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"Barlett c sì bell quenn chiov.
a cammnè p’ù còrs a sar 'e nnòv!
S ferm ‘na turìst ‘nnènz arè: c iè bbell stu paièis, iè bbell assè."

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Icona Barletta

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Stemma di Barletta
Stemma di Barletta
Barletta (Varrètt o Barletta (IPA: /barˈletta/, Varrètt o Barlett in pugliese) è una città di 94.442 abitanti della Puglia, capoluogo della provincia di Barletta-Andria-Trani che, istituita l'11 giugno 2004, eleggerà per la prima volta i propri organi amministrativi a giugno 2009.

Il territorio comunale fa parte del bacino della valle dell'Ofanto e, oltre ad essere bagnato dall'omonimo fiume, che funge amministrativamente come linea dividente tra Barletta e Margherita di Savoia, ne ospita anche la foce. Il comune, che comprende la frazione di Canne, sito archeologico e sede della storica battaglia di Annibale, è stato riconosciuto come città d'arte dalla Regione Puglia nel 2005 per le sue bellezze architettoniche. La comunità barlettana venera come suo Santo Patrono, oltre a San Ruggero, la Santissima Madonna dello Sterpeto.

Le prime testimonianze su Barletta risalgono al IV secolo a.C. e con il nome di Bardulos è citata nella Tavola Peutingeriana. Tra il IV e il III secolo a.C. essa fu scalo marittimo di Canusium.

All'inizio del XVI secolo, durante la seconda guerra italiana che vedeva coinvolte Francia e Spagna, la città fu teatro di storiche vicende, di cui è rimasta memorabile la Disfida di Barletta. Lo scontro tra cavalieri italiani e francesi, avvenuto a seguito di provocazioni di parte francese, si tenne il 13 febbraio 1503 nel territorio compreso tra Andria e Corato e si concluse con la vittoria della compagine italiana, guidata dal capitano Ettore Fieramosca.

L'economia barlettana è legata soprattutto alla produzione agricola e industriale. In ambito agricolo le coltivazioni più diffuse risultano quelle derivanti da vigneti e oliveti. Barletta è infatti centro vinicolo d'importanza nazionale, grazie anche alla presenza della cantina sociale e di diversi stabilimenti enologici. L'apparato industriale risulta ben sviluppato, con una numerosa presenza di imprese calzaturiere e tessili, tipiche dell'area della sesta provincia pugliese. Contribuisce, infine, all'economia della città un settore commerciale di discrete proporzioni, trainato soprattutto dalle attività portuali. Il porto commerciale risulta essere particolarmente legato al trasporto di fertilizzanti, bauxite e di sale, oltre che al mercato ittico all'ingrosso.

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Icona Storia di Barletta

Barletta, Varrètt o Barlett in pugliese attesta le sue prime testimonianze intorno al IV secolo d.C. ed è citata nella Tavola Peutingeriana con il nome di Bardulos. Tra il IV e il III secolo a.C. essa fu scalo marittimo di Canusium. Nel 216 a.C. nell'attuale agro barlettano, nei pressi della vicina Canne, durante la seconda guerra punica si tenne la nota battaglia di Canne, che vide la pesante sconfitta dei romani da parte dei Cartaginesi di Annibale.

La città fiorì nel Medioevo come fortezza dei Normanni, diventando una tappa importante dei crociati. Nel 1194 inizia il periodo di dominazione sveva, con la figura di Federico II. Conclusasi nel 1266 la dinastia sveva, prese avvio quella angioina. La dinastia aragonese subentrò nel 1442 a quella angioina e nel 1459 il nuovo imperatore, Ferdinando I, fu incoronato proprio nella Cattedrale di Barletta.

Il 13 febbraio 1503 si tenne lo scontro tra cavalieri italiani e francesi, che prende il nome di Disfida di Barletta, avvenuto nel territorio compreso tra Andria e Corato e si concluse con la vittoria della compagine italiana, guidata dal capitano Ettore Fieramosca. Nel 1528 Barletta, già lacerata da divisioni interne, fu preda di un'imponente devastazione per mano francese, subendo saccheggi e incendi.

