Ferrovia Firenze-Lucca
Firenze-Lucca Ferrovia Maria Antonia | |
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Stati attraversati | ![]() |
Inizio | Firenze |
Fine | Lucca |
Attivazione | A tratte, dal 1848 al 1859 |
Gestore | RFI |
Precedenti gestori | Maria Antonia/Lucchesi (?-1860) SFL (1860-1865) SFR (1865-1885) ? (1885-1905) FS (1905-2001) |
Lunghezza | 76 km |
Scartamento | 1435 mm |
Elettrificazione | 3000 V = |
Ferrovie | |
La ferrovia Firenze-Lucca è una linea ferroviaria che congiunge Firenze con Lucca, toccando Pistoia e Prato. Il tratto tra Firenze e Pistoia venne chiamato ferrovia Maria Antonia in onore di Maria Antonia di Borbone; successivamente proseguì fino a Lucca, a sua volta collegata con Viareggio (ferrovia Lucca-Viareggio) e con Aulla (ferrovia Lucca-Aulla), mentre una diramazione collega Pistoia con Bologna (ferrovia Porrettana).
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il giovane Leopoldo II era un sovrano attento agli sviluppi della tecnica, così pur lasciando l'iniziativa al capitale privato, favorì la nascita delle ferrovie.
Secondo linee politiche consolidate fin dal tempo della dinastia medicea si decise innanzitutto di realizzare la linea denominata, in onore del sovrano, Leopolda. Questa ferrovia congiungeva e congiunge tuttora Livorno a Firenze. Il tracciato passa per Empoli, Pontedera e Pisa. In tal modo le popolose città di Prato e Pistoia restavano momentaneamente escluse dallo sviluppo delle infrastrutture di trasporto su ferro.
La politica granducale, tendente a relegare a un ruolo secondario il bacino pedemontano posto a valle dell'Appennino, era dovuta essenzialmente al fatto che lungo questa direttrice era impossibile collegare la capitale con la costa senza attraversare uno Stato estero, ovvero il Ducato di Lucca.
Il governo lucchese valutò comunque necessario che lo Stato si dotasse delle ferrovie. Il Duca Carlo Ludovico di Borbone, nel 1844, decise quindi la costruzione di strade ferrate internazionali, che mettessero in comunicazione Lucca con il Ducato di Modena e il Granducato di Toscana. Fu così realizzata la Lucca-Pisa. Contemporaneamente veniva costruita la monumentale stazione di Lucca. La decisione del Duca prevedeva anche una strada ferrata per Firenze attraverso Pistoia e Prato. Questo produsse l'inizio di negoziati con il Granducato di Toscana che condussero, nel 1845 alla pubblicazione del Manifesto e statuti della società anonima per la costruzione della strada ferrata Maria Antonia da Firenze a Pistoja per Prato. A Lucca veniva costituita analoga società che si sarebbe occupata di realizzare il tratto tra la capitale del piccolo Ducato, la Valdinievole e Pistoia.
Tratta | Inaugurazione[1] |
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Firenze-Prato | 3 febbraio 1848 |
Lucca-Altopascio | 14 giugno 1848 |
Altopascio-Montecarlo | 16 luglio 1848 |
Montecarlo-Pescia | 26 dicembre 1848 |
Prato-Pistoia | 12 luglio 1851 |
Pescia-Montecatini Terme | 1º luglio 1853 |
Montecatini Terme-Pieve a Nievole | 23 giugno 1856 |
Pieve a Nievole-Serravalle Ponente | 6 giugno 1857 |
Pistoia-Serravalle Levante | 6 giugno 1857 |
Serravalle Ponente-Serravalle Levante (galleria Serravalle) | 3 febbraio 1859 |
Già nel 1848 venne inaugurata la tratta Firenze-Prato, assieme alla stazione Maria Antonia, e nel 1851 fu raggiunta Pistoia. Nel 1859 Pistoia fu raggiunta dalla linea Lucchese, rendendo di fatto percorribile una nuova tratta Firenze-Pisa via Pistoia-Lucca.
Da notare che la linea Maria Antonia e la linea Leopolda rimasero separate in Firenze, nonostante le rispettive stazioni distassero poco più di un chilometro, fino al 1860; furono invece congiunte via Lucca-Pisa.
La Maria Antonia propriamente detta è ingegneristicamente molto semplice, priva di opere degne di nota e totalmente pianeggiante fino a Pistoia. Più complesso il tratto verso la Valdinievole e la Lucchesia che richiese la realizzazione della galleria di Serravalle.
