L'armata delle tenebre: differenze tra le versioni

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Terzo capitolo della trilogia iniziata con ''[[La casa (film 1981)|La casa]]'' (1981) e proseguita con ''[[La casa 2]]'' (1987), ''L'armata delle tenebre'' ha permesso a [[Sam Raimi]] di completare l'opera di trasformazione dal cupo [[horror splatter]] degli esordi, alla comicità [[slapstick]] appena accennata del capitolo precedente. La pioggia di sangue che aveva contraddistinto i primi due film, nel terzo è sostituita dalla valorizzazione dell'aspetto umoristico, spesso ai limiti del demenziale, accentuato soprattutto dalla recitazione a "cartone animato" di [[Bruce Campbell]], praticamente perfetto nelle vesti di eroe sbruffone e cool. La storia continuerà 33 anni dopo in una serie televisiva: ''[[Ash vs Evil Dead]]'' (2015-2018), che avrà l’umorismo de ''L'armata delle tenebre'' con gli effetti splatter dei primi due film.
Terzo capitolo della trilogia iniziata con ''[[La casa (film 1981)|La casa]]'' (1981) e proseguita con ''[[La casa 2]]'' (1987), ''L'armata delle tenebre'' ha permesso a [[Sam Raimi]] di completare l'opera di trasformazione dal cupo [[horror splatter]] degli esordi, alla comicità [[slapstick]] appena accennata del capitolo precedente. La pioggia di sangue che aveva contraddistinto i primi due film, nel terzo è sostituita dalla valorizzazione dell'aspetto umoristico, spesso ai limiti del demenziale, accentuato soprattutto dalla recitazione a "cartone animato" di [[Bruce Campbell]], praticamente perfetto nelle vesti di eroe sbruffone e cool. La storia continuerà 33 anni dopo in una serie televisiva: ''[[Ash vs Evil Dead]]'' (2015-2018), che avrà l’umorismo de ''L'armata delle tenebre'' con gli effetti splatter dei primi due film.


I piani per realizzare un terzo film della saga di ''[[La casa (serie di film)|Evil Dead]]'' circolavano ormai da alcuni anni, anche prima della produzione di ''[[Darkman]]'', dato che ''[[La casa 2]]'' era stato un successo sul mercato internazionale, [[Dino De Laurentiis]] venne convinto da Raimi e i suoi partner a finanziarne un sequel. L’idea di ambientare il film nel medioevo era già stata presa in considerazione per il capitolo precedente, che in origine avrebbe dovuto intitolarsi ''Evil Dead II: Evil Dead and the Army of Darkness'', e di cui era già stata scritta una breve sceneggiatura, ma per questioni di budget venne accantonata, così [[Sam Raimi]] dovette ripartire da zero con lo script di ''[[La casa 2]]'', ambientandolo nella baita isolata del primo film, e riducendo il contesto medioevale solo all’ultima scena. Il regista, riprese in mano questa vecchia idea per il nuovo capitolo facendola diventare la colonna portante della trama, e nelle sue intenzioni, con questo progetto c’era anche la volontà di lanciare l’amico d’infanzia [[Bruce Campbell]] come star cinematografica, costruendo su misura per lui uno ''studiomovie'' dalla trama adatta per valorizzarne il talento comico e le caratteristiche fisiche, e con il quale l’attore, dopo anni di produzioni horror di serie B, avrebbe potuto raggiungere per la prima volta nella sua carriera un pubblico mainstream. Il titolo provvisorio del film era ''The Medieval Dead'', poi rititolato ''Army of Darkness'', in parte preso dallo script inutilizzato degli anni 80' e suggerito al regista da [[Irvin Shapiro]], l’anziano distributore estero di ''[[La casa (film 1981)|La casa]]'' e produttore esecutivo di ''[[La casa 2]]'', scomparso nel 1989.
I piani per realizzare un terzo film della saga di ''[[La casa (serie di film)|Evil Dead]]'' circolavano ormai da alcuni anni, anche prima della produzione di ''[[Darkman]]'', dato che ''[[La casa 2]]'' era stato un successo sul mercato internazionale, [[Dino De Laurentiis]] venne convinto da Raimi e i suoi partner a finanziarne un sequel. L’idea di ambientare il film nel medioevo era già stata presa in considerazione per il capitolo precedente, che in origine avrebbe dovuto intitolarsi ''Evil Dead II: Evil Dead and the Army of Darkness'', e di cui era già stata scritta una breve sceneggiatura, ma per questioni di budget venne accantonata, così [[Sam Raimi]] dovette ripartire da zero con lo script di ''[[La casa 2]]'', ambientandolo nella baita isolata del primo film, e riducendo il contesto medioevale solo all’ultima scena. Il regista, riprese in mano questa vecchia idea per il nuovo capitolo facendola diventare la colonna portante della trama e, nelle sue intenzioni, con questo progetto c’era anche la volontà di lanciare l’amico d’infanzia [[Bruce Campbell]] come star cinematografica, costruendo su misura per lui uno ''studiomovie'' dalla trama adatta per valorizzarne il talento comico e le caratteristiche fisiche, e con il quale l’attore, dopo anni di produzioni horror di serie B, avrebbe potuto raggiungere per la prima volta nella sua carriera un pubblico mainstream. Il titolo provvisorio del film era ''The Medieval Dead'', poi rititolato ''Army of Darkness'', in parte preso dallo script inutilizzato degli anni '80 e suggerito al regista da [[Irvin Shapiro]], l’anziano distributore estero di ''[[La casa (film 1981)|La casa]]'' e produttore esecutivo di ''[[La casa 2]]'', scomparso nel 1989.


La sceneggiatura del film è stata scritta da [[Sam Raimi]] e da suo fratello maggiore Ivan. Inizialmente, il regista avrebbe voluto richiamare come co-autore il suo amico di infanzia [[Scott Spiegel]], con qui aveva scritto ''[[La casa 2]]'', ma questi, essendo molto impegnato a realizzare la sceneggiatura di ''[[La recluta]]'' per [[Clint Eastwood]] e la [[Warner Bros]], dovette rifiutare. A questo punto, [[Ivan Raimi]], che già da qualche anno alternava l’attività di medico a quella di sceneggiatore cinematografico insieme al fratello, ha ricevuto l’incarico di lavorare allo script, incentrando gran parte del suo lavoro nel valorizzare gli elementi di comicità che avrebbe dovuto avere la pellicola. I fratelli Raimi, cominciarono a scrivere il film durante la pre-produzione e le riprese di ''[[Darkman]]'', e terminato questo progetto, lavorarono al copione molto più assiduamente. Per il plot, si ispirarono principalmente allo script inutilizzato per ''[[La casa 2]]'' che avevano scritto insieme a [[Sheldon Lettich]] nella prima metà degli anni 80', anche su insistenza di [[Bruce Campbell]] e [[Robert Tapert]], i quali volevano a tutti i costi avere per questo terzo film della saga un’ambientazione completamente diversa rispetto ai primi due. Il regista, ha anche attinto ad una grande varietà di fonti letterarie e cinematografiche come: ''[[Un Americano alla corte di Re Artù]]'' di [[Mark Twain]], ''[[I viaggi di Gulliver]]'' di [[Jonathan Swift]], i film comici de [[I tre marmittoni]], quelli della saga di [[Indiana Jones]], il cinema in stop motion di [[Ray Harryhausen]] (''[[Il 7º viaggio di Sinbad]]'', ''[[Gli Argonauti]]''), e ''[[Conan il barbaro (film)|Conan il barbaro]]''.
La sceneggiatura del film è stata scritta da [[Sam Raimi]] e da suo fratello maggiore Ivan. Inizialmente, il regista avrebbe voluto richiamare come co-autore il suo amico di infanzia [[Scott Spiegel]], con cui aveva scritto ''[[La casa 2]]'', ma questi, essendo molto impegnato a realizzare la sceneggiatura di ''[[La recluta]]'' per [[Clint Eastwood]] e la [[Warner Bros]], dovette rifiutare. A questo punto, [[Ivan Raimi]], che già da qualche anno alternava l’attività di medico a quella di sceneggiatore cinematografico insieme al fratello, ha ricevuto l’incarico di lavorare allo script, incentrando gran parte del suo lavoro nel valorizzare gli elementi di comicità che avrebbe dovuto avere la pellicola. I fratelli Raimi cominciarono a scrivere il film durante la pre-produzione e le riprese di ''[[Darkman]]'' e, terminato questo progetto, lavorarono al copione molto più assiduamente. Per il plot, si ispirarono principalmente allo script inutilizzato per ''[[La casa 2]]'' che avevano scritto insieme a [[Sheldon Lettich]] nella prima metà degli anni '80, anche su insistenza di [[Bruce Campbell]] e [[Robert Tapert]], i quali volevano a tutti i costi avere per questo terzo film della saga un’ambientazione completamente diversa rispetto ai primi due. Il regista ha anche attinto ad una grande varietà di fonti letterarie e cinematografiche come: ''[[Un Americano alla corte di Re Artù]]'' di [[Mark Twain]], ''[[I viaggi di Gulliver]]'' di [[Jonathan Swift]], i film comici de [[I tre marmittoni]], quelli della saga di [[Indiana Jones]], il cinema in stop motion di [[Ray Harryhausen]] (''[[Il 7º viaggio di Sinbad]]'', ''[[Gli Argonauti]]''), e ''[[Conan il barbaro (film)|Conan il barbaro]]''.


Il film è stato finanziato dalla [[Universal Pictures]] in associazione con [[Dino De Laurentiis]], che all'epoca aveva un contratto di co-produzione con lo studio per alcuni titoli. [[Robert Tapert]] ha capitanato la produzione con la [[Renaissance Pictures]], la società fondata una dozzina di anni prima insieme a Raimi e a Campbell e con cui aveva prodotto ''[[La casa (film 1981)|La casa]]'' e ''[[(La casa ]]2'', mentre [[Bruce Campbell]], oltre ad essere il protagonista principale, ha lavorato al progetto anche in veste di co-produttore. Durante le riprese, visto il grande uso di effetti speciali in stop motion, entrò in partecipazione al film anche [[Introvision International]], all’epoca, una delle aziende californiane tra le più importanti del settore. Alla fine della lunga lavorazione, la Universal distribuì la pellicola sul mercato nordamericano, mentre De Laurentiis si tenne i diritti per quello internazionale.
Il film è stato finanziato dalla [[Universal Pictures]] in associazione con [[Dino De Laurentiis]], che all'epoca aveva un contratto di co-produzione con lo studio per alcuni titoli. [[Robert Tapert]] ha capitanato la produzione con la [[Renaissance Pictures]], la società fondata una dozzina di anni prima insieme a Raimi e a Campbell e con cui aveva prodotto ''[[La casa (film 1981)|La casa]]'' e ''[[La casa 2]]'', mentre [[Bruce Campbell]], oltre ad essere il protagonista, ha lavorato al progetto anche in veste di co-produttore. Durante le riprese, visto il grande uso di effetti speciali in stop motion, entrò in partecipazione al film anche [[Introvision International]], all’epoca una delle aziende californiane più importanti del settore. Alla fine della lunga lavorazione, la Universal distribuì la pellicola sul mercato nordamericano, mentre De Laurentiis si tenne i diritti per quello internazionale.


