Mortal Kombat (videogioco 2011)

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Mortal Kombat
videogioco
Screenshot di un versus del gioco
PiattaformaPlayStation 3, Xbox 360, PlayStation Vita, Microsoft Windows
Data di pubblicazionePlayStation 3, Xbox 360:
19 aprile 2011
Zona PAL 21 aprile 2011
1º maggio 2013

PlayStation Vita:
1º maggio 2013
Zona PAL 4 maggio 2013
Steam:
Mondo/non specificato 3 luglio 2013
Windows:
6 agosto 2013
Zona PAL 18 ottobre 2013

GenerePicchiaduro a incontri
OrigineStati Uniti
SviluppoNetherRealm Studios, High Voltage Software (PC)
PubblicazioneWarner Bros. Games
DirezioneEd Boon
ProduzioneHans P. Lo, Adam Urbano, Hector Sanchez
DesignPaulo Garcia, John Edwards
Direzione artisticaSteve Beran, Pav Kovacic
SceneggiaturaJohn Vogel, Brian Chard, Dominic Cianciolo
MusicheTodd Haberman, Cris Velasco, Sascha Dikiciyan
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore, Multiplayer Online
Periferiche di inputDualShock 3, gamepad, tastiera
SupportoBlu-ray Disc, PlayStation Vita card, download
Distribuzione digitalePlayStation Network, Xbox Live, Steam
Fascia di etàACBR18+ · BBFC18 · ESRB: M17+ · PEGI: 18
SerieMortal Kombat
Preceduto daMortal Kombat vs DC Universe
Seguito daMortal Kombat X

Mortal Kombat (conosciuto anche come Mortal Kombat 2011, Mortal Kombat 9 o Mortal Kombat IX per distinguerlo dal primo capitolo della serie) è un videogioco picchiaduro ed è il nono capitolo della serie, sviluppata da NetherRealm Studios (ex Midway)[1]. Il gioco è stato accennato dallo sviluppatore Ed Boon nel gennaio 2009, poco dopo l'uscita del gioco precedente della saga, Mortal Kombat vs DC Universe. Il 18 giugno 2009, Boon ha confermato su Twitter che stava eseguendo un motion capture per il gioco.

Il gioco è uscito nei negozi, come annunciato, il 21 aprile 2011 ed è disponibile per Xbox 360 e PlayStation 3[1]. Nella primavera 2012 fu pubblicato per PlayStation Vita.[2][3]

Il 3 luglio 2013 viene ufficialmente pubblicato per PC (nella versione Komplete Edition) attraverso la piattaforma di distribuzione digitale Steam, a cui seguirono delle versioni retail ad agosto e ad ottobre dello stesso anno (uscite differenziate per continente). Tale conversione è stata ad opera della High Voltage Software. Il 20 marzo 2020 il gioco viene rimosso dal negozio di Steam.

Il gioco è retrocompatibile per le console Xbox Series, e in occasione del Xbox 20th Anniversary, il 15 novembre 2021 Microsoft abilita la funzione FPS Boost (60 fps), che si aggiunge all'HDR, e alla risoluzione HD.[4]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Dopo gli eventi di Mortal Kombat: Armageddon, sia le forze della luce che quelle dell'oscurità sono state annientate. Gli ultimi rimasti sono Shao Kahn e Raiden. Shao Kahn ha ucciso Blaze e ne ha quindi assorbito i poteri, e ora sta sopraffando Raiden; prima di morire, il dio del tuono usa il suo amuleto per inviare al se stesso nel passato delle visioni, accompagnate da un messaggio ambiguo che recita: Deve vincere!.