Il 24 maggio 1915, durante la prima guerra mondiale la città fu bombardata dalle armate austriache che centrarono, con sei colpi di cannone, il fronte settentrionale del Castello. Barletta è inoltre Medaglia d'oro al Valor Civile e Militare per fatti accaduti durante la seconda guerra mondiale. L'11 giugno 2004 è stata istituita la Provincia di Barletta-Andria-Trani e nel mese di giugno 2009 si terranno le elezioni per eleggere gli organi amministrativi della sesta provincia pugliese.

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Icona Disfida di Barletta

La Disfida di Barletta si tenne il 13 febbraio 1503 nel territorio compreso tra Andria e Corato e vide contrapposti tredici cavalieri francesi e tredici cavalieri italiani. I condottieri francesi erano guidati da Charles de Tongue, detto Monsieur Lamotte mentre quelli italiani dal capitano Ettore Fieramosca. Il duello nacque da uno scontro verbale sfociato in offese da parte francese nei confronti degli italiani, tenutosi durante un banchetto a casa del Gran Capitano Consalvo da Cordoba. La Disfida fu vinta dai cavalieri italiani e vide Ettore Fieramosca scendere da cavallo per infliggere il colpo di grazia al capitano francese.

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Icona Cattedrale Santa Maria Maggiore

A Barletta, la cattedrale di Santa Maria Maggiore (propriamente concattedrale), è oggi, come nell'antichità, il fulcro principale della vita religiosa della città, nonché il suo cardine urbanistico: lo stesso primitivo disegno del tessuto urbano di Barletta dimostra la forza centripeta della sua chiesa madre.

L'edificio attuale si presenta come un organismo complesso e non unitario, composto di due parti nettamente distinte, quella anteriore tipicamente romanica, e quella posteriore realizzata in forme gotiche. La costruzione dell'edificio attuale, infatti, iniziata nel 1126, si è poi protratta per secoli. Questa chiesa è perciò ritenuta uno dei pochi esempi di armoniosa commistione tra romanico e gotico.

Fu elevata a cattedrale dal beato Pio IX con bolla del 21 aprile 1860. È basilica minore dal 1961. Dal 30 settembre 1986 la chiesa ha perso lo status di cattedrale ed è divenuta concattedrale dell'arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie.

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Icona Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth

L'arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth (in latino: Archidioecesis Tranensis-Barolensis-Vigiliensis (-Nazarensis)) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto appartenente alla regione ecclesiastica Puglia. La diocesi è nominalmente titolare di Nazareth in quanto gli Arcivescovi Nazareni presero stabile dimora a Barletta dal 1327. È stata costituita nel VI secolo e nel 2004 contava 274.060 battezzati su 286.560 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Giovanni Battista Pichierri.

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Icona Immagini su Barletta

Immagini: Colosso · Canne della Battaglia · Castello · Chiese · Disfida di Barletta · Porta Marina · Porto · Strade

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Icona Cartolina da Barletta
Palazzo Della Marra
Palazzo Della Marra

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Icona Castello di Barletta

Il castello di Barletta, edificio simbolo della città di Barletta, è il risultato architettonico di una serie di successioni al potere che hanno avuto origine nell'XI secolo.

Un tempo fortezza a scopo difensivo, cinta dal mare, che occupava il fossato tutt'intorno al castello e lo isolava da potenziali attacchi, oggi risulta un punto strategico nella vita cittadina, grazie anche alla presenza dei Giardini attrezzati, che circondano in maniera suggestiva l'opera architettonica.
Attualmente è sede della Biblioteca comunale, del Museo comunale, attualmente non accessibile, del lapidario e di frequenti incontri tematici tenuti nella cosiddetta sala rossa.

