Pescia
Pescia comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Oreste Giurlani (lista civica) dal 24-6-2018 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 43°54′06.16″N 10°41′23.21″E / 43.90171°N 10.689781°E | ||
Altitudine | 68 m s.l.m. | ||
Superficie | 79,18 km² | ||
Abitanti | 19 329[1] (31-8-2020) | ||
Densità | 244,11 ab./km² | ||
Frazioni | Vedi elenco | ||
Comuni confinanti | Bagni di Lucca (LU), Buggiano, Capannori (LU), Chiesina Uzzanese, Marliana, Massa e Cozzile, Montecarlo (LU), San Marcello Piteglio, Uzzano, Villa Basilica (LU) | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 51017, 51012 | ||
Prefisso | 0572 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 047012 | ||
Cod. catastale | G491 | ||
Targa | PT | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona D, 1 877 GG[3] | ||
Nome abitanti | pesciatini | ||
Patrono | santa Dorotea, san Policronio, santi Abdon e Sennen | ||
Giorno festivo | 6 febbraio Amministrativamente: Mercoledì delle Ceneri | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Pescia all'interno della provincia di Pistoia | |||
Sito istituzionale | |||
Pescia (AFI: /ˈpeʃʃa/[4]) è un comune italiano di 19 329 abitanti della provincia di Pistoia in Toscana.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Territorio[modifica | modifica wikitesto]
La città di Pescia si trova presso il limite nord-occidentale della Valdinievole (di cui è lo storico capoluogo), a breve distanza dal confine della provincia di Pistoia con Lucca. Il suo territorio si estende lungo la valle del fiume Pescia; è rinomata per la floricoltura e per il commercio dei fiori (in particolare il garofano), la produzione della carta, per la frazione di Collodi, la località dove Carlo Lorenzini (Carlo Collodi, Pinocchio) trascorse parte dell'infanzia, e per il Palio dei Rioni, gara di tiro con l'arco con relativo corteggio storico che vi si tiene ogni prima domenica di settembre. È il polo scolastico più importante del comprensorio, sede vescovile e amministrativa della Valdinievole.
Clima[modifica | modifica wikitesto]
Dati climatologici 1961-1990[modifica | modifica wikitesto]
In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a 6,1 °C, mentre la temperatura media del mese più caldo, luglio, fa registrare il valore di 24,5 °C.
Le precipitazioni medie annue, attorno ai 1.200 mm e distribuite mediamente in 106 giorni di pioggia, presentano un minimo relativo in estate, un picco in autunno ed un massimo secondario tra l'inverno e la primavera.
L'umidità relativa media varia dal 61% di luglio al 78% di novembre e dicembre; mediamente, l'eliofania fa registrare un valore medio annuo di 4,5 ore giornaliere.[5][6]
PESCIA (1961-1990) | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 9,8 | 11,6 | 14,2 | 18,0 | 22,4 | 26,4 | 29,8 | 29,4 | 25,7 | 20,9 | 14,4 | 10,6 | 10,7 | 18,2 | 28,5 | 20,3 | 19,4 |
T. min. media (°C) | 2,4 | 3,2 | 4,9 | 7,4 | 10,8 | 14,0 | 16,4 | 16,2 | 13,8 | 10,3 | 6,5 | 3,3 | 3,0 | 7,7 | 15,5 | 10,2 | 9,1 |
Precipitazioni (mm) | 130 | 130 | 102 | 92 | 84 | 55 | 29 | 50 | 96 | 127 | 163 | 141 | 401 | 278 | 134 | 386 | 1 199 |
Giorni di pioggia | 11 | 11 | 10 | 9 | 9 | 6 | 5 | 5 | 8 | 8 | 13 | 11 | 33 | 28 | 16 | 29 | 106 |
Umidità relativa media (%) | 75 | 74 | 71 | 69 | 67 | 66 | 61 | 63 | 68 | 72 | 78 | 78 | 75,7 | 69 | 63,3 | 72,7 | 70,2 |
Eliofania assoluta (ore al giorno) | 2,7 | 3,0 | 4,0 | 4,4 | 4,9 | 5,1 | 6,9 | 7,2 | 6,0 | 5,1 | 2,6 | 2,2 | 2,6 | 4,4 | 6,4 | 4,6 | 4,5 |
Temperature estreme mensili dal 1930 al 1998[modifica | modifica wikitesto]
Nella tabella sottostante sono indicate le temperature massime e minime mensili registrate periodo dal 1930 al 1998 dalla stazione meteorologica di Pescia situata presso l'Istituto Tecnico Agrario; la serie storica risulta lacunosa in alcuni mesi tra il 1944 e il 1945.
