Sordello da Goito
Sordello da Goito Sordel in occitano (Goito, primo decennio XIII secolo – Abruzzo, ante 30 agosto 1269[1]) è stato un poeta, trovatore e giullare italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Sordello da Goito fu uno dei più importanti trovatori italiani; adottò la lingua d'oc per i suoi testi. Incerta è la sua data di nascita, che è da porsi agli inizi del XIII secolo. Nato presumibilmente a Corte Sereno[2] da una famiglia di piccola nobiltà essendo il padre miles presso il Castello di Goito, la sua vita, trascorsa nelle più note corti d'Europa, fu movimentata e intensa. In gioventù, come si può dedurre dal suo più antico componimento, uno scambio di strofe (coblas in provenzale) con Aimeric de Peguilhan, fu un giullare.
Dopo il periodo trascorso a Ferrara tra il 1220 e il 1221 presso la corte di Azzo VII d'Este, ove conobbe Rambertino Buvalelli che gli fece da maestro per i primi rudimenti dell'arte poetica, Sordello si spostò a Verona dal conte Riccardo di Sambonifacio: risalgono a tale periodo (1225) i partimens con Guilhem de la Tor nei quali porta a difesa le tesi dell'amor cortese.
Nel 1226, sempre a Verona, fu a capo della spedizione per sottrarre a Riccardo di Sambonifacio la moglie Cunizza da Romano su ordine dei fratelli della donna, Ezzelino III ed Alberico da Romano.
Aveva nel frattempo sposato Otta degli Strasso, una nobildonna di Ceneda, quando nel 1229 lasciò la corte dei Da Romano per recarsi, in seguito a varie vicende politiche, in Spagna, Portogallo e Provenza, dove dal conte Raimondo Berengario IV fu insignito della nomina di cavaliere e ricevette in dono alcuni feudi.
Nel 1245 morì Raimondo Berengario IV e Sordello rimase con il suo erede Carlo I d'Angiò fino al 1265, quando, al suo seguito, fece ritorno in Italia, dove nel 1269 ricevette in dono da questi alcuni feudi in Abruzzo (Civitaquana, Monteodorisio, Paglieta e Palena) e quivi morì probabilmente nello stesso anno.
Restano di lui 42 liriche di vari argomenti, con presenza sia del tema amoroso che del tema politico, e un poemetto didascalico, Ensenhamen d'onor (Precetti d'onore). Il suo testo più famoso è il Compianto in morte di ser Blacatz, elogio funebre a un signore provenzale protettore dei trovatori, scritto intorno al 1237 con stile satirico.
La fama di Sordello da Goito è dovuta principalmente al ritratto che poeticamente Dante Alighieri ne delineò nei canti VI, VII e VIII del Purgatorio. Ed è proprio Sordello che, col suo spontaneo scambio di abbracci con Virgilio («io son Sordello della tua terra»), offre al poeta lo spunto per la celebre invettiva «Ahi, serva Italia» contenuta nel VI canto del Purgatorio.
È stato fonte di ispirazione per Robert Browning in Sordello e per Oscar Wilde nel poema Amor Intellectualis, oltre ad essere stato menzionato da Samuel Beckett sia in Malloy che in Malone muore, da Ezra Pound nel poema non terminato The Cantos e da Roberto Bolaño in Notturno cileno del 2000[3]; infine è stato menzionato assieme a Dante da Robert Shea ne Il pirata del 1989.[senza fonte] A Mantova gli è stata intitolata una piazza, a Monteodorisio un auditorium[4][5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ DBI.
- ^ Dallabella (2007), passim.
- ^ citato nella visita alla tenuta "Là Bas" di Farewell, sia dal critico Farewell, che dal poeta Pablo Neruda
- ^ Celebrazioni dantesche, l'auditorium di Monteodorisio intitolato a Sordello da Goito, in ZonaLocale, Vasto, 19 luglio 2020.
- ^ Auditorium intitolato a Sordello da Goito: «Valorizzare storia e amore per il proprio paese.», in ZonaLocale, Vasto, 27 luglio 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marco Dallabella, Itinerari goitesi: quattro percorsi fra storia, arte e natura, Mantova, Sometti, 2007, ISBN 978-88-7495-235-9.
- Rodolfo Signorini, Sordello da Goito troubadour: Marte et Amor cun elo, Mantova, Sometti, 2014, ISBN 978-88-7495-509-1.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina di Sordello da Goito
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sordello da Goito
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sordèllo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giulio Bertoni, SORDELLO, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- Sordèllo da Gòito, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Sordello, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Marco Grimaldi, SORDELLO DA GOITO, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 93, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.
- (ES) Sordello da Goito, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- Opere di Sordello da Goito, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Sordello da Goito, su Open Library, Internet Archive.
- (FR) Bibliografia su Sordello da Goito, su Les Archives de littérature du Moyen Âge.
- Marco Boni, Sordello, in Enciclopedia dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.
- (EN) Sordello da Goito, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Sordello da Goito, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Sordello da Goito, su sordello.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 49246538 · ISNI (EN) 0000 0000 8127 3174 · SBN UFIV048997 · BAV 495/231328 · CERL cnp01323044 · Europeana agent/base/156044 · LCCN (EN) n86091936 · GND (DE) 118798057 · BNF (FR) cb120594582 (data) · J9U (EN, HE) 987007280966905171 · CONOR.SI (SL) 60398179 |
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