Dragon Ball Z: Budokai

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Dragon Ball Z: Budokai
videogioco
Uno scontro tra Goku e Vegeta nello scenario Montagna rocciosa.
Titolo originaleドラゴンボールZ
PiattaformaPlayStation 2, Nintendo GameCube
Data di pubblicazionePlayStation 2:
Giappone 13 febbraio 2003
3 dicembre 2002
Zona PAL 29 novembre 2002

GameCube:
Giappone 28 novembre 2003
28 ottobre 2003
Zona PAL 4 novembre 2003

GenerePicchiaduro a incontri
TemaDragon Ball
OrigineGiappone
SviluppoDimps
PubblicazioneBandai (Giappone e Europa), Infogrames (Nord America e Europa), Atari (Nord America)
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
Periferiche di inputDualShock 2, GameCube Controller
SupportoDVD, Nintendo Optical Disc
Fascia di etàCEROA · ELSPA: 11+ · ESRBT · PEGI: 7 · USK: 6
SerieBudokai
Seguito daDragon Ball Z: Budokai 2

Dragon Ball Z: Budokai, pubblicato come Dragon Ball Z (ドラゴンボールZ?, Doragon Bōru Zetto) in Giappone, è un videogioco picchiaduro della serie Budokai, sviluppato da Dimps e pubblicato da Bandai (in Giappone ed Europa) e Infogrames (in America), per PlayStation 2 e, circa un anno dopo, uscì anche una versione per Nintendo GameCube. Il 12 ottobre 2012 è uscita la raccolta Dragon Ball Z: Budokai HD Collection, che include il primo Budokai e Budokai 3 in versione HD[1][2].

Il videogioco segue i primi tre archi narrativi di Dragon Ball Z, e ottenne un buon successo tra i fan e i critici.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Dragon Ball Z: Budokai è il secondo videogioco picchiaduro completamente tridimensionale di Dragon Ball, dopo Dragon Ball: Final Bout. Una volta selezionato un personaggio fra quelli sbloccati, si sceglie un'arena e comincia il combattimento. I due personaggi possiedono tre barre d'energia e sette barre d'aura, e possiedono attacchi ravvicinati, costituiti da calci, pugni e prese, attacchi a distanza, costituiti da attacchi speciali ("Kamehameha", "Cannone Galick", "Raggio letale").

Quasi tutti i personaggi possiedono un attacco supremo ("Sfera Genkidama", "Attacco Big Bang", "Sfera letale") che distrugge l'arena cui si combatte trasformandola in una landa desolata con un gigantesco cratere come ring. Oltretutto, quasi tutti i personaggi si possono trasformare durante il combattimento, aumentando potenza e agilità, diminuendo però, come tutti gli attacchi a distanza e gli attacchi speciali, le barre d'aura.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La modalità Storia è una modalità per giocatore singolo che presenta i primi tre archi narrativi di Dragon Ball Z come tabelle contenenti l'elenco numerato degli episodi più importanti, completi di filmati iniziali e finali fedeli all'anime: il tutto è posizionato su uno sfondo blu, con il titolo dell'arco narrativo, l'elenco degli episodi e un'immagine dell'episodio evidenziato.

Un episodio è posizionato in un elenco numerato contenuto in una tabella, ed è formato da un filmato iniziale, un combattimento giocabile e un filmato finale: se si vince l'incontro si acquisisce un'abilità, in caso contrario il proprio personaggio muore.

Un episodio completato ne sblocca uno successivo, e completati tutti gli episodi di un arco si può accedere a episodi speciali.

Duello[modifica | modifica wikitesto]

"Duello" è una modalità per giocatore singolo e multigiocatore, che presenta una lista dei personaggi e delle arene sbloccate: il tutto è posizionato su uno sfondo giallo, con la lista dei personaggi e un'immagine del personaggio evidenziato (stesso schema per le arene).

I personaggi sono posizionati in una prima lista, e si sbloccano vincendo incontri nella modalità Storia e Incontro mondiale.

Le arene sono posizionate in una seconda lista, e si sbloccano vincendo incontri nella modalità Storia.

  • 1P VS COM
  • 1P VS 2P
  • COM VS 2P
  • COM VS COM

Incontro mondiale[modifica | modifica wikitesto]

"Incontro mondiale" è una modalità per giocatore singolo, che presenta una lista dei personaggi sbloccati e i gironi: il tutto è posizionato su uno sfondo giallo, con la lista dei personaggi, un'immagine del personaggio evidenziato e un girone con tutti i partecipanti.

I gironi sono posizionati come quelli reali, e mostrano i risultati di ogni battaglia disputata nel ring del Torneo Tenkaichi.

