Corrado Passera
Corrado Passera | |
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Ministro dello sviluppo economico | |
Durata mandato | 16 novembre 2011 – 28 aprile 2013 |
Capo del governo | Mario Monti |
Predecessore | Paolo Romani |
Successore | Flavio Zanonato |
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti | |
Durata mandato | 16 novembre 2011 – 28 aprile 2013 |
Capo del governo | Mario Monti |
Predecessore | Altero Matteoli |
Successore | Maurizio Lupi |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente (fino al 2014; dal 2016) In precedenza: Italia Unica (2014-2016) |
Titolo di studio | Laurea in economia aziendale |
Università | |
Professione | Dirigente d'azienda, banchiere |
Corrado Passera (Como, 30 dicembre 1954) è un banchiere, dirigente d'azienda e politico italiano.[1] È stato ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013, durante il governo Monti.[1][2]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Passera è nato a Como il 30 dicembre 1954,[3] in una famiglia di piccoli imprenditori.[4] Si è diplomato al Liceo classico Alessandro Volta della sua città natale.[5]
Nel 1977 ha conseguito la laurea in economia aziendale all’Università commerciale Luigi Bocconi di Milano, iniziando la sua carriera professionale come manager in Olivetti.[6] Nel 1980 ha conseguito un master in Business Administration presso la Wharton School dell'Università della Pennsylvania, negli Stati Uniti.[7]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]È stato spostato con Cecilia Canepa, con cui ha avuto i primi due figli, Sofia e Luigi. Si è risposato nel 2011 con l’attuale moglie Giovanna Salza, esperta di comunicazione d'impresa e imprenditrice nel settore delle cliniche veterinarie, con cui ha avuto tre figli, Luce, Giovanni ed Eugenia.[8]
Carriera professionale
[modifica | modifica wikitesto]Dall'Olivetti all'Ambroveneto
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1980 al 1985 ha lavorato per la società di consulenza McKinsey, occupandosi in Italia e all’estero di riorganizzazione e rilancio di aziende bancarie, assicurative e di servizi.[9] Si è poi trasferito in CIR, allora holding del Gruppo De Benedetti, per ricoprire prima il ruolo di assistente dell’amministratore delegato e, successivamente, quello di direttore generale, tra il 1988 e il 1990.[10] In quegli anni segue progetti in campo finanziario, tra cui la costituzione di un nuovo azionariato di riferimento al Credito Romagnolo, società in cui ha ricoperto la carica di vice presidente dal 1987 al 1995.[10]
Nel biennio 1991-1992 ha maturato esperienza anche nel mondo dell’editoria, prima come direttore generale del Gruppo Mondadori e, successivamente, come vicepresidente e amministratore delegato dell’Editoriale L’Espresso-Repubblica, gruppo che porterà alla quotazione in Borsa.[11]
Nel 1992 è diventato co-amministratore delegato del Gruppo Olivetti, società in quegli anni in profonda crisi, dove si è occupato della razionalizzazione delle attività e del conseguente ingresso nel settore delle telecomunicazioni, che ha portato alla costituzione di Omnitel (oggi Vodafone) e Infostrada.[6][12]
Nel 1996 viene nominato amministratore delegato e direttore generale del Banco Ambroveneto, dove l’anno successivo gestisce l’operazione di consolidamento bancario con Cariplo, che porta alla nascita di Banca Intesa.[13]
Dalle Poste a Intesa Sanpaolo
[modifica | modifica wikitesto]Nel febbraio 1998 il Ministero del tesoro, con Carlo Azeglio Ciampi ministro del governo Prodi, lo ha nominato amministratore delegato di Poste italiane, con l’incarico di risanare l’azienda all'epoca in grave crisi.[10][14] Sotto la sua amministrazione è stato approvato il piano d'impresa 1998-2002,[15] che oltre ad una ripresa degli investimenti ha previsto anche il taglio di oltre 20 000 posti di lavoro considerati in esubero,[12][16] è stata riorganizzata l’offerta logistica e promosso l’ingresso nel settore dei servizi finanziari attraverso la costituzione di Bancoposta e Poste Vita, portando nel 2002 al risanamento economico dell’azienda, con il primo utile di bilancio.[10][17]
