Gazzetta dell'Emilia

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La Gazzetta dell'Emilia
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Periodicitàquotidiana
Generestampa locale
FondatorePasquale e Antonio Cuzzocrea
Fondazione1868
Chiusura1911
DirettoreVedi sezione
Distribuzione
cartacea
Edizione cartaceasingola copia
abbonamento
 

La Gazzetta dell'Emilia è stato un quotidiano politico a carattere locale, organo di stampa di tendenza moderata. Il sostegno dei liberali, saldamente al governo della città per parecchi anni, contribuì a farne il più importante quotidiano di Bologna.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Gazzetta dell'Emilia fu fondata il 1º gennaio 1868 dai fratelli Pasquale e Antonio Cuzzocrea[2], quest'ultimo marito del soprano Erminia Borghi-Mamo.[3]

Nacque dalla fusione di due testate preesistenti: il Corriere dell'Emilia, fondato l’11 ottobre 1859 da Gioacchino Napoleone Pepoli e diretto da Pasquale Cuzzocrea[4], e dal foglio monarchico-liberale Gazzetta delle Romagne, fondato nel 1863 e diretto da Giulio Cesare Lossada.[5] Nel 1876 assorbì la testata ''Il Monitore di Bologna''.[6]

Terminò la pubblicazione nel maggio 1911, per ripartire subito dopo a Modena, con la denominazione Gazzetta di Modena.

Sulla “Gazzetta” intervenne più volte Giosuè Carducci, soprattutto durante il governo Crispi, da lui sostenuto con entusiasmo. La sua collaborazione cessò nel 1901, dopo che Ugo Pesci ebbe lasciato la direzione.

Nel 1904 il giovane triestino Marcello Dudovich, divenuto poi un celebre illustratore, ideò un cartellone pubblicitario per la campagna di abbonamenti della Gazzetta dell'Emilia.[7]

Tra i giornalisti che scrissero per la Gazzetta vi fu Mario Missiroli, in seguito direttore di quattro quotidiani: il Resto del Carlino, Il Secolo, Il Messaggero e il Corriere della Sera.

Il 5 febbraio 1909 La Gazzetta dell'Emilia fu il primo giornale a pubblicare il Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti.[8]

Direttori[9][modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Biblioteca Salaborsa, 1868 - La, su Biblioteca salaborsa. URL consultato il 14 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2021).
  2. ^ 11. Farini e l’annessione al Regno di Sardegna | Archivio di Stato di Bologna, su archiviodistatobologna.it. URL consultato il 14 marzo 2021.
  3. ^ BORGHI MAMO, Erminia in "Dizionario Biografico", su treccani.it. URL consultato il 14 marzo 2021.
  4. ^ PEPOLI, Gioacchino Napoleone in "Dizionario Biografico", su treccani.it. URL consultato il 14 marzo 2021.
  5. ^ I quotidiani a Bologna (PDF), su badigit.comune.bologna.it.
  6. ^ Biblioteca comunale dell'Archiginnasio - Bologna - Catalogo dei periodici, su badigit.comune.bologna.it. URL consultato il 14 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2020).
  7. ^ Gazzetta dell'Emilia, Dudovich Marcello – Stampe e incisioni – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 14 marzo 2021.
  8. ^ Futurismo con la 'esce' — Rivista IBC - Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, su rivista.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 14 marzo 2021.
  9. ^ GIORNALE e Giornalismo in "Enciclopedia Italiana", su treccani.it. URL consultato il 14 marzo 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]