Aeroporto Internazionale Kingsford Smith

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Aeroporto Internazionale Kingsford Smith
aeroporto
Codice IATASYD
Codice ICAOYSSY
Nome commercialeKingsford Smith International Airport
Descrizione
Tipocivile
GestoreSydney Airport Corporation Limited
StatoBandiera dell'Australia Australia
Stato federatoNuovo Galles del Sud
PosizioneNel sobborgo di Mascot, nella parte sud-est di Sydney
Altitudinem s.l.m.
Coordinate33°56′54″S 151°10′34″E / 33.948333°S 151.176111°E-33.948333; 151.176111
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Australia
YSSY
YSSY
Sito webwww.sydneyairport.com.au
Piste
Orientamento (QFU)LunghezzaSuperficie
07/252 530 m
ILS-PAPI
16L/34R2 438 m
ILS-PAPI
16R/34L3 962 m
ILS-PAPI
Statistiche (2015)
Passeggeri in transito39.656.000

L'Aeroporto Internazionale Kingsford Smith (IATA: SYDICAO: YSSY), conosciuto anche come Aeroporto di Sydney (in inglese: Sydney Airport) è il principale aeroporto di Sydney, nonché il più trafficato dell'intero continente oceaniano. È gestito dalla compagnia privata Sydney Airport Corporation Limited. Situato nei pressi della Botany Bay, l'aeroporto ha tre piste, la East-West, la North-South e la Third. È anche conosciuto per essere uno degli aeroporti più antichi del mondo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1920 con un aerodromo, ottenne solo nel 1953 il nome attuale, Kingsford Smith, in onore di Charles Kingsford Smith, grande pioniere dell'aviazione australiana. La prima pista venne costruita interamente in ghiaia, nel 1933. Negli anni sessanta, a causa del grande sviluppo della città di Sydney, la costruzione di un terminal internazionale era ormai improrogabile: i lavori iniziarono nel 1966 e il terminal venne inaugurato il 3 maggio 1970 da Elisabetta II in persona. Il primo Boeing 747 a servire l'aeroporto fu un Pan American's 'Clipper Flying Cloud' (N734PA), arrivato il 4 ottobre 1970.

Negli anni settanta la seconda pista venne ulteriormente allungata, divenendo così una delle più grandi dell'emisfero meridionale. Nel 1989 venne deciso di costruire una terza pista che consentisse un ulteriore sviluppo del traffico sull'aeroporto. Tale pista venne inaugurata nei primi anni novanta. In occasione delle Olimpiadi di Sydney vennero stanziati due miliardi di dollari in modo da rinnovare e rendere più moderno l'aeroporto. Nel 2002 il governo australiano decise di privatizzare completamente la gestione aeroportuale, cedendola a imprenditori australiani e non solo.

Trasporti e collegamenti[modifica | modifica wikitesto]

L'aeroporto è facilmente raggiungibile attraverso l'efficiente sistema stradale. Insieme ad esso troviamo la Airport and East Hills railway line, una linea ferroviaria che collega il centro della città all'aeroporto. Un altro modo per raggiungere il Kingsford Smith è l'utilizzo delle linee di autobus gestite dalla State Transit Authority of New South Wales.

Terminal[modifica | modifica wikitesto]

L'aeroporto dispone di tre terminal. Quello internazionale è separato dagli altri due da una pista, di conseguenza l'azienda che gestisce lo scalo fornisce un servizio navetta di collegamento.

Terminal 1[modifica | modifica wikitesto]

Il terminal 1 è quello internazionale, localizzato nel settore nord-ovest dello scalo. Ha 29 gates ed esiste un check-in per ogni compagnia aerea. È diviso in tre livelli: il primo relativo agli arrivi, il secondo alle partenza ed il terzo composto invece da uffici.

Costruito negli anni settanta, il terminal 1 ha subito negli anni un continuo ammodernamento. Nel 2010 dovrebbero essere completati dei lavori di ristrutturazione costati circa 500 milioni di dollari.

Altre informazioni in merito al terminal internazionale, come la ristorazione e lo shopping, sono reperibili nel sito internet dell'aeroporto.[1]

Terminal 2[modifica | modifica wikitesto]

Il terminal 2, situato nel settore nord-est dell'aeroporto, è quello domestico. Ha 12 aeree parcheggio e serve diverse compagnie australiane, quali la Virgin Blue, la Jetstar, la Qantaslink e molte altre. Questo terminal è composto da soli due livelli e arrivi e partenza sono sullo stesso piano.