Nello stesso anno Passera ha lasciato l'incarico in Poste Italiane per torna nel mondo del credito come amministratore delegato di Banca Intesa.[18] Durante il suo mandato si è occupato inizialmente di rilanciare la banca attraverso un piano industriale triennale che prevedeva una riorganizzazione operativa, una rimodulazione dell’offerta, una razionalizzazione dei costi e una ridefinizione della rete italiana ed estera.[10][19] Nell'estate 2006 ha gestito la fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI che ha dato vita a Intesa Sanpaolo,[20][21] banca in cui ha ricoperto il ruolo di consigliere e amministratore delegato fino al 2011,[22] mentre l’anno successivo ha promosso la costituzione di Banca Prossima, banca del Terzo Settore dedicata all’impresa sociale.[23]
Nel 2008 è stato advisor dell'operazione di salvataggio di Alitalia,[24] per poi essere parte della cordata di imprenditori Cai (Compagnia Aerea Italiana), presieduta da Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, finalizzata all'acquisto della stessa compagnia di bandiera, a seguito della rottura delle trattative con Air France.[25]
Nel 2010 ha costituito Encyclomedia Publishers, un progetto editoriale con Umberto Eco per la produzione della prima Storia della Civiltà Europea ideata per i nuovi media digitali, con fini sia didattici che di aggiornamento culturale diffuso.[26] Il progetto è stato presentato anche all’ONU nel 2013 e si è completato per la parte contenutistica nell’inverno 2015.[27]
Nascita di illimity
[modifica | modifica wikitesto]Il 18 gennaio 2018 Passera ha fondato "Spaxs", una società SPAC attiva nel settore finanziario.[28] A seguito della fusione con Banca Interprovinciale del settembre successivo,[29] ha quindi dato vita ad illimity, un gruppo bancario dedicato alle piccole e medie imprese con potenziale, quotato nel segmento STAR di Borsa Italiana da settembre 2020.[30]
Attività politica
[modifica | modifica wikitesto]Ministro dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Con la nascita del governo tecnico guidato dal neo-senatore a vita Mario Monti, il 16 novembre 2011 Corrado Passera ha giurato nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come Ministro dello sviluppo economico e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti nel governo Monti, incarichi che ha mantenuto fino alla fine dell'esecutivo, il 28 aprile 2013.[31][32] Lo stesso giorno, immediatamente dopo la cerimonia di giuramento, una nota di Intesa Sanpaolo ha comunicato l'uscita di Passera dal Gruppo.[33] Lo stesso Corrado Passera, in un intervento pubblicato sul Corriere della Sera, affermava inoltre di aver venduto tutte le sue azioni Intesa Sanpaolo "pur non avendo alcun obbligo di farlo".[34][35]
Il 7 gennaio 2013, in vista delle prossime elezioni politiche, ha dichiarato di non volersi ricandidare in Parlamento, nonostante avesse dato la disponibilità, perché rimasto deluso sia dall'agenda programmatica che dalla composizione della coalizione Con Monti per l'Italia con l'UdC di Pier Ferdinando Casini e Futuro e Libertà di Gianfranco Fini.[36]
Operato da Ministro
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso del suo mandato si è concentrato in particolare su:
- una nuova strategia energetica nazionale;[37]
- lo sblocco e il finanziamento per circa 50 miliardi di cantieri infrastrutturali;[38]
- l’avvio del pagamento dei debiti commerciali scaduti della PA[39][40] (solo in parte gestiti, con lo sblocco di 20 miliardi nel 2013);[41][42]
- il riordino degli incentivi per 600 milioni e bonus per le ristrutturazioni edilizie;[43]
- una nuova normativa sulle Startup innovative;[44]
- la liberalizzazione del mercato del gas,[45] del commercio e del credito (minibond);[46][47]
- una maggiore concorrenza nel mercato assicurativo.[48]
Alla guida del Mise e del Mit si è ritrovato ad affrontare 141 vertenze industriali, ancora aperte dal precedente governo Berlusconi.[49] Tuttavia, come hanno fatto notare diverse parti, dato il suo profilo finanziario, Passera non aveva particolare esperienza in materia d'industria, infrastrutture e trasporti.[49] Inoltre, all'interno di un articolo de L'Espresso si fa riferimento a come il ministro fosse più interessato a promuovere se stesso che non il rilancio del Paese: "da Fincantieri alla Vinyls, dall’Omsa ad Agile Eutelia, da Alenia alla FIAT hanno lamentato di non averlo visto, mentre la sarda Alcoa, tramite il sindacalista Rino Barca, afferma di averlo incontrato al ministero una volta (...) per un quarto d’ora, facendo trasparire che non amasse le grandi vertenze sindacali essendo cariche di forti tensioni sociali".[49]
Italia Unica
[modifica | modifica wikitesto]Fondazione del partito