Nonostante l'annessione di Lucca alla Toscana e la successiva unità nazionale la ferrovia, nel complesso, rimase sempre secondaria rispetto a quella del Valdarno. Nel 1864, con l'inaugurazione della Porrettana, le cose parvero cambiare in quanto la linea divenne parte integrante dell'asse Bologna-Firenze.
Nel 1934 l'inaugurazione della direttissima Firenze-Bologna, innestata a Prato alla Maria Antonia, relegò nuovamente a un ruolo secondario la tratta Prato-Pistoia e il proseguimento per Lucca, nonché la stessa Porrettana.
Il 2 ottobre 1960 venne attivato l'esercizio a trazione elettrica della tratta da Pistoia a Lucca[2].
Nel 1988 vennero attivate le fermate de Il Neto e di Pratignone[3].
Nel 2009 si sono conclusi i lavori di innesto alla linea originale del nuovissimo tracciato AV Firenze-Bologna, che ha comportato l'esclusione di Prato, in quanto la nuova tratta si collega al percorso originario in prossimità di Firenze Castello.
Potenziamenti infrastrutturali[modifica | modifica wikitesto]
- Firenze-Prato
Rappresenta la tratta più ammodernata dell'intero tracciato in quanto, oltre ad esser la prima ad aver avuto il raddoppio del tracciato, è stata addirittura quadruplicata tra il 1980 e il 1990. Lunga circa 16 km, è la tratta con il minor tempo di percorrenza soprattutto per via delle alte velocità consentite dalla linea, comprese in alcuni tratti tra i 170 e i 180 km/h. Nonostante tutti i quattro binari siano fruibili dai treni verso Pistoia e Lucca, i primi due binari appartengono alla Ferrovia Bologna-Firenze (direttissima) e sono raggiungibili provenendo o dirigendosi da/per Pistoia solo mediante scambi posti rispettivamente a Prato Centrale e Firenze Castello. Le uniche stazioni che permettono la fermata in tutti i quattro binari sono stazione di Prato Centrale, stazione di Sesto Fiorentino, stazione di Firenze Castello e Firenze Rifredi.
- Prato-Pistoia
Il tracciato presenta già da molti anni una circolazione a doppio binario.
- Pistoia-Lucca
È il tratto più problematico, in quanto ancora interamente a binario unico e di conseguenza, il più bisognoso di ammodernamento.
Il 17 novembre 2008 è stato approvato il piano per il raddoppio dell'intero segmento ferroviario, con un costo totale di 257 milioni di euro, ed avanzamento dei lavori diviso in due fasi:
- raddoppio del tratto Pistoia-Montecatini Terme e realizzazione di una nuova galleria a 2 binari per l'attraversamento del valico di Serravalle, con conseguente dismissione di quella attuale a binario unico.
- raddoppio del tratto Montecatini Centro-Lucca
Il 28 maggio 2015 si è tenuta presso il Comune di Lucca la presentazione del progetto di raddoppio, durante la quale sono stati affidati i lavori del primo lotto, ed è stato stilato il cronoprogramma dell'opera. Al settembre 2015 risale la progettazione esecutiva, mentre i lavori sono iniziati a gennaio 2016. Secondo i programmi, nel 2017 sarebbero dovuti iniziare i lavori relativi al tratto per Lucca, con termine fissato per il 2020, anche se la Rete ferroviaria italiana contava di finire tutto entro il 2019.[4][5][6]
Nonostante i ritardi, dovuti soprattutto alla realizzazione del nuovo tunnel sotto Serravalle Pistoiese, Regione e RFI ad agosto 2019 ancora confermavano il rispetto della data prevista per il completamento del primo lotto, che sarebbe dovuto entrare in esercizio per la fine del 2020,[7] speranza poi frustrata. Per problemi di smottamento del suolo i lavori erano già stati interrotti nel 2019, nel 2020 lo erano stati causa epidemia, e nel marzo 2021 dal comune di Serravalle, sempre per smottamenti. Per la fine del 2021 era prevista l'approvazione del progetto di stabilizzazione tramite micropali della collina traforata dalla nuova galleria, che dovrebbe essere eseguito l'anno successivo[8], e che consentirebbe di riprendere i lavori, per il completamento dei quali non sono state fatte previsioni.[9] Cassata la proposta dei micropali, la Rete ferroviaria italiana ha acquistato gli immobili che insistevano sulla collina di Serravalle, demolendoli, scongiurando dunque il rischio di danni. I lavori sono poi ripresi a febbraio del 2023, con termine previsto alla fine dell'anno.[10]
Per il 2024 era prevista la realizzazione di tutto il tratto verso Lucca, stante trovare una soluzione ai vari problemi esistenti (sopraelevazioni, espropri, ed attraversamenti di zone densamente urbanizzate),[11] ma al 2021 i lavori da Montecatini verso Lucca non sono cominciati, mentre rimane la questione dell'attraversamento a doppio binario di Montecatini, per cui il comune non ha ancora deciso e per cui pare non esista nemmeno un progetto,[12] e della frazione Santa Lucia del comune di Uzzano, che pare rimarrà attraversata da un solo binario[13]. È probabile che RFI lascerà il binario unico tra Montecatini e Pescia, limitandosi solo all'aggiornamento tecnologico del tratto e al suo miglioramento infrastrutturale. Per la ferrovia tra Pescia e Lucca al gennaio 2022 erano pronti i progetti definitivi, che mancavano solo dell'approvazione[8].
