Ferrovia Siena-Grosseto

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Siena-Grosseto
Stati attraversatiItalia Italia
InizioSiena
FineGrosseto
Attivazione1864 (Grosseto-Montepescali)[1]
1872 (Montepescali-Monte Antico)[2]
1927 (Siena-Monte Antico)
GestoreRFI
Precedenti gestoriSFR (1872-1885)
SIF (1927-1955)[3]
Scartamento1435 mm
Elettrificazioneno
DiramazioniMonte Antico-Asciano (51 km)
Ferrovie

La ferrovia Siena-Grosseto è una linea ferroviaria italiana che collega la stazione di Siena, sulla ferrovia Centrale Toscana, alla stazione di Grosseto, sulla ferrovia Tirrenica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La ferrovia nei pressi della diramazione della linea Asciano-Monte Antico.

Il primo collegamento ferroviario fra le città di Siena e Grosseto fu completato nel 1872: si trattava di una diramazione della ferrovia Centrale Toscana presso la stazione di Asciano, che proseguiva verso sud-ovest attraversando la Val d'Orcia fino a raggiungere la ferrovia Tirrenica, inaugurata otto anni prima, all'altezza della stazione di Montepescali. Il collegamento con Grosseto riscosse un notevole successo, tanto che nei primi anni del XX secolo si iniziò a pensare di investire sull'asse Siena-Grosseto costruendo una nuova ferrovia che collegasse direttamente le due città.

Nel 1906 fu approvato un progetto che prevedeva la realizzazione di una strada ferrata tra Siena e Grosseto passante per Buonconvento, che si sarebbe allacciata alla linea Asciano-Grosseto presso la stazione di Monte Antico[4]. Il suo percorso avrebbe ricalcato in buona parte la sede di una preesistente ferrovia mineraria utilizzata per trasportare la lignite estratta dalle miniere di Murlo fino allo scalo di Monte Antico[5]. Nel 1910 la Société Française de Chemins de Fer en Toscane ottenne la concessione per la realizzazione e l'esercizio della ferrovia, poi ceduta alla Società Italiana per Imprese Ferroviarie e Lavori Pubblici (SIF) nel 1921[6]. La nuova ferrovia, la cui costruzione iniziò nel 1923[7], fu inaugurata il 30 maggio 1927; in un primo momento il binario si attestava presso la stazione di Siena Madonnina Rossa, situata a est della città nel punto di confluenza con la linea Empoli-Chiusi, in attesa del completamento della nuova stazione di Siena, avvenuto nel 1935[8].

La ferrovia subì ingenti danni nel corso della seconda guerra mondiale e riprese a funzionare solamente nel 1951[9]. La SIF mantenne la concessione della linea fino al 1955, quando l'infrastruttura passò in gestione alle Ferrovie dello Stato (FS). Il 16 giugno 1966[10] il servizio sulla ferrovia fu sospeso a causa dei danni provocati da un'alluvione[11] e riprese soltanto nel maggio 1980, dopo che la linea fu oggetto di lavori di ammodernamento tecnico che portarono all'introduzione di un sistema di controllo centralizzato del traffico[12].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La ferrovia è lunga circa 100 chilometri ed è interamente a binario unico e priva di elettrificazione. L'infrastruttura è gestita da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), mentre il servizio passeggeri è espletato da Trenitalia. Particolarità della linea è la sua progressiva chilometrica, che ne evidenzia il tracciato originario: da Grosseto viene mantenuta la progressiva della ferrovia Tirrenica fino ad Asciano, mentre alla stazione di Monte Antico inizia la progressiva del binario diretto a Siena via Buonconvento, costruito quando era già in funzione la ferrovia Asciano-Monte Antico-Grosseto.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Il binario della ferrovia Siena-Grosseto si origina dalla stazione di Siena e affianca quello della linea Empoli-Chiusi per alcuni chilometri in direzione est, per poi distaccarsene e scavalcarlo perpendicolarmente in località Abbadia. La ferrovia procede verso sud seguendo il percorso delle valli del torrente Arbia e del fiume Ombrone, per poi raggiungere Monte Antico e curvare verso ovest. La linea si congiunge con la ferrovia Tirrenica a nord della stazione di Montepescali e termina il suo tragitto alla successiva stazione di Grosseto, dopo circa 12 chilometri di binario in comune.

