Saint-Oyen (Italia): differenze tra le versioni

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Versione delle 16:56, 14 set 2021

Saint-Oyen
comune
(IT) Comune di Saint-Oyen
(FR) Commune de Saint-Oyen
Saint-Oyen – Veduta
Saint-Oyen – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
SindacoNatalino Proment (lista civica Saint-Oyen – travailli eunsemblo) dal 24-5-2010
Lingue ufficialiFrancese, italiano
Territorio
Coordinate45°49′N 7°13′E / 45.816667°N 7.216667°E45.816667; 7.216667 (Saint-Oyen)
Altitudine1 373 m s.l.m.
Superficie9,42 km²
Abitanti189[1] (31-12-2020)
Densità20,06 ab./km²
FrazioniChavanne, Barasson, Pallais, Véyaz, Verraz, Condemine, Flassin, Prenoud, Éternod
Comuni confinantiBourg-Saint-Pierre (CH-VS), Étroubles, Gignod, Saint-Rhémy-en-Bosses
Altre informazioni
Cod. postale11014
Prefisso0165
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007062
Cod. catastaleH673
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 4 292 GG[3]
Nome abitanti(FR) saintoyards
PatronoOyand de Condat
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Saint-Oyen
Saint-Oyen
Saint-Oyen – Mappa
Saint-Oyen – Mappa
Posizione del comune di Saint-Oyen all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Saint-Oyen è un comune italiano di 189 abitanti[1] nella Valle del Gran San Bernardo, valle laterale della Valle d'Aosta.

Da Saint-Oyen Stendhal fa passare il protagonista della Vie de Henri Brulard[4].

Citazioni

(FR)

«Vers un hameau nommé Saint-Oyen
La nature commença à devenir moins austère
Mon bonheur fût extrême.»

(IT)

«Verso un villaggio chiamato Saint-Oyen
La natura cominciò a diventare meno austera
La mia gioia fu estrema.»

Geografia fisica

Territorio

Clima

Storia

Lungo la via Francigena.

Il comune di Saint-Oyen, strategicamente posizionato, è da sempre luogo di transito per i viaggiatori che passano dal Colle del Gran San Bernardo e che qui trovano ospitalità allo Château Verdun. Saint-Oyen è attraversato dalla via Francigena, da qui parte La seconda tappa del cammino in territorio italiano, da Saint-Oyen ad Aosta, che è indicata dalla segnaletica gialla "TAM" ("Tour Aosta-Martigny"). In direzione opposta, i maronnier, antesignani delle guide alpine, si rendevano disponibili per accompagnare i pellegrini.

Durante il periodo fascista, dal 1939 al 1946, la sua denominazione fu italianizzata in Sant'Eugendo[7].

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Tra le architetture religiose è da vedere la Chiesa parrocchiale di Sant'Eugendo, del XII secolo, a lungo gestita dai canonici del Gran San Bernardo.

Architetture militari

Nel comune la costruzione più nota è Château-Verdun, un'antica casaforte che fungeva da stazione di posta e luogo ospitale tra Aosta ed il colle del Gran San Bernardo.

Sopra il villaggio di Éternod con una facile escursione si arriva a Plan Puitz, dono ancora oggi visitabili le batterie di Plan Puitz (2090 m s.l.m.), postazioni e gallerie che facevano parte della Linea Cadorna[8][9][10]

Architetture civili

Altri siti di interesse sono la Casa di Jean-Antoine Pellissier, l'antica segheria del villaggio Prenoud, il parco Gîte des chevreuils (dal francese, Tana dei caprioli).

Aree naturali

Degno di nota il maggiociondolo secolare di Château Verdun.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[11]

Lingue e dialetti

Come nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano.

Cultura

Nella biblioteca comunale, in via Gran San Bernardo 64, è esposto il prezioso Erbario storico di Saint-Oyen, ottocentesco e ben conservato, ritrovato nel 1992 a seguito del restauro del Château-Verdun.

Cucina

Eventi

In estate (31 luglio - 1º agosto) ha luogo la Sagra del Jambon à la braise, in cui si assapora la specialità locale, il Jambon à la braise de Saint-Oyen

Carnevale della Combe Froide

A carnevale, di grande interesse la sfilata delle Landzette, le maschere tradizionali della Combe Froide. Tali maschere sono ispirate alla divisa delle truppe napoleoniche, che seminarono il terrore al loro passaggio nel maggio del 1800. Per esorcizzare questo evento, la popolazione della Combe Froide, la zona della Valpelline e della Valle del Gran San Bernardo, ha elaborato nei secoli una coloratissima parodia delle divise militari dell'epoca, e il giorno del carnevale percorrono tutti i comuni delle due vallate in maniera estremamente chiassosa e festosa.

Economia

Artigianato

Per quanto riguarda l'artigianato, importante è la lavorazione del legno finalizzata alla realizzazione di vari oggetti, tra i quali scatole e armadietti.[12]

Amministrazione

Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Grand-Combin.

Il Municipio.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 1985 18 maggio 1990 Ivo Collé - Sindaco [13]
18 maggio 1990 9 luglio 1993 Ivo Collé - Sindaco [13]
9 luglio 1993 29 maggio 1995 Mario Deffeyes - Sindaco [13]
29 maggio 1995 8 maggio 2000 Mario Deffeyes - Sindaco [13]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Mario Deffeyes lista civica Sindaco [13]
9 maggio 2005 24 maggio 2010 Giampiero Collé lista civica Sindaco [13]
24 maggio 2010 10 maggio 2015 Natalino Proment lista civica Sindaco [13]
29 maggio 2015 in carica Natalino Proment Sindaco [13]

Gemellaggi

Sport

In questo comune si gioca a Fiolet, caratteristico sport tradizionale valdostano.[14]

Note

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ vda saint-oyen | Giorno dopo giorno Archiviato il 18 novembre 2009 in Internet Archive.
  5. ^ Sito web del Tor des Géants Archiviato il 28 maggio 2018 in Internet Archive..
  6. ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, www.abspace.it
  7. ^ Regio Decreto 22 luglio 1939, n. 1442
  8. ^ Plan Puitz su inalto.org
  9. ^ Plan Puitz[collegamento interrotto] sul sito del Turismo della Regione Valle d'Aosta
  10. ^ La fortezza di Plan Puitz di Saint Oyen su Tapazovaldoten
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 3.
  13. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
  14. ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.

Bibliografia

  • Renato Vallet Saint-Oyen: una storia, Aosta: La Vallée, 1996
  • (FR) Saint-Oyen(s): un saint... trois villages, Aoste: La Vallé, 1996
  • Laura Decanale Bertoni (a cura di), Comune di St. Oyen: archivio storico (1586-1956), archivi aggregati (Congregazione di carità, ECA), documenti della Confrérie de Sainte Croix di Aosta, documenti del comune di Etroubles, 1997
  • Comunità montana Grand Combin (a cura di), Guida rurale della Valle d'Aosta: Comunità montana Grand Combin, 2009.
Château-Verdun

Altri progetti

Collegamenti esterni