Elaine Paige

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Elaine Paige
NazionalitàBandiera del Regno Unito Regno Unito
Periodo di attività musicale1968 – in attività
Strumentovoce
Sito ufficiale

Elaine Paige, all'anagrafe Elaine Jill Bickerstaff (Barnet, 5 marzo 1948) è un'attrice e cantante britannica.

Nota per la sua voce piena e corposa da mezzosoprano e per le grandi doti interpretative, è considerata una tra le più grandi interpreti di musical del XX secolo. Ha inoltre inciso 20 album da solista, ottenendo otto dischi d'oro consecutivi e 4 dischi di platino. Tra i brani più celebri da lei portati al successo, Don't Cry for Me, Argentina, Memory e I Know Him So Well assieme a Barbara Dickson, a tutt'oggi il duetto femminile più venduto della storia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia e formazione[modifica | modifica wikitesto]

Elaine Paige è nata e cresciuta a Barnet, nell'Hertfordshire, figlia di un agente immobiliare e una cappellaia.[1] Dopo aver ascoltato la colonna sonora di West Side Story cominciò a studiare canto durante l'adolescenza grazie all'insegnante Anna Hill, che la volle nel suo coro.[2] Qui la giovane Elaine Paige cantò il ruolo di Susanna ne Le nozze di Figaro e diversi assoli nel Messiah di Händel.

Il padre la incoraggiò a seguire le sue passioni e studiare in un'accademica di arte drammatica.[3] Dopo aver ottenuto l'abilitazione all'insegnamento presso la Southaw Girls' School, Paige studiò recitazione all'Aida Foster Theatre School.[4]

Anni 60 e 70[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver lavorato come modella di abbigliamento per bambini, Elaine Paige fece il suo debutto sulle scene nel 1964 nella tournée del musical The Roar of the Greasepaint – The Smell of the Crowd di Leslie Bricusse e Anthony Newley. Nel 1968, all'età di vent'anni, fece il suo esordio sulle scene londinesi recitando nella prima britannica di Hair, in scena nel West End. Paige recitava nell'ensemble ed era la sostituta per il ruolo principale di Sheila; rimase nel cast per sei mesi, dal 27 settembre 1968 al marzo 1970.[5] L'anno successivo recitò nel fallimentare musical sull'eiaculazione precoce Maybe That's Your Problem e fece il suo debutto cinematografico nel film premio Oscar Oliver!.[6] Negli anni successivi continuò ad apparire in diversi musical del West End, tra cui Jesus Christ Superstar, Nuts e Grease, in cui interpretò la protagonista Sandy dal 1973 al 1974;[7] dal 1974 al 1975 recitò invece nel ruolo di Rita nel musical Billy, mentre durante la stagione teatrale successiva fu Maisie in The Boy Friend.[8]

Nel 1978 raggiunse il successo quando, dopo una lunga serie di audizioni, ottenne il ruolo principale di Eva Perón nella prima del musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice Evita.[9][10] Il musical ottenne un enorme successo e valse a Paige non solo una delle sue canzoni più famose, "Don't Cry for Me, Argentina", ma anche il Laurence Olivier Award alla migliore attrice in un musical.[11] Paige continuò ad interpretare la protagonista di Evita per venti mesi, fino al 1980, e in questo periodo incise anche il suo primo album "Sitting Pretty" (1978). Prima del successo del musical, l'attrice aveva pensato di abbandonare lo show-business per studiare infermieristica, ma dopo averla sentita cantare Dustin Hoffman le aveva fatto promettere di perseguire nella carriera artistica.[12]

Anni 80[modifica | modifica wikitesto]

