Hannibal (film)

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Hannibal
Hannibal Lecter (Anthony Hopkins) in una scena del film
Titolo originaleHannibal
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Italia
Anno2001
Durata131 min
Rapporto1,85:1
Generethriller, drammatico, poliziesco, giallo
RegiaRidley Scott
SoggettoThomas Harris (romanzi)
SceneggiaturaDavid Mamet, Steven Zaillian
ProduttoreDino De Laurentiis, Martha De Laurentiis e Ridley Scott
Produttore esecutivoBranko Lustig
Casa di produzioneMetro-Goldwyn-Mayer, United Artists, Universal Pictures
Distribuzione in italianoFilmauro
FotografiaJohn Mathieson
MontaggioPietro Scalia
MusicheHans Zimmer
ScenografiaNorris Spencer
CostumiJanty Yates
TruccoGreg Cannom, Wes Wofford
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Edizione originale

Ridoppiaggio (2017)

Hannibal è un film del 2001 diretto da Ridley Scott, appartenente alla saga de Il silenzio degli innocenti, tratta dai romanzi di Thomas Harris.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Sono passati dieci anni da quando l'agente speciale dell'FBI Clarice Starling ha trovato e ucciso "Buffalo Bill" e da quando il temibile cannibale Hannibal Lecter è fuggito dalla prigione di Memphis in cui era stato temporaneamente trasferito. Clarice si trova in difficoltà a causa di un'operazione antidroga finita in tragedia, durante la quale la pericolosa criminale a capo dell'organizzazione, la cui cattura è lo scopo dell'operazione e che teneva in braccio il suo neonato, finisce uccisa da Clarice che risponde al fuoco dopo che la donna le aveva sparato con una pistola. Nonostante la legittima difesa, scaturisce uno scandalo mediatico e Paul Krendler, suo superiore, le offre di indagare su Hannibal per riscattarsi.

Dietro questa offerta, in verità, si cela Mason Verger, un miliardario con un passato da violentatore di bambini nonché unica vittima superstite di Lecter: anni addietro, era rimasto invalido e orribilmente sfigurato in seguito a un sadico gioco a base di droga in cui Lecter aveva invitato Verger a scarnificarsi la faccia e a darla in pasto ai cani. Verger offre una taglia di tre milioni di dollari a chi fornisca informazioni utili alla cattura di Lecter e incarica una banda di criminali sardi, specialisti nei sequestri di persona, che allevano maiali selvatici e li inferociscono allo scopo di far loro fagocitare qualsiasi cosa (persino cadaveri da far svanire nel nulla).

Hannibal, nel frattempo, vive a Firenze sotto il falso nome di Dottor Fell e sta per essere nominato curatore della Biblioteca Capponi. L'ispettore di polizia Rinaldo Pazzi (discendente di Francesco de' Pazzi), mentre sta indagando sulla misteriosa scomparsa del predecessore di Fell, scopre la vera identità di quest'ultimo attraverso delle foto dell'FBI, che nel frattempo lo ha posto nella lista dei dieci latitanti più ricercati. Pazzi, un po' per bisogno, un po' per avidità, contatta gli emissari di Verger per riscuotere la cospicua taglia promessa a chi fornirà informazioni utili alla cattura di Lecter.

Nel giorno in cui Pazzi pianifica la cattura avvalendosi dell'aiuto dei sardi al servizio di Verger, Lecter lo precede, lo narcotizza, lo incappia e, aiutandosi con un baldacchino da pacchi, lo getta da un balconcino di Palazzo Vecchio che dà su piazza della Signoria, dopo avergli squarciato il ventre affinché con il contraccolpo secco della corda l'ispettore si sbudelli come Giuda e il suo celebre antenato Francesco 500 anni prima.

Tornato negli Stati Uniti d'America, Hannibal contatta Clarice Starling e mentre colloquia con lei telefonicamente alla stazione ferroviaria, viene sequestrato dagli sgherri di Verger, che lo conducono nella sua residenza con l'intento di farlo sbranare dalla mandria di maiali selvatici. Pur essendo stata nel frattempo sospesa dal servizio a causa di falsi sospetti costruiti ad arte da Krendler, dietro un compenso in denaro di Verger, Clarice giunge in tempo per liberare Lecter in un conflitto a fuoco con gli uomini di Verger, nel corso del quale viene ferita alla spalla da una pallottola, ma riesce a mettere fuori combattimento gli uomini di Verger che vengono sbranati dai maiali. Verger, tradito dal suo medico personale, il dott. Cordell, viene spinto e gettato tra i maiali destinati a Lecter venendo anche lui sbranato.

