Anadenanthera colubrina

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Anadenanthera colubrina
Albero di Anadenanthera colubrina
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Fabidi
Ordine Fabales
Famiglia Fabaceae
Sottofamiglia Caesalpinioideae
(clade) Mimosoide
Genere Anadenanthera
Specie A. colubrina
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Rosidae
Ordine Fabales
Famiglia Mimosaceae
Genere Anadenanthera
Specie A. colubrina
Nomenclatura binomiale
Anadenanthera colubrina
(Vell.) Brenan, 1955
Sinonimi

Acacia colubrina
Mart.
Acacia grata
Willd.
Mimosa colubrina
Vell.
Piptadenia grata
(Willd.) J.F. Macbr.
Piptadenia macrocarpa

Nomi comuni

albero del cebil

Areale

Anadenanthera colubrina (Vell.) Brenan, 1955 è un albero della famiglia delle Fabaceae, diffuso in Sud America.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si presenta come un albero dal tronco spinoso, che può raggiungere i 20 metri di altezza in climi tropicali o subtropicali.[senza fonte]

Le foglie ricordano quelle della mimosa, mentre i fiori hanno una forma sferica con colori variabili dal bianco al giallo pallido.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è presente in Argentina, Bolivia, Brasile, Ecuador, Paraguay e Perù.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Comprende le seguenti varietà:[2]

  • Anadenanthera colubrina var. colubrina
  • Anadenanthera colubrina var. cebil (Griseb.) Altschul
  • Anadenanthera colubrina var. glabra O.G.Martínez & D.E.Prado

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Gli alberi del genere Anadenanthera sono noti sin dall'antichità per le loro proprietà allucinogene[3]. In molti reperti del sud America viene raffigurato questo albero.[4] Fra le popolazioni del sud America i semi di questa pianta vengono tostati, finemente tritati ed inalati, inducendo uno stato di trance e di visioni.[5]

Biochimica[modifica | modifica wikitesto]

La pianta contiene gli alcaloidi dimetiltriptamina, bufotenina e 5-MeO-DMT.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Canteiro, C. & Lewis, G. 2020, Anadenanthera colubrina, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 5 giugno 2023.
  2. ^ a b c (EN) Anadenanthera colubrina, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 5 giugno 2023.
  3. ^ (EN) Monteiro JM et al., Use and traditional management of Anadenanthera colubrina (Vell.) Brenan in the semi-arid region of northeastern Brazil, in Journal of Ethnobiology and Ethnomedicine, 2006.
  4. ^ Samorini G., Il complesso inalatorio andino, su samorini.it. URL consultato il 5 giugno 2023.
  5. ^ Samorini G., Mitologia delle piante inebrianti, Edizioni Mediterranee, ISBN 9788876926167.
  6. ^ Anadenanthera spp, su erowid.org.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Constantino M. Torres, David B. Repke, 2006, Anadenanthera: Visionary Plant of Ancient South America, Taylor & Francis Inc.
  • Gambieri M., 2001, La documentazione archeologica più meridionale della pratica di inalazione nelle Ande Centrali, Eleusis, n.s., vol. 5, pp. 153–157.
  • Altshul Siri Reis von, 1972, The genus Anadenanthera in Amerindian cultures, Botanical Museum Harvard University, Cambridge.

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