[modifica | modifica wikitesto]Il 23 febbraio 2014 Corrado Passera ha fondato il movimento politico "Italia Unica", con la presentazione di un piano di oltre 400 miliardi che secondo lui avrebbe dovuto "rimettere in moto l'economia del Paese".[50][51]
Il 14 giugno dello stesso anno ha lanciato ufficialmente il "cantiere" e il 31 gennaio 2015 si è svolta a Roma l'assemblea fondativa vera e propria di Italia Unica.[52]
Candidatura a sindaco di Milano
[modifica | modifica wikitesto]Il 6 giugno 2015, al termine della riunione della direzione nazionale di Italia Unica a Milano, Passera ha annunciato la sua intenzione di candidarsi a sindaco di Milano in vista delle elezioni amministrative dell'anno seguente,[53] con l'obiettivo di mettere la sua città in condizione di competere con le metropoli europee più dinamiche, e ponendo la sicurezza come uno dei temi principali della campagna elettorale.[53] Tuttavia, il si è ritirato dalla corsa a sindaco, annunciando al contempo il suo appoggio al candidato ufficiale della coalizione di centro-destra, l'ex direttore generale di Confindustria Stefano Parisi (il quale perderà la competizione elettorale contro il rivale di centro-sinistra Giuseppe Sala).[54]
Scioglimento del partito
[modifica | modifica wikitesto]Il 30 settembre 2016 l'Assemblea Nazionale di Italia Unica ha deliberato lo scioglimento del partito,[55] invitando gli iscritti a "continuare nell'impegno per un Paese migliore", cominciando dal "No" al referendum costituzionale sulla riforma Renzi-Boschi.[56]
Altri incarichi
[modifica | modifica wikitesto]Tra gli altri incarichi ricoperti negli anni da Corrado Passera:
- Membro del Consiglio di Amministrazione dell'Università Bocconi[57][58] e della Fondazione Teatro alla Scala.[59][60]
- Membro del Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica[61] e Crédit Agricole a Parigi.[62]
- Consigliere e membro del Comitato Esecutivo dell'Associazione bancaria italiana.[60][63]
- Membro dell'International Advisory Board di McKinsey & Company, della Wharton School of Philadelphia[60][64] e della Scuola Normale di Pisa.[58]
- Membro del Board dell'International Institute of Finance di Washington.[65]
- Membro del Consiglio Generale della Fondazione Giorgio Cini di Venezia.[60][66]
- Componente dell'International Business Council e membro dei Global Agenda Council del Forum economico mondiale.[58]
- Dal 22 febbraio 2019 è presidente della Fondazione Accademia Internazionale di Imola – “Incontri col Maestro”.[67]
Procedimenti giudiziari
[modifica | modifica wikitesto]- Operazione finanzia di Biverbanca. Nel giugno 2012 Passera è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Biella per reati di natura fiscale risalenti al 2006.[68] Il 17 ottobre 2013 il Tribunale di Biella ha archiviato l'inchiesta, con il provvedimento che stabilisce come la notizia del reato sia "del tutto infondata".[69]
- Prodotti finanziari di Banca Intesa. Nel gennaio 2014 è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Trani per truffa pluriaggravata per fatti avvenuti tra il 2004 e il 2008 su una serie di strumenti finanziari collocati sul mercato da Banca Intesa, di cui all'epoca era l'amministratore delegato.[70] Il 21 novembre 2017 è stato assolto "per non aver commesso il fatto".[71]
- Amianto all'Olivetti. Il 25 settembre 2014 è stato iscritto nel registro degli indagati, insieme con componenti della famiglia De Benedetti, per le morti d'amianto della Olivetti di cui è stato consigliere di amministrazione e amministratore delegato dal 1990 al 1996.[72] Il 5 ottobre 2015 è stato rinviato a giudizio insieme con altre 16 persone, tra cui Carlo De Benedetti e Roberto Colaninno.[73] Il 18 luglio 2016 è stato condannato in primo grado a un anno e undici mesi,[74] sentenza ribaltata due anni dopo dalla corte d'appello di Torino che lo ha "assolto perché il fatto non sussiste".[75]
Onorificenze e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Ha ricevuto la Laurea honoris causa in Ingegneria gestionale dal Politecnico di Bari[79] e il Master Honoris Causa in International Business presso la MIB School of Management di Trieste.[80]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Passera, Corrado - Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ I Ministri del Governo Monti, su governo.it, Governo Italiano. URL consultato il 16 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2011).