Durante il primo torneo organizzato dallo stregone Shang Tsung, il Raiden del passato riceve il messaggio del futuro dall'amuleto e le visioni, e mette in guardia i guerrieri destinati a proteggere il Regno della Terra dal Regno Esterno: Johnny Cage, un attore sbruffone ma abile nelle arti marziali; Sonya Blade, luogotenente delle Forze Speciali in cerca del criminale Kano, il suo collega Jax Briggs e il monaco shaolin Liu Kang, suo allievo prediletto. Dalle sue visioni Raiden intuisce che deve essere Liu Kang a vincere il torneo e a salvare la Terra, ma scopre anche che lo spettro Scorpion ucciderà Sub-Zero. Nel tentativo di correggere questo secondo evento, Raiden convince Scorpion a limitarsi a sconfiggerlo, e così, in un primo momento, Scorpion affronta Bi Han e lo sta per risparmiare, ma Quan Chi inganna Scorpion con delle false visioni e lo porta ad uccidere Sub-Zero. Durante il torneo Liu Kang conosce Kitana, la figlia dell'imperatore Shao Kahn, e arriva alla fase finale del torneo, sconfiggendo prima Goro e per ultimo Shang Tsung, decretando la vittoria del Regno della Terra. Nonostante ciò, l'amuleto di Raiden continua a frantumarsi, un segno che indica come il futuro sia rimasto immutato.

Deluso dalla sconfitta, Shao Kahn ordina che Shang Tsung sia giustiziato, ma cambia idea quando lo stregone suggerisce di organizzare il secondo torneo nel Regno Esterno. Raiden è costretto a far partecipare la Terra al torneo (anche per salvare Sonya Blade, catturata da Shang Tsung durante l'attacco all'accademia Wu Shi degli shaolin), ed un'altra visione lo porta a proteggere Smoke dal clan Lin Kuei, che intende trasformare tutti i suoi guerrieri in cyborg. Quest'azione, tuttavia, causa un evento imprevisto ai danni di Kuai Liang, fratello di Bi-Han e secondo Sub-Zero: quest'ultimo era infatti giunto nell'Outworld per vendicarsi di Scorpion, che riesce a sconfiggere, ma prima di poterlo fare viene catturato da Sektor e Cyrax. Nel frattempo Kitana, titubante sulla condotta del padre, scopre che Shang Tsung l'ha clonata su ordine di Shao Kahn allo scopo di sostituirla. Raiden, trovandosi a corto di guerrieri e sapendo che la vittoria prevista di Liu Kang contro Shao Kahn non cambierà il futuro, decide di sostituirlo con Kung Lao. Questi arriva alle fasi finali del torneo, sconfiggendo Quan Chi, Shang Tsung e Kintaro, ma prima di poter affrontare Shao Kahn, quest'ultimo si piazza alle sue spalle e gli spezza il collo. Liu Kang, infuriato per la morte del suo compagno, lo sconfigge trapassandogli il torace con un pugno infuocato. L'imperatore viene ucciso e la Terra è di nuovo al sicuro, ma l'amuleto presenta ulteriori danni, segno che il futuro è ancora in pericolo.

Mentre gli uomini di Shao Kahn discutono su chi deve prenderne il posto, sorprendentemente l'imperatore fa la sua comparsa, curato dallo stregone Quan Chi. Quest'ultimo, per permettere a Shao Kahn di invadere la Terra, resuscita Sindel, moglie di Shao Kahn e madre di Kitana, annullando un sigillo posto da lei secoli prima. Raiden salva Johnny Cage uccidendo Motaro, e Kurtis Stryker, poliziotto, si unisce a Raiden. Kabal, compagno di squadra di Stryker, viene invece ustionato da un attacco di Kintaro, e viene salvato dal Drago Nero guidato da Kano e alleato di Shao Kahn, ma rifiuta di aiutarlo e fugge. Unitosi così anche lui alle forze di Raiden, Kabal sconfigge Kuai Lang, trasformato in cyborg dal Lin Kuei, e Jax riprogramma il cyborg ridandogli il libero arbitrio, consentendogli di unirsi anche lui a Raiden. Sub-Zero, insieme allo sciamano Nightwolf, interviene anche per impedire a Quan Chi di eseguire un perfido rituale per rafforzare Shao Kahn a scapito di alcuni sfortunati esseri umani, sconfiggendo Noob Saibot (che si rivela essere suo fratello Bi Han). Successivamente Raiden, in compagnia di Liu Kang, consulta gli Dei Anziani per chiedergli perché stanno consentendo a Shao Kahn di invadere la Terra nonostante il monaco shaolin abbia vinto il torneo secondo le regole per ben due volte. Gli Dei Anziani riferiscono che Shao Kahn non sta infrangendo le regole del Mortal Kombat, perché pur invadendo la Terra, non sta fondendo i due reami. Nel frattempo Sindel, potenziata da Shao Kahn col sacrificio di Shang Tsung, irrompe nella Cattedrale, rifugio dei guerrieri di Raiden, e ne uccide la maggior parte, inclusa sua figlia Kitana, che aveva deciso di unirsi ai terrestri. Nightwolf, con un gesto disperato, sacrifica sé stesso per distruggere Sindel.