''L'armata delle tenebre'' ha avuto un budget considerevolmente più alto rispetto ai due [[film]] precedenti, stimato circa 13.000.000 di dollari statunitensi. Il budget di ''[[La casa 2]]'' era di 3.600.000 dollari, mentre quello de ''[[La casa (film 1981)|La casa]]'', era stato addirittura di soli 350.000 dollari. Inizialmente, quando ''L'armata delle tenebre'' era in fase di pre-produzione, la [[Universal Pictures|Universal]] e [[Dino De Laurentiis]] stanziarono a [[Robert Tapert]] solo 8.000.000 di dollari, ma resisi conto che la cifra era troppo bassa per un film così ambizioso, e visto il successo che ''[[Darkman]]'' stava riscontrando nelle sale in quel periodo, aumentarono il budget fino a 11.000.000. Nel corso dei due anni di lavorazione, a causa di un programma di riprese molto lungo, dei troppi effetti speciali e della scena finale da rigirare, la produzione dovette trovare altri 2.000.000 di dollari per portare a termine il film, e la metà di questa cifra fu finanziata dagli stessi Tapert, Campbell e Raimi.
''L'armata delle tenebre'' ha avuto un budget considerevolmente più alto rispetto ai due film precedenti, stimato circa 13 milioni di dollari statunitensi. Il budget di ''[[La casa 2]]'' era di 3.600.000 dollari, mentre quello de ''[[La casa (film 1981)|La casa]]'' era stato addirittura di soli 350.000 dollari. Inizialmente, quando ''L'armata delle tenebre'' era in fase di pre-produzione, la [[Universal Pictures|Universal]] e [[Dino De Laurentiis]] stanziarono a [[Robert Tapert]] solo 8.000.000 di dollari, ma resisi conto che la cifra era troppo bassa per un film così ambizioso, e visto il successo che ''[[Darkman]]'' stava riscontrando nelle sale in quel periodo, aumentarono il budget fino a 11.000.000. Nel corso dei due anni di lavorazione, a causa di un programma di riprese molto lungo, dei troppi effetti speciali e della scena finale da rigirare, la produzione dovette trovare altri 2.000.000 di dollari per portare a termine il film, e la metà di questa cifra fu finanziata dagli stessi Tapert, Campbell e Raimi.


I disegni promozionali del film, sono stati creati e pubblicati su ''[[Variety (periodico)|Variety]]'', durante il processo di casting e prima che il budget fosse ritenuto troppo basso per la trama.
I disegni promozionali del film, sono stati creati e pubblicati su ''[[Variety (periodico)|Variety]]'', durante il processo di casting e prima che il budget fosse ritenuto troppo basso per la trama.
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Per il ruolo di Sheila, la bella coprotagonista femminile, sono state provinate diverse attrici. La scelta di Raimi, Campbell e Tapert è caduta sulla giovane interprete di origine sudafricana [[Embeth Davidtz]] nonostante il parere contrario di [[Dino De Laurentiis]], che vedeva più adatta alla parte una donna con un portamento meno fine e principesco. Finito il film, l'attrice venne scritturata da [[Steven Spielberg]] per un ruolo importante in ''[[Schindler's List - La lista di Schindler]]''.
Per il ruolo di Sheila, la bella coprotagonista femminile, sono state provinate diverse attrici. La scelta di Raimi, Campbell e Tapert è caduta sulla giovane interprete di origine sudafricana [[Embeth Davidtz]] nonostante il parere contrario di [[Dino De Laurentiis]], che vedeva più adatta alla parte una donna con un portamento meno fine e principesco. Finito il film, l'attrice venne scritturata da [[Steven Spielberg]] per un ruolo importante in ''[[Schindler's List - La lista di Schindler]]''.


Per gli altri personaggi del cast principale vennero scritturati attori poco conosciuti: Lord Arthur fu interpretato da [[Marcus Gilbert]], attore inglese proveniente dal teatro e dalla pubblicità che al cinema aveva già avuto un ruolo di rilievo in ''[[Rambo III]]'', [[Ian Abercrombie]], un altro attore britannico specializzato in televisione e doppiaggio, venne scritturato per la parte del mago, mentre il caratterista TV [[Richard Grove]] ebbe il ruolo di Enrico il Rosso. [[Timothy Patrick Quill]], amico d’infanzia di [[Sam Raimi]] e [[Bruce Campbell]], che durante gli anni 70' aveva girato con loro diversi cortometraggi ed era anche stato tra gli interpreti principali del primo film diretto da Raimi e mai distribuito, ''[[It's Murder!]]'', venne scritturato per la parte del fabbro. La strega posseduta fu interpretata dall’attrice-stuntman [[Patricia Tallman]], che l’anno prima era stata la protagonista femminile di ''[[La notte dei morti viventi]]'', remake del celebre film di [[George A. Romero]], diretto da [[Tom Savini]].
Per gli altri personaggi del cast principale vennero scritturati attori poco conosciuti: Lord Arthur fu interpretato da [[Marcus Gilbert]], attore inglese proveniente dal teatro e dalla pubblicità che al cinema aveva già avuto un ruolo di rilievo in ''[[Rambo III]]''; [[Ian Abercrombie]], un altro attore britannico specializzato in televisione e doppiaggio, venne scritturato per la parte del mago, mentre il caratterista TV [[Richard Grove]] ebbe il ruolo di Enrico il Rosso. [[Timothy Patrick Quill]], amico d’infanzia di [[Sam Raimi]] e [[Bruce Campbell]], che durante gli anni '70 aveva girato con loro diversi cortometraggi ed era anche stato tra gli interpreti principali del primo film diretto da Raimi e mai distribuito, ''[[It's Murder!]]'', venne scritturato per la parte del fabbro. La strega posseduta fu interpretata dall’attrice-stuntman [[Patricia Tallman]], che l’anno prima era stata la protagonista femminile di ''[[La notte dei morti viventi]]'', remake del celebre film di [[George A. Romero]], diretto da [[Tom Savini]].


Il personaggio di Linda compare in tutti i film della serie (tranne il remake del 2013) ma ogni volta è interpretata da un'attrice diversa. In ''L'armata delle tenebre'' la parte andò a [[Bridget Fonda]], che all'epoca era già famosa e anche una fan accanita dei primi due film. Saputo che Raimi, Tapert e Campbell stavano per fare il terzo con uno studio importante, l'attrice fece chiamare gli uffici della [[Renaissance Pictures]] dal suo agente, facendogli dire che avrebbe interpretato qualsiasi ruolo nella pellicola. Così gli venne data la parte di Linda, poco più di un cameo, anche perché al montaggio il ruolo venne molto ridimensionato, ma Raimi rimase comunque fortemente colpito dalla bravura e professionalità della giovane attrice, tanto da richiamarla sei anni dopo per un ruolo da protagonista in ''[[Soldi sporchi]]''.
Il personaggio di Linda compare in tutti i film della serie (tranne il remake del 2013) ma ogni volta è interpretata da un'attrice diversa. In ''L'armata delle tenebre'' la parte andò a [[Bridget Fonda]], che all'epoca era già famosa e anche una fan accanita dei primi due film. Saputo che Raimi, Tapert e Campbell stavano per fare il terzo con uno studio importante, l'attrice fece chiamare gli uffici della [[Renaissance Pictures]] dal suo agente, facendogli dire che avrebbe interpretato qualsiasi ruolo nella pellicola. Così le venne data la parte di Linda, poco più di un cameo, anche perché al montaggio il ruolo venne molto ridimensionato, ma Raimi rimase comunque fortemente colpito dalla bravura e professionalità della giovane attrice, tanto da richiamarla sei anni dopo per un ruolo da protagonista in ''[[Soldi sporchi]]''.


[[Bill Moseley]], attore conosciuto nel cinema horror grazie al ruolo del fratello di [[Leatherface]] in ''[[Non aprite quella porta - Parte 2]]'' di [[Tobe Hooper]], venuto a sapere del casting del film, scrisse una lettera molto appassionata a [[Sam Raimi]] dove chiedeva al regista di fare parte del cast anche per un piccolo ruolo. Raimi, decise di accontentarlo, scritturandolo nella parte del capitano dell’esercito dei morti al servizio dell’Ash malvagio, una sorta di ibrido tra uno zombie posseduto ed uno scheletro, e che compariva solo nelle scene del cimitero e della battaglia al castello. Mosley, interpretò il personaggio in alcune di queste sequenze completamente truccato, e in quelle in stop motion come doppiatore.
[[Bill Moseley]], attore conosciuto nel cinema horror grazie al ruolo del fratello di [[Leatherface]] in ''[[Non aprite quella porta - Parte 2]]'' di [[Tobe Hooper]], venuto a sapere del casting del film, scrisse una lettera molto appassionata a [[Sam Raimi]] dove chiedeva al regista di fare parte del cast anche per un piccolo ruolo. Raimi decise di accontentarlo, scritturandolo nella parte del capitano dell’esercito dei morti al servizio dell’Ash malvagio, una sorta di ibrido tra uno zombie posseduto ed uno scheletro, e che compariva solo nelle scene del cimitero e della battaglia al castello. Mosley interpretò il personaggio in alcune di queste sequenze completamente truccato, e in quelle in stop motion come doppiatore.


Il supervisore degli effetti visivi [[William Mesa]], ha mostrato a [[Sam Raimi]] gli storyboard in suo possesso del film ''[[Giovanna d'Arco (film 1948)|Giovanna d'Arco]]'' di [[Victor Fleming]], che raffiguravano enormi scene di battaglia. Raimi, ha scelto 25 inquadrature da questi storyboard per replicarle proprio nella lunga scena della battaglia con l’armata. Uno storyboard artist, ha lavorato a stretto contatto con il regista per amalgamare le inquadrature prese dal film di Fleming, con quelle ideate ex novo.
Il supervisore degli effetti visivi [[William Mesa]], ha mostrato a [[Sam Raimi]] gli storyboard in suo possesso del film ''[[Giovanna d'Arco (film 1948)|Giovanna d'Arco]]'' di [[Victor Fleming]], che raffiguravano enormi scene di battaglia. Raimi, ha scelto 25 inquadrature da questi storyboard per replicarle proprio nella lunga scena della battaglia con l’armata. Uno storyboard artist, ha lavorato a stretto contatto con il regista per amalgamare le inquadrature prese dal film di Fleming, con quelle ideate ex novo.