Il successo portatole da Evita fu riconfermato negli anni successivi, quando Elaine Paige si affermò come uno dei maggiori nomi del panorama del teatro musicale britannico, nonché tra le principali interpreti dell'opera di Andrew Lloyd Webber.[13] Nel 1981 rimpiazzò all'ultimo momento Judi Dench nel ruolo di Grizabella in occasione della prima del musical Cats; il musical fu un enorme successo e rimase in scena per oltre vent'anni.[14][15] Il ruolo di Grizabella, che Paige interpretò dall'11 maggio 1981 al 13 febbraio 1982, la rese la prima interprete dalla canzone "Memory", che l'attrice incise per prima.[16] Il brano fu un successo internazionale ed è stato inciso da oltre centosessanta artisti e il singolo cantato da Paige raggiunse il quinto posto nelle classifiche britanniche.[17] Nel 1998 Elaine Paige tornò ad interpretare Grizabella nella prima versione cinematografica del musical, una ripresa dello spettacolo in scena all'Adelphi Theatre di Londra; Paige fu l'unico membro del cast originale di Londra a tornare a ricoprire il proprio ruolo, insieme a Susan Jane Tanner nella parte di Jellylorum.[18]

Nel 1983 tornò a recitare sulle scene londinesi nel musical Abbacadabra, con le musiche dei due membri degli ABBA Björn Ulvaeus e Benny Andersson.[19] Rimasti colpiti da Paige, Ulvaeus ed Andersson la vollero l'anno successivo nel concept album Chess, di cui composero le musiche e Tim Rice scrisse i testi. Insieme ai suoi due album Stages (1983) e Cinema (1984), anche Chess raggiunse i vertici delle classifiche britanniche, dandole così tre successi consecutivi.[20] L'anno successivo Elaine Paige e Barbara Dickson incisero il duetto di una canzone dal musical, "I Know Him So Well", che rimase al primo posto nelle classifiche britanniche per quattro settimane, entrando nel Guinness dei primati come il duetto femminile di maggior successo nella storia, un record che ancora detiene.[21] Quando il concept album di Chess fu riadattato nel musical teatrale omonimo nel 1986, Elaine Paige tornò a cantare il ruolo di Florence al Prince Edward Theatre del West End londinese, ottenendo una candidatura al Laurence Olivier Award alla migliore attrice in un musical per la sua performance.[22]

Nel 1988 cantò per il presidente Ronald Reagan alla Casa Bianca.[23] Nel 1989 co-produsse e interpretò il musical Anything Goes al Prince Edward Theatre di Londra, recitando accanto ad Howard McGillin e poi John Barrowman; il ruolo fu un altro successo per Paige, che ottenne una terza candidatura al Laurence Olivier Award.[24][25] Il ruolo principale di Reno Sweeney era stato interpretato a Broadway l'anno prima da Patti LuPone, la prima attrice a interpretare Evita a Broadway, e così Paige acquistò i diritti del musical per assicurarsi il ruolo da protagonista.[26] Nel 1990 lasciò il cast del musical e fu sostituita da Louise Gold.[27]

Anni 90[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1993 la Paige si assicurò i diritti dell'opera teatrale di Pam Gems Piaf e dal 13 dicembre dello stesso anno al 18 giugno 1994 recitò nel ruolo di Edith Piaf nella pièce.[7] Diretta da Sir Peter Hall e messa in scena al Piccadilly Theatre del West End londinese, Piaf valse ad Elaine Paige vasti apprezzamenti e una quarta nomination al Laurence Olivier Award;[28][29] nell'opera, Paige cantava quindici canzoni di Piaf, sia in inglese che in francese, e restava in scena per oltre due ore e quaranta minuti.[30] L'anno successivo Paige rimpiazzò temporaneamente Betty Buckley nel ruolo di Norma Desmond nel musical Sunset Boulevard, quando l'attrice americana dovette sottoporsi urgentemente a un'appendicectomia.[31] Paige fu apprezzata nel ruolo da critica e pubblico e nel 1995 tornò a ricoprire il ruolo all'Adelphi Theatre di Londra, ottenendo una quinta candidatura al Laurence Olivier Award alla migliore attrice in un musical.[32] Nello stesso anno la regina Elisabetta II la insignì del titolo di Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico per il suo contributo al teatro musicale britannico.[33] Sempre nel 1995 le fu diagnosticato il tumore alla mammella e l'attrice guarì sottoponendosi alle terapie senza perdere neanche una rappresentazione di Sunset Boulevard.[34]