Liu Kang, vedendo con orrore i suoi amici decimati, incolpa Raiden come responsabile di tutto. Raiden è così costretto a scendere a compromessi, e arriva nel Regno Occulto nel tentativo di stringere un'alleanza con Quan Chi, ma scopre che egli ha preso tutte le anime dei combattenti della Terra e che si è alleato con Shao Kahn. Raiden capisce che il messaggio "Deve vincere" si riferiva a Shao Kahn stesso, perché l'imperatore può annettere la Terra soltanto attraverso una vittoria nel torneo, ma se provasse a conquistarlo con un'invasione, infrangerebbe le regole stabilite dagli Dei Anziani, che lo punirebbero. Ritornato sulla Terra, Liu Kang accusa Raiden di essere un folle e intende sconfiggere Shao Kahn, proprio come era successo nella linea del tempo originale. Raiden prova a farlo desistere, ma finisce con uccidere accidentalmente il suo allievo. Successivamente finge di arrendersi all'imperatore, che per buona riposta lo attacca, reclamando la sua vita. Nonostante un iniziale vantaggio di Shao Kahn, gli Dei Anziani intervengono e aumentano i poteri di Raiden, permettendogli di distruggere per sempre Shao Kahn e salvando la Terra. Raiden intende così ricostruire con l'aiuto degli unici sopravvissuti, Johnny Cage e Sonya Blade.

Poco dopo, si scopre che Quan Chi agisce per conto di Shinnok, un Dio Anziano decaduto e confinato nel Regno Occulto, che intende approfittare del fatto che sia la Terra che il Regno Esterno sono praticamente annientati per poterli conquistare entrambi.

Modalità storia[modifica | modifica wikitesto]

La trama del gioco è raccontata nella "Modalità Storia", la quale, ricalcando quella del precedente Mortal Kombat vs DC Universe, si divide in 16 capitoli, in ognuno dei quali durante varie sequenze cinematografiche si utilizza un personaggio che combatte contro 4 personaggi a capitolo. I capitoli sono:

Personaggio Avversari
Johnny Cage Reptile, Baraka, Sonya Blade, Kano
Sonya Blade Sub-Zero, Raiden, Kitana/Jade, Kano
Scorpion Kung Lao, Nightwolf, Cyrax/Sektor, Sub-Zero (Bi-Han)
Cyrax (umano) Sheeva, Baraka, Johnny Cage, Sektor
Liu Kang Ermac, Kitana, Scorpion/Quan Chi, Goro, Shang Tsung
Jax Baraka, Johnny Cage, Jade, Sheeva
Smoke Kitana, Kano, Reptile/Sub-Zero, Sektor
Sub-Zero Cyrax, Ermac, Reptile, Scorpion
Kitana Smoke/Johnny Cage, Jade, Mileena, Shang Tsung
Jade Baraka, Sheeva, Mileena, Smoke
Kung Lao Noob Saibot, Goro, Shang Tsung/Quan Chi, Kintaro, Shao Kahn
Liu Kang Shao Kahn
Stryker Reptile, Mileena, Kintaro, Ermac
Kabal Kano, Noob Saibot/Mileena, Cyber Sub-Zero, Sheeva
Cyber Sub-Zero Sektor, Goro/Kintaro, Ermac, Noob Saibot
Nightwolf Quan Chi, Cyrax, Sektor, Sindel
Raiden Scorpion, Jax/Stryker/Kabal, Kitana/Nightwolf/Kung Lao, Liu Kang, Shao Kahn