Nel periodo esaminato, la temperatura minima assoluta della serie storica esaminata è scesa a -13,0 °C l'11 gennaio 1985, mentre la temperatura massima assoluta ha toccato i +41,0 °C il 3 agosto 1947.[7]
PESCIA (1930-1998)[8][9][10] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. assoluta (°C) | 19,2 (1949) | 25,0 (1990) | 26,0 (1994) | 30,2 (1949) | 34,0 (1979) | 37,4 (1947) | 39,5 (1983) | 41,0 (1947) | 38,6 (1949) | 31,0 (1985) | 24,6 (1985) | 19,0 (1959) | 25,0 | 34,0 | 41,0 | 38,6 | 41,0 |
T. min. assoluta (°C) | −13,0 (1985) | −9,3 (1956) | −6,8 (1949) | −1,2 (1970) | 1,0 (1962) | 6,0 (1962) | 9,0 (1954) | 8,0 (1940) | 5,0 (1971) | −2,0 (1941) | −4,0 (1975) | −8,0 (1940) | −13,0 | −6,8 | 6,0 | −4,0 | −13,0 |
- Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
- Classificazione climatica: zona D, 1877 GG
- Diffusività atmosferica: bassa, Ibimet CNR 2002
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Storicamente Pescia si è sviluppata a partire da due nuclei funzionali differenti: quello dedicato alla vita pubblica ed al commercio si affaccia sulla riva destra del fiume Pescia, quello dedicato alle attività religiose e monastiche, invece, si estende sulla riva sinistra. Il primo nucleo si concentra simbolicamente nella grande Piazza Mazzini, nel Palagio e nei torrioni, il secondo nel Duomo e nella Porta Fiorentina (1732); i due centri, attorno ai quali si sviluppano una fitta rete di vicoli e rughe, sono connessi fra loro dal caratteristico Ponte del Duomo.
Secondo alcuni ritrovamenti archeologici e testimonianze scritte, si presume che Pescia sia stata fondata dai longobardi, che qui vi posero un insediamento. E appunto il nome del fiume omonimo prima e dell'insediamento poi deriva da un adattamento latino di una parola longobarda, pehhia, dalla radice germanica *bak- che significa fiume, torrente (cfr. tedesco Bach e inglese beck).
Poco più di tre secoli dopo la fondazione dell'abitato, Pescia, indipendente, rimase coinvolta quindi negli scontri tra guelfi e ghibellini. Di parte ghibellina, venne a scontrarsi con Lucca, di parte guelfa, e venne invasa e distrutta nel 1281, ma già pochi anni dopo cominciò la ricostruzione con l'aiuto degli stessi lucchesi. Durante il medioevo Firenze e Lucca si contesero la città, il cui comune sorgeva al confine tra le due repubbliche. Dopo un tentativo d'invasione fallito da parte di Pisa, la città passò sotto il dominio della Repubblica di Firenze.
L'economia della città si basava principalmente sull'allevamento del gelso e del baco da seta, di cui si racconta che sia stato importato segretamente dall'Oriente per la prima volta in Europa proprio dal pesciatino Francesco Buonvicini.