Clarice, svenuta, viene condotta nella casa di campagna di Krendler, dove il dottore estrae la pallottola e le sutura la ferita. Hannibal, dopo aver sequestrato e drogato lo stesso Krendler, gli apre chirurgicamente la scatola cranica e preleva un pezzo di cervello (lobotomizzandolo) che gli serve da mangiare dopo averlo cotto davanti a lui. La Starling, anch'ella stordita, assiste al macabro convitto, tentando invano di arrestare Hannibal. Alla fine Clarice riesce ad ammanettarlo al suo polso e, pur di liberarsi senza farle del male, Lecter preferisce amputarsi una mano, riuscendo così a dileguarsi prima dell'arrivo delle autorità chiamate dalla donna.

Il film finisce con la fuga di Hannibal per via aerea dove fa la conoscenza di un bambino che si è rifiutato di mangiare il cibo datogli in aereo e che, affamato, resta incuriosito nel vedere il pezzo di cervello cotto in precedenza e che Hannibal aveva conservato. Lecter imbocca il bambino con l'inganno e conclude con la frase "bisogna sempre provare cose nuove".

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Cast[modifica | modifica wikitesto]

Gary Oldman non è accreditato nei titoli di testa.

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima edizione italiana, a cura della SEFIT-CDC, tutti gli attori italiani si sono doppiati da soli nella lingua madre sotto la direzione di Marco Mete, tuttavia in un successivo ridoppiaggio, effettuato nel 2017 sotto la direzione di Stefanella Marrama per conto della E.T.S. (European Television Service), Francesca Neri e Ivano Marescotti sono stati doppiati rispettivamente da Chiara Gioncardi e Pierluigi Astore.[1] Ennio Coltorti, che mantiene la propria voce in entrambe le versioni, doppia anche Harvey Keitel nel prequel Red Dragon.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Dino De Laurentiis e suo nipote Aurelio De Laurentiis hanno messo a disposizione per questo film un budget di 87 milioni di dollari, ricavando 351692268 $.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha ricevuto recensioni miste dalla critica. Il sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes riporta che il 39% delle 171 recensioni professionali ha dato un giudizio positivo, con una valutazione media di 5,1 su 10; il consenso critico del sito recita: «Sebbene recitato in modo superbo e girato con stile, Hannibal non presenta l'interazione tra i due protagonisti che aveva reso il primo film così avvincente.»[2] Su Metacritic il film detiene un punteggio del 57 su 100, basato sul parere di 36 critici.

La rivista Time ha scritto: «Un banchetto di incidenti raccapriccianti, sanguinosi o grotteschi è in mostra in Hannibal. Ma questo seguito superiore ha del romanticismo nel suo cuore nero».[2] Empire ha dato al film due stelle su cinque, definendolo «ridicolo e noioso».[2] David Thomson, scrivendo sulla rivista Sight & Sound del British Film Institute, ha elogiato il film: «Funziona. È intelligente, bello, sensuale, divertente [...] sporco, cattivo e consapevole.» Thomson chiarisce, tuttavia, che è un grande ammiratore del lavoro del regista Ridley Scott, aggiungendo: «Hannibal Lecter è diventato un scherzo familiare, al punto che non può più risultare spaventoso. Sembra chiaro che Anthony Hopkins e Scott lo abbiano capito, regolandosi di conseguenza. Questo ha salvato il film.»[3] La rivista Variety nella sua recensione affermava che «non è al livello de Il silenzio degli innocenti. [...] In definitiva più superficiale e grossolano nel suo cuore rispetto al predecessore, Hannibal è comunque allettante, avvincente e occasionalmente sorprendente.»[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hannibal, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net. Modifica su Wikidata
  2. ^ a b c Hannibal (2001), su Rotten Tomatoes.
  3. ^ David Thomson, The Riddler Has His Day, su Sight & Sound, 2001. URL consultato il 6 agosto 2020 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2007).
  4. ^ Todd McCarthy, Hannibal Review, su Variety (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2007).

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