  • Principiante (tre battaglie) = 10.000 Zenie
  • Esperto (quattro battaglie) = 30.000 Zenie
  • Avanzato (cinque battaglie) = 50.000 Zenie

Allenamento[modifica | modifica wikitesto]

"Allenamento" è una modalità per giocatore singolo e multigiocatore, che presenta una lista dei personaggi e delle arene sbloccate: il tutto posizionato su uno sfondo giallo, con la lista dei personaggi e un'immagine del personaggio evidenziato (stesso schema per le arene).

Modifica abilità[modifica | modifica wikitesto]

"Modifica abilità" è una modalità per giocatore singolo, che presenta una lista delle abilità acquisite/acquistate, una lista di abilità acquistabili e una guida alle abilità: il tutto è posizionato su uno sfondo blu.

Le abilità sono posizionate in una lista contenente personaggi, arene, modalità e Sfere del Drago, e si acquisiscono vincendo un incontro nella modalità Storia o comprandole nella modalità Modifica abilità con il denaro guadagnato nella modalità Torneo mondiale.

Opzioni[modifica | modifica wikitesto]

"Opzioni" è una modalità per giocatore singolo, che permette di modificare parametri quali difficoltà e limite di tempo, comandi, luminosità e posizione dell'interfaccia, effetti sonori e musica.

La leggenda di Mr. Satan[modifica | modifica wikitesto]

"La leggenda di Mr. Satan" è una modalità per giocatore singolo, che presenta tre livelli di difficoltà posizionati su uno sfondo blu, con un'immagine di Mr. Satan.
La modalità è formata da un filmato iniziale, una serie di combattimenti consecutivi con Mr. Satan contro tutti i partecipanti del Gioco di Cell e un filmato finale.

Personaggi giocabili[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Personaggio Doppiatore giapponese Doppiatore americano
Goku Masako Nozawa Sean Schemmel
Gohan (bambino) Stephanie Nadolny
Gohan (ragazzo)
Great Saiyaman Kyle Hebert
Crilin Mayumi Tanaka Don (Sonny) Strait
Yajirobei Michael McFarland
Yamcha Toru Furuya Christopher Sabat
Saibaiman Josh Martin
Tenshinhan Hirotaka Suzuoki John Burgmeier
Presentatore Eric Vale
Cell Jr. Justin Cook
Bulma Hiromi Tsuru Tiffany Vollmer
Piccolo Toshio Furukawa Christopher Sabat
Radditz Shigeru Chiba Justin Cook
Nappa Syozo Izuka Phil Parsons
Cui Koji Totani Bill Townsley
Dodoria Kenji Utsumi Chris Forbis
Zarbon Sho Hayami Christopher Sabat
Guldo Kozo Shioya Bill Townsley
Recoome Kenji Utsumi Christopher Sabat
Shenron
Burter Yukimasa Kishino
Jeeth Kazumi Tanaka
Capitano Ginyu Hideyuki Hori Brice Armstrong
Frieza Ryusei Nakao Linda Young
Polunga Junpei Takiguchi Christopher Sabat
Vegeta Ryo Horikawa
Trunks Takeshi Kusao Eric Vale
Androide Nº 16 Hikaru Midorikawa Jeremy Inman
Androide Nº 17 Shigeru Nakahara Chuck Huber
Androide Nº 18 Miki Ito Meredith Thompson
Androide Nº 19 Yukitoshi Hori Phillip Wilburn
Dr. Gero Koji Yada Kent Williams
Cell Norio Wakamoto Dameon Clarke
Mr. Satan Daisuke Gori Chris Rager
Presentatore Mr. Satan Yukimasa Kishino James Fields
Narratore Jyoji Yanami Kyle Hebert
Re Kaioh Sean Schemmel
Jiaozi Hiroko Emori Monika Antonelli
Chichi Mayumi Sho Cynthia Cranz
Pual Naoko Watanabe Monika Antonelli
Olong Naoki Tatsuta Brad Jackson
Karin Christopher Sabat
Maestro Muten Hiroshi Masuoka Michael McFarland
Mr. Popo Toku Nishio Christopher Sabat
Dio Takeshi Aono
Voce sistema - Lane Pianta

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Valutazioni professionali
Testata Versione Giudizio
Metacritic (media al 30-1-2020) GC 65/100[3]
PS2 67/100[4]
EGM PS2 7,5/10[5]
Game Informer GC 7,25/10[6]
PS2 7.25/10[7]
GamePro GC 3,5
PS2 3,5
GameSpot GC 6,9/10[8]
PS2 6,9/10[9]
GameSpy GC 3/5[10]
PS2 2/5[11]
GameZone GC 6/10[12]
PS2 7,2/10[13]
IGN GC 6,4/10[14]
PS2 6,2/10[15]
Nintendo Power GC 3/5[16]
OPM (US) PS2 3,5/5[17]
X-Play GC 2/5[18]
PS2 2/5[19]
Entertainment Weekly PS2 C[20]