In origine, [[Sam Raimi]] avrebbe voluto girare il film in [[Europa]], ambientando le scene del castello di Lord Arthur in una vera fortezza medioevale, ma per questioni di budget la produzione decise di ricostruire una immaginifica [[Inghilterra]] del 1.300 a [[Los Angeles]] e dintorni. Una parte delle riprese si sono svolte ad [[Acton (California)|Acton]], ai margini del [[Deserto del Mojave]], dove è stato costruito il castello. In questa location, ma anche in altre, cast e troupe hanno sopportato un caldo micidiale durante il giorno e temperature molto rigide di notte.
In origine [[Sam Raimi]] avrebbe voluto girare il film in [[Europa]], ambientando le scene del castello di Lord Arthur in una vera fortezza medioevale, ma per questioni di budget la produzione decise di ricostruire una immaginifica [[Inghilterra]] del 1.300 a [[Los Angeles]] e dintorni. Una parte delle riprese si sono svolte ad [[Acton (California)|Acton]], ai margini del [[Deserto del Mojave]], dove è stato costruito il castello. In questa location, ma anche in altre, cast e troupe hanno sopportato un caldo micidiale durante il giorno e temperature molto rigide di notte.


Il film ebbe diversi problemi nel corso della sua realizzazione: la [[Universal Pictures]] e [[Dino De Laurentiis]], nonostante le reticenze, stanziarono inizialmente alla [[Renaissance Pictures]] di Tapert e Raimi un budget da 11.000.000 di dollari (quando in fase di scrittura era stato calcolato un costo di soli 8.000.000). Raimi e i suoi partner, ottennero comunque la somma richiesta grazie al successo che in quel periodo stava avendo nei cinema americani ''[[Darkman]]'', l'ultimo film del regista sempre prodotto dalla Universal, e anche per i grandi guadagni che ''[[La casa (film 1981)|La casa]]'' e ''[[La casa 2]]'' avevano realizzato sul mercato internazionale nel decennio precedente (De Laurentiis aveva finanziato e distribuito il secondo). Le riprese si svolsero principalmente nell’area desertica attorno a [[Los Angeles]] e negli studi cinematografici della [[Introvision International]] tra la primavera e l’estate del 1991, con l’aggiunta di altre scene girate in autunno, totalizzando 130 giorni di lavorazione. Il protrarsi delle riprese, a causa del caldo torrido che ha obbligato la produzione ad ambientare gran parte del film di notte, e l’uso massiccio di effetti speciali, fecero lievitare il costo del film di altri due milioni di dollari, arrivando così ad un budget finale di 13.000.000. La cifra mancante fu in parte finanziata dagli stessi [[Sam Raimi]], [[Bruce Campbell]] e [[Robert Tapert]], che sacrificarono circa 1.000.000 di dollari in tre dai rispettivi salari. Il finale nel futuro postatomico venne ritenuto troppo cupo dallo studio, e all’inizio del 1992 ne fu girato uno più ottimista e spettacolare ambientato nel presente, inoltre furono anche tagliati 15 minuti (8 dalla versione estera), per avere una programmazione più fitta nelle sale cinematografiche e per tentare di cambiare il visto censura della [[Motion Picture Association of America]] (limando così le scene più violente), che aveva stupidamente vietato la pellicola ai minori di 17 anni. Nonostante i tagli, l'[[Motion Picture Association of America|MPA]] assegnò al film il secondo visto più severo (vietato ai minori di 17 anni non accompagnati) facendogli perdere una potenziale fetta di spettatori al box office, inoltre, una causa legale tra la Universal e De Laurentiis per i diritti sul franchise di [[Hannibal Lecter]], tenne ''L'armata delle tenebre'' in naftalina per quasi un anno. Pronto per essere distribuito nell'estate del 1992, il film di Raimi uscì nel febbraio del 93 dopo avere partecipato ad alcuni festival cinematografici nei mesi precedenti.
Il film ebbe diversi problemi nel corso della sua realizzazione: la [[Universal Pictures]] e [[Dino De Laurentiis]], nonostante le reticenze, stanziarono inizialmente alla [[Renaissance Pictures]] di Tapert e Raimi un budget da 11.000.000 di dollari (quando in fase di scrittura era stato calcolato un costo di soli 8.000.000). Raimi e i suoi partner ottennero comunque la somma richiesta grazie al successo che in quel periodo stava avendo nei cinema americani ''[[Darkman]]'', l'ultimo film del regista sempre prodotto dalla Universal, e anche per i grandi guadagni che ''[[La casa (film 1981)|La casa]]'' e ''[[La casa 2]]'' avevano realizzato sul mercato internazionale nel decennio precedente (De Laurentiis aveva finanziato e distribuito il secondo). Le riprese si svolsero principalmente nell’area desertica attorno a [[Los Angeles]] e negli studi cinematografici della [[Introvision International]] tra la primavera e l’estate del 1991, con l’aggiunta di altre scene girate in autunno, totalizzando 130 giorni di lavorazione. Il protrarsi delle riprese, a causa del caldo torrido che ha obbligato la produzione ad ambientare gran parte del film di notte, e l’uso massiccio di effetti speciali, fecero lievitare il costo del film di altri due milioni di dollari, arrivando così ad un budget finale di 13.000.000. La cifra mancante fu in parte finanziata dagli stessi [[Sam Raimi]], [[Bruce Campbell]] e [[Robert Tapert]], che sacrificarono circa 1.000.000 di dollari in tre dai rispettivi salari. Il finale nel futuro postatomico venne ritenuto troppo cupo dallo studio, e all’inizio del 1992 ne fu girato uno più ottimista e spettacolare ambientato nel presente, inoltre furono tagliati 15 minuti (8 dalla versione estera), per avere una programmazione più fitta nelle sale cinematografiche e per tentare di cambiare il visto censura della [[Motion Picture Association of America]] (limando così le scene più violente), che aveva inizialmente vietato la pellicola ai minori di 17 anni. Nonostante i tagli, l'[[Motion Picture Association of America|MPA]] assegnò al film il secondo visto più severo (vietato ai minori di 17 anni non accompagnati) facendogli perdere una potenziale fetta di spettatori al box office; inoltre, una causa legale tra la Universal e De Laurentiis per i diritti sul franchise di [[Hannibal Lecter]] tenne ''L'armata delle tenebre'' in naftalina per quasi un anno. Pronto per essere distribuito nell'estate del 1992, il film di Raimi uscì nel febbraio del '93 dopo avere partecipato ad alcuni festival cinematografici nei mesi precedenti.


Il lavoro di animazione in stop-motion per gli scheletri dell’armata, realizzato dal team di [[Introvision International]] sotto la supervisione di [[William Mesa]], è stato fortemente voluto da [[Sam Raimi]] come omaggio a [[Ray Harryhausen]] e al suo cinema. La tecnica di ripresa usata da Introvision è stata comunque realizzata in modo differente rispetto al classico stop-motion che ha reso celebre Harryhausen: i tecnici, hanno utilizzato immagini proiettate frontalmente con degli attori dal vivo invece della tradizionale retroproiezione. Mesa, a causa delle ristrettezze economiche dovute al protrarsi delle riprese, ha lavorato a molte delle sequenze in stop motion durante i fine settimana per cercare di velocizzare i tempi.
Il lavoro di animazione in stop-motion per gli scheletri dell’armata, realizzato dal team di [[Introvision International]] sotto la supervisione di [[William Mesa]], è stato fortemente voluto da [[Sam Raimi]] come omaggio a [[Ray Harryhausen]] e al suo cinema. La tecnica di ripresa usata da Introvision è stata comunque realizzata in modo differente rispetto al classico stop-motion che ha reso celebre Harryhausen: i tecnici hanno utilizzato immagini proiettate frontalmente con degli attori dal vivo invece della tradizionale retroproiezione. Mesa, a causa delle ristrettezze economiche dovute al protrarsi delle riprese, ha lavorato a molte delle sequenze in stop motion durante i fine settimana per cercare di velocizzare i tempi.


Oltre alle riprese in stop motion vennero realizzati trucchi ed effetti speciali su larga scala. I noti membri della KNB EFX Group [[Howard Berger]], [[Robert Kurtzman]], e [[Greg Nicotero]] lavorarono costantemente alla costruzione dal vero di diversi scheletri dell’armata e al trucco dei posseduti come i mostri o la vecchia strega, mentre [[Tony Gardner]] si occupò del trucco speciale che avevano Ash e Sheila in versione malvagia. Come per ''[[La casa 2]]'', venne ingaggiato [[Vern Hyde]] in veste di supervisore degli effetti speciali meccanici, il lavoro di Hyde consisteva nel muovere una parte degli scheletri costruiti dal vero, da integrare a quelli delle sequenze in stop motion e alle comparse travestite. Per il design e le animazioni del Necronomicon, venne invece richiamato [[Tom Sullivan]], che aveva firmato gli effetti speciali del primo film della saga.
Oltre alle riprese in stop motion vennero realizzati trucchi ed effetti speciali su larga scala. I noti membri della KNB EFX Group [[Howard Berger]], [[Robert Kurtzman]], e [[Greg Nicotero]] lavorarono costantemente alla costruzione dal vero di diversi scheletri dell’armata e al trucco dei posseduti come i mostri o la vecchia strega, mentre [[Tony Gardner]] si occupò del trucco speciale che avevano Ash e Sheila in versione malvagia. Come per ''[[La casa 2]]'', venne ingaggiato [[Vern Hyde]] in veste di supervisore degli effetti speciali meccanici, il lavoro di Hyde consisteva nel muovere una parte degli scheletri costruiti dal vero, da integrare a quelli delle sequenze in stop motion e alle comparse travestite. Per il design e le animazioni del Necronomicon venne invece richiamato [[Tom Sullivan]], che aveva firmato gli effetti speciali del primo film della saga.


Per il riassunto che fa da prologo al film, in parte vennero riciclate alcune sequenze di ''[[La casa 2]]'', mentre altre scene furono girate ex novo. Anche narrativamente ci furono dei cambiamenti: vennero semplificati i fatti del film precedente, ad eccezione di Ash e Linda sparirono tutti gli altri personaggi, e si aggiunsero nuove situazioni inventate di sana pianta, come quella in cui Ash lavora come commesso in un supermarket, particolare mai riportato nei primi due film della saga ma che verrà ripreso in futuro per la serie televisiva.
Per il riassunto che fa da prologo al film, in parte vennero riciclate alcune sequenze di ''[[La casa 2]]'', mentre altre scene furono girate ex novo. Anche narrativamente ci furono dei cambiamenti: vennero semplificati i fatti del film precedente, ad eccezione di Ash e Linda sparirono tutti gli altri personaggi, e si aggiunsero nuove situazioni inventate di sana pianta, come quella in cui Ash lavora come commesso in un supermarket, particolare mai riportato nei primi due film della saga ma che verrà ripreso in futuro per la serie televisiva.
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I costumi del film sono stati firmati da [[Ida Gearon]], la seconda moglie di [[Bruce Campbell]]. I due si erano conosciuti poco più di un anno prima sul set di un altro film horror, ''[[Mindwarp - Futuro virtuale]]''.
I costumi del film sono stati firmati da [[Ida Gearon]], la seconda moglie di [[Bruce Campbell]]. I due si erano conosciuti poco più di un anno prima sul set di un altro film horror, ''[[Mindwarp - Futuro virtuale]]''.


