Franco Nicolazzi

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Franco Nicolazzi

Segretario del Partito Socialista Democratico Italiano
Durata mandatoottobre 1985 –
marzo 1988
PredecessorePietro Longo
SuccessoreAntonio Cariglia

Ministro dei lavori pubblici
Durata mandato5 agosto 1979 –
4 aprile 1980
Capo del governoFrancesco Cossiga
PredecessoreFrancesco Compagna
SuccessoreFrancesco Compagna

Durata mandato18 ottobre 1980 –
18 aprile 1987
Capo del governoArnaldo Forlani
Giovanni Spadolini
Amintore Fanfani
Bettino Craxi
PredecessoreFrancesco Compagna
SuccessoreGiuseppe Zamberletti

Ministro dell'industria, commercio e artigianato
Durata mandato21 marzo 1979 –
5 agosto 1979
Capo del governoGiulio Andreotti
PredecessoreRomano Prodi
SuccessoreAntonio Bisaglia

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaIV, V, VI, VII, VIII, IX, X
Gruppo
parlamentare
PSDI
CircoscrizioneIV-IX: Torino
X: Roma
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPSDI (1947-1998)
In precedenza
PSI (fino al 1947)
Titolo di studioLicenza media superiore
ProfessioneInsegnante

Franco Nicolazzi (Gattico, 10 aprile 1924Arona, 22 gennaio 2015) è stato un partigiano e politico italiano, segretario del Partito Socialista Democratico Italiano dall'ottobre 1985 al marzo 1988.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Gattico, in provincia di Novara, partecipò alla Resistenza italiana unendosi alle brigate Matteotti, dove, a detta sua, è stato commissario della 9ª brigata nel Torinese e in Monferrato.[1]

L'11 gennaio 1947 partecipò alla scissione di palazzo Barberini e la fondazione del Partito Socialista Democratico Italiano (inizialmente noto come Partito Socialista dei Lavoratori Italiani), sotto la guida di Giuseppe Saragat, in opposizione alla scelta del Partito Socialista Italiano di allearsi con il Partito Comunista Italiano nel cosiddetto "Fronte Democratico Popolare".

È stato sindaco del comune di Gattico (Novara), consigliere provinciale e vicepresidente della Provincia di Novara.

Nicolazzi è stato eletto alla Camera dei deputati dal 1963 al 1992, vicesegretario dello PSDI sotto Pier Luigi Romita, Ministro dell'industria, commercio e artigianato nel quinto governo Andreotti e poi Ministro dei lavori pubblici sino al 1987.

Ha legato la sua attività ministeriale all'introduzione del principio del "silenzio-assenso" per le autorizzazioni richieste alla Pubblica Amministrazione ed all'abrogazione della legge che vietava in Italia la costruzione di nuove opere autostradali, facendosi poi promotore della realizzazione di nuove opere viarie tra le quali l'autostrada Voltri-Gravellona Toce e l'ampliamento della Tangenziale di Milano.

Fra il 1984 e il 1986 ha ricoperto anche il ruolo di presidente del Novara Calcio.

A metà degli anni ottanta, aveva guidato come segretario il PSDI.[2]

Ritiro dalla politica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Scandalo delle carceri d'oro.

Durante l'inchiesta giudiziaria Tangentopoli fu condannato dal Tribunale di Roma a due anni e otto mesi di reclusione (di cui due coperti da indulto e condonati) per concussione nell'ambito del processo per il cosiddetto scandalo delle "carceri d'oro", relativo a tangenti versate ai politici sugli appalti per la costruzione di penitenziari[3][4]; ciò causò il suo ritiro dalla vita politica attiva.

Dal 2006 Nicolazzi è stato presidente della Fondazione Giuseppe Saragat.

L'11 dicembre 2010 è stato insignito della cittadinanza onoraria di Gravellona Toce.

In vista della elezioni europee del 2014, Nicolazzi auspica che l'allora Presidente del Consiglio e segretario del PD Matteo Renzi riesca a mette in pratica "quello che ha in mente", nonostante il suo stesso partito non sia compatto[1]. Nella medesima occasione difende il periodo della Prima Repubblica e critica la politica moderna «A quell’epoca, anche tra gli avversari più acerrimi sotto il profilo politico e delle idee, c’erano due atteggiamenti che oggi sono in via di estinzione: il rispetto reciproco e la capacità di rinunciare a qualcosa e di trovare un accordo per il bene comune».[1]

Ricoverato per un malore il 3 gennaio 2015 alla clinica "San Carlo" ad Arona, è deceduto nella notte fra il 21 e il 22 gennaio 2015, all'età di 90 anni.[2]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Era appassionato di lettura, partite a scopone e della Juventus.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Marcello Giordani, Franco Nicolazzi compie 90 anni: “Renzi? Era meglio la prima Repubblica”, su La Stampa, 10 aprile 2014.
  2. ^ a b Marcello Giordani, Morto l’ex ministro Franco Nicolazzi, su lastampa.it, 22 gennaio 2015.
  3. ^ Roberto Leone, Quindici condanne per le 'carceri d'oro', in la Repubblica, 6 febbraio 1994.
  4. ^ Wladimiro Settimelli, «Carceri d'oro», condannato Nicolazzi (PDF), in l'Unità, 12 dicembre 1992, p. 10.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro dei lavori pubblici Successore
Francesco Compagna 5 agosto 1979 - 4 aprile 1980 Francesco Compagna I
Francesco Compagna 18 ottobre 1980 - 18 aprile 1987 Giuseppe Zamberletti II
Predecessore Segretario del Partito Socialista Democratico Italiano Successore
Pietro Longo ottobre 1985 - marzo 1988 Antonio Cariglia