Il tassinaro

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Il tassinaro
Giulio Andreotti e Alberto Sordi in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1983
Durata120 minuti (versione cinematografica)
205 minuti (versione televisiva)
Rapporto1,66:1
Generecommedia
RegiaAlberto Sordi
SoggettoAge & Scarpelli, Alberto Sordi
SceneggiaturaAge & Scarpelli, Alberto Sordi
ProduttoreFulvio Lucisano
FotografiaSergio D'Offizi
MontaggioTatiana Casini Morigi
MusichePiero Piccioni
ScenografiaMassimo Razzi
CostumiBruna Parmesan
Interpreti e personaggi

Il tassinaro è un film italiano del 1983 diretto e interpretato da Alberto Sordi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Pietro Marchetti, un maturo tassista romano, percorre la Capitale in lungo e in largo con la sua vettura "Zara 87", avendo incontri ora bizarri ora interessanti con i suoi clienti. Si va da una ragazza con intento suicida a un portinaio che gli affida un neonato da recarlo a sua madre prostituta sul posto di lavoro. Seguono un'improbabile coppia di sposi; una matura ex diva come Silvana Pampanini che egli ferisce scambiandola per Sylva Koscina; fino al politico Giulio Andreotti e al regista Federico Fellini, tutti interpretati dai medesimi. Quest'ultimo, davanti allo sguardo divertito di Marchetti, incontra l'attore Alberto Sordi negli Studi di Cinecittà.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

L'abitazione della famiglia Marchetti, simile a degli scorci trasteverini del dopoguerra, è nell'antico borgo di Ostia Antica in piazza della Rocca. Esterni girati a Roma nei luoghi menzionati nel film. La piazza dove l'anziano portinaio consegna il neonato si trova nei pressi della fermata Metro A Subaugusta, vicino agli studi di Cinecittà. La scena dell'incontro con l'emiro è la Sala Ellisse del Cavalieri Hilton in via Cadlolo 101, al quartiere Medaglie d'Oro. Gli interni sono girati nei teatri di posa di Cinecittà, tra i quali numerose scene nella vettura di servizio, utilizzando la tecnica di uno schermo retrostante cui sono proiettati scorci urbani, spesso sproporzionati con il soggetto, e conosciuta come trasparente.

Il taxi guidato da Sordi è una Fiat Ritmo II serie.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film uscì nelle sale cinematografiche italiane il 22 dicembre 1983. Una versione estesa fu trasmessa su Rai 1 in 4 serate nel 1987 e in 2 serate nel 1988.[1]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato l'ottavo maggiore incasso nella stagione cinematografica italiana 1983-84 con oltre 8 miliardi di lire[2][3].

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«In tutto fedele all'immagine tradizionale del Sordi benpensante, pio e cuorcontento, che sa prendersi in giro con cautela e mettere a frutto l'amicizia dei potenti, Alberto Sordi è ancora una volta di una spontaneità ammirevole nel far coincidere il protagonista con l'interprete».

«Ritratto di una città e dei suoi abitanti visti attraverso lo specchietto retrovisore di un tassista: personaggi insignificanti e clienti famosi, ammiccamenti maliziosi e imprecazioni romanesche che servono solo a spiegare la filosofia qualunquista di un grandissimo attore che è però un piccolissimo regista».

Sequel[modifica | modifica wikitesto]

Al film fa seguito il sequel Un tassinaro a New York del 1987, diretto e interpretato dallo stesso Sordi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mario Coco, Tutte le curiosità sulle mitiche long version!, su I grandi comici della storia, 25 giugno 2012. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  2. ^ Stagione 1983-84: i 100 film di maggior incasso, su hitparadeitalia.it. URL consultato l'8 maggio 2016.
  3. ^ Box Office Italia 1983-84, su boxofficebenful.blogspot.com. URL consultato l'8 maggio 2016.

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