Francesco Londonio
Francesco Londonio (Milano, 1723 – Milano, 1783) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Francesco Londonio nacque nel 1723 a Milano. Fu allievo di Ferdinando Porta e Giovanni Battista Sassi, assimilando dai propri maestri il tratto elegante nella pittura, viaggiando in seguito anche a Roma ed a Napoli.
Egli viene ancora oggi ricordato per essere stato tra gli artisti più operosi nel Settecento per le famiglie private milanesi. Egli fu infatti un valente ritrattista non solo per le casate dell'antica aristocrazia (i Borromeo, per esempio), ma anche per la nuova nobiltà, quella composta da imprenditori come i Greppi, i Tanzi o i Mellerio.
Egli studiò anche l'arte dell'incisione presso il varesino Benigno Bossi e realizzò tra il 1759 ed il 1782 44 acqueforti aventi per soggetto scene agresti e campagnole, un repertorio di gustosi fotogrammi della vita contadina del Settecento, il tutto corredato da uno stile leggermente arcadico. Dodici di queste vennero dedicate al conte Firmian, governatore del Ducato di Milano.[1]
La sua opera massima, e anche la più curiosa, è certamente rappresentata da un presepe composto da una trentina di figure lignee ricavate da tavole di legno e poi dipinte, realizzato nel 1750 per la Chiesa di San Marco a Milano. Dopo quest'opera, l'imperatrice Maria Teresa d'Austria gli affidò il ruolo di scenografo al Teatro alla Scala quando quest'ultimo venne completato.
Un ulteriore presepe su carta, noto alla critica ma mai pubblicato, è entrato a far parte del Museo diocesano di Milano grazie alla donazione di Anna Maria Bagatti Valsecchi ed è stato esposto per la prima volta in occasione del Natale 2018 a Palazzo Pirelli. Formato da una sessantina di figure su carta o cartoncino, fu creato per essere allestito durante le feste natalizie presso la Villa del Gernetto, di proprietà del conte Giacomo Mellerio (1711 - 1782), che vi ospitava il pittore lunghe villeggiature.[2][3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Monica Scola (a cura di), Catalogo ragionato delle incisioni di Francesco Londonio, Milano, Edi.Artes, 1994.
- ^ Alessia Devitini e Nadia Righi, Londonio. Il Presepe ritrovato, su Chiostri di Sant'Eustorgio - Museo diocesano di Milano. URL consultato l'11 dicembre 2018.
- ^ Milano, in mostra il ritrovato e inedito presepe settecentesco di Francesco Londonio, in Finestre sull'Arte. Rivista online d'arte antica e contemporanea, 10 dicembre 2018. URL consultato l'11 dicembre 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lina Böhm, Pittori milanesi del Settecento: Francesco Londonio, Firenze, Olschki, 1934 (estratto da: «Rivista d'Arte», XVI, 3, 1934, pp. 229–261).
- Marco Bona Castellotti, Cristina Geddo, Francesco Londonio (1723-1783), catalogo della mostra (Milano, Galleria Piva), Milano, Piva & C., 1998.
- Simonetta Coppa, Cristina Geddo, Tra Arcadia e Illuminismo in Lombardia: la raccolta di studi di Francesco Londonio, catalogo della mostra (Milano, Pinacoteca di Brera), Milano, Electa, 2002 ("Brera mai vista", 4).
- Cristina Geddo, Londonio, Francesco, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. LXV, Roma, Istituto della Enciclopedia Treccani, 2005, pp. 610–613.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francesco Londonio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Londònio, Francesco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Antonio Morassi, LONDONIO, Francesco, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- Londònio, Francésco, su sapere.it, De Agostini.
- Cristina Geddo, LONDONIO, Francesco, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 65, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005.
- (EN) Opere di Francesco Londonio, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Francesco Londonio [Italian Painter, 1723-1783], su ArtCyclopedia. The Ultimate Guide to Great Art Online. URL consultato il 6 dicembre 2009.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 30344095 · ISNI (EN) 0000 0000 6676 2287 · CERL cnp01361103 · Europeana agent/base/107086 · ULAN (EN) 500026530 · LCCN (EN) n95044248 · GND (DE) 11931777X · BNE (ES) XX1183238 (data) · BNF (FR) cb13174669s (data) |
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