Per [[Bruce Campbell]], alcune sequenze della battaglia furono molto difficili da girare, perché recitando in diverse inquadrature che successivamente dovevano essere finalizzate in stop motion, l’attore era costretto a fare le sue coreografie di lotta imparando un sistema numerico per muoversi nei tempi giusti, dato che avrebbe dovuto interagire alla perfezione contro avversari che non erano realmente presenti. Queste scene erano così complicate da realizzare, che una volta, per completarne una, ci vollero addirittura 37 riprese.
Per [[Bruce Campbell]] alcune sequenze della battaglia furono molto difficili da girare, perché recitando in diverse inquadrature che successivamente dovevano essere finalizzate in stop motion, l’attore era costretto a fare le sue coreografie di lotta imparando un sistema numerico per muoversi nei tempi giusti, dato che avrebbe dovuto interagire alla perfezione contro avversari che non erano realmente presenti. {{Senza fonte|Queste scene erano così complicate da realizzare, che una volta, per completarne una, ci vollero addirittura 37 riprese.}}


Alcune scene, come quella in cui l’Ash cattivo cammina lungo il cimitero mentre i suoi servitori-scheletri tornano in vita, mescolavano l'animazione in stop-motion con veri pupazzi meccanici, dotati di protesi ed effetti per poterli muovere realmente.
Alcune scene, come quella in cui l’Ash cattivo cammina lungo il cimitero mentre i suoi servitori-scheletri tornano in vita, mescolavano l'animazione in stop-motion con veri pupazzi meccanici, dotati di protesi ed effetti per poterli muovere realmente.


Per colpa del caldo torrido sviluppatosi in [[California]] nell’estate del 1991, gran parte delle riprese effettuate nelle già climaticamente difficili aree desertiche vicino a [[Los Angeles]], sono state realizzate di notte, incorrendo così in problemi legati alle tempistiche, visto che in estate il giorno è più lungo mentre la notte è più corta, e dato che per illuminare una scena in notturna la troupe impiegava mediamente un’ora e mezza, rimanevano solo sei ore di tempo per girarla. Tutto questo ha contribuito ad allungare il periodo delle riprese spezzandole in più nuclei e protraendole fino ad autunno inoltrato.
Per colpa del caldo torrido sviluppatosi in [[California]] nell’estate del 1991, gran parte delle riprese effettuate nelle già climaticamente difficili aree desertiche vicino a [[Los Angeles]] sono state realizzate di notte, incorrendo così in problemi legati alle tempistiche, visto che in estate il giorno è più lungo mentre la notte è più corta. Tutto questo ha contribuito ad allungare il periodo delle riprese spezzandole in più nuclei e protraendole fino ad autunno inoltrato.


I problemi di denaro legati al protrarsi delle riprese, ad un certo punto della lavorazione, hanno costretto il direttore della fotografia [[Bill Pope]] a girare solo per determinate ore dal lunedì al venerdì, questo perché la produzione non poteva più pagargli il suo compenso standard.
I problemi di denaro legati al protrarsi delle riprese, ad un certo punto della lavorazione, hanno costretto il direttore della fotografia [[Bill Pope]] a girare solo per determinate ore dal lunedì al venerdì, questo perché la produzione non poteva più pagargli il suo compenso standard.

Versione delle 00:31, 1 ago 2023

L'armata delle tenebre
Ash (Bruce Campbell) in una scena del film
Titolo originaleArmy of Darkness
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1992
Durata
  • 81 min (Theatrical version)
  • 88 min (International version)
  • 96 min (Director's cut)
  • 90 min (US Television Cut)
Rapporto1,78:1
Genereavventura, azione, commedia, orrore, fantastico
RegiaSam Raimi
SoggettoSam Raimi, Ivan Raimi
SceneggiaturaSam Raimi, Ivan Raimi
ProduttoreRobert Tapert
Produttore esecutivoDino De Laurentiis
Casa di produzioneUniversal Pictures, Dino De Laurentiis Communications, Renaissance Pictures
Distribuzione in italianoFilmauro
FotografiaBill Pope
MontaggioBob Murawski, R.O.C. Sandstorm
Effetti specialiTony Gardner, Robert Kurtzman, Greg Nicotero, Howard Berger, William Mesa, Vern Hyde, Thomas R. Dickens
MusicheJoseph LoDuca, Danny Elfman
ScenografiaTony Tremblay
CostumiIda Gearon
TruccoTony Gardner, Robert Kurtzman, Greg Nicotero, Howard Berger, Camille Calvet
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

L'armata delle tenebre (Army of Darkness) è un film del 1992, scritto e diretto da Sam Raimi, con protagonista Bruce Campbell, per la terza volta nel ruolo di Ash Williams. Sequel di La casa 2, e terzo capitolo della saga horror firmata da Raimi Evil Dead (in Italia La casa), è il primo film del franchise a essere finanziato e distribuito da una major, la Universal Pictures, che insieme al produttore esecutivo Dino De Laurentiis (in quota per il mercato internazionale), mette a disposizione del regista un budget da 13.000.000 di dollari per realizzare un prodotto più adatto a un pubblico mainstream rispetto ai due episodi precedenti.

Sam Raimi, che ha firmato la sceneggiatura insieme al fratello Ivan, inizia L'armata delle tenebre dove finiva il film precedente, ma vira la trama horror in un contesto fantasy-avventuroso tutto al servizio del suo protagonista, che interpretando addirittura due ruoli (Ash e la sua controparte malvagia), passa con grande maestria da fare il verso agli eroi del cinema action anni '80 e '90, ad impersonare gag dalla comicità fisica degna di un cartone animato. Dopo una lunga gestazione produttiva causata da problematiche insorte tra lo studio e De Laurentiis, e un cambio di versione per l'uscita nelle sale (quindici minuti tagliati, finale rigirato, e un 'cut' leggermente diverso per i mercati esteri compresa l’Italia), la pellicola, viene distribuita a livello mondiale dal febbraio 1993 riscontrando al box office un successo inferiore alle aspettative nonostante le recensioni favorevoli. Nel tempo, il film verrà comunque riscoperto dal grande pubblico, diventando un classico del cinema di genere americano grazie all’home video, ai passaggi televisivi e allo sfruttamento delle varie versioni, regalando a Bruce Campbell lo status d'attore di culto in tutto il mondo. Prodotto da Robert Tapert come tutti gli altri titoli del franchise, e co-prodotto dallo stesso Campbell, il film, ha il merito di essere al tempo stesso l'opera più divertente e citazionista di Raimi, ma anche la più originale e al di fuori di ogni moda. Il regista, circondato da illustri collaboratori come Bill Pope alla fotografia, Joseph Lo Duca e Danny Elfman per le musiche, e il futuro premio Oscar Bob Murawski al montaggio, firma una storia sgangherata e folle in cui Ash, ritrovatosi in pieno Medioevo dopo un viaggio spazio-temporale, dovrà combattere contro un esercito di scheletri capitanato dal suo doppio malvagio, per impossessarsi del Necronomicon, il libro maledetto dei film precedenti, che ha il potere di rimandarlo nel presente. Bruce Campbell, 23 anni dopo tornerà a interpretare Ash Williams per il piccolo schermo, nella serie Ash vs Evil Dead (2015-18).

Trama

Dopo un breve riassunto del capitolo precedente, Ash Williams, viene risucchiato assieme alla sua automobile in un portale spazio-temporale che lo catapulta nell’Inghilterra del XIV secolo. Appena arrivato nel passato, Ash viene catturato dai cavalieri di Lord Arthur, il feudatario del luogo. I soldati lo credono una spia del nemico, Enrico il Rosso, un altro feudatario in guerra con Lord Arthur, che è appena stato imprigionato con i suoi uomini.

Le armi di Ash, fucile e motosega, vengono confiscate, e lui è condotto in catene al castello di Lord Arthur insieme ad Enrico il Rosso e agli altri prigionieri, subendo il disprezzo della popolazione. Viene anche picchiato e preso a sassate dalla gente, e soprattutto Sheila, la sorella di uno dei cavalieri morti in battaglia contro Enrico, è la più accanita nell’offenderlo e malmenarlo. Dopo che Lord Arthur ha giustiziato un prigioniero che tentava la fuga, gli abitanti del castello decidono di gettare Ash in un pozzo infestato da un mostruoso uomo posseduto. Sul fondo del pozzo inizia una lotta furiosa tra Ash e il mostro, ma il mago di corte decide di aiutare lo straniero lanciandogli la sua motosega, così Ash riesce a salvarsi afferrando l’arma e facendo a pezzi la creatura. Dopo essere fuoriuscito dal pozzo, l’uomo assume il controllo della situazione, colpendo Lord Arthur con un pugno, e spaventando gli abitanti del castello con il suo fucile, chiamandolo in modo roboante "bastone di tuono", poi ordina di liberare Enrico il Rosso e i suoi uomini.

Ash è identificato dal mago come l'uomo che, secondo un'antica profezia, avrebbe ritrovato il Necronomicon, ovvero il libro dei morti, e debellato le forze del male; da quel momento, viene ripulito, servito e venerato come un eroe. Secondo il mago, l'unico modo con il quale l’uomo può tornare nel presente è prorio ritrovando il libro. Ash è riluttante all'idea, ma accetta di partecipare alla ricerca dopo aver salvato Sheila e il fabbro del castello dall'attacco di una strega posseduta. Con l'aiuto di quest'ultimo, utilizzando il guanto di un'armatura, il giovane fabbrica una protesi meccanica completamente funzionante come mano per il braccio destro, e poco prima di partire, inizia una passionale relazione amorosa con la bella Sheila.

Durante la sua ricerca, Ash, giunge in una foresta, e avvertendo la presenza della stessa entità maligna che in passato lo aveva già assalito nella baita, si dà alla fuga. Il male incorporeo insegue l’uomo fino a che, disarcionato dal cavallo, si rifugia all'interno di un vecchio mulino a vento. Poco dopo, mentre sta riprendendo fiato, Ash si accorge che la sua immagine riflessa allo specchio gli rivolge un sorriso inquietante. Spaventato, rompe lo specchio e dai frammenti fuoriescono tanti piccoli Ash demoniaci e dispettosi che lo attaccano; il giovane non fa in tempo a ucciderne un paio che viene immobilizzato e costretto a ingoiarne uno; e in preda a forti dolori, scappa dal mulino mentre dal suo corpo fuoriesce un altro Ash, folle e selvaggio, che si definisce l'"Ash malvagio". I due Ash si ritrovano uno davanti all’altro e cominciano a picchiarsi selvaggiamente, ma il vero Ash, ha la meglio, sparando in faccia una fucilata al suo doppio malvagio; dopodiché lo incatena a un tavolaccio all’interno del mulino facendolo a pezzi con la motosega per poi seppellirne i resti.