La torre di controllo

Altre informazioni in merito al terminal internazionale, come la ristorazione e lo shopping, sono reperibili nel sito internet dell'aeroporto.[1]

Terminal 3[modifica | modifica wikitesto]

Il terzo terminale è anch'esso domestico e, come il terminal 2, è localizzato nel settore nord-est dello scalo australiano. È il meno trafficato dell'aeroporto e, ad oggi, è utilizzato solo dalla compagnia di bandiera australiana, la Qantas. Ha subito un importante rinnovamento a metà anni novanta.

Altri terminal[modifica | modifica wikitesto]

Nel Kingsford Smith è presente anche un quarto terminal, situato ad est del terminal 2 ed oggi inutilizzato, conosciuto come Domestic Express. Serviva negli anni novanta la compagnia low cost Virgin Blue e la Impulse Airlines, oggi fallita. Nel 2002, dopo il fallimento della Ansett Australia, la Virgin ha spostato il suo traffico nel terminal 2.

Il terminal per il trasporto cargo è situato a nord del terminal 1.

Secondo aeroporto cittadino[modifica | modifica wikitesto]

Un eventuale progetto per un secondo aeroporto di Sydney è discusso fin dal 1964.[2] Tale idea è tornata di attualità soprattutto a partire dalla fine degli anni ottanta, dato l'aumento del traffico da e per Sydney. Tra il 1987 ed il 2000 i voli sono più che raddoppiati e i passeggeri internazionali sono passati da otto a quindici milioni. A fine anni novanta lo scalo di Sydney accoglieva il 45% dei passeggeri internazionali di tutta l'Australia.[3]

Nel 2007 il nuovo governo guidato da Kevin Michael Rudd ha riportato in auge la questione, definendo come ormai saturo l'aeroporto Kingsford Smith. Tra le proposte c'è anche quella di spostare tutto il traffico cargo in un altro aeroporto. Ad oggi, comunque, non c'è stato nessun progetto concreto e nessun stanziamento di fondi.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Rotte nazionali più frequenti da e per Sydney (marzo 2009)[4]
Posizione Aeroporto Passeggeri trasportati Variazione %
1 Bandiera dell'Australia Aeroporto di Melbourne 6,911,200 Aumento16,0
2 Bandiera dell'Australia Aeroporto di Brisbane 4,282,300 Aumento2,1
3 Bandiera dell'Australia Aeroporto di Gold Coast 2,142,300 Diminuzione0,1
4 Bandiera dell'Australia Aeroporto di Adelaide 1,560,800 Aumento0,0
5 Bandiera dell'Australia Aeroporto di Perth 1,450,300 Aumento4,7
6 Bandiera dell'Australia Aeroporto Internazionale di Canberra 986,400 Aumento16,1
7 Bandiera dell'Australia Aeroporto di Cairns 915,200 Aumento2,8
8 Bandiera dell'Australia Aeroporto di Sunshine Coast 488,200 Aumento10,8
9 Bandiera dell'Australia Aeroporto internazionale di Hobart 471,900 Aumento7,4
10 Bandiera dell'Australia Aeroporto di Coffs Harbour 305,800 Diminuzione0,0
Rotte internazionali più frequenti da e per Sydney (2008)[5]
Posizione Aeroporto Passeggeri trasportati Variazione %
1 Bandiera della Nuova Zelanda Aeroporto di Auckland 1,236,791 Aumento2,1
2 Bandiera di Singapore Aeroporto di Singapore-Changi 1,013,725 Aumento1,7
3 Bandiera di Hong Kong Aeroporto internazionale di Hong Kong 901,794 Aumento1,0
4 Bandiera della Thailandia Aeroporto Internazionale di Bangkok-Suvarnabhumi 647,162 Aumento8,9
5 Bandiera degli Stati Uniti Aeroporto internazionale di Los Angeles 560,138 Aumento10,0
6 Bandiera del Regno Unito Aeroporto di Londra-Heathrow 555,442 Aumento1,1
7 Bandiera della Nuova Zelanda Aeroporto di Christchurch 547,036 Aumento5,6
8 Bandiera del Giappone Aeroporto di Tokyo-Narita 462,716 Aumento3,8
9 Bandiera della Corea del Sud Aeroporto internazionale di Incheon 359,587 Aumento0,4
10 Bandiera della Malaysia Aeroporto di Kuala Lumpur 350,225 Aumento4,0

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sydney Airport Shopping.
  2. ^ Second Sydney Airport - A Chronology (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2008).
  3. ^ Philip Laird, Where We Are Now (2001).
  4. ^ Domestic airline activity (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2011).
  5. ^ International airline activity (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2008).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]