Cardedu

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Cardedu
comune
(IT) Cardedu
(SC) Cardèdu
Cardedu – Stemma
Cardedu – Veduta
Cardedu – Veduta
La spiaggia di Sa perda e pera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Nuoro
Amministrazione
SindacoGiacomo Pani (lista civica) dall'11-10-21
Territorio
Coordinate39°47′47.53″N 9°37′36.37″E / 39.796535°N 9.62677°E39.796535; 9.62677 (Cardedu)
Altitudine19 m s.l.m.
Superficie33,39 km²
Abitanti1 964[1] (30-11-2023)
Densità58,82 ab./km²
Comuni confinantiBari Sardo, Gairo, Jerzu, Lanusei, Osini, Tertenia
Altre informazioni
Cod. postale08040
Prefisso0782
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT091103
Cod. catastaleM285
TargaNU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) cardedesi
(SC) cardedesus
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cardedu
Cardedu
Cardedu – Mappa
Cardedu – Mappa
Posizione del comune di Cardedu all'interno della provincia di Nuoro
Sito istituzionale

Cardedu è un comune italiano di 1 964 abitanti della provincia di Nuoro (subregione Ogliastra) in Sardegna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Cardedu è un centro di recente costituzione, aggregazione di una serie di interventi costruttivi nati da eventi calamitosi: dopo l'alluvione del 1951 un certo numero di abitanti del comune di Gairo è costretto ad abbandonare le proprie case e a trasferirsi nella piana vicino al mare. Il nome "Cardèdu" con tutta probabilità deriva da cardo, pianta di cui tutta la zona era ricca, prima della nascita dell'insediamento urbano.

Nel 1966, per venire incontro alle esigenze di alcune famiglie che preferiscono stabilirsi in una zona più a monte nasce il Borgo di Cardedu, costituito inizialmente dalla chiesa, la scuola elementare, la caserma dei Carabinieri e gli uffici del Consorzio di bonifica del Pelau-Buoncammino. Attorno a questo primo insediamento, chiamato la borgata, vengono in seguito costruite delle abitazioni destinate alle famiglie provenienti da Gairo, di cui Cardedu diviene frazione.

Nel 1984 Cardedu viene eretto in comune[3]; l'anno di costituzione in comune è riportato, in numero romano, nel capo dello stemma comunale.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Cardedu sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 ottobre 2003.[4]

«Stemma troncato semipartito: il primo, di rosso vestito d'oro, alla lettera maiuscola C d'oro, posta sul rosso, al capo di rosso caricato dalla data, nella espressione romana MCMLXXXIV, di oro; il secondo, campo di cielo, alla tartana con le due vele di rosso, con le alberature e il sartiame di nero, e con lo scafo di verde, sostenuta dalla campagna di azzurro, mareggiata di argento; il terzo, di rosso, al nibbio al naturale, sostenuto dal ramoscello di verde, posto in sbarra, uscente dagli angoli. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

A causa della sua recente costituzione, non esistono edifici di rilevanza storica, tuttavia nel territorio di Cardedu è possibile ammirare diversi siti archeologici, quali nuraghi di Perda e pera, le domus de janas nella località Cucuddadas, e infine un imponente pozzo sacro denominato Su Presoneddu. Quest'ultimo ancora integro è completamente abbandonato, non essendo mai considerato motivo di pregio da parte delle amministrazioni locali, nonostante l'importanza archeologica, ora rischia di esser costantemente rovinato dall'incuria del tempo e dei vandali.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2014 risultano residenti 45 cittadini stranieri; le nazionalità più rappresentate sono:

Dati ISTAT Archiviato il 26 ottobre 2019 in Internet Archive.

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

La variante del sardo parlata a Cardedu è il campidanese ogliastrino.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
20 novembre 1994 29 novembre 1998 Gian Piero Muceli Partito Popolare Italiano sindaco [6]
29 novembre 1998 13 maggio 2001 Mario Bruno Piras lista civica sindaco [7]
13 maggio 2001 29 maggio 2006 Giambeppe Boi lista civica sindaco [8]
29 maggio 2006 16 maggio 2011 Gian Piero Muceli lista civica sindaco [9]
16 maggio 2011 5 giugno 2016 Giambeppe Boi lista civica "Per Ripartire Insieme" sindaco [10]
5 giugno 2016 11 ottobre 2021 Matteo Piras lista civica "Cardedu si Rinnova" sindaco [11]
11 ottobre 2021 in carica Giacomo Pani lista civica "Ricostruiamo per il futuro" Sindaco [12]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La squadra di calcio della città è l'U.S. Cardedu 1977 che milita nel girone A sardo di 1ª Categoria. È nata nel 1977. I colori sociali sono il rosso ed il bianco.

Ciclismo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1982 nasce il "Gruppo Sportivo Ciclistico Cardedu" squadra dilettantistica che negli anni ha avuto a livello individuale, diversi campioni provinciali, regionali e un campione italiano. I colori sociali sono il verde e il giallo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Legge Regionale 8 maggio 1984, n. 16 - Regione Autonoma della Sardegna, su old.regione.sardegna.it. URL consultato il 28 settembre 2023.
  4. ^ Cardedu (Nuoro) D.P.R. 20.10.2003 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Comunali 20/11/1994, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  7. ^ Comunali 29/11/1998, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  8. ^ Comunali 13/05/2001, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  9. ^ Comunali 28/05/2006, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  10. ^ Comunali 15/05/2011, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  11. ^ Comunali 05/06/2016, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  12. ^ Comunali Sardegna 10/11 ottobre 2021 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 17 ottobre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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