Canadian Airlines

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Canadian Airlines
Logo
Logo
StatoBandiera del Canada Canada
Fondazione27 marzo 1987 a Calgary
Chiusura1 gennaio 2001 (acquistata da Air Canada)
Sede principaleCalgary
GruppoCanadian Airlines Corporation
ControllateCanadian Regional Airlines
Persone chiaveKevin Benson (CEO)
SettoreTrasporto
Prodotticompagnia aerea
Compagnia aerea
Codice IATACP
Codice ICAOCDN
Indicativo di chiamataCANADIAN
Hub
Frequent flyerCanadian Plus
AlleanzaOneworld
Flotta97 (nel 1999)
Destinazioni160 (nel 1999)

Canadian Airlines è stata una compagnia aerea canadese, con sede a Calgary mentre i suoi hub principali sono stati l'Aeroporto Internazionale di Calgary, l'Aeroporto Internazionale di Montréal-Pierre Elliott Trudeau, l'Aeroporto Internazionale di Toronto-Pearson e l'Aeroporto Internazionale di Vancouver.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Un Boeing 747-400 di Canadian Airlines.

Canandian Airlines è stata costituita il 27 marzo 1987 quando la Pacific Western Airlines ha acquistato la Canadian Pacific Air Lines, che a sua volta aveva recentemente acquisito Eastern Provincial Airways e Nordair[1]. Nel 1989 il vettore aereo ha acquistato Wardair Canada e di conseguenza ha avuto la possibilità di aumentare le rotte verso l'Europa[2]. Nel 1991 a causa del crollo del settore aeronautico, la compagnia aerea ha razionalizzato le sue operazioni di volo e ha effettuato una ristrutturazione finanziaria da oltre 700 milioni di dollari di debiti grazie all'aiuto di American Airlines Group. Il 1º novembre 1996 Kevin Benson, allora presidente e amministratore delegato, ha presentato una strategia di ristrutturazione della durata di quattro anni per migliorare la redditività di Canadian Airlines. Esso prevedeva il controllo dei costi, l'aumento delle entrate, la ricapitalizzazione e del rinnovo della flotta. Il 1º febbraio del 1999 l'aerolinea è stata uno dei membri fondatori dell'alleanza aerea Oneworld, insieme a Qantas, American Airlines e British Airways[3]. A seguito delle numerose proposte di acquisizione per Canadian Airlines, tra cui un'offerta da American Airlines che deteneva già il 25% di essa; il 20 agosto 1999 Air Canada ha proposto un'offerta per ottenere le rotte internazionali canadesi e gli slot aeroportuali per un importo non specificato, oltre a retrocedere il marchio Canadian Airlines a semplice vettore regionale per alimentare gli hub di Air Canada[1]. Tuttavia questa offerta venne rifiutata, il ciò ha comportato che il 24 agosto dello stesso anno, Onex Corporation ha annunciato un'offerta pubblica di acquisto per l'aerolinea, sostenuta dalla società madre American Airlines AMR Corporation, consistente in 1,8 miliardi di dollari in contanti e l'assunzione di 3,9 miliardi di dollari in debito. Il 19 ottobre 1999 Air Canada, con il sostegno dei partner di Star Alliance come Lufthansa, United Airlines e la banca CIBC ha offerto 92 milioni di dollari per Canadian Airlines con l'impegno di gestirla come compagnia separata ma la proposta è stata rifiutata[4]. Il 2 novembre dello stesso anno, un giudice del Quebec ha stabilito che l'acquisizione da parte di Onex era illegale, in quanto non rispettava la legge statale che imponeva la detenzione di massimo il 10% dell'azionario da parte di un singolo azionista non canadese[2]. Di conseguenza Onex ha ritirato la sua offerta ed in seguito Air Canada, ha dichiarato che avrebbe proceduto all'acquisizione del vettore aereo. La compagnia è diventata ufficialmente una filiale di Air Canada il 23 dicembre 1999 dopoché l'ufficio federale della concorrenza aveva dato il nulla osta il 21 dicembre dello stesso anno. Nel 2000 tutti i sistemi informatici ed i dipendenti di Canadian Airlines sono stati completamente integrati in Air Canada ma in un secondo momento, circa 8500 lavoratori sono stati licenziati anche a causa degli attentati dell'11 settembre 2001[2].