Il gioco ha ricevuto un'accoglienza altalenante su entrambe le piattaforme stando alle recensioni aggregate sul sito web Metacritic.[3][4] Entertainment Weekly ha dato alla versione PlayStation 2 un voto, e dichiarato che i personaggi, "anche se manchino di dettagli artistici, urlano, si muovono e parlano quasi esattamente come le loro controparti televisive."[20]

Budokai HD Collection[modifica | modifica wikitesto]

Il 2 novembre 2012, la Bandai Namco ha pubblicato una versione rimasterizzata in HD del primo Budokai e Budokai 3[21]. Questa versione del gioco è uscita esclusivamente per PlayStation 3 e Xbox 360[22] adattandolo perfettamente alle funzionalità delle console come il completamento di obiettivo e sbloccaggio di trofei.

Differenze con l'originale[modifica | modifica wikitesto]

  • Le canzoni originali vengono sostituite da quelle presenti in molti giochi della serie Budokai Tenkaichi.
  • Personaggi e immagini completamente in HD.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il ritorno dei classici PS2, in Play Generation, n. 82, Edizioni Master, agosto 2012, p. 6, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  2. ^ Dragon Ball Z Budokai HD Collection, in Play Generation, n. 84, Edizioni Master, ottobre 2012, p. 36, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  3. ^ a b Dragon Ball Z: Budokai for GameCube Reviews, su Metacritic. URL consultato il 14 giugno 2014.
  4. ^ a b Dragon Ball Z: Budokai for PlayStation 2 Reviews, su Metacritic. URL consultato l'8 febbraio 2013.
  5. ^ EGM staff, Dragon Ball Z: Budokai (PS2), in Electronic Gaming Monthly, n. 163, febbraio 2003, p. 136.
  6. ^ Andrew Reiner, Dragon Ball Z: Budokai (GC), in Game Informer, n. 128, dicembre 2003, p. 159. URL consultato il 14 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2008).
  7. ^ Matthew Kato, Dragon Ball Z: Budokai (PS2), in Game Informer, n. 117, gennaio 2003, p. 96. URL consultato il 14 giugno 2014 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2008).
  8. ^ Ryan Davis, Dragon Ball Z: Budokai Review (GC), su GameSpot, 29 ottobre 2003. URL consultato il 14 giugno 2014.
  9. ^ Ryan Davis, Dragon Ball Z: Budokai Review (PS2), su GameSpot, 4 dicembre 2002. URL consultato il 14 giugno 2014.
  10. ^ Matthew Gallant, GameSpy: Dragon Ball Z: Budokai (GCN), su cube.gamespy.com, GameSpy, 16 novembre 2003. URL consultato il 15 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2007).
  11. ^ Raymond Padilla, GameSpy: Dragon Ball Z: Budokai (PS2), su ps2.gamespy.com, GameSpy, 6 gennaio 2003. URL consultato il 15 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  12. ^ Louis Bedigian, Dragon Ball Z: Budokai Review - GameCube, su gamecube.gamezone.com, GameZone, 10 novembre 2003. URL consultato il 15 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2008).
  13. ^ Tha Wiz, Dragon Ball Z: Budokai Review - PlayStation 2, su ps2.gamezone.com, GameZone, 28 dicembre 2002. URL consultato il 15 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2008).
  14. ^ Mary Jane Irwin, Dragon Ball Z: Budokai (GCN), su IGN, 20 ottobre 2003. URL consultato il 14 giugno 2014.
  15. ^ Jeremy Dunham, Dragon Ball Z Budokai (PS2), su IGN, 1º dicembre 2002. URL consultato il 14 giugno 2014.
  16. ^ Dragon Ball Z: Budokai, in Nintendo Power, n. 175, gennaio 2004, p. 158.
  17. ^ Sam Kennedy, Dragon Ball Z: Budokai, in Official U.S. PlayStation Magazine, febbraio 2003, p. 104. URL consultato il 15 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2004).
  18. ^ Greg Bemis, 'Dragon Ball Z: Budokai' (GCN) Review, su techtv.com, X-Play, 26 gennaio 2004. URL consultato il 15 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2004).
  19. ^ Matt Keil, 'Dragon Ball Z: Budokai' (PS2) Review, su techtv.com, X-Play, 16 dicembre 2002. URL consultato il 15 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2002).
  20. ^ a b Mark Brooks, DRAGON BALL Z: BUDOKAI Review, in Entertainment Weekly, 17 gennaio 2003, p. 87. URL consultato l'8 febbraio 2013.
  21. ^ L'annuncio ufficiale: Dragon Ball Z Budokai HD Collection, in Ludomedia, 6 luglio 2012. URL consultato il 6 febbraio 2018.
  22. ^ Aligi Comandini, Dragonball Budokai HD Collection, su SpazioGames.it, 8 novembre 2012. URL consultato il 6 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2017).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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