Ash, riprende la sua ricerca in piena notte raggiungendo un cimitero, qui trova un altare fatto di pietre e lapidi su cui giacciono ben tre Necronomicon, completamente identici. Dopo alcune vicissitudini, l’uomo riesce a mettere le mani sul vero libro; tuttavia, come spiegatogli il giorno prima dal mago, per prendere il Necronomicon senza causare l'ira delle forze del male deve pronunciare la formula magica Klaatu Verata Nikto ; ma Ash non ricorda l'ultima parola e prova a barare fingendo un colpo di tosse e farfugliando qualcosa di diverso. Così facendo scatena un sortilegio che risveglia completamente le forze del male. Nel cimitero si scoperchiano tombe e sarcofagi da qui fuoriescono degli scheletri posseduti, e dopo essere fuggito, Ash, cavalca fino al castello di Lord Arthur per consegnare il libro al mago, ma questi, intuisce che qualcosa è andato storto: Ash ha risvegliato l'Armata delle Tenebre, costituita da un enorme esercito di scheletri tornati in vita; questi soldati del male vengono radunati e capitanati dall'Ash malvagio, anche lui risorto e ricompostosi sotto forma di ripugnante zombie. Nel frattempo, Ash, del tutto indifferente al destino degli abitanti del castello, litiga con il mago per farsi riportare nel presente, questo gli causa il disprezzo di Lord Arthur, della popolazione, e anche di Sheila, che lo abbandona dandogli del vigliacco. Poco dopo, la fanciulla viene rapita da un demonio alato simile a un'arpia, che la consegna all'Ash malvagio; quest'ultimo la violenta, trasformandola in una posseduta.

Nonostante molti uomini abbiano abbandonato il castello in preda al terrore, Ash, decide di combattere il suo doppio malvagio che vuole impadronirsi del Necronomicon cercando di conquistare la fortezza con la sua armata. Il giovane, in breve tempo addestra i soldati rimasti alle moderne tecniche di combattimento e invita Lord Arthur a chiedere l'aiuto di Enrico il Rosso. Lo scontro alle porte del castello con l'Armata delle Tenebre è all'ultimo sangue e le perdite sono numerose, ma Ash, Lord Arthur e i loro cavalieri affrontano i morti con coraggio; Ash, nella battaglia utilizza anche esplosivi che ha realizzato insieme al mago e la sua auto modificata, ora alimentata a vapore. Grazie ad Enrico il Rosso, che giunge sul posto con il suo esercito, Ash riesce a sconfiggere l'Ash malvagio e la sua armata, salvando Sheila che ritorna ad essere normale. Alla fine, si riesce anche a stabilire la pace tra il popolo di Arthur e quello di Enrico, quindi il mago, ricava una pozione magica grazie al Necronomicon, che dopo averla bevuta e pronunciato la solita formula Klaatu Verata Nikto permetterà ad Ash di tornare nel suo tempo. Dopo un Addio accorato con Sheila, l’uomo torna nel presente.

Il film si chiude in un magazzino S-Mart, dove Ash è impiegato al reparto ferramenta. Mentre racconta la sua storia a un collega, una donna viene posseduta dalle forze demoniache, poiché Ash, durante la fase di ritorno aveva di nuovo recitato male le parole magiche. Quando la posseduta attacca i clienti e una bella collega di Ash, lui interviene prontamente eliminandola con un fucile Winchester, per poi baciare la ragazza salvata, ma non prima di averle rivolto la battuta: «Dammi un po' di zucchero baby!».

Nel finale della versione Director's Cut, Ash non deve pronunciare la formula magica dopo avere bevuto la pozione, ma deve fare attenzione a come berla, il mago gli dice "una goccia per ogni secolo". Distraendosi, ne beve una di più, poi si addormenta profondamente. Al suo risveglio, Ash si accorge di ritrovarsi in un futuro postapocalittico e colto dalla disperazione grida: «Oh Dio! No! No! Ho dormito troppo!».

Produzione

Terzo capitolo della trilogia iniziata con La casa (1981) e proseguita con La casa 2 (1987), L'armata delle tenebre ha permesso a Sam Raimi di completare l'opera di trasformazione dal cupo horror splatter degli esordi, alla comicità slapstick appena accennata del capitolo precedente. La pioggia di sangue che aveva contraddistinto i primi due film, nel terzo è sostituita dalla valorizzazione dell'aspetto umoristico, spesso ai limiti del demenziale, accentuato soprattutto dalla recitazione a "cartone animato" di Bruce Campbell, praticamente perfetto nelle vesti di eroe sbruffone e cool. La storia continuerà 33 anni dopo in una serie televisiva: Ash vs Evil Dead (2015-2018), che avrà l’umorismo de L'armata delle tenebre con gli effetti splatter dei primi due film.

I piani per realizzare un terzo film della saga di Evil Dead circolavano ormai da alcuni anni, anche prima della produzione di Darkman, dato che La casa 2 era stato un successo sul mercato internazionale, Dino De Laurentiis venne convinto da Raimi e i suoi partner a finanziarne un sequel. L’idea di ambientare il film nel medioevo era già stata presa in considerazione per il capitolo precedente, che in origine avrebbe dovuto intitolarsi Evil Dead II: Evil Dead and the Army of Darkness, e di cui era già stata scritta una breve sceneggiatura, ma per questioni di budget venne accantonata, così Sam Raimi dovette ripartire da zero con lo script di La casa 2, ambientandolo nella baita isolata del primo film, e riducendo il contesto medioevale solo all’ultima scena. Il regista, riprese in mano questa vecchia idea per il nuovo capitolo facendola diventare la colonna portante della trama e, nelle sue intenzioni, con questo progetto c’era anche la volontà di lanciare l’amico d’infanzia Bruce Campbell come star cinematografica, costruendo su misura per lui uno studiomovie dalla trama adatta per valorizzarne il talento comico e le caratteristiche fisiche, e con il quale l’attore, dopo anni di produzioni horror di serie B, avrebbe potuto raggiungere per la prima volta nella sua carriera un pubblico mainstream. Il titolo provvisorio del film era The Medieval Dead, poi rititolato Army of Darkness, in parte preso dallo script inutilizzato degli anni '80 e suggerito al regista da Irvin Shapiro, l’anziano distributore estero di La casa e produttore esecutivo di La casa 2, scomparso nel 1989.

La sceneggiatura del film è stata scritta da Sam Raimi e da suo fratello maggiore Ivan. Inizialmente, il regista avrebbe voluto richiamare come co-autore il suo amico di infanzia Scott Spiegel, con cui aveva scritto La casa 2, ma questi, essendo molto impegnato a realizzare la sceneggiatura di La recluta per Clint Eastwood e la Warner Bros, dovette rifiutare. A questo punto, Ivan Raimi, che già da qualche anno alternava l’attività di medico a quella di sceneggiatore cinematografico insieme al fratello, ha ricevuto l’incarico di lavorare allo script, incentrando gran parte del suo lavoro nel valorizzare gli elementi di comicità che avrebbe dovuto avere la pellicola. I fratelli Raimi cominciarono a scrivere il film durante la pre-produzione e le riprese di Darkman e, terminato questo progetto, lavorarono al copione molto più assiduamente. Per il plot, si ispirarono principalmente allo script inutilizzato per La casa 2 che avevano scritto insieme a Sheldon Lettich nella prima metà degli anni '80, anche su insistenza di Bruce Campbell e Robert Tapert, i quali volevano a tutti i costi avere per questo terzo film della saga un’ambientazione completamente diversa rispetto ai primi due. Il regista ha anche attinto ad una grande varietà di fonti letterarie e cinematografiche come: Un Americano alla corte di Re Artù di Mark Twain, I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift, i film comici de I tre marmittoni, quelli della saga di Indiana Jones, il cinema in stop motion di Ray Harryhausen (Il 7º viaggio di Sinbad, Gli Argonauti), e Conan il barbaro.

Il film è stato finanziato dalla Universal Pictures in associazione con Dino De Laurentiis, che all'epoca aveva un contratto di co-produzione con lo studio per alcuni titoli. Robert Tapert ha capitanato la produzione con la Renaissance Pictures, la società fondata una dozzina di anni prima insieme a Raimi e a Campbell e con cui aveva prodotto La casa e La casa 2, mentre Bruce Campbell, oltre ad essere il protagonista, ha lavorato al progetto anche in veste di co-produttore. Durante le riprese, visto il grande uso di effetti speciali in stop motion, entrò in partecipazione al film anche Introvision International, all’epoca una delle aziende californiane più importanti del settore. Alla fine della lunga lavorazione, la Universal distribuì la pellicola sul mercato nordamericano, mentre De Laurentiis si tenne i diritti per quello internazionale.

L'armata delle tenebre ha avuto un budget considerevolmente più alto rispetto ai due film precedenti, stimato circa 13 milioni di dollari statunitensi. Il budget di La casa 2 era di 3.600.000 dollari, mentre quello de La casa era stato addirittura di soli 350.000 dollari. Inizialmente, quando L'armata delle tenebre era in fase di pre-produzione, la Universal e Dino De Laurentiis stanziarono a Robert Tapert solo 8.000.000 di dollari, ma resisi conto che la cifra era troppo bassa per un film così ambizioso, e visto il successo che Darkman stava riscontrando nelle sale in quel periodo, aumentarono il budget fino a 11.000.000. Nel corso dei due anni di lavorazione, a causa di un programma di riprese molto lungo, dei troppi effetti speciali e della scena finale da rigirare, la produzione dovette trovare altri 2.000.000 di dollari per portare a termine il film, e la metà di questa cifra fu finanziata dagli stessi Tapert, Campbell e Raimi.

I disegni promozionali del film, sono stati creati e pubblicati su Variety, durante il processo di casting e prima che il budget fosse ritenuto troppo basso per la trama.