Nel 1996 Elaine Paige fece il suo debutto a Broadway, tornando ad interpretare Norma Desmond in Sunset Boulevard in scena al Minskoff Theatre di New York.[8] La performance dell'attrice fu accolta positivamente dal New York Times e quando entrò in scena per la prima volta a Broadway il pubblicò le dedicò una standing ovation.[35] Paige continuò a recitare in Sunset Boulevard dal 12 settembre 1996 fino all'ultima rappresentazione del musical il 22 marzo 1997.[36] Dopo il termine delle repliche a Broadway, Elaine Paige rimase negli Stati Uniti per una serie di concerti, mentre nel 1998 cantò "Don't Cry for Me, Argentina" e "Memory" alla Royal Albert Hall, in uno speciale concerto per il cinquantesimo anniversario di Andrew Lloyd Webber in cui si esibì accanto ad Antonio Banderas, Glenn Close, Sarah Brightman e Michael Ball.[37][38] Sempre nel 1998 fece una rara apparizione nel mondo del teatro di prosa quando Peter Hall la diresse nella commedia di Molière Il misantropo, in cui Paige interpretò il ruolo di Célimène.[39][40]

Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 tornò a recitare nel West End londinese nel musical di Rodgers e Hammerstein The King and I in scena al London Palladium.[41] Il musical fu un successo senza precedenti al Palladium e vendette oltre sette milioni di sterline in biglietti, anche se le recensioni furono contrastanti: per The Independent Elaine Paige non era abbastanza raffinata per il ruolo di Anna Leonowens, mentre decisamente più positivo fu The Spectator, secondo cui l'interpretazione di Paige confermava il suo titolo di "First Lady" del teatro musicale britannico.[42][43][44] Nel 2002 cantò in occasione della cerimonia d'apertura dei XIX Giochi olimpici invernali a Salt Lake City, mentre nel 2004 tornò a recitare a New York per interpretare il ruolo di Mrs Lovett nel musical di Stephen Sondheim Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street in scena alla New York City Opera; per la sua performance in Sweeney Todd ottenne una candidatura al Drama Desk Award alla migliore attrice in un musical.[45][46] Nel settembre dello stesso anno l'attrice inaugurò il programma di intrattenimento della BBC Radio 2 "Elaine Paige on Sunday", tuttora in onda; nonostante le recensioni poco favorevoli, il programma viene ascoltato da circa tre milioni di spettatori ogni domenica.[47][48] Nel 2005 Elaine Paige fece due apparizioni televisive, recitando in un episodio di Miss Marple e uno di Where the Heart Is.[49]

Nel 2006 Paige incise "Essential Musicals", il suo primo album in dodici anni; l'album è stato il ventesimo rilasciato dal 1978, otto dei quali sono stati dischi d'oro e quattro di platino.[50] Nello stesso anno intraprese una serie di concerti in Scandinavia, Hong Kong, Medio Oriento, Nuova Zelanda, Australia, Cina e Singapore.[51] Nel 2007 Paige tornò a recitare nel West End per la prima volta in sei anni nel musical The Drowsy Chaperone, in cartellone al Novello Theatre.[52] Lo spettacolo fu accolto tiepidamente da critico e pubblico, rimanendo in scena per novantasei rappresentazioni.[53] Sempre nel 2007 ha collaborato con i Secret Garden, con cui ha inciso il singolo "The Things You Are to Me" per il loro album Inside I'm Singing.[54] Nel marzo 2008 fu una guest star in un episodio di Strictly Come Dancing e nello stesso anno pubblicò un'autobiografia illustrata intitolata Memories.[55][56][57]

Anni 2010 e 2020[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2010 incise l'album Elaine Paige and Friends, in cui cantò diversi duetti con artisti come Johnny Mathis, Barry Manilow, Olivia Newton-John e Sinéad O'Connor; l'album arrivò al ventesimo posto nelle classifiche e divenne un album d'oro.[58][59][60] Nel 2011, quattro anni dopo la sua ultima apparizione teatrale, Elaine Paige tornò a recitare negli Stati Uniti nel musical Follies in scena al Kennedy Center di Washington.[61] Il revival, in cui Paige recitava in un prestigioso cast composto anche da Bernadette Peters, Jan Maxwell, Rosalind Elias, Danny Burstein, Ron Raines e Linda Lavin, ottenne buone recensioni e l'allestimento fu trasferito prima al Marquis Theatre di Broadway e poi a Los Angeles nel 2012.[62] Il suo ruolo di Carlotta Campion le diede la possibilità di cantare la celebre I'm Still Here e le valse recensioni positive e una candidatura al Drama Desk Award alla migliore attrice non protagonista in un musical e al Grammy Award al miglior album di un musical teatrale.[63]

