-7394-165-1
  • Cara Europa che ci guardi 1915-2015, Roma, Cooper, 2015
  • Primula Campomaggiore, un'artista della Tuscia felice, Vetralla (Vt), Davide Ghaleb, 2019

In video

  • Giuseppe Ungaretti. Vita d'un uomo (Rai Educational-Einaudi, 2000)
  • Eugenio Montale (Rai Educational-Einaudi, 2000)
  • Pier Paolo Pasolini poeta (Rai Educational-Einaudi, 2001)
  • Umberto Saba. Il Canzoniere (Rai Educational)
  • Giorgio Caproni. Il seme del piangere (Rai Educational)
  • Sandro Penna. Croce e delizia (Rai Educational)

Collegamenti esterni

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