Nel 1519, la Pieve di S. Maria di Pescia fu elevata al rango di prepositura e il preposto divenne "nullius", ossia esercitava pressoché tutte le funzioni sacramentali e giuridiche del vescovo. Il 19 febbraio 1699 il Granduca di Toscana Cosimo III de' Medici la elevò al rango di città. Nel 1727, la diocesi di Pescia, guidata dal "preposto nullius", divenne sede di un vescovo, direttamente dipendente dalla Santa Sede.
Napoleone Bonaparte transitò con il suo esercito nella Valdinievole e sostò a Pescia; ordinò la riconversione della produzione agricola, facendo sostituire la tradizionale produzione della seta con la barbabietola da zucchero per l'approvvigionamento del suo esercito, arrecando grave danno all'economia cittadina[senza fonte].
In seguito all'unione del Ducato di Lucca al Granducato di Toscana nel 1849, Pescia e la Valdinievole vennero inseriti nel compartimento di Lucca, che successivamente, in seguito all'unificazione italiana, divenne la provincia di Lucca. La città rimase in ambito lucchese fino al primo dopoguerra quando, in seguito alla creazione della provincia di Pistoia, l'8 gennaio 1927 venne deciso il passaggio della Valdinievole alla neonata provincia.
I bombardamenti della Seconda guerra mondiale danneggiarono molto gravemente Pescia, poiché si trovava a ridosso della linea Gotica: le truppe naziste in ritirata minarono vari edifici del centro abitato e fecero saltare tutti i ponti sul fiume. La completa distruzione della città, che pure i tedeschi avevano minacciato, fu evitata grazie all'impegno e alla mediazione del Vescovo Angelo Simonetti.
In seguito la città si riprese rapidamente, e venne costruito il Mercato dei Fiori Vecchio e in seguito il Mercato dei Fiori Nuovo, iniziando il commercio dei fiori nel mondo.
Durante la seconda guerra mondiale, i coniugi Umberto Natali e Amina Nuget salvarono la vita a tre sorelle ebree rifugiatesi in città da Firenze e per questo, il 26 novembre 2003, sono stati insigniti dell'alta onorificenza di giusti tra le nazioni dall'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme.[11]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Pescia è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia di bronzo al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[12]:
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Medaglia di bronzo al valor militare |
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Titolo di Città |
«Concessione del Granduca di Toscana Cosimo III de' Medici» — 9 febbraio 1699 |
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Gli edifici cittadini principali sono il Palazzo del Vicario (sec. XIII-XIV), attuale sede del municipio comunale, con la sua torre campanaria, il Palagio o Palazzo del Podestà (edificato tra il XII ed il XIII secolo, è ora sede della gipsoteca “Libero Andreotti”), la Villa Sismondi (sede della Biblioteca comunale), il Duomo (intitolato a Santa Maria Assunta), la chiesa di San Francesco in stile gotico, l'oratorio della Madonna di Pie' di Piazza, edificato nel XV secolo su disegno di Andrea Cavalcanti detto il Buggianino, il Teatro comunale Giovanni Pacini (disegnato dall'architetto pesciatino Giovanni Antonio Tani nel 1717 e poi più volte ristrutturato), l'Ospedale (edificato in diverse epoche e dedicato ai Santi Cosma e Damiano) e la Villa e Giardino Garzoni (sec. XVI) a Collodi.
Per l'architettura moderna sono rilevanti il Mercato dei Fiori Vecchio che si riallaccia ai temi del razionalismo italiano del secondo dopoguerra (disegnato da un team di architetti diretti da Leonardo Savioli e Leonardo Ricci e realizzato nel 1951) ed il Comicent, attuale sede del mercato dei fiori, progettato nel 1968 e realizzato nei pressi della stazione ferroviaria cittadina.