Bruce Campbell, oltre al ruolo di Ash Williams, ha interpretato anche il suo “doppio” malvagio Evil Ash sottoponendosi a sfiancanti sessioni di trucco, e nella scena del mulino ha recitato le parti più importanti e in primo piano dei suoi cloni minuscoli, i cosiddetti Mini Ash. L’attore, che ha anche co-prodotto il film, è stato attivo dalle prime fasi della sua realizzazione, interagendo con Sam Raimi e Robert Tapert su scelte e problematiche riguardanti lo script, il casting, e il budget, e affrontando una lunga preparazione fisica per il ruolo. Campbell, ha successivamente dichiarato nelle interviste, che le riprese di L'armata delle tenebre sono state dal punto di vista fisico le più massacranti di tutta la sua carriera essendo presente in tutte le scene con i due ruoli principali, e dovendo affrontare problematiche di ogni tipo legate al caldo, al lungo programma di lavorazione, al trucco e ai grandi sforzi fisici sostenuti nelle sequenze d’azione, ammettendo che riuscì a portarle a termine grazie alla convinzione che si trattasse dell’occasione della sua vita, dato che fino all’anno precedente, ad eccezione dei film di Raimi, aveva recitato soltanto in modeste produzioni horror a basso budget e di scarso successo. Oltre agli sforzi fisici, l’attore dovette sopportare diverse delusioni dal punto di vista emotivo, come il problema economico del budget che continuava ad aumentare durante la lavorazione, rigirare il finale del film perché allo studio non piaceva, aspettare con ansia quasi nove mesi perché venisse distribuito nelle sale, e infine, un risultato al box office inferiore alle aspettative. Ma anche se non divenne una star di primaria importanza, grazie a questo film la carriera di Campbell cambiò, perché la sua considerazione lavorativa ad Hollywood ne uscì rafforzata , tanto che i fratelli Coen, rimasti impressionati dalla sua prova, lo scritturarono nel cast di Mister Hula Hoop quando L'armata delle tenebre era ancora in post-produzione, subito dopo, all’inizio del 1993 la Fox lo scelse come protagonista assoluto della serie televisiva ad alto budget Le avventure di Brisco County Jr., e l’anno successivo, Frank Marshall gli affidò un ruolo in Congo.

Per il ruolo di Sheila, la bella coprotagonista femminile, sono state provinate diverse attrici. La scelta di Raimi, Campbell e Tapert è caduta sulla giovane interprete di origine sudafricana Embeth Davidtz nonostante il parere contrario di Dino De Laurentiis, che vedeva più adatta alla parte una donna con un portamento meno fine e principesco. Finito il film, l'attrice venne scritturata da Steven Spielberg per un ruolo importante in Schindler's List - La lista di Schindler.

Per gli altri personaggi del cast principale vennero scritturati attori poco conosciuti: Lord Arthur fu interpretato da Marcus Gilbert, attore inglese proveniente dal teatro e dalla pubblicità che al cinema aveva già avuto un ruolo di rilievo in Rambo III; Ian Abercrombie, un altro attore britannico specializzato in televisione e doppiaggio, venne scritturato per la parte del mago, mentre il caratterista TV Richard Grove ebbe il ruolo di Enrico il Rosso. Timothy Patrick Quill, amico d’infanzia di Sam Raimi e Bruce Campbell, che durante gli anni '70 aveva girato con loro diversi cortometraggi ed era anche stato tra gli interpreti principali del primo film diretto da Raimi e mai distribuito, It's Murder!, venne scritturato per la parte del fabbro. La strega posseduta fu interpretata dall’attrice-stuntman Patricia Tallman, che l’anno prima era stata la protagonista femminile di La notte dei morti viventi, remake del celebre film di George A. Romero, diretto da Tom Savini.

Il personaggio di Linda compare in tutti i film della serie (tranne il remake del 2013) ma ogni volta è interpretata da un'attrice diversa. In L'armata delle tenebre la parte andò a Bridget Fonda, che all'epoca era già famosa e anche una fan accanita dei primi due film. Saputo che Raimi, Tapert e Campbell stavano per fare il terzo con uno studio importante, l'attrice fece chiamare gli uffici della Renaissance Pictures dal suo agente, facendogli dire che avrebbe interpretato qualsiasi ruolo nella pellicola. Così le venne data la parte di Linda, poco più di un cameo, anche perché al montaggio il ruolo venne molto ridimensionato, ma Raimi rimase comunque fortemente colpito dalla bravura e professionalità della giovane attrice, tanto da richiamarla sei anni dopo per un ruolo da protagonista in Soldi sporchi.

Bill Moseley, attore conosciuto nel cinema horror grazie al ruolo del fratello di Leatherface in Non aprite quella porta - Parte 2 di Tobe Hooper, venuto a sapere del casting del film, scrisse una lettera molto appassionata a Sam Raimi dove chiedeva al regista di fare parte del cast anche per un piccolo ruolo. Raimi decise di accontentarlo, scritturandolo nella parte del capitano dell’esercito dei morti al servizio dell’Ash malvagio, una sorta di ibrido tra uno zombie posseduto ed uno scheletro, e che compariva solo nelle scene del cimitero e della battaglia al castello. Mosley interpretò il personaggio in alcune di queste sequenze completamente truccato, e in quelle in stop motion come doppiatore.

Il supervisore degli effetti visivi William Mesa, ha mostrato a Sam Raimi gli storyboard in suo possesso del film Giovanna d'Arco di Victor Fleming, che raffiguravano enormi scene di battaglia. Raimi, ha scelto 25 inquadrature da questi storyboard per replicarle proprio nella lunga scena della battaglia con l’armata. Uno storyboard artist, ha lavorato a stretto contatto con il regista per amalgamare le inquadrature prese dal film di Fleming, con quelle ideate ex novo.

In origine Sam Raimi avrebbe voluto girare il film in Europa, ambientando le scene del castello di Lord Arthur in una vera fortezza medioevale, ma per questioni di budget la produzione decise di ricostruire una immaginifica Inghilterra del 1.300 a Los Angeles e dintorni. Una parte delle riprese si sono svolte ad Acton, ai margini del Deserto del Mojave, dove è stato costruito il castello. In questa location, ma anche in altre, cast e troupe hanno sopportato un caldo micidiale durante il giorno e temperature molto rigide di notte.

Il film ebbe diversi problemi nel corso della sua realizzazione: la Universal Pictures e Dino De Laurentiis, nonostante le reticenze, stanziarono inizialmente alla Renaissance Pictures di Tapert e Raimi un budget da 11.000.000 di dollari (quando in fase di scrittura era stato calcolato un costo di soli 8.000.000). Raimi e i suoi partner ottennero comunque la somma richiesta grazie al successo che in quel periodo stava avendo nei cinema americani Darkman, l'ultimo film del regista sempre prodotto dalla Universal, e anche per i grandi guadagni che La casa e La casa 2 avevano realizzato sul mercato internazionale nel decennio precedente (De Laurentiis aveva finanziato e distribuito il secondo). Le riprese si svolsero principalmente nell’area desertica attorno a Los Angeles e negli studi cinematografici della Introvision International tra la primavera e l’estate del 1991, con l’aggiunta di altre scene girate in autunno, totalizzando 130 giorni di lavorazione. Il protrarsi delle riprese, a causa del caldo torrido che ha obbligato la produzione ad ambientare gran parte del film di notte, e l’uso massiccio di effetti speciali, fecero lievitare il costo del film di altri due milioni di dollari, arrivando così ad un budget finale di 13.000.000. La cifra mancante fu in parte finanziata dagli stessi Sam Raimi, Bruce Campbell e Robert Tapert, che sacrificarono circa 1.000.000 di dollari in tre dai rispettivi salari. Il finale nel futuro postatomico venne ritenuto troppo cupo dallo studio, e all’inizio del 1992 ne fu girato uno più ottimista e spettacolare ambientato nel presente, inoltre furono tagliati 15 minuti (8 dalla versione estera), per avere una programmazione più fitta nelle sale cinematografiche e per tentare di cambiare il visto censura della Motion Picture Association of America (limando così le scene più violente), che aveva inizialmente vietato la pellicola ai minori di 17 anni. Nonostante i tagli, l'MPA assegnò al film il secondo visto più severo (vietato ai minori di 17 anni non accompagnati) facendogli perdere una potenziale fetta di spettatori al box office; inoltre, una causa legale tra la Universal e De Laurentiis per i diritti sul franchise di Hannibal Lecter tenne L'armata delle tenebre in naftalina per quasi un anno. Pronto per essere distribuito nell'estate del 1992, il film di Raimi uscì nel febbraio del '93 dopo avere partecipato ad alcuni festival cinematografici nei mesi precedenti.

Il lavoro di animazione in stop-motion per gli scheletri dell’armata, realizzato dal team di Introvision International sotto la supervisione di William Mesa, è stato fortemente voluto da Sam Raimi come omaggio a Ray Harryhausen e al suo cinema. La tecnica di ripresa usata da Introvision è stata comunque realizzata in modo differente rispetto al classico stop-motion che ha reso celebre Harryhausen: i tecnici hanno utilizzato immagini proiettate frontalmente con degli attori dal vivo invece della tradizionale retroproiezione. Mesa, a causa delle ristrettezze economiche dovute al protrarsi delle riprese, ha lavorato a molte delle sequenze in stop motion durante i fine settimana per cercare di velocizzare i tempi.

Oltre alle riprese in stop motion vennero realizzati trucchi ed effetti speciali su larga scala. I noti membri della KNB EFX Group Howard Berger, Robert Kurtzman, e Greg Nicotero lavorarono costantemente alla costruzione dal vero di diversi scheletri dell’armata e al trucco dei posseduti come i mostri o la vecchia strega, mentre Tony Gardner si occupò del trucco speciale che avevano Ash e Sheila in versione malvagia. Come per La casa 2, venne ingaggiato Vern Hyde in veste di supervisore degli effetti speciali meccanici, il lavoro di Hyde consisteva nel muovere una parte degli scheletri costruiti dal vero, da integrare a quelli delle sequenze in stop motion e alle comparse travestite. Per il design e le animazioni del Necronomicon venne invece richiamato Tom Sullivan, che aveva firmato gli effetti speciali del primo film della saga.

Per il riassunto che fa da prologo al film, in parte vennero riciclate alcune sequenze di La casa 2, mentre altre scene furono girate ex novo. Anche narrativamente ci furono dei cambiamenti: vennero semplificati i fatti del film precedente, ad eccezione di Ash e Linda sparirono tutti gli altri personaggi, e si aggiunsero nuove situazioni inventate di sana pianta, come quella in cui Ash lavora come commesso in un supermarket, particolare mai riportato nei primi due film della saga ma che verrà ripreso in futuro per la serie televisiva.

Alcuni degli scheletri dell’armata sono stati interpretati da comparse in carne e ossa completamente truccate e vestite. Tutte le comparse scritturate erano di corporatura molto esile e in prevalenza donne.

I costumi del film sono stati firmati da Ida Gearon, la seconda moglie di Bruce Campbell. I due si erano conosciuti poco più di un anno prima sul set di un altro film horror, Mindwarp - Futuro virtuale.

Per Bruce Campbell alcune sequenze della battaglia furono molto difficili da girare, perché recitando in diverse inquadrature che successivamente dovevano essere finalizzate in stop motion, l’attore era costretto a fare le sue coreografie di lotta imparando un sistema numerico per muoversi nei tempi giusti, dato che avrebbe dovuto interagire alla perfezione contro avversari che non erano realmente presenti. Queste scene erano così complicate da realizzare, che una volta, per completarne una, ci vollero addirittura 37 riprese.[senza fonte]

Alcune scene, come quella in cui l’Ash cattivo cammina lungo il cimitero mentre i suoi servitori-scheletri tornano in vita, mescolavano l'animazione in stop-motion con veri pupazzi meccanici, dotati di protesi ed effetti per poterli muovere realmente.