Nell'undicesimo capitolo vi si aggiunge una quinta battaglia, giocatasi però nei panni di Liu Kang. Nel sedicesimo e ultimo capitolo, la seconda e la terza battaglia funzionano con un avversario dopo l'altro, come in una battaglia a sopravvivenza. Sempre nell'ultimo capitolo, vi sono cinque battaglie come nell'undicesimo.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Fra le caratteristiche principali spiccano il ritorno ad un'atmosfera più seria e meno scanzonata rispetto ai più recenti capitoli[1][5] e il ritorno alle meccaniche di gioco 2D[1], sempre mantenendo i modelli dei personaggi e i fondali rigorosamente in 3D[1], usando come motore grafico un sistema modificato dell'Unreal Engine 3[6]. Gli sviluppatori hanno specificato[senza fonte] che questo capitolo è stato appositamente studiato per soddisfare le esigenze più complesse dei fan, lasciando però ampio spazio anche ai giocatori inesperti e casuali. Una delle novità introdotta nel gameplay[1], è l'inclusione della barra 'Super Meter' a tre tacche, che si riempie usando le "special moves", colpendo l'avversario mentre usa la parata o se si viene attaccati.

A differenza degli altri picchiaduro in cui compare la "barra delle Super", comunque, non bisogna utilizzare combinazioni particolari per eseguire le mosse, ma la stessa combinazione di una qualunque mossa speciale insieme al tasto R2/RT, per utilizzare una versione potenziata della propria mossa (ad esempio Scorpion lancia due arpioni invece di uno); questo consuma una tacca, mentre consumandone due è possibile interrompere una combo di colpi del nemico[1]. Consumando tre tacche si esegue un attacco rapido che si differenzia a seconda del personaggio, chiamato X-Ray[7], accompagnato da effetti grafici quali una visuale in bianco e nero con l'evidenziazione di ossa ed organi interni frantumati[8]. C'è stato anche un ritorno al passato[9] per quanto riguarda le Fatality, vero punto di forza della serie, in questo capitolo più violente e sanguinolente che mai, inoltre ritornano le Babality di Mortal Kombat 2, ossia una mossa finale, comica, che trasforma il proprio avversario in un neonato. In alcune arene sono presenti le classiche Stage fatality, mosse finali atte ad uccidere l'avversario tramite trappole o attrezzature presenti o nascoste nello stage.

Fra le modalità di gioco è stato introdotto il Tag Team, una novità di questo capitolo. Questo permetterà di scegliere una squadra di due personaggi che si potranno alternare sul campo di gioco in qualsiasi momento, dando origine, nel momento del cambio, a mosse assistite o combinate, oltre a combo di vario genere. È presente la modalità 'Torre delle Sfide', una sorta di percorso a sfide molto particolari che metteranno a dura prova la capacità mentali e riflessive del giocatore, con l'inclusione dei vari minigiochi celebri della serie come 'test your strenght', 'test your luck', 'test your sight' e 'Test Your Might'. Anche l'online gioca la sua parte, il quale sarà implementato e migliorato rispetto ai capitoli precedenti. Il gioco è tornato alla classificazione PEGI 18+: infatti il livello di violenza è particolarmente elevato, molto più dei precedenti Mortal Kombat, e dunque sconsigliato ad un pubblico minorenne[1].