 Stazioni e fermate 
Continuation backward
per Empoli
Station on track
55+849 Siena 287 m s.l.m.
Unknown route-map component "SHI3+l" Unknown route-map component "dSHI3gr"
Bivio Madonnina Rossa
One way leftward Unknown route-map component "dKRZo" Unknown route-map component "CONTfq"
per Chiusi
Non-passenger station/depot on track
45+231 Siena Zona Industriale
Unknown route-map component "eHST"
44+127 Isola d'Arbia 173 m s.l.m.
Stop on track
42+657 Ponte a Tressa
Unknown route-map component "eHST"
41+244 Cuna
Station on track
39+621 Monteroni d'Arbia 165 m s.l.m.
Unknown route-map component "eHST"
40+336 Monteroni Sud
Unknown route-map component "eHST"
37+043 Lucignano d'Arbia 167 m s.l.m.
Unknown route-map component "eHST"
31+110 Ponte d'Arbia 149 m s.l.m.
Small bridge over water
fiume Ombrone
Station on track
27+068 Buonconvento 146 m s.l.m.
Small bridge over water
fiume Ombrone
Unknown route-map component "eHST"
21+597 Torre Bibbiano 137 m s.l.m.
Small bridge over water
fiume Ombrone
Stop on track
18+314 Murlo 130 m s.l.m.
Small bridge over water
fiume Ombrone
Unknown route-map component "eHST"
Salceta 113 m s.l.m.
Unknown route-map component "eHST"
Pian delle Vigne-Camigliano 100 m s.l.m.
Small bridge over water
fiume Ombrone
Unknown route-map component "d" Unknown route-map component "ABZg+l" Unknown route-map component "dCONTfq"
per Asciano (solo traffico turistico)
Station on track
0+000
232+437
Monte Antico 78 m s.l.m.
Stop on track
224+291 Civitella Paganico 74 m s.l.m.
Station on track
216+276 Roccastrada 121 m s.l.m.
Stop on track
207+409 Sticciano 44 m s.l.m.
Unknown route-map component "dCONTgq" Unknown route-map component "ABZg+r" Unknown route-map component "d"
per Livorno
Station on track
199+410 Montepescali 15 m s.l.m.
Station on track
187+644 Grosseto 11 m s.l.m.
Continuation forward
per Roma
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Parte della ferrovia Tirrenica
  2. ^ Parte della linea Asciano-Grosseto
  3. ^ Tratta Siena-Monte Antico.
  4. ^ Regio Decreto n° 957 del 1º dicembre 1910, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 77 del 1º aprile 1911 Archiviato il 31 ottobre 2016 in Internet Archive..
  5. ^ Betti Carboncini (2002), op. cit., p. 314.
  6. ^ Regio Decreto n° 143 del 5 febbraio 1922.
  7. ^ Adriano Betti Carboncini, Ferrovie e industrie in Toscana: linee secondarie e industriali in Maremma e nell'isola d'Elba, Calosci, Cortona (AR), 2002, p. 314.
  8. ^ Stefano Maggi, Dalla città allo Stato nazionale: ferrovie e modernizzazione a Siena tra Risorgimento e fascismo, Giuffrè, Milano, 1994, p. 202.
  9. ^ Stefano Maggi, Annalisa Giovani, Muoversi in Toscana: ferrovie e trasporti dal Granducato alla Regione, Il Mulino, Bologna, 2005, p. 183.
  10. ^ Stefano Maggi, Annalisa Giovani, op. cit., p. 279.
  11. ^ Stefano Maggi, Annalisa Giovani, op. cit., p. 198.
  12. ^ Stefano Maggi, Annalisa Giovani, op. cit., p. 218.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Adriano Betti Carboncini, Siena rilancia la ferrovia, riaperta la linea per Buonconvento e Monte Antico, in "I Treni Oggi" n. 1 (settembre 1980)

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]