Nel 2014 Elaine Paige attraversò la Gran Bretagna nel tour "Page by Page by Paige" per festeggiare il cinquantesimo anniversario dal suo debutto sulle scene nel 1964; la tournée toccò Cardiff, Bristol, Manchester, Newcastle, Glasgow, Birmingham, Bournemouth, Dublino, Limerick, Cork e si concluse alla Royal Albert Hall. Sempre nel 2014 presentò su Sky Arts il suo show in sei episodi The Elaine Paige Show e a maggio pubblicò l'album "The Ultimate Collection", con canzoni incise nel corso della sua carriera.[64] Dall'ottobre al dicembre 2016 attraversò nuovamente la Gran Bretagna con la tournée "Stripped Back".[65] Nel 2017 tornò a calcare le scene del West End per la prima volta in dieci anni nella pantomima natalizia Dick Whittington in scena al London Palladium con Charlie Stemp ed Emma Williams.[66] Tre anni più tardi, nel 2020, Elaine Paige avrebbe dovuto recitare nuovamente nella pantomima di Natale del London Palladium, ma la messa in scena è stata annullata a causa della pandemia di COVID-19.[67]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni ottanta, Elaine Paige ha avuto una relazione di undici anni con il paroliere Tim Rice, all'epoca sposato con Jane Artereta.[68] Dal 2010 al 2018 è stata impegnata in una relazione con il pubblicista Justin Mallinson, di ventitré anni più giovane di lei.[69]

Teatro (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Singoli (parziali)[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

  • 1978: Sitting Pretty
  • 1981: Elaine Paige
  • 1983: Stages
  • 1984: Cinema
  • 1985: Love Hurts
  • 1986: Christmas
  • 1987: Memories: The Best Of Elaine Paige
  • 1988: The Queen Album
  • 1990: The Collection
  • 1991: Love Can Do That
  • 1991: An Evening With Elaine Paige
  • 1993: Romance & the Stage
  • 1994: Piaf
  • 1995: Encore
  • 1996: In Performance (live album del suo in UK nel 1991)
  • 1997: From A Distance
  • 1998: On Reflection: The Very Best Of Elaine Paige
  • 2004: Centre Stage: The Very Best Of Elaine Paige
  • 2006: Essential Musicals
  • 2007: Songbook
  • 2009: Elaine Paige Live
  • 2010: Elaine Paige and Friends
  • 2014: The Ultimate Collection

Cast recording[modifica | modifica wikitesto]

  • 1970: Fresh Hair
  • 1974: Billy: Original Cast Recording
  • 1978: The Barrier: A Love Story
  • 1978: Evita: Original London Cast Recording
  • 1981: Cats: Original Cast Recording
  • 1984: Chess
  • 1989: Anything Goes: 1989 London Cast Recording
  • 1992: Nine
  • 2000: The King and I: 2000 London Cast Recording
  • 2011: Follies: New Broadway Cast Recording

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Drama Desk Award
    • 2004 – Candidatura alla migliore attrice in un musical per Sweeney Todd
    • 2012 – Candidatura alla migliore attrice non protagonista in un musical per Follies

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Servizi al teatro musicale»
— 1995