- ^ Corrado Passera, un comasco ministro nel governo Monti, su quicomo.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Stasera Corrado Passera ospite a Forbes Green Carpet, su forbes.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Milano l'è mej: Passera-Sallusti, derby tra figli del Lario per il trono di Pisapia, su quicomo.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ a b Da Intesa Sanpaolo al governo, chi è Corrado Passera, su businesspeople.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ (EN) Introducing Corrado Passera. One of Italy's key ministers., su panorama.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Fiocco rosa in casa Passera, è nata Eugenia, su ilmessaggero.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Olivetti, Passera lascia per Bam, su italiaoggi.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ a b c d e Corrado Passera, su professionefinanza.com. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Corrado Passera: profilo, su formiche.net. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ a b Corrado Passera è il nuovo ministro per lo Sviluppo, le Infrastrutture e i Trasporti, su st.ilsole24ore.com. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ CARIPLO ENTRA IN AMBROVENETO NASCE LA TERZA BANCA ITALIANA, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Corrado Passera, il manager con l’Ict nel dna, su corrierecomunicazioni.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Passera: a giugno il piano d'impresa delle Poste spa, su milanofinanza.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Economia e Gestione delle Imprese, p. 4, A.A. 2007/2008 (PDF), su L'Università degli Studi di L'Aquila, Facoltà di Economia. URL consultato il 31 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2012).
- ^ Il Foglio, 19 giugno 2004, p. 1.
- ^ Chi è Corrado Passera, nuovo ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, su fanpage.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Banca Intesa presenta il piano di sviluppo, su Il Sole24 Ore, 13 luglio 2005.
- ^ Intesa - Sanpaolo IMI, ok a fusione, nasce la banca da 65 mld di euro, in la Repubblica, 26 agosto 2006.
- ^ La Stampa del 13 ottobre 2006, p. 19; Il Sole24Ore del 13 ottobre 2006, p. 1; Corriere della Sera del 13 ottobre, p. 1
- ^ Intesa-Sanpaolo: fatta la squadra, su lastampa.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Il gruppo bancario Intesa San Paolo lancia la banca non profit, su redattoresociale.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Passera: il piano di sviluppo rispetterà le norme UE, in Il Sole 24 Ore, 4 luglio 2007.
- ^ Alitalia, la cordata va, su lastampa.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Riparte l'Encyclomedia di Eco, su lastampa.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Umberto Eco: aiuto, perdiamo, su lastampa.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Borsa Italiana, Spaxs ammessa su AIM. Debutto il 1º febbraio, su teleborsa.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ SPAXS: Closing acquisizione di Banca Interprovinciale, su affaritaliani.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Cosa farà illimity, la nuova banca di Corrado Passera, su forbes.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ DECRETO 21 febbraio 2013, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Manager, cooperanti e professori. Ecco i ministri del governo Monti., su repubblica.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Intesa Sanpaolo, Il CEO Corrado Passera nominato Ministro dello sviluppo Economico e delle infrastrutture e trasporti (PDF), su group.intesasanpaolo.com, 16 novembre 2011.
- ^ Rainews24.it, su rainews24.rai.it. URL consultato il 10 luglio 2023 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2012).
- ^ Passera: «Conflitto d'interessi? No, ho già venduto le azioni di Intesa», su corriere.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Passera, 'deluso dalle liste Monti', in la Repubblica, 7 gennaio 2013.
- ^ Strategia Energetica Nazionale, ora è in consultazione on line, su qualenergia.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Passera: "Infrastrutture per 100 mld di euro" Previsti circa 120mila nuovi posti di lavoro, su repubblica.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Passera, pagare i debiti della p.a. anche a fine governo, su italiaoggi.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Sbloccati 40 miliardi per i debiti della PA, su avvenire.it. URL consultato il 24 luglio 2024.
- ^ Davvero il governo Monti voleva introdurre i minibot?, su pagellapolitica.it. URL consultato il 24 luglio 2024.
- ^ Debiti PA: varato decreto, via ai pagamenti imprese, su pmi.it. URL consultato il 24 luglio 2024.
