Montallegro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando il santuario mariano di Rapallo (GE), vedi Santuario di Nostra Signora di Montallegro.
Montallegro
comune
Montallegro – Stemma
Montallegro – Bandiera
Montallegro – Veduta
Montallegro – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Libero consorzio comunale Agrigento
Amministrazione
SindacoGiovanni Cirillo (lista civica) dal 12-10-2021
Territorio
Coordinate37°23′38″N 13°21′06″E / 37.393889°N 13.351667°E37.393889; 13.351667
Altitudine100 m s.l.m.
Superficie27,41 km²
Abitanti2 365[1] (31-8-2022)
Densità86,28 ab./km²
Comuni confinantiAgrigento, Cattolica Eraclea, Siculiana
Altre informazioni
Cod. postale92010
Prefisso0922
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT084024
Cod. catastaleF414
TargaAG
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona B, 735 GG[3]
Nome abitantimontallegresi
Patronosan Leonardo
Giorno festivo6 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montallegro
Montallegro
Montallegro – Mappa
Montallegro – Mappa
Posizione del comune di Montallegro nel libero consorzio comunale di Agrigento
Sito istituzionale

Montallegro (Muntallègru o Angiò in siciliano[4]) è un comune italiano di 2 365 abitanti[1] del libero consorzio comunale di Agrigento in Sicilia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Nel comune è presente la stazione meteorologica di Lago Gorgo.

MONTALLEGRO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 10,111,313,616,422,427,831,431,826,920,915,711,410,917,530,321,220,0
T. min. media (°C) 3,53,65,26,810,814,717,317,615,011,58,25,34,17,616,511,610,0

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Anticamente il borgo sorgeva su un monte, il monte Suso, sul quale si ergono tutt'oggi i resti del borgo, in strategica posizione difensiva dalle incursioni provenienti dal mare, in tal difesa furono costruite delle torri di segnalazione, così che qualora venissero avvistate le navi si accendevano dei fuochi ed il fumo segnalava l'avvistamento, in tal modo i contadini rientravano in paese e iniziavano la difesa. Il vecchio sito fu abbandonato nel XVII secolo ed oggi non è più raggiungibile mediante la strada che portava in vetta sul lato est ma dal lato ovest con accesso meno ripido. Nel 1610 Montallegro era feudo di Nicolò Montaperto, il quale, per debiti contratti nel 1619, dovette vendere la baronia al principe di Castiglione. Quindi divenuto il feudo possesso della famiglia Gioeni dei principi della Petrulla, il borgo fu fondato prima del 1630 da un discendente di questa famiglia, il quale per privilegio accordato da Filippo III, ottenne di fregiarsi del titolo di duca d'Angiò.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma del comune di Montallegro è stato concesso con regio decreto del 19 luglio 1929.[5]

«Partito di argento e di rosso; al capo d'oro, caricato di un leone di nero, nascente. Lo scudo sarà sormontato da corona da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.

Chiesa di Montallegro

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Il santo patrono è San Leonardo e si festeggia il 6 novembre.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'agricoltura è il settore principale dell'economia: si producono olio di oliva, agrumi e mandorle. Il territorio montallegrese è compreso nella zona di produzione dell'arancia di Ribera D.O.P. e del Pistacchio di Raffadali D.O.P.[7].

L'artigianato è presente con botteghe d'infissi ed arredamenti.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La strada statale 115 Sud Occidentale Sicula lambisce Montallegro, che è collegato con i paesi vicini da regolare e frequente servizio di autobus. Fino al 1978 era attiva una stazione della ferrovia Castelvetrano-Porto Empedocle, oggi chiusa all'esercizio.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
21 gennaio 1989 22 gennaio 1990 Carmelo Beni Gangarossa Democrazia Cristiana Sindaco [8]
22 gennaio 1990 7 giugno 1993 Roberto Giuseppe Caruana Democrazia Cristiana Sindaco [8]
7 giugno 1993 1º dicembre 1997 Lorenzo Marrella Democrazia Cristiana Sindaco [8]
1º dicembre 1997 28 maggio 2002 Andrea Iatì indipendente Sindaco [8]
28 maggio 2002 15 maggio 2007 Roberto Giuseppe Caruana centro-destra Sindaco [8]
15 maggio 2007 8 maggio 2012 Giuseppe Manzone lista civica Sindaco [8]
8 maggio 2012 12 giugno 2017 Pietro Baglio lista civica Sindaco [8]
12 giugno 2017 1º febbraio 2021 Caterina Scalia lista civica Sindaco Mozione di sfiducia[8]
1º febbraio 2021 12 ottobre 2021 Raffaele Zarbo commissario straordinario Sindaco [8]
12 ottobre 2021 in carica Giovanni Cirillo lista civica Sindaco [8]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Montallegro fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.5 (Colline litoranee di Agrigento)[9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 4 novembre 2022. URL consultato il 29 novembre 2022.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 409, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Montallegro, decreto 1929-07-19 RD, concessione di stemma, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato l'8 aprile 2022.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 20 novembre 2020
  8. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/
  9. ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 24 luglio 2011.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Sicilia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Sicilia