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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  3. ^ (EN) Interview by Sue Fox, Relative Values: Elaine Paige, singer, and her sister, Marion. URL consultato il 19 novembre 2020.
  4. ^ (EN) The Times & The Sunday Times, su thetimes.co.uk. URL consultato il 19 novembre 2020.
  5. ^ (EN) Ryan McPhee, The Daily Distraction: Elaine Paige Is Rich in Vocals, Camp, and Vitamin C, su Playbill, Mon May 04 11:59:00 EDT 2020. URL consultato il 19 novembre 2020.
  6. ^ (EN) Elaine Paige: 'I'm beginning to find it too much', su The Telegraph. URL consultato il 19 novembre 2020.
  7. ^ a b (EN) Guardian Staff, Show girl, in The Observer, 16 aprile 2000. URL consultato il 19 novembre 2020.
  8. ^ a b (EN) America, Meet Elaine Paige, su Playbill, Sun Sep 15 02:00:00 EDT 1996. URL consultato il 19 novembre 2020.
  9. ^ (EN) Interview by Laura Barnett, Portrait of the artist: Elaine Paige, actor, in The Guardian, 22 maggio 2007. URL consultato il 19 novembre 2020.
  10. ^ (EN) Lloyd Webber to revive Evita show, 31 gennaio 2006. URL consultato il 19 novembre 2020.
  11. ^ (EN) TLS - Times Literary Supplement, su TLS. URL consultato il 19 novembre 2020.
  12. ^ Elaine Paige, queen of London's West End - Saga, su saga.co.uk. URL consultato il 19 novembre 2020.
  13. ^ Roz Lewis, My life through a lens: Elaine Paige, 72, shares her favourite snaps, su Mail Online, 29 maggio 2020. URL consultato il 19 novembre 2020.
  14. ^ (EN) Record-breaking Cats bows out, 15 gennaio 2002. URL consultato il 19 novembre 2020.
  15. ^ (EN) Peter Marks, COVER STORY; Broadway's 'Cats': Restaged for Eternity (And We Thought They Were Kidding!) (Published 1998), in The New York Times, 1º novembre 1998. URL consultato il 19 novembre 2020.
  16. ^ (EN) Jessie Thompson, Zoe Paskett, The most memorable versions of Memory from Cats – ranked, su standard.co.uk, 14 maggio 2020. URL consultato il 19 novembre 2020.
  17. ^ (EN) Elaine Paige launches eisteddfod, 9 luglio 2008. URL consultato il 19 novembre 2020.
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  19. ^ Archive news from the This Is Wiltshire, su thisiswiltshire.co.uk. URL consultato il 19 novembre 2020.
  20. ^ (EN) Elaine Paige sets challenge to write and record musical theatre song in 24 hours, in belfasttelegraph. URL consultato il 19 novembre 2020.
  21. ^ (EN) Stevie Gallacher, INTERVIEW: After years as a pop star, Barbara Dickson says she's finally found a little freedom, su The Sunday Post. URL consultato il 19 novembre 2020.
  22. ^ (EN) Olivier Awards 1986 |, su WestEndTheatre.com - London Theatre Tickets. URL consultato il 19 novembre 2020.
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  33. ^ (EN) Elaine Paige returns to West End, 18 gennaio 2007. URL consultato il 19 novembre 2020.
  34. ^ Elaine's Secret Breast Cancer Battle; Singer Vowed: I'll Beat This - The Mirror (London, England) | HighBeam Research, su web.archive.org, 20 febbraio 2016. URL consultato il 19 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2016).
  35. ^ Playbill News: DIVA TALK: Elaine Shines/ Betty Sings, su web.archive.org, 26 aprile 2009. URL consultato il 19 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2009).
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  37. ^ (EN) DIVA TALK: Together at Last (Again): Elaine in Boston; Patti in London, su Playbill, Fri May 16 02:00:00 EDT 1997. URL consultato il 19 novembre 2020.
  38. ^ (EN) Lawrence Van Gelder, Footlights (Published 1998), in The New York Times, 7 aprile 1998. URL consultato il 19 novembre 2020.
  39. ^ (EN) Theatre: This miscast Misanthrope needs a change of heart, su The Independent, 28 marzo 1998. URL consultato il 19 novembre 2020.
  40. ^ (EN) Matt Wolf, Matt Wolf, The Misanthrope, su Variety, 12 maggio 1998. URL consultato il 19 novembre 2020.
  41. ^ New Paige turns for King and I - Theatre & Dance - Arts - London Even…, su archive.vn, 14 gennaio 2013. URL consultato il 19 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2013).
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