Per colpa del caldo torrido sviluppatosi in California nell’estate del 1991, gran parte delle riprese effettuate nelle già climaticamente difficili aree desertiche vicino a Los Angeles sono state realizzate di notte, incorrendo così in problemi legati alle tempistiche, visto che in estate il giorno è più lungo mentre la notte è più corta. Tutto questo ha contribuito ad allungare il periodo delle riprese spezzandole in più nuclei e protraendole fino ad autunno inoltrato.

I problemi di denaro legati al protrarsi delle riprese, ad un certo punto della lavorazione, hanno costretto il direttore della fotografia Bill Pope a girare solo per determinate ore dal lunedì al venerdì, questo perché la produzione non poteva più pagargli il suo compenso standard.

Ted Raimi, fratello minore del regista, che completamente truccato aveva già interpretato una donna posseduta in La casa 2, qui interpreta diversi ruoli brevi: un collega di Ash del supermercato, in un'altra scena è sia il guerriero codardo sia l'uomo barbuto che si schiera al fianco del protagonista per prepararsi alla guerra, poi è un soldato di Lord Arthur nella battaglia al castello, e come doppiatore ha prestato la voce a un paio di scheletri dell'armata.

Durante una scena di combattimento con le spade realizzata insieme ad uno stuntman, Bruce Campbell si è ferito al volto ed è dovuto andare al pronto soccorso a farsi mettere i punti da un chirurgo plastico. Da quel momento gli è rimasta sulla parte inferiore della faccia una piccola cicatrice leggermente visibile in alcune scene di questo film e in quasi tutti quelli che ha interpretato in seguito.

Charles Napier, il cattivo di The Blues Brothers e Rambo 2 (nonché attore preferito di Russ Meyer e Jonathan Demme), interpretava il capo reparto di Ash nelle scene ambientate al supermercato, ma il suo ruolo venne tagliato al montaggio.

Nel film, compaiono brevemente come comparse alcuni registi di film horror amici di Sam Raimi: Bernard Rose (Candyman - Terrore dietro lo specchio), William Lustig (Maniac, Poliziotto sadico) e Josh Becker (La guerra di Stryker).

Il co-sceneggiatore Ivan Raimi, fratello maggiore del regista e di professione medico, appare brevemente in una scena nei panni di un soldato. Sul set, ha conosciuto la sua futura moglie che lavorava al film come comparsa.

Charles e Don Campbell, rispettivamente padre e fratello del protagonista, appaiono brevemente nel film. Il primo è un vecchio cavaliere che viene ferito a morte durante la battaglia, il secondo è visibile tra i Mini Ash e anche tra le comparse al castello.

Il finale ottimista imposto dalla Universal Pictures e ambientato nel supermercato dove lavora Ash, è stato girato all’inizio del 1992 in un negozio di legname a Malibù. In questa nuova scena, per il ruolo della bella collega di Ash, è stata scritturata l’attrice canadese Angela Featherstone, ma senza essere accreditata nei titoli del film.

Sam Raimi è anche il coautore del montaggio con lo pseudonimo di R.O.C. Sandstorm, mentre l’altro montatore del film è il futuro premio Oscar Bob Murawski, che un paio di anni prima aveva già collaborato con il regista montando la versione finale di Darkman ma venendo accreditato solo come assistente al montaggio a causa di questioni contrattuali. Per L'armata delle tenebre, Murawski, ha anche lavorato durante le riprese in qualità di assistente di produzione.

Il titolo originale del film di Raimi era The Medieval Dead, e successivamente il regista pensò anche a Evil Dead 3: Army of darkness, preso in parte dalla sceneggiatura inutilizzata di La casa 2 e suggeritogli da Irvin Shapiro. Shapiro, che aveva già inventato il titolo del primo film per poterlo distribuire, e successivamente aveva lavorato al secondo come produttore esecutivo, era già molto anziano, e morì due anni prima dell’inizio delle riprese, Raimi allora gli dedicò il film, e in seguito anche i capitoli successivi del franchise. La Universal Pictures, nonostante il successo che sul mercato estero avevano avuto La casa (The Evil Dead) e La casa 2 (Evil Dead 2), decise di eliminare dal titolo del nuovo film i collegamenti nominali con la serie, perché a livello pubblicitario sarebbe stato lanciato come un fantasy per ragazzi destinato ad un pubblico di massa e non come un vero horror, quindi venne ribattezzato solo Army of Darkness, e questo sfavorì la pellicola negli incassi cinematografici, perché creò confusione e disinformazione tra la nicchia di spettatori legati ai primi due capitoli della trilogia e al loro genere di riferimento. In gran parte dei paesi esteri, il film uscì nelle sale con la semplice traduzione del titolo originale compresa l’Italia, e comunque, in questo territorio, L'armata delle tenebre non avrebbe potuto più sfruttare il brand La casa, con cui in origine era stata battezzato il franchise Evil Dead, perché qualche anno prima erano stati distribuiti degli horror a basso costo (molti di produzione italiana) che solo in questo paese venivano spacciati furbescamente come sequel, remake o spin off dei due film di Raimi, con titoli come La casa 3 - Ghosthouse, La casa 4 - Witchcraft, La casa 7, Sola... in quella casa e La casa 5. In alcuni paesi anglofoni, per incentivare il lancio del protagonista, il film uscì come Bruce Campbell vs Army of Darkness, che era anche il credito che l’attore aveva nei titoli di testa. In Inghilterra, venne distribuito nei cinema con il titolo Army of darkness: The Medieval Dead, e successivamente per alcune ri-edizioni home video in questo e in altri paesi (compreso gli USA), il film venne rititolato Evil Dead 3: Army of darkness e anche Army of darkness (Evil Dead 3). In Giappone, uscì nei cinema con il curioso titolo di Captain Supermarket.

Esistono quattro versioni del film: la Theatrical version, dalla durata di 81 minuti con il finale ambientato nel presente all’interno del supermercato, che è stata distribuita nelle sale cinematografiche di Stati Uniti e Canada dalla Universal Pictures; l'International version di 8 minuti più lunga (sono leggermente più estese le scene sentimentali tra Ash e Sheila, le sequenze del mulino e della battaglia), il finale è sempre quello ambientato nel supermercato e c’è qualche piccola differenza anche per brevi inquadrature e qualche dialogo, delle quattro versioni esistenti è stata la più vista e commercializzata dato che è uscita in quasi tutti i paesi del mondo (tra cui l’Italia), e probabilmente è anche ritenuta la migliore; la Director’s cut è la più lunga (96 minuti), e anche quella più vicina alla visione originaria del suo autore, tutto è più dilatato comprese le varie scene d’azione, la lunga sequenza del mulino e soprattutto quella della battaglia hanno un ritmo molto diverso rispetto alle altre versioni, ma la differenza più grossa è nel finale, qui Ash si ritrova in un futuro postatomico dopo aver dormito per secoli, vista inizialmente ai festival cinematografici e in un paio di paesi asiatici, nel tempo questa versione ha goduto di nuova vita grazie al mercato home video; infine, esiste anche la versione US Television Cut, lunga 90 minuti e mandata in onda dalla seconda metà degli anni 90' su diverse reti cable statunitensi come Sci-Fi Channel, che possiede molte delle sequenze tagliate dal Director’s cut ma con l’epurazione di parolacce e passaggi violenti non adatti al pubblico del piccolo schermo e aggiunge qualche scena alternativa mai vista nelle versioni precedenti (come il duello iniziale tra Ash e Lord Arthur), mentre il finale resta quello del supermercato visto nelle sale cinematografiche.

Colonna sonora

Il grosso della colonna sonora del film è stato realizzato da Joseph LoDuca, il musicista di La casa e La casa 2, mentre il tema March of the dead è firmato da Danny Elfman, che due anni prima, aveva già lavorato per Sam Raimi alla colonna sonora di Darkman. Le musiche del film sono state registrate con l’orchestra Seattle Simphony diretta dallo stesso Lo Duca, e il CD con la soundtrack completa è stato editato nel 1993 dalla casa discografica Varèse Sarabande e distribuito da Universal Music Group.

  1. Prologue - 2:57
  2. Building The Deathcoaster - 1:57
  3. Give Me Some Sugar / Bone'anza - 2:00
  4. Time Traveller - 2:42
  5. Ash Splits - 2:20
  6. Little Ashes - 2:44
  7. Ash In Chains - 3:04
  8. Night Court - 1:41
  9. The Forest Of The Dead / Graveyard - 2:52
  10. The Pit - 2:06
  11. God Save Us - 1:32
  12. Foul Thing - 1:10
  13. March Of The Dead (composta da Danny Elfman) - 3:55
  14. Whites Of Their Skulls - 1:37
  15. The Deathcoaster - 2:03
  16. On The Parapet - 2:45
  17. Ash Bucklers - 2:33
  18. Skeletor - 1:56
  19. Soul Swallower - 0:48
  20. Manly Men - 1:53
  21. End Titles - 5:26

