Flavio Bucci

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Flavio Bucci in La proprietà non è più un furto (1973)

Flavio Bucci (Torino, 25 maggio 1947Fiumicino, 18 febbraio 2020) è stato un attore e doppiatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Flavio Bucci nacque da una famiglia molisano-pugliese originaria di Casacalenda in provincia di Campobasso, e di Orta Nova in provincia di Foggia.

Si formò professionalmente presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino.

Cinema e televisione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essere stato chiamato da Elio Petri per il film La proprietà non è più un furto (1973), fu diretto da Giuliano Montaldo in L'Agnese va a morire (1976), Circuito chiuso (1978) e Il giorno prima (1987).

Rimasero famosi i suoi ruoli da caratterista in Il marchese del Grillo di Mario Monicelli (1981), Tex e il signore degli abissi (1985), Secondo Ponzio Pilato (1987), Teste rasate (1993), Il silenzio dell'allodola (2005) e Il divo di Paolo Sorrentino (2008). L'ultimo film al quale prese parte fu La cornice di Nour Aya (2018).

Fu attivissimo anche come attore televisivo, tra le cui interpretazioni ricordiamo Ligabue (1977), La piovra (1984), I Promessi Sposi (1989) e L'avvocato Guerrieri - Ad occhi chiusi (2008).

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Sul palcoscenico recitò come protagonista in numerose pièce teatrali tra cui: Opinioni di un clown di Heinrich Böll; Le memorie di un pazzo di Gogol; Uno, nessuno e centomila; Il fu Mattia Pascal e Chi ha paura di Virginia Woolf? (regia di Marco Mattolini); Riccardo III; Quaderni di Serafino Gubbio operatore e I giganti della montagna (regia di Mario Missiroli).

Dopo una lunga assenza dalle scene teatrali, ritornò con lo spettacolo dedicato a Giacomo Leopardi Che fai tu luna in ciel, dimmi che fai[1], per la regia di Marco Mattolini con la danzatrice Gloria Pomardi e la pianista e compositrice Alessandra Celletti.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposò l'attrice Micaela Pignatelli, dalla quale ha avuto due figli, Alessandro e Lorenzo. Ha avuto un terzo figlio, Ruben, dalla seconda moglie, la produttrice olandese Loes Kamsteeg.[2]

Nel 1996 fu candidato per L'Ulivo alle elezioni politiche nel collegio uninominale della Camera di Roma Trieste, ma non risultò eletto per 5300 voti[3].

Muore il 18 febbraio 2020, a 72 anni, colpito da un infarto nella sua abitazione di Passoscuro, nel comune di Fiumicino, dove risiedeva da anni[4]; la camera ardente è stata allestita il 20 febbraio al Teatro Valle di Roma alla presenza di amici e colleghi dello spettacolo e la cerimonia funebre si è svolta in forma privata. Dopo i funerali, la salma è stata inumata in uno dei campi a terra del cimitero Flaminio-Prima Porta.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Flavio Bucci in Ligabue (1977)

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • La carabina, regia di Sergio Russo (1997)
  • Mai altri, regia di Fabio Perroni (2008)
  • L'ultimo partigiano, regia di Claudio Sestili (2010)
  • Leo e il mare, regia di Francesco Lama (2019)

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Serie TV[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Teatro Greco, “Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai..." | Romait |, su www.romait.it. URL consultato il 28 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
  2. ^ Flavio Bucci è morto: malattia e causa morte. Chi era l'attore, termometropolitico.it, 18 febbraio 2020. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  3. ^ ELEZIONI: SOLO ZEFFIRELLI SALVA GLI ARTISTI DAL NAUFRAGIO, su Adnkronos, 22 aprile 1996.
  4. ^ Morto Flavio Bucci, indimenticabile Ligabue in tv: "Mi sono goduto la vita", su la Repubblica, 18 febbraio 2020.
  5. ^ Flavio Bucci biografia, su mymovies.it.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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