All'interno del castello tra i reperti conservati vi sono:

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Icona Novità
 
 
Icona Società Sportiva Barletta Calcio

La Società Sportiva Barletta Calcio è la squadra di calcio principale dell'omonima città. Attualmente milita nel Campionato di Prima Divisione, Girone B dopo il ripescaggio ottenuto il 4 agosto 2010.

La S.S. Barletta Calcio ha assunto questa nuova denominazione al termine della stagione 2007-08, in occasione del ritorno nel calcio professionistico, abbandonando l'ultima delle varie denominazioni che si erano alternate dal 1995, cioè da quando era sorta la nuova Società dalle ceneri del Barletta Calcio Sport, escluso dai campionati per inadempienze economiche allorquando militava in Serie C1.

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Icona Biografie

Ferdinando I di Napoli, meglio conosciuto come Ferrante I e detto anche Don Ferrante (2 giugno 142328 gennaio 1494), figlio naturale di Alfonso V d'Aragona e I di Sicilia e di Napoli, fu re di Napoli dal 1458 al 1494.

Così come stabilito dal padre, Ferdinando gli successe sul trono di Napoli nel 1458, all'età di 35 anni; ma il papa Callisto III Borgia dichiarò estinta la dinastia d'Aragona di Napoli e reclamò il possesso del regno per la Chiesa. Il pontefice morì nell'agosto del 1458 senza però essere riuscito ad esaudire la sua rivendicazione; il suo successore, papa Pio II, riconobbe come legittimo sovrano Ferdinando il quale fu incoronato solennemente il 4 febbraio 1459 nella Cattedrale di Barletta.

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Icona Barletta in...

Geografia e ambiente

Città: Comune di Barletta

Fiumi: Ofanto

Frazioni: Canne - Fiumara - Montaltino

Mari: Mare Adriatico

Territori: Valle dell'Ofanto


Storia

Documenti: Tavola Peutingeriana

Eventi: Battaglia di Canne - Battaglia di Canne (1018) - Disfida di Barletta - Storia di Barletta

Dominazioni: Angioini - Aragonesi - Normanni - Svevi


Architettura

Architettura militare: Castello di Barletta - Mura di Barletta - Porta Marina

Chiese: Basilica di San Domenico - Basilica del Santo Sepolcro - Concattedrale di Santa Maria Maggiore - Chiesa del Santissimo Crocifisso - Chiesa di San Gaetano - Chiesa di San Giacomo - Chiesa dei Greci - Chiesa di San Ruggero - Chiesa di Sant'Andrea - Complesso monastico di San Lazzaro

Monumenti: Colosso

Palazzi storici: Palazzo della Marra

Siti archeologici: Canne

Strade: Via Duomo

Politica: Provincia di Barletta-Andria-Trani

Religione

Diocesi: Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie

Santi Patroni: San Ruggero - Madonna dello Sterpeto


Sport

Calcio: Società Sportiva Barletta Calcio

Impianti Sportivi: Stadio Cosimo Puttilli - Stadio Velodromo Lello Simeone


Biografie

Condottieri militari: Ludovico Abenavoli - Ettore Fieramosca

Compositori: Giuseppe Curci

Direttori d'orchestra: Carlo Maria Giulini

Economisti: Vincenzo Desario

Musicisti: Francesco Lotoro

Pittori: Giuseppe De Nittis - Cesare Fracanzano

Registi: Mario Gallo

Religiosi: Papa Urbano VIII - Nicola Monterisi - Michele Seccia

Rivoluzionari: Carlo Cafiero

Sovrani: Federico II - Ferdinando d'Aragona

Sportivi: Ruggiero Cannito - Antonio Damato - Gennaro Delvecchio - Nicola Dibitonto - Pia Carmen Lionetti - Pietro Mennea - Pietro Parente - Giuseppe Pavone

Uomini di scienza: Angelo Raffaele Lacerenza - Ruggiero Lattanzio - Francesco Salerno - Mariano Santo - Francesco Sponzilli

Uomini di spettacolo: Licia Nunez (Licia Del Curatolo) - Mario Gallo - Michele Genovese (detto Piripicchio)


 
 
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