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Enzo Biliotti

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Enzo Biliotti nel 1953

Enzo Biliotti, all'anagrafe Lorenzo Biliotti (Livorno, 28 giugno 1887Bologna, 19 novembre 1976), è stato un attore italiano.

Figlio di Francesco e del soprano Ines De Frate, iniziò la carriera teatrale come attore brillante nella compagnia Carini-Gentili (1918-1921) per entrare successivamente in quella di Gemma Bolognesi. Fece parte anche di quella di Virgilio Talli (1922-1924), poi della Piccola Canobbiana di Milano nella stagione 1924-1925 e quindi di quella del Teatro d'Arte di Roma nel 1925-1926, per essere uno dei compagni di Alda Borelli nel 1926. Dina Galli lo volle con se per l'intera stagione 1927-1928, quindi passò con la Migliari-Menichelli nel 1928-1929 e in una compagnia di riviste diretta da Paolo Reni (1929-1930).

Guido Salvini lo scritturò per una produzione in grande stile, affidandogli il personaggio di Fouché in Campo di maggio (1930) di Giovacchino Forzano, personaggio che egli riprese allorché lo stesso Forzano ne fece nel 1935 la versione cinematografica. Nel 1931 fece parte del folto cast della Za Bum n. 3 e nel 1938 fu con la Tumiati-Bagni-Scelzo, dove si distinse in una bella edizione dell'Adelchi di Alessandro Manzoni.

Sempre nel 1938 interpretò Federico in Come vi piace di William Shakespeare, per la regia di Jacques Copeau, con Massimo Pianforini, Sandro Ruffini, Guido Gatti, Fernando Farese, Nerio Bernardi, Umberto Melnati, Giuseppe Pierozzi, Franco Scandurra, Checco Rissone, Nella Bonora, Letizia Bonini e Zoe Incrocci al Giardino di Boboli a Firenze. Nel 1946 infine fu con la compagnia con Lilia Silvi.

Nel cinema venne sempre impiegato in ruoli da caratterista o di secondo piano; vi si accostò dai tempi del muto impersonando fra Cristoforo ne I promessi sposi (1923) di Mario Bonnard, che lo diresse più tardi ne La gerla di papà Martin (1940). Il suo primo film sonoro fu Villafranca (1933), dove interpretò superbamente Napoleone III, che ripropose con arguzia ne La contessa Castiglione (1942) di Flavio Calzavara.

Biliotti si specializzò nel disegnare magistralmente sovrani, imperatori, nobili e padri d'alto lignaggio. Fra le sue più gustose caratterizzazioni quella del viceré in Un'avventura di Salvator Rosa (1939) di Alessandro Blasetti e re Filippo IV in Don Cesare di Bazan (1942) di Riccardo Freda, oltre al già citato imperatore francese.

Sposato con Lia Di Lorenzo, alla fine degli anni cinquanta si ritirò nell'istituto di riposo per attori Lyda Borelli di Bologna.

Doppiatori italiani

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Prosa radiofonica Rai

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  • Gli attori Gremese editore - Roma 2003

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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