Xplay

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Xplay
PaeseStati Uniti d'America
Anno1998 - 2013
Genererotocalco
Puntate1378 (706 ore)
Durata22 min
Lingua originaleinglese
Realizzazione
RegiaAlan Wu
Produttore esecutivoWade Beckett
Casa di produzioneG4 Media, LLC
Rete televisivaZDTV (1998-2001)

TechTV (2001-2004) G4techTV (2004-2005) G4 (2005-2013)

Rete televisiva
(ed. italiana)
GXT

Xplay (precedentemente GameSpot TV, Extended Play e X-Play) è un programma televisivo in onda su GXT, canale 702 del bouquet di Sky. Il programma si occupa di recensire gli ultimi videogiochi disponibili sul mercato al fine di guidare i giocatori all'acquisto. Affinché ciò sia possibile, Xplay si serve di due conduttori presenti in studio e di numerosi filmati tratti da scene di gioco reale. Ogni gioco viene commentato e valutato con un voto da 1 a 5, dove 1 rappresenta il minimo e 5 il massimo voto possibile.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Xplay nasce negli USA: dal 1998 è in onda sull'emittente americana via cavo G4. Il conduttore originale del programma, Adam Sessler, è stato affiancato nel corso delle stagioni da diverse co-conduttrici come Morgan Webb, che ricopre anche il ruolo di produttrice del programma. Xplay nella sua storia ha cambiato nome per ben 3 volte: il format originale, infatti, si intitola GameSpot TV. Successivamente il nome è stato mutato in Extended Play e, infine, Xplay.

La versione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Xplay è stato importato in Italia soltanto nel 2006, sull'emittente satellitare GXT per conto di una produzione Jetix. Il programma non è mai stato adattato: ciò che va in onda è la versione americana, il cui audio viene coperto dalle voci di due speaker italiani, Christian Recalcati e Fabrizio Ponciroli.

Controversie sulla versione italiana[modifica | modifica wikitesto]

La scelta di non adattare il programma ha mutato radicalmente la struttura di Xplay, la quale ha quasi totalmente perso la funzione di critica videoludica per una più spensierata chiave ironica e non approfondita. Questa scelta ha suscitato numerose reazioni nel mondo dei giocatori, i quali hanno pesantemente bocciato il metodo di conduzione di Recalcati e Ponciroli. In particolare i due speaker italiani sono spesso accusati di non conoscere minimamente il gioco che stanno recensendo o addirittura le console di gioco. Un esempio di quanto descritto è dato dalla descrizione del gioco The Legend of Zelda: Twilight Princess per GameCube avvenuta in una puntata del 2006, in cui il protagonista Link è stato deliberatamente definito da Ponciroli "un folletto".

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]