Il centro storico di Pescia è diviso in quattro quartieri: Ferraia (Piazza Mazzini, Ruga degli Orlandi, Piazza Santo Stefano), San Francesco (Piazza San Francesco, via Cesare Battisti, Ricciano), Santa Maria (Piazzetta Ducci - popolarmente nota come "Sdrucciolo del Duomo", via Giuseppe Giusti, via Giovanni XXIII) e San Michele (Borgo della Vittoria, via Giovanni Amendola, Casacce); i quattro quartieri si sfidano a settembre nel Palio dei Rioni.
Nella località di Collodi, oltre alla Villa Garzoni, è presente il Parco di Pinocchio progettato da Pietro Porcinai con opere di Emilio Greco (Pinocchio e la Fata), Venturino Venturi (Piazzetta dei Mosaici), Pietro Consagra (il Carabiniere, il Gatto e la Volpe e il Serpente), Marco Zanuso e Augusto (Bobo) Piccoli (il Grande Pescecane). All'esterno del Parco, Giovanni Michelucci ha disegnato la struttura dove ha sede il ristorante Osteria del Gambero Rosso.
Sono interessanti anche la villa La Guardatoia, la cappella Scaglietti-Arcangeli, l'Antica Strada Maestra Postale Lucchese, la Casa del Fascio e il teatro Pacini di epoca settecentesca.
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
Chiese parrocchiali[modifica | modifica wikitesto]
- Cattedrale di Santa Maria Assunta
- Chiesa dei Santi Stefano e Niccolao
- Chiesa di San Michele Arcangelo
- Chiesa di Santa Maria Assunta in Castellare
- Chiesa di San Frediano ad Aramo
- Pieve dei Santi Ansano e Tommaso a Castelvecchio
- Chiesa di San Bartolomeo a Collodi
- Chiesa di San Michele a Fibbialla
- Chiesa dei Santi Martino e Sisto a Medicina
- Chiesa di San Matteo e San Colombano a Pietrabuona
- Chiesa dei Santi Andrea e Lucia a Pontito
- Pieve di San Quirico a San Quirico
- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo apostoli a Sorana
- Chiesa di Santa Maria Assunta a Stiappa
- Pieve dei Santi Martino e Sisto a Vellano
- Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta a Veneri
- Chiesa dei Santi Lorenzo e Stefano, in località San Lorenzo
Chiese minori[modifica | modifica wikitesto]
- Chiesa della Santissima Annunziata
- Chiesa della Madonna di Pie' di Piazza
- Chiesa di Santa Maria Maddalena
- Chiesa di San Francesco
- Conserva la pala di San Francesco e storie della sua vita di Bonaventura Berlinghieri, dipinta nel 1235, quando il santo era scomparso da appena 9 anni.
- Chiesa di San Michelino
- Pieve dei Santi Bartolomeo e Andrea, in località Monte di Pescia
- Casa di Nazareth
Oratori[modifica | modifica wikitesto]
Conventi[modifica | modifica wikitesto]
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[13]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 2 085 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]
La prima domenica di settembre di ogni anno i rioni di Pescia si sfidano, dopo aver sfilato per le vie della città, nella gara di tiro con l'arco per l'assegnazione del palio cittadino.
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Istruzione[modifica | modifica wikitesto]
Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]
Sono presenti tre importanti biblioteche: la Biblioteca capitolare nata dalla donazione fatta dal cardinale Romualdo Cecchinel 1648 ed accresciuta da successive donazioni nel Settecento e nell'Ottocento[14], la Biblioteca francescana. Castellare di Pescia fondata nel 1637[15] e la Biblioteca comunale Carlo Magnani[16]
Scuole[modifica | modifica wikitesto]
Per quanto riguarda le strutture scolastiche, La città è il secondo polo scolastico della provincia e primo nel comprensorio della Valdinievole. Hanno sede infatti quasi tutte le scuole superiori di ordine e grado e nello specifico: 1) l'Istituto tecnico Agrario Anzilotti, con annesso convitto, 2) l'Istituto tecnico commerciale Marchi, 3) l'Istituto professionale Sismondi - Pacinotti, con indirizzo turistico, grafico-pubblicitario e artistico, 4) il liceo classico, linguistico, psicopedagogico, scientifico e scientifico con opzione scienze applicate "Carlo Lorenzini".
