Fenciclidina

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Fenciclidina
Nome IUPAC
1-(1-fenilcicloesil)piperidina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC17H25N
Massa molecolare (u)243,387 g/mol
Numero CAS77-10-1
Numero EINECS621-588-0
PubChem6468
DrugBankDB03575
SMILES
C1CCC(CC1)(C2=CC=CC=C2)N3CCCCC3
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acqua28,37 mg/L a 25 °C
Dati farmacocinetici
Emivita7-46 ore
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossicità acuta
Frasi H301 - 311 - 331
Consigli P261 - 264 - 270 - 271 - 280 - 301+310 - 302+352 - 304+340 - 311 - 312 - 321 - 322 - 330 - 361 [1]

La fenciclidina (PCP) è una sostanza allucinogena di sintesi a base di piperidina, il principale precursore di alcune droghe ad azione oppiomimetica particolarmente diffusa negli anni settanta e ottanta, soprattutto negli Stati Uniti. È chiamata in gergo "polvere d'angelo".

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

È una potente sostanza dall'effetto psichedelico e dissociativo. Venne brevettata nel 1950 dalla compagnia farmaceutica Parke-Davis e inizialmente usata come anestetico. Successivamente il suo uso come tale fu interrotto a causa di effetti collaterali molto pronunciati (effetti allucinogeni e neurotossici). Viene anche usata come sostanza ricreativa.

La fenciclidina funziona principalmente come un antagonista dei recettori NMDA inibendo il loro funzionamento. Altre sostanze che bloccano questi recettori sono la ketamina, l’alcol e il destrometorfano. Nonostante gli effetti principali di questa droga durino solo poche ore, ci possono volere alcune settimane per eliminarla totalmente dal corpo.

Esistono moltissime molecole analoghe a quella della fenciclidina e in genere tutte hanno effetti simili, differenziandosi per la loro intensità.

Metodi di assunzione[modifica | modifica wikitesto]

La fenciclidina può presentarsi in forma liquida o in polvere. Nel primo caso si imbeve una sigaretta nel liquido per poi fumarla. Nel secondo viene generalmente inalata ("sniffata") mediante una cannuccia.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scheda della fenciclidina su pubchem, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov.
  2. ^ Tareg Bey e Anar Patel, 2007, Phencyclidine Intoxication and Adverse Effects: A Clinical and Pharmacological Review of an Illicit Drug, in Canadian Journal of Emergency Medicine, 8(1): 9-14, PMID 20440387.

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