Nei mesi di luglio ed agosto del 2018[14], del 2019[15] e del 2020[16] e da luglio a settembre 2021[17], per permettere lo svolgimento di lavori propedeutici al raddoppio, la circolazione è stata interrotta nel tratto tra Pistoia e Montecatini, con conseguente sostituzione del servizio tramite autobus.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]


Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927. URL consultato il 15 agosto 2021 (archiviato il 22 maggio 2021).
- ^ Michele Dard, Dalla Toscana al Veneto nuove linee in T.E., in Voci della Rotaia, anno III, n. 11, novembre 1960, p. 3.
- ^ "Notizia flash", in "I Treni Oggi" n. 85 (settembre 1988), p. 6.
- ^ MonrifNet, Ferrovie, affidati i lavori per il raddoppio della Lucca Pistoia - La Nazione, su lanazione.it. URL consultato il 28 maggio 2015.
- ^ Raddoppio Lucca-Pistoia, affidati i lavori: si parte a settembre - Cronaca - il Tirreno, su iltirreno.gelocal.it. URL consultato il 28 maggio 2015.
- ^ Linea Lucca-Pistoia: a settembre via ai lavori per il raddoppio, su toscana-notizie.it. URL consultato il 29 maggio 2015.
- ^ C. Bianchini, Raddoppio Pistoia-Montecatini, il punto sul cantiere. Lavori conclusi nel 2020, 5 agosto 2019. URL consultato il 14 agosto 2019.
- ^ a b Ilenia Reali, L'alta velocità migliorerà anche la vita dei pendolari, in Il Tirreno, 29 gennaio 2022, p. 4.
- ^ Alessandro Benigni, Ferrovia, il raddoppio è più vicino Progetto per finire la nuova galleria, in La Nazione, Pistoia, 10 ottobre 2021. URL consultato il 28 ottobre 2021.
- ^ Francesco Storai, Passi avanti per il "raddoppio" Sono ripresi i lavori alla galleria, Pistoia, La Nazione, 4 marzo 2023. URL consultato l'8 marzo 2023.
- ^ Raddoppio ferrovia: fino a Settembre niente treni tra Montecatini e Pistoia; sopralluogo al cantiere, su Tutto Montecatini news, 11 agosto 2019. URL consultato il 14 agosto 2019.
- ^ Montecatini, Fratelli d'Italia: "Non esiste alcun progetto di raddoppio ferroviario per la città e fino a Pescia", in Prima Pistoia, 9 febbraio 2021. URL consultato il 28 ottobre 2021.
- ^ Luca Signorini, Montecatini, la “strettoia” che frena il raddoppio: sulla Pistoia-Lucca un teatrino dell’assurdo, in Il Tirreno, 29 gennaio 2021. URL consultato il 28 ottobre 2021.
- ^ RFI: proseguono i lavori per il raddoppio tra Pistoia e Montecatini, sulla Firenze-Pistoia-Viareggio, su FS News, 23 gennaio 2018. URL consultato il 21 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2019).
- ^ Proseguono i lavori per il raddoppio tra Pistoia e Montecatini, su FS News, 17 giugno 2019. URL consultato il 21 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2019).
- ^ Proseguono i lavori di raddoppio tra Pistoia e Montecatini, in FS News, 26 giugno 2020. URL consultato il 28 ottobre 2021.
- ^ Proseguono i lavori per il raddoppio tra Pistoia e Montecatini, in FS News, 25 giugno 2021. URL consultato il 28 ottobre 2021.
- ^ a b Ordine di Servizio n. 77 del 1937
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Azione Originale della Strada Ferrata Maria Antonia Anno 1845, su certificatiobbligazionari.scripofilia.it (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2014). [1]