- ^ Sale il bonus ristrutturazioni, potrebbe arrivare al 50%, su corriere.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Gli effetti di dieci anni di legge sulle startup, su repubblica.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Crisi: Passera, per liberalizzazione mercato risparmi bolletta gas a breve, su liberoquotidiano.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Passera: “Avanti con le liberalizzazioni Faremo un decreto al mese”, su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Passera pensa al decreto per la crescita: minibond e norma sblocca centrali, su fanpage.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Assicurazioni e concorrenza, il governo ci prova: stop al rinnovo tacito, in arrivo banca dati unica antifrode, su st.ilsole24ore.com. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ a b c Dimissioni Guidi, per il ministero dello Sviluppo dieci anni di flop. Più polemiche e scandali che impatto sull'economia, su Il Fatto Quotidiano, 19 aprile 2016. URL consultato il 28 dicembre 2021.
- ^ Passera lancia il suo movimento politico: «Partire dalle cose vere, i soldi alle famiglie», in Corriere della Sera, 23 febbraio 2014.
- ^ Nasce 'Italia Unica': Passera presenta il suo piano contro la crisi e boccia l'Italicum, in la Repubblica, 23 febbraio 2014.
- ^ Nasce "Italia unica", il partito di Corrado Passera, in la Repubblica, 31 gennaio 2015. URL consultato il 29 dicembre 2021.
- ^ a b Corrado Passera: "Mi candido a sindaco di Milano"
- ^ Elezioni Milano, Corrado Passera si ritira dalla corsa a sindaco: "Ora avanti con Parisi, uniamo le forze", su Repubblica.it. URL consultato il 9 aprile 2016.
- ^ Italia Unica, Italia Unica si ferma. Non le sue idee - Italia Unica, in Italia Unica, 6 settembre 2016. URL consultato il 2 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2016).
- ^ Italia Unica, Corrado Passera "chiude" il suo partito: "Non siamo riusciti a convincere", su Il Fatto Quotidiano, 7 settembre 2016. URL consultato il 2 dicembre 2016.
- ^ Consiglio di Amministrazione, su Università Bocconi. URL consultato il 3 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2012).
- ^ a b c Federazione Nazionale cavalieri del Lavoro (PDF), su panel.cavalieridellavoro.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Consiglio di Amministrazione, su Teatro alla Scala. URL consultato il 3 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2012).
- ^ Finmeccanica, Lina presidente, su milanofinanza.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ Credit Agricole Annual Report 2003 (PDF), su ddd.uab.cat. URL consultato il 10 luglio 2024.
- ^ ABI nuovo Consiglio e Comitato Esecutivo, su teleborsa 11-03-2011.
- ^ Sito ufficiale della Wharton School, su wharton.upenn.edu. URL consultato il 3 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2011).
- ^ Corrado Passera: “Lavoro e finanza: nuove opportunità per i giovani”, su dev.gazzettadisondrio.it. URL consultato il 10 luglio 2024.
- ^ Fondazione Cini, Bazoli confermato, su Corriere della Sera 28-06-2008 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2011).
- ^ L’Accademia di Imola inaugura l’Anno Accademico 2023/24, su giornaledellamusica.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ La Stampa - Reati fiscali, Passera indagato, su www3.lastampa.it. URL consultato il 30 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2012).
- ^ Ansa - Reati fiscali, inchiesta archiviata
- ^ Trani, indagati Bazoli e Passera tgcom24.mediaset.it, 19 gennaio 2014
- ^ Derivati, Corrado Passera assolto in primo grado nel processo per truffa a Trani - Il Fatto Quotidiano, in Il Fatto Quotidiano, 21 novembre 2017. URL consultato il 26 maggio 2018.
- ^ Olivetti, chiuse le indagini su Carlo De Benedetti
- ^ Amianto alla Olivetti, rinviati a giudizio Carlo De Benedetti, Corrado Passera e Roberto Colaninno
- ^ Olivetti, Carlo De Benedetti e Corrado Passera condannati per le morti da amianto. Assolto Roberto Colaninno
- ^ Amianto all'Olivetti di Ivrea, assolti tutti i manager, in Repubblica.it, 18 aprile 2018. URL consultato il 26 maggio 2018.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Marchionne e Passera nuovi Cavalieri del lavoro
- ^ Passera: la nostra crisi è soprattutto di fiducia, su italiaoggi.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
- ^ MIB TRIESTE “DIPLOMA” A.D. ABM AMRO, su wallstreetitalia.com. URL consultato il 28 maggio 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Corrado Passera
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Corrado Passera
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su corradopassera.it (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2017).
- Passera, Corrado, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Opere di Corrado Passera, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Registrazioni di Corrado Passera, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 310521156 · ISNI (EN) 0000 0004 3658 1265 · SBN UBOV396673 · LCCN (EN) no2014101432 |
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