Musei[modifica | modifica wikitesto]
A Pescia, in Piazza Leonardo da Vinci, è stato ospitato il Museo civico di scienze naturali e archeologia della Valdinievole, attualmente il museo è chiuso in attesa di una nuova sistemazione. Nel Palazzo del Podestà ha sede la Gispoteca Libero Andreotti[17]. Presso il Palazzo Galeotti, in Piazza Santo Stefano, è presente il Museo civico di Pescia, istituito alla fine dell'800 da Ferdinando Martini, che custodisce interessanti opere pittoriche e scultoree di varie epoche, oltre che cimeli di personaggi legati alla storia cittadina; è attualmente chiuso al pubblico per restauri.
È presente anche un Museo della Carta a Pietrabuona[18].
In piazza Matteotti si trova inoltre la Pinacoteca di San Michele.
Istituzioni, enti e associazioni[modifica | modifica wikitesto]
La città è servita dal Ospedale SS. Cosma e Damiano, uno dei tre presidi sanitari della provincia di Pistoia.
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Frazioni[modifica | modifica wikitesto]
Nel territorio pesciatino si trovano le dieci castella di Pietrabuona, Medicina, Fibbialla, Aramo, San Quirico, Castelvecchio, Stiappa, Pontito, Sorana e Vellano: queste località si arroccano sulle colline pre-appenniniche chiamate "Valleriana" e che Giovan Carlo Leonardo Sismondi definì "Svizzera Pesciatina" per la somiglianza con le montagne della sua terra natale. Queste antiche località posseggono tutte uno schema ben definito: sono esposte a sud, sono protette da mura (in molti casi andate distrutte) ed una torre di avvistamento che nel tempo ha visto mutare la sua funzione in residenza o in torre campanaria.
Fra le frazioni spiccano la celeberrima Collodi, importante mèta turistica italiana, posta ad ovest della città, e Veneri.
Altre località del territorio[modifica | modifica wikitesto]
Altre località, situate nella zona pianeggiante a sud del centro storico, sono: Alberghi e Castellare (ormai di fatto saldate al capoluogo), e Calamari,Chiodo, Macchie di San Piero, Monte di Pescia, Pescia Morta, Ponte all'Abate, San Lorenzo, Santa Margherita, Zei.
Piatti tipici[modifica | modifica wikitesto]
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Le attività industriali prevalenti nel territorio pesciatino sono: la già citata produzione floricola (garofani, gerbere) e la produzione della carta. Grazie al commercio dei fiori Pescia ha avuto nel corso del XX secolo uno sviluppo notevole che l'ha portata ad avere contatti con tutto il mondo. La produzione della carta, invece, ha radici più antiche tanto da contendere a Fabriano ed Amalfi il primato della più antica cartiera italiana; a questo proposito a Pietrabuona è presente il Museo della Carta, mentre nelle valli della Svizzera pesciatina sono tuttora attive alcune importanti cartiere.
Sul territorio comunale sono presenti importanti multinazionali della carta (Essity a Collodi) e del vetro (Verallia, gruppo Saint-Gobain).
Inoltre, nella Svizzera e lungo il greto del Pescia di Pescia vengono coltivati i fagioli di Sorana, fagioli cannellini dalla buccia molto sottile che hanno ottenuto dalla Comunità europea il marchio Igp - Indicazione geografica protetta.
Altra specialità agricola di Pescia è l'asparago, detto il "gigante di Pescia".[19]
Per quanto riguarda l'artigianato, è ancora attiva e diffusa la lavorazione del rame finalizzata alla produzione di oggetti sia domestici sia artistici e anche di pannelli di contenuti religiosi.[20]
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Pescia è collegata a Lucca e Pistoia mediante autocorse CTT Nord che transitano sulla ex strada statale 435 Lucchese.
