Pigmei (mitologia)

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Statuette in bronzo di epoca romana, rinvenuti ad Ercolano, e raffiguranti dei nanerottoli danzanti (Museo Archeologico di Napoli)

Nella mitologia greca, i Pigmei (dal greco pygmâios, "alto un cubito") erano un popolo di nani che si pensava abitassero in Africa (in Libia o a sud dell'Egitto) o in India. Erano alti poche spanne, e a otto anni erano già vecchi.

Mitologia[modifica | modifica wikitesto]

Erano perennemente in guerra con le cicogne (o le gru) che devastavano i loro campi; le donne nascondevano i bambini in buche nel terreno per proteggerli dagli uccelli.

Gerana (od Enoe) era la loro regina e fu trasformata da Giunone in una gru e condannata a combattere in tale forma contro il suo popolo[1]. Marito di Gerana fu Nicodama, con cui ebbe Mopso.

Ercole uccise il loro re Anteo ed i Pigmei lo assalirono ma egli li mise nella sua pelle di leone e li portò a suo cugino Euristeo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ovidio, Metamorfosi, VI, vv. 90-2.

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