Fauna della Repubblica Democratica del Congo

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La Repubblica Democratica del Congo è un paese situato nell'Africa centrale, considerato uno dei 7 paesi megadiversi. La maggior parte del suo territorio naturale è occupata dalle foreste pluviali, presenti soprattutto nel nord del paese; l'est è area ricca di colline, laghi, montagne e vulcani, l'ovest è costituito dalla costa bagnata dall'Oceano Atlantico, mente la parte meridionale e il centro sono ricche di savane.

Mammiferi[modifica | modifica wikitesto]

Il gorilla è uno degli animali simbolo della RDC

La Repubblica Democratica del Congo è patria di una grandissima varietà di animali. Tra i felini il più importante è il leone, il carnivoro più grande in Africa; tra gli altri felini presenti nella Repubblica Democratica del Congo ci sono: il leopardo[1], la cui caccia è severamente vietata nel paese, il ghepardo, il gatto selvatico africano e il servalo[2]. Uno tra i pochi canidi presenti nel paese è lo sciacallo striato, mentre tra gli ienidi è presente solo la iena macchiata[3].

La Repubblica Democratica del Congo è ricca di primati; i più conosciuti sono il gorilla orientale e la sottospecie del gorilla occidentale di cui sopravvivono esclusivamente pochi esemplari in zone quasi inaccessibili di alcuni paesi dell'Africa Centrale; lo scimpanzé e il bonobo[4], endemico ed esclusivo del paese. Tra le altre specie di primati presenti nel paese si trovano: il galagone di Demioff[5], il potto, l'anubi, il cercopiteco dal diadema, il cefo, il cercopiteco di palude. Tra i grandi erbivori del paese troviamo: la zebra, la giraffa, con la sua sottospecie di giraffa del Kordofan, l'alcefalo di Lichtenstein[6], il bufalo africano, il bongo, il sitatunga[7], il puku[8] l'antilope nera[9], lo iemosco acquatico e l'okapi, animale endemico ed esclusivo del paese africano. Altri animali presenti in Repubblica Democratica del Congo sono: il rinoceronte bianco settentrionale, l'elefante africano, l'ippopotamo, il pangolino gigante, il pangolino dalla coda lunga, l'oritteropo[10], la procavia del capo, la procavia arboricola, la procavia occidentale, il tasso del miele, la lontra dalle guance bianche del Congo[senza fonte], la mangusta nana, la mangusta di palude, il linsango africano, lo zibetto e la genetta acquatica.

Uccelli[modifica | modifica wikitesto]

L'okapi è un animale endemico ed esclusivo della RDC

Tra gli uccelli presenti nella Repubblica Democratica del Congo i più diffusi sono gli uccelli di fiume, vista la presenza del fiume Congo e rapaci che vivono nelle giungle e nelle savane del paese, uccelli tipici del continente africano, come lo struzzo, sono assenti. Tra gli uccelli presenti nel paese si trovano: il tuffetto[10], il fenicottero, il tarabusino[11], l'airone cenerino, l'airone rosso, l'airone guardabuoi[11], la garzetta (presente esclusivamente nella parte settentrionale e in quella meridionale), la nitticora, il tantalo beccogiallo[10], l'ibis sacro[10], il mignattaio, l'umbretta, la gallinella d'acqua, la gru coronata grigia[10], il serpentario, il falco pellegrino, la civetta pescatrice di Pel, la faraona comune, il turaco di Lady Ross[10], il rondone delle palme africano, il trogone narina, il martin pescatore delle mangrovie, il martin pescatore bianco e nero e l'upupa.

Rettili[modifica | modifica wikitesto]

In Repubblica Democratica del Congo sono presenti molte specie differenti di rettili, tra questi abbiamo l'agama comune, che vive nei centri abitati, tra le rocce e negli sterpeti e il varano esantematico, il cobra dal collo nero e il famosissimo e velenosissimo mamba nero. Sono presenti anche alcune specie di coccodrilli esse sono: il coccodrillo del Nilo[12], l'osteolemo[13], il coccodrillo dal muso stretto centrafricano, il coccodrillo catafratto

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Mammals of Africa: Carnivores, Pangolins, Equids and Rhinoceroses, Bloomsbury Publishing, ISBN 978-1-4729-2695-1. URL consultato l'8 marzo 2020.
  2. ^ (EN) Samantha Ward e Sally Sherwen, Anthrozoology, Oxford University Press, 17 dicembre 2018, pp. 81–103, ISBN 978-0-19-875362-9. URL consultato l'8 marzo 2020.
  3. ^ (EN) Mills, M. G. L. e IUCN/SSC Hyaena Specialist Group., Hyaenas: status survey and conservation action plan, IUCN, 1998, ISBN 2-8317-0442-1, OCLC 40467458. URL consultato l'8 marzo 2020.
  4. ^ Per la difesa dell'ambiente e delle specie a rischio, su wwf.it. URL consultato l'8 marzo 2020.
  5. ^ Bearder, S., Galagoides demidovii, su IUCN Red List of Threatened Species, 30 giugno 2008. URL consultato l'8 marzo 2020.
  6. ^ Alcelaphus buselaphus ssp. lichtensteinii: IUCN SSC Antelope Specialist Group, su IUCN Red List of Threatened Species, 30 giugno 2008. URL consultato il 9 marzo 2020.
  7. ^ falsemail@gen.iucnsis.org, IUCN Red List of Threatened Species: Tragelaphus spekii, su IUCN Red List of Threatened Species, 14 giugno 2016. URL consultato il 27 ottobre 2020.
  8. ^ falsemail@gen.iucnsis.org, IUCN Red List of Threatened Species: Kobus vardonii, su IUCN Red List of Threatened Species, 30 giugno 2016. URL consultato il 27 ottobre 2020.
  9. ^ IUCN SSC Antelope Specialist Group, IUCN Red List of Threatened Species: Hippotragus niger, su IUCN Red List of Threatened Species, 9 maggio 2016. URL consultato il 27 ottobre 2020.
  10. ^ a b c d e f Sapere.it. URL consultato il 9 marzo 2020.
  11. ^ a b Uccelli da proteggere, su uccellidaproteggere.it. URL consultato il 9 marzo 2020.
  12. ^ Noonamah Sally Isberg (Centre for Crocodile Research, Lubbock Sergio Balaguera-Reina (Texas Tech University, Christine Lippai (IUCN-SSC Crocodile Specialist Group), Xander Combrink, IUCN Red List of Threatened Species: Crocodylus niloticus, su IUCN Red List of Threatened Species, 30 aprile 2017. URL consultato il 15 ottobre 2020.
  13. ^ Crocodile Specialist Group, IUCN Red List of Threatened Species: Osteolaemus tetraspis, su IUCN Red List of Threatened Species, 1º agosto 1996. URL consultato il 15 ottobre 2020.