Nel 1907 fu inaugurata la linea tranviaria Lucca-Monsummano, che proprio in Pescia vedeva la propria località principale. Con le diramazioni della stessa verso la stazione FS, ed Alberghi Zei, inaugurati rispettivamente nel 1910 e 1911 Pescia si trovò ad ospitare una vera e propria rete tranviaria. La tranvia fu chiusa progressivamente fra il 1938 (Pescia-Monsummano e diramazioni) ed il 1957 (Lucca-Pescia). Presso l'attuale rotatoria ubicata in corrispondenza dello sbocco di Viale Marconi (strada provinciale Mammianese) è tutt'oggi presente l'edificio che ospitava la rimessa tranviaria, restaurato rispettando la foggia originale del fabbricato e destinato ad appendice dell'attiguo centro commerciale.
Inaugurata nel 1848[21], dal 1908 la stazione ferroviaria è ubicata sulla ferrovia Viareggio-Firenze ed è interessata dal traffico passeggeri regionale gestito da Trenitalia in accordo con il contratto di servizio stipulato con la Regione Toscana. Presso la stazione era presente un binario di raccordo con lo scalo merci FS destinato al trasbordo del carbone necessario, fino a metà degli anni venti, ad alimentare la centrale elettrica tranviaria[22].
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Sindaci dalla Liberazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1944 | 1944 | Mario Giaccai (Indipendente) | CLN (PCI, PSIUP, P.d'AZ, DC) | Sindaco | |
1944 | 1946 | Ferruccio Tongiorgi (PSIUP) | CLN (PSIUP, PCI, Pd'AZ, DC) | Sindaco | |
1946 | 1951 | Ferruccio Tongiorgi (PSIUP) | PSIUP, PCI, P.d'AZ | Sindaco | |
1951 | 1956 | Rolando Anzilotti (DC) | DC, PSDI | Sindaco | |
1956 | 1957 | Achille Verani | Commiss. prefett. | ||
1957 | 1961 | Mario Valleggi (DC) | DC, PSDI | Sindaco | |
1961 | 1962 | Umberto Incerpi (PSDI) | PSDI, DC | Sindaco | |
1962 | 1965 | Umberto Incerpi (PSDI) | PSDI, PSI, DC | Sindaco | |
1965 | 1970 | Nilo Silvestri (PSI) | PSI, PSDI, DC | Sindaco | |
1970 | 1972 | Mario Biscioni (DC) | DC, PSI, PSDI | Sindaco | |
1972 | 1975 | Mosfero Panteri (DC) | DC, PSI, PSDI | Sindaco | |
1975 | 1980 | Carlo Giannetti (PSI) | PSI, PCI | Sindaco | |
1980 | 1983 | Carlo Corradini (DC) | DC, PSI, PSDI | Sindaco | |
1983 | 1988 | Galileo Guidi (PCI) | PCI, PSI | Sindaco | |
1988 | 1992 | Galileo Guidi (PCI/PDS) | PCI/PDS, PSI, DC, PSDI | Sindaco | |
1992 | 1993 | Renzo Giuntoli (PDS) | PDS, PSI, DC | Sindaco | |
1993 | 1997 | Renzo Giuntoli (PDS) | PDS, Verdi | Sindaco | |
1997 | 2001 | Renzo Giuntoli (PDS/DS) | PDS/DS, PPI, Verdi | Sindaco | |
2001 | 2003 | Roberto Fambrini (UDC) | UDC, Forza Italia, AN, LN, Lista civica "Per Pescia", Nuovo PSI | Sindaco | |
2003 | 2004 | Vittorio De Cristofaro | Commiss. prefett. | ||
2004 | 2009 | Antonio Abenante (DS/PD) | PD (DS e DL), IDV, SDI | Sindaco | |
2009 | 2014 | Roberta Marchi (PDL) | PDL, LN, UDC, Lista civica "Con Pescia" | Sindaco | |
2014 | 2017 | Oreste Giurlani (PD) | PD, Lista civica "Pescia è di tutti", PSI, PRC, SEL-IDV | Sindaco | |
giugno 2017 | giugno 2018 | Silvia Montagna | Commiss. prefett. | ||
2018 | in carica | Oreste Giurlani (lista civica) | serie di liste civiche | Sindaco |
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Patti d'amicizia[modifica | modifica wikitesto]
Sport[modifica | modifica wikitesto]
Per diversi anni il Pesciauzzanese è stata la squadra principale di calcio della città ed ha giocato il campionato regionale di Eccellenza FIGC.