Distribuzione

Il film venne proiettato per la prima volta in Spagna, il 9 ottobre del 1992 al Sitges Film Festival, nella versione Director’s cut di 96 minuti con il finale originale ambientato nel futuro. Nei quattro mesi successivi, sempre in questa versione, L’armata delle tenebre uscì nei cinema di Corea del Sud, Taiwan e Hong Kong, inoltre partecipò al London Film Festival, al Festival internazionale del film fantastico di Avoriaz e al Fantasporto, dove vinse il premio della critica. La pellicola venne distribuita nelle sale cinematografiche di Stati Uniti e Canada il 19 febbraio 1993 dalla Universal Pictures, nella versione Theatrical di 81 minuti con il finale ambientato nel supermercato, arrivando a incassare 11.502.976 dollari con una programmazione in 1.391 schermi. L’uscita cinematografica successiva fu quella italiana, dove il film di Raimi, distribuito dalla Filmauro l’11 marzo 1993, incassò più di 1.600.000.000 di lire, lo stesso mese vinse come miglior film il Festival internazionale del cinema fantastico di Bruxelles e nell’arco dell’anno uscì praticamente in tutto il mondo nella versione International già vista in Italia. Questa versione, della durata di 88 minuti, è una sorta di ibrido tra la Director’s cut voluta dal regista e la Theatrical Americana ma con il finale della seconda. A livello commerciale, nonostante lancio e distribuzione molto più consistenti rispetto ai primi due film, fu il titolo meno fortunato della serie al box office, se rapportato ai costi di produzione: l’incasso sul mercato internazionale fu circa 10.000.000 di dollari, che unito a quello non proprio esaltante delle sale nordamericane totalizzò una cifra sui 21.500.000 di dollari a fronte di un budget da recuperare di 13.000.000, permettendo così alla produzione di ritornare soltanto in pari. Negli anni successivi comunque, anche grazie alle varie versioni, fu uno dei titoli nella library della Universal ad avere avuto più proiezioni pubbliche a pagamento in USA nei circuiti di seconda visione per retrospettive, eventi e festival cinematografici, aumentando nel tempo il box office del film da 11.500.000 a 13.000.000 e arrivando così a un incasso mondiale di circa 23.000.000 di dollari. Per il mercato home video, L’armata delle tenebre si rivelò invece un enorme successo in tutto il mondo: i guadagni del film in questo formato furono già molto consistenti durante le sue prime uscite in VHS e Laserdisc tra il '93 e il '95, per poi riesplodere tra la fine degli anni '90 e la prima metà dei 2000 grazie al mercato DVD, che a cominciare dall’area statunitense esibiva il film nelle varie versioni. Sono tantissime le edizioni uscite in quel periodo, e in alcuni paesi come Inghilterra e Australia il film venne ri-editato insieme a La casa e La casa 2 in cofanetti speciali ricchi di contenuti extra. La pellicola, che nel tempo ha anche avuto una forte programmazione nelle reti televisive di quasi tutto il mondo, ha goduto di una terza giovinezza tra la metà degli anni 2010 e l’inizio dei '20, sia in formato Blu Ray disc che sui canali Starz, dove nel 2015 veniva messa in onda in continuazione, insieme agli altri due film della trilogia, per il lancio di Ash vs Evil Dead, la serie televisiva che fa da seguito alle avventure di Ash Williams. In Italia il film è uscito in Blu Ray nel 2018 in un'edizione speciale molto ricca, facendo scoprire per la prima volta agli appassionati le versioni Director’s cut e USA Theatrical. Nell’estate del 2020, con il ridimensionamento dell’emergenza pandemica negli Stati Uniti, Bruce Campbell ha ri-distribuito personalmente il film insieme ai primi due per il circuito dei Drive-In con una serie di presentazioni dal vivo.

Sequel TV e opere derivate

Lo stesso argomento in dettaglio: Ash vs Evil Dead.

A causa del risultato commerciale tiepido che L'armata delle tenebre ebbe nelle sale e degli impegni di Sam Raimi con grandi studi cinematografici in produzioni sempre più importanti come: Pronti a morire, Gioco d'amore, e soprattutto la trilogia di Spider-Man, la saga subì un arresto produttivo lungo più di 20 anni, anche se in questo periodo La casa, La casa 2 e L'armata delle tenebre godettero di una seconda giovinezza grazie al mercato DVD, alla riscoperta critica e allo sviluppo di un solido merchandising. Questo spinse Sam Raimi, Robert Tapert e Bruce Campbell a riprendere in mano il franchise, e già a metà degli anni 2000' ci furono alcuni tiepidi tentativi ma le cose cominciarono a concretizzarsi di più nel 2009, quando nel mese di marzo, Raimi aveva annunciato di aver iniziato, nel suo garage a Detroit insieme al fratello Ivan, ad abbozzare la sceneggiatura del quarto capitolo della serie, in cui Campbell sarebbe dovuto ritornare nei panni di Ash Williams[1]. L'anno successivo, il progetto venne però accantonato e abbandonata l'idea del sequel i tre produttori decisero di puntare al remake del film originale affidando la regia al talentuoso Fede Alvarez e scritturando nuovi interpreti. La casa (Evil Dead), uscì nel 2013 distribuito dalla Sony Pictures rivelandosi il più grande successo del franchise e incassando a livello mondiale quasi 100.000.000 di dollari a fronte di un budget da 17.000.000.

Motivati da questo grande successo commerciale, Raimi, Campbell e Tapert in meno di due anni decisero di investire nuovamente sulla saga, ma questa volta per accontentare gli ammiratori della trilogia originale e il fandom di Bruce Campbell, diedero un seguito alla storia principale interrotta nel 1992 con il personaggio di Ash Williams come protagonista, utilizzando come materiale di partenza alcune delle idee che i fratelli Raimi avevano scritto qualche anno prima per il sequel cinematografico poi abbandonato adattando questo seguito ufficiale sotto forma di serie TV sfruttando anche la popolarità che Bruce Campbell aveva raggiunto in quel periodo sul piccolo schermo come co-protagonista di Burn Notice - Duro a morire. Annunciata nell’autunno del 2014, l’anno successivo prese vita la produzione che diede all'attore il più grande successo personale della sua carriera: la serie televisiva Ash vs Evil Dead, creata dagli stessi Sam e Ivan Raimi insieme a Tom Spezialy, prodotta nell’arco di tre stagioni dalla rete Starz, e per questioni di budget girata in Nuova Zelanda ma ambientata negli Stati Uniti come il remake del 2013. La serie raccontava di come Ash, ormai un invecchiato e disilluso commesso di supermercato ridottosi a vivere in una roulotte, risvegliava di nuovo le forze del male con il libro che lo aveva già inguaiato 30 anni prima, tornando a essere, suo malgrado, l'eroe cacciatore di demoni che era un tempo. Il registro narrativo era quello grottesco e semi-comico de La casa 2 e L'armata delle tenebre, con Campbell al suo meglio nel tornare a interpretare Ash dopo 23 anni, regalando al pubblico risate e divertimento nonostante le scene gore raccapriccianti, ma proprio grazie a questa miscela di elementi la serie divenne subito un cult, tanto che la produzione della seconda stagione fu annunciata addirittura due giorni prima della messa in onda del pilota diretto da Sam Raimi. Trasmessa dal 31 ottobre 2015, la serie si è conclusa nella primavera del 2018 al termine della terza stagione, dopo 30 episodi e una dozzina di cortometraggi-trailer addizionali, a causa di un calo di ascolti delle ultime puntate, della piaga della pirateria, e per volontà dello stesso Campbell di non continuare perché ormai sessantenne e non più in grado di reggere fisicamente un programma di riprese così serrato con troppe scene d’azione. La sera prima della messa in onda del finale, l'attore-produttore ha ringraziato pubblicamente su Twitter i suoi fan, Raimi, Tapert e il canale Starz per l'esperienza più bella della sua vita professionale, annunciando l'addio definitivo al personaggio.

Dai primi anni 90', si è sviluppato un merchandising sulla trilogia di Sam Raimi composto principalmente da fumetti e videogiochi, ma anche da modellini, gadget, capi di abbigliamento e giochi di ruolo. La narrazione dei video games e dei comics, è stata incentrata principalmente sul personaggio di Ash Williams (sempre rappresentato con le fattezze di Bruce Campbell), riproponendo ed estendendo le gesta dell’eroe viste nei tre film e in questi ultimi anni nella serie televisiva, ma creando anche seguiti, prologhi, segmenti o finali alternativi mai apparsi sullo schermo, e anche crossover con altre saghe importanti, costruendo in questo modo una sorta di universo espanso di Evil Dead e contribuendo a rendere il suo protagonista un’icona cult. L’armata delle tenebre è stato adattato come fumetto nel 1993 dalla Dark Horse Comics in una versione curata da John Bolton. Successivamente i diritti letterari sono stati ceduti a Dynamite Entertainment che tra gli anni 2000 e i 20' ha fatto uscire almeno una quindicina di fumetti della serie Army of Darkness. Dopo un primo gioco di ruolo uscito in Inghilterra nel 1993, nel 2005 la Eden Studios ha pubblicato su licenza Army of Darkness Roleplaying Game (Shane Lacy Hensley) basato sul sistema Unisystem.

Per l’aprile 2023 è stata annunciata l’uscita nelle sale del quinto film, nonché settima produzione del franchise, La casa - Il risveglio del male. Scritto e diretto da Lee Cronin, girato in Nuova Zelanda ma ambientato negli Stati Uniti come il remake del 2013 e la serie televisiva, il film, è un reboot della saga non in continuità con i capitoli precedenti, senza la presenza di Ash Williams e con protagoniste due giovani donne interpretate da Alyssa Sutherland e Lily Sullivan. Ambientato in un grattacelo di Los Angeles al posto di una baita sperduta nei boschi, la pellicola racconta di due sorelle che si ritrovano ad affrontare il male scatenato dal libro dei morti, all’interno del palazzo fatiscente in cui sono rinchiuse con la loro famiglia. Il film, che in origine era stato concepito per uscire direttamente in streaming su HBO Max, è prodotto da Robert Tapert per New Line Cinema (la società che aveva distribuito l’originale) e Warner Bros, con Sam Raimi e Bruce Campbell come produttori esecutivi.

Riconoscimenti

Curiosità

Primo e unico film prodotto da un grande studio con Bruce Campbell come protagonista assoluto.

Ivan Raimi, fratello maggiore del regista e di professione medico, è il co-sceneggiatore del film.

La pellicola è piena zeppa di citazioni cinematografiche e riferimenti letterari: gli scheletri dell’armata e la tecnica usata per animarli vengono direttamente da Gli argonauti come omaggio al suo creatore Ray Harryhausen. Le parole magiche Klaatu Verata Nikto sono una citazione del film Ultimatum alla terra, il plot ricorda la trama del romanzo fantastico di Mark Twain Un Americano alla corte di Re Artù, i piccoli cloni di Ash vengono presi da I viaggi di Gulliver, mentre la mimica e le gag impersonate da Bruce Campbell sono un misto tra la comicità de I tre marmittoni e i cartoni animati di Tex Avery. Le coreografie dei combattimenti richiamano un certo cinema di Hong Kong, le armi di Ash ricordano quelle utilizzate dal protagonista della serie di film Mad Max e il taglio divertente e avventuroso della pellicola è molto simile alla serie di Indiana Jones. Sam Raimi ha dichiarato nelle interviste che le inquadrature delle scene della battaglia sono ispirate agli storyboard originali usati da Victor Fleming per Giovanna d'Arco mentre Campbell ha più volte detto che il suo film di riferimento durante le riprese è stato I vichinghi di Richard Fleischer.

Il finale della versione director's cut è totalmente diverso da quello visto nelle sale: Ash per tornare nel presente deve bere una pozione magica che lo addormenterà per sei secoli ma poi ne beve una quantità errata risvegliandosi in un futuro apocalittico.[3][4]

La macchina di Ash, una Oldsmobile Delta 88 del 1973 è, in realtà, quella di Sam Raimi, ed è presente in tutti i film del regista (ad esempio, in Spider-Man è l'auto dello zio di Peter Parker).

L'ex pornostar Tracy Lords, fece il provino per il ruolo di Sheila ma non venne presa. Pochi anni dopo interpretò la moglie di Bruce Campbell in alcuni episodi della serie televisiva Hercules, prodotta da Sam Raimi e Robert Tapert.

Note

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Collegamenti esterni

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