Naturalmente, nel gioco è presente la classica modalità "Arcade" (chiamata Skalata - volutamente con la "K" - nella versione italiana di questo gioco), presente nella maggioranza dei giochi di questo genere, ossia una serie di incontri in successione, di difficoltà progressiva, che culminano con il combattimento contro il "Boss Finale", in questo caso l'imperatore Shao Khan. Al termine della "Skalata" il giocatore potrà guardare il filmato finale del personaggio con cui ha sconfitto il Boss. Tali finali, però, non vanno considerati come finale canonico, ufficiale, del gioco (anche perché, come spesso accade, il finale di un personaggio contraddice quello di un altro), ma piuttosto come un "cosa sarebbe successo se quel personaggio avesse vinto il Mortal Kombat". Anche se non fanno parte del canone, comunque, questi finali a volte possono fornire spunti sul fato di alcuni personaggi nei successivi capitoli della serie (ad esempio il finale di Jade mostra quest'ultima venire posseduta da uno spirito di un altro reame, il che potrebbe suggerire che il personaggio cambierà radicalmente nei prossimi Mortal Kombat).

È il primo gioco della serie principale ad avere le animazione introduttive pre-battaglia dei personaggi. Nonostante anche Mortal Kombat: Shaolin Monks abbia questa caratteristica, questo era considerato un gioco d'avventura.

Personaggi giocabili[modifica | modifica wikitesto]

Originali DLC
Classici:

Kenshi
Rain

Nuovo:
Skarlet


Crossover Cinema:

Freddy Krueger

Contenuto scaricabile e Komplete Edition[modifica | modifica wikitesto]

Boon aveva affermato che questo capitolo avrebbe fatto largo uso di DLC (contenuti scaricabili) per soddisfare le richieste dei giocatori più esigenti[10]. Sono infatti a disposizione costumi alternativi, fatality secondarie e personaggi non inclusi in un primo momento nel gioco, oltre a tanto altro ancora[8].

Il 9 gennaio 2012, Warner Bros. annunciò la Mortal Kombat: Komplete Edition, pubblicata il 28 febbraio 2012 in Nordamerica e il 2 marzo 2012 in Europa. L'edizione completa comprendeva il gioco e tutti i contenuti scaricabili pubblicati per esso[11]. Erano inoltre presenti i codici per scaricare l'album Mortal Kombat: Songs Inspired by the Warriors - colonna sonora di Mortal Kombat: 2011 - insieme al film Mortal Kombat (il download fu disponibile attraverso PlayStation Store o Xbox Live), ma non per la versione europea.

Nella Komplete Edition, che tra l'altro comprende anche tutti i costumi alternativi di tutti i personaggi e tutte le modalità di gioco, i DLC (che si possono acquistare sul PlayStation Store e Xbox Live) che si trovano già sbloccati nel disco sono:

  • I personaggi DLC: Skarlet, Freddy Krueger, Rain e Kenshi[12].
  • Klassic Skin Pack 1: Ermac, Reptile, Scorpion e Sub-Zero con le skin di Mortal Kombat 1 e Jade, Kitana e Mileena con le skin di Mortal Kombat 3,
  • Compatibility Pack 1: Cyrax e Sektor con le skin di Mortal Kombat 3.
  • Compatibility Pack 2: Noob Saibot e Smoke con le skin di Mortal Kombat 2.
  • Compatibility Pack 3: Jade e Kitana con le skin di Mortal Kombat 2.
  • Compatibility Pack 4: Sub-Zero con la skin senza maschera di Mortal Kombat 3 e Cyber Sub-Zero con la skin retro di Mortal Kombat 3.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Valutazioni professionali
Testata Versione Giudizio
Metacritic (media al 16/11/21) Xbox X360 88/100
PlayStation 3 77/100
PlayStation Vita 85/100
PC 81/100[13]
1UP.com PlayStation 3 91/100
Game Informer Xbox 360 95/100
GameSpot PC 85/100
SpazioGames.it PlayStation Vita 90/100

La rivista Play Generation diede alla versione per PlayStation 3 un punteggio di 91/100, apprezzando la sua accessibilità e profondità, la ricchezza di contenuti single player e le novità indovinate trovando come pecche alcuni difetti grafici, in particolar modo nelle sequenze narrative, e nelle scelte di design discutibili, trovandolo il miglior picchiaduro in circolazione per ricchezza di contenuti e uno dei migliori per quanto riguardava le meccaniche di gioco[14]. Successivamente fu valutata anche la versione per PlayStation Vita la quale ricevette un punteggio di 95/100, apprezzando la quantità di contenuti, le modalità e le opzioni per un giocatore ed il fatto che fosse fluido e come contro il prezzo un po' alto e la mancanza del crossplay, finendo per trovarlo un picchiaduro incredibilmente completo, in particolar modo per i contenuti riservati ad un solo giocatore[15].

Censura[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 2011, il gioco è stato bandito dal sistema di classificazione d'età australiano, perché da questo ritenuto "eccessivamente violento".[16] Warner Bros. ha inutilmente fatto appello alle autorità incaricate alla censura,[17] secondo le quali "l'impatto di violenza in Mortal Kombat è più che forte e quindi non può essere adattato alla classificazione MA15+".[18][19] Il governo australiano considera il gioco come un prodotto vietato.[20] Il Ministro degli Affari Interni locale, Brendan O'Connor, ha chiesto di essere informato sulla decisione da prendere per Mortal Kombat, lasciando intendere che la questione ha causato "malumore pubblico".[21]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Mortak Kombat, in Play Generation, n. 62, Edizioni Master, gennaio 2011, pp. 12-14, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  2. ^ Mortal Kombat anche su PlayStation Vita: è ufficiale
  3. ^ Mortal Kombat è pronto a godersi la Vita, in Play Generation, n. 78, Edizioni Master, aprile 2012, p. 75, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  4. ^ (EN) Xbox backward compatibility, more get FPS Boost, su EGM, 15 novembre 2021. URL consultato il 16 novembre 2021.
  5. ^ Mortal Kombat, in Play Generation, n. 79, Edizioni Master, maggio 2012, p. 97, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  6. ^ Mortal Kombat, in Play Generation, n. 66, Edizioni Master, maggio 2011, p. 70, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  7. ^ Mortal Kombat, in Play Generation, n. 68, Edizioni Master, luglio 2011, p. 74, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  8. ^ a b Mortal Kombat, in Play Generation, n. 65, Edizioni Master, aprile 2011, pp. 88-89, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  9. ^ Mortal Kombat, in Play Generation, n. 63, Edizioni Master, febbraio 2011, p. 36, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  10. ^ I "Pass", l'ultima frontiera del DLC, in Play Generation, n. 69, Edizioni Master, agosto 2011, p. 73, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  11. ^ Mortal Kombat, in Play Generation, n. 74, Edizioni Master, Natale 2011, p. 31, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  12. ^ Mortal Kombat, in Play Generation, n. 71, Edizioni Master, ottobre 2011, p. 78, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  13. ^ https://www.metacritic.com/game/pc/mortal-kombat-komplete-edition
  14. ^ Mortal Kombat, in Play Generation, n. 66, Edizioni Master, maggio 2011, pp. 32-34, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  15. ^ Mortal Kombat, in Play Generation, n. 80, Edizioni Master, giugno 2012, pp. 66-67, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  16. ^ Jessica Citizen, Mortal Kombat banned in Australia – UPDATED, su gamepron.com, GamePron, 24 febbraio 2011. URL consultato il 24 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2011).
  17. ^ Jessica Citizen, Mortal Kombat: WB to appeal Australian "banning", su gamepron.com, GamePron, 1º marzo 2011. URL consultato il 1º marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2011).
  18. ^ Australian Government:Classification Review Board (PDF) [collegamento interrotto], su gamepron.com, 11 marzo 2011.
  19. ^ Jessica Citizen, Mortal Kombat: Australian appeal unsuccessful, su gamepron.com, GamePron, 13 marzo 2011. URL consultato il 13 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2011).
  20. ^ James Kozanecki, Aussie customs to seize Mortal Kombat imports, su au.gamespot.com, Gamespot, 15 marzo 2011. URL consultato il 15 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2011).
  21. ^ Laura Parker, O'Connor: Banned games "unlikely" to make R18+ cut, su au.gamespot.com, GameSpot, 22 marzo 2011. URL consultato il 22 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2011).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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