Dal 2014-2015 il settore giovanile del Pesciauzzanese riprende il nome di Usd Pescia e i vecchi colori sociali Rosso-neri. Nasce anche una prima squadra che riparte dalla 3ª categoria FIGC.
Il Veneri Calcio esiste dal 2001 ha giocato nel campionato di 2ª categoria FIGC (stagione 2016/17 e 2017/18) utilizzando dalla sua nascita in poi il campo sportivo comunale di Veneri. Ha vinto nella stagione 2009/2010 la Coppa Toscana Provinciale ed il campionato di Terza Categoria nella stagione 2015/2016. Nel 2017/18 ha giocato le partite interne come Usd Pescia lo Stadio dei Fiori.
La squadra di pallacanestro è la Cestistica Audace Pescia che milita nella Serie C regionale.
L'Atletica Pescia ha sede allo stadio dei Fiori e da più di 40 anni ha gereggiato, e a tutt'oggi gareggia, con i suoi atleti. Alessandro Lambruschini che poi è stato uno dei migliori interpreti italiani dei 3000 m siepi ha militato in gioventù con i colori dell'Atletica Pescia (Bianco e Rossi).
Troviamo anche una squadra di Tiro con l'arco, gli Arcieri città di Pescia, vincitrice di numerosissimi titoli italiani FITARCO nonché di 4 titoli Mondiali con Sergio Pagni (due titoli FITA), Luciana Pennacchi (H&F) e Giacomo Luca Fantozzi (3D)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Luciano Canepari, Pescia, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
- ^ Annali Idrologici 1961-1990 del Compartimento di Pisa
- ^ Pescia: tabella climatica
- ^ Pescia: record mensili dal 1930 al 1998
- ^ Il record di temperatura minima mensile di +5,0 °C del settembre 1971 è stato poi eguagliato nel 1977.
- ^ Il record di temperatura minima mensile di -4,0 °C del novembre 1975 è stato poi eguagliato nel 1981.
- ^ Il record di temperatura massima mensile di 19,0 °C del dicembre 1959 è stato poi eguagliato nel 1993.
- ^ Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45 (Mondadori: Milano 2006), pp.174-75.
- ^ http://www.istitutonastroazzurro.it/istituzionidecoratemedagliabronzovalormilitare.html
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ La meraviglia del sapere, su Veldinievole News. URL consultato l'8 settembre 17.
- ^ Biblioteca francescana, su Anagrafe biblioteche. URL consultato l'8 settembre 18.
- ^ Biblioteca comunale Carlo Magnani, su Rete documentaria della Provincia di Pistoia.
- ^ Gipsoteca Libero Andreotti
- ^ Museo della carta di Pietrabuona.
- ^ Pier Domenico Bartoloni, Luciano Buralli, Eugenio Ciuti, I prodotti tipici della terra di Valdinievole, Pescia, a cura dell'Assessorato all'agricoltura del Comune, 1985.
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 8.
- ^ Lando Silvestrini, E Pescia va!, pg. 98; Edizioni Vannini
- ^ Adriano Betti Carboncini, Un treno per Lucca, Calosci, Cortona, 1990. ISBN 88-7785-044-2
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Statuta civitatis Pisciensis. In Università di Firenze. Impronte digitali. Ultima consultazione 27 novembre 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 144873388 · BNF (FR) cb121674448 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n80049557 |
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