Struttura aziendale[modifica | modifica wikitesto]

Società controllate

Canadian Regional Airlines

Calm Air

Inter-Canadien

Air Atlantic

Canadian North

  • Canadian North ha servito 10 destinazioni che si espandevano dalle sue basi meridionali di Edmonton e Winnipeg. Essa era posseduta al 100% da Canadian Regional

Flotta[modifica | modifica wikitesto]

Un Airbus A320-200 di Canadian Airlines.
Un Boeing 737-200 di Canadian Airlines.
Un McDonnell Douglas DC-10 di Canadian Airlines.

Nel dicembre 1999 la flotta Canadian Airlines risultava composta dai seguenti aerei:[5]

Flotta Canadian Airlines
Aereo In flotta Passeggeri Note
J Y Totale
Airbus A320-200 13 24 108 132 9 aerei sono rimasti in servizio con Air Canada.
Boeing 737-200/Adv 43 12 88 100
Boeing 747-400 4
Boeing 767-300ER 23 24 187 211 Alcuni aerei sono rimasti in servizio con Air Canada e Air Canada Rouge.
McDonnell Douglas DC-10-30 14 Gli aerei non sono stati trasferiti ad Air Canada.
Totale 97

Flotta storica[modifica | modifica wikitesto]

Un Boeing 767-300ER di Canadian Airlines.
Un McDonnell Douglas DC-10-30 di Canadian Airlines.

Nel corso degli anni Canadian Airlines ha operato con i seguenti modelli di aeromobili:[6]

Marchio[modifica | modifica wikitesto]

Logo

Nel corso degli anni Canadian Airlines ha utilizzato i seguenti loghi:[7]

Evoluzione del logo di Canadian Airlines

Servizi di bordo[modifica | modifica wikitesto]

Servizi in volo

Intrattenimento in volo

La maggior parte dei voli internazionali e di medio raggio offrivano sia audio che video mentre quelli a corto raggio offrivano solo intrattenimento audio.

Cibo e bevande in volo

Il cibo proveniente da voli all'interno del Canada era fornito da LSG Sky Chefs.

Giornali e riviste

Giornali forniti in volo sulla maggior parte degli aeromobili:

Cabine

Canadian Airlines ha offerto tre classi:

  • First Class (F)
  • Business Class (J)
  • Canadian Class (Y)

Nel 1987 la Canadian Airlines ha vietato il fumo su tutti i voli nazionali[8]

Programma fedeltà[modifica | modifica wikitesto]

Canadian Plus è stato il più grande programma frequent flyer in Canada con oltre 60 compagnie aeree, hotel, noleggio auto e partner finanziari in tutto il mondo. Il programma aveva più di tre milioni di membri.

Lounge[modifica | modifica wikitesto]

Le lounge canadesi erano chiamate Empress Lounge e si trovavano in diversi aeroporti in Canada e all'estero:

Incidenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) What Happened To Canadian Airlines?, su Simple Flying, 4 agosto 2019. URL consultato il 10 aprile 2020.
  2. ^ a b c (EN) Daniel MorleyDaniel has always had aviation in his life; from moving to the United States when he was two, to family vacations across the U.S, back to his native Engl, He currently resides in South Florida, attends Nova Southeastern University, studying Human Factors in Aviation Daniel has his Commercial Certificate for both l, TBT (Throwback Thursday) In Aviation History: Canadian Airlines, su AirlineGeeks.com, 28 gennaio 2016. URL consultato il 10 aprile 2020.
  3. ^ oneworld - News, su web.archive.org, 15 luglio 2011. URL consultato il 10 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2011).
  4. ^ Canadian Airlines International Remembered, su ruudleeuw.com. URL consultato il 10 aprile 2020.
  5. ^ Canadian Airlines International Fleet Details and History, su planespotters.net. URL consultato il 10 aprile 2020.
  6. ^ Canadian Airlines Fleet | Airfleets aviation, su airfleets.net. URL consultato il 10 aprile 2020.
  7. ^ (EN) Canadian Airlines Logo | evolution history and meaning, su 1000logos.net. URL consultato l'11 aprile 2020.
  8. ^ (EN) Glenn Kramon, Northwest Airlines Bans Smoking on Most Flights, in The New York Times, 24 marzo 1988. URL consultato l'11 aprile 2020.
  9. ^ Transportation Safety Board of Canada Government of Canada, Aviation Investigation Report A95H0015, su tsb.gc.ca, 9 ottobre 1996. URL consultato l'11 aprile 2020.
  10. ^ Transportation Safety Board of Canada Government of Canada, Aviation Investigation Report A97F0059, su tsb.gc.ca, 10 dicembre 1999. URL consultato l'11 aprile 2020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN128931192 · ISNI (EN0000 0001 2285 6553 · LCCN (ENn88249333 · GND (DE6131547-3 · J